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La parola
from L'Espresso 31
by BFCMedia
L a parol a
naufragare
«Nave sanza nocchiere in gran
tempesta». Sarebbe già vitale, aperta all’avventura l’invettiva dantesca contro l’Italia del VI canto del Purgatorio. E invece non c’è nessuna tempesta da affrontare dopo la caduta del governo Draghi. Nessuno schianto di onde che si contendono il primato. C ’è piuttosto un naufragare... Ma non il dolce «naufragar» leopardiano fiducioso verso l’ignoto, ma il naufragare malinconico, rassegnato o esaltato, a seconda dei punti di vista (sinistra/destra), in quel che già era noto, scritto negli umori del Paese, nel malessere sociale ed economico, nella latitanza della dialettica politica, anzi nell’assenza proprio della Politica in sé che, nel naufragio generale di ogni progettualità, ha permesso a una sola voce di imporsi sulle altre e, come accade in ogni regressione, far valere le ragioni del più accanito trincerarsi dietro i vessilli della patria, del sangue, del primato di una stirpe. Faceva paura la voce di Meloni nel suo intervento in Andalusia a sostegno dell’ultradestra spagnola di Vox qualche mese fa. E faceva paura perché aveva il piglio di chi si sente forte, inarrestabile nei suoi Sì alla famiglia naturale, all’identità sessuale, alla cultura della vita, all’universalità della croce, alle frontiere sicure, alla sovranità del popolo, alla nostra civiltà... Tutti quei Sì propri dell’estrema destra internazionale in cui di contro si schiantano schiacciati da altrettanti No incalzanti come anfibi in marcia: tutti i migranti disperati, i fragili diritti Lgbt, ogni altra religione, quel diritto all’interruzione volontaria di gravidanza che ha segnato la punta dell’iceberg del processo di liberazione della donna, insomma tutto quel che rende un Paese e una Politica capace di ascoltare, e non schiacciare, le voci civili del proprio tempo. Così a naufragare nell’ascesa dell’ultradestra non è solo un Paese ma un’idea di mondo, plurale e libero e più giusto, non soltanto in Italia ma, pericolosamente, anche ben oltre i confini nostrani.