ANDERSEN n. 383 - giugno 2021 Mensile di letteratura e illustrazione per l’infanzia

Page 30

VETRINA

La montagna e la bambina Nelle tavole di Francesca Sanna la montagna è un Signor Montagna con tanto di occhi e bocca, che acciglia lo sguardo e agita le mani, ricco non solo dei boschi che crescono sui suoi pendii, ma anche della storia che racchiude, milioni di anni testimoniati da fossili e resti contenuti tra la sua terra. Il Signor Montagna si sente alquanto disturbato dalla bambina che gli chiede di spostarsi per permetterle di vedere qualcosa di diverso dalle sue rocce quando si affaccia dalla finestra di casa. Siccome non c’è verso di scalfire l’irriverenza innocente di Lucy, che par entusiasta del vento, della pioggia, della neve che lui le manda contro, allora il Signor Montagna prova ad aggirare quell’ostacolo coi codini suscitando in lei la curiosità, la voglia di scoprire e quindi di viaggiare. Se la issa in testa, permettendole una nuova prospettiva: un orizzonte ampio da cui si vede fin il mare e il panorama quotidiano prende una forma tutta differente. Lucy comincia camminando sui fianchi della montagna; si fa il fiato, prende la misura delle proprie forze, calibra il peso dello zai-

Il Signor Montagna ha milioni e milioni di anni e nella sua vita ne ha viste tante, ma ha scoperto solo da poco che esiste qualcosa che non conosceva. no. E poi sparisce: è in giro per il mondo; il Signor Montagna invece è fermo al suo solito posto, pieno di malinconia e nostalgia. Un albo che - attraverso il tratto peculiare e ricco dell’illustratrice che i lettori italiani hanno ben imparato a conoscere - dice della capacità adulta di suscitare nei bambini la curiosità e la voglia di fare e di andare, ma anche della difficoltà a lasciare andare chi sta crescendo e fa quindi le proprie esperienze in autonomia, magari lontano, sicuramente fuori dal raggio dello sguardo di chi lo ha accompagnato con affetto e cura. Un albo adatto a essere letto e sfogliato insieme, magari proprio come momento comune di condivisione tra i sentieri autonomi e separati che la crescita e la vita poi permettono.

Francesca Sanna, Spostati Sig. Montagna, Cagli (PU), Settenove, 2021, pp. 32, euro 17,00.

(caterina ramonda)

Bentornati! La Giovanna, il placido e goloso drago Tommasone (per non parlare del cane Ciccio) sono stati, fra la metà degli anni ’70 e il finire del successivo decennio, tra i personaggi più amati della nostra letteratura per l’infanzia. Tutto era nato, giusto per fare un po’ di storia, nel 1974 quando nella “Libri per ragazzi” della Einaudi appare La Giovanna a fumetti, frutto di una felice esperienza compiuta dagli autori in una scuola elementare. Quattro anni più tardi, e con un preciso processo di maturazione grafica, è la volta de La Giovanna nel bosco, pubblicato da E.Elle e che oggi ritorna in questa bella edizione. Negli anni seguenti sempre Orietta Fatucci, prima, e poi Mondadori, ci regaleranno numerosi altri titoli, declinandone i casi in una pluralità di modi. Tanti erano i motivi di questo successo: l’uso del fumetto, l’incalzante semplicità delle storie, il riferirsi ai topoi del fiabesco con qualche citazione pittorica, un segno morbido e veloce al quale si accompagnava un tratteggio fitto che quasi ricordava la vecchia incisione ottocentesca. E, in primis, la non comune simpatia e originalità dei personaggi con i quali, per i piccoli lettori, era facile e grato identificarsi. La Giovanna era una bambinetta sagace e sicura di sé, tutt’altro che bella con il suo gran nasone, il volto lentigginoso e qualche chilo di troppo. In sogno, sempre accompagnata dal fido Ciccio, trova Tommasone, drago buono che soltanto la prepotenza e la violenza del “perfido 30 ANDERSEN

“Aspetta, aspetta! Cosa c’è in questo armadietto? Potremmo prendere: ciliegie al naturale, gelatina di arance, marmellata di lampone… E poi c’è cioccolato caldo, torta allo zabaglione, biscottini di pasta frolla, bignè alla crema, sfogliatelle farcite, frittelle di mele… Fermi tutti! Mancano le more mature! Dai facciamo una corsa e andiamo a coglierne un cestino!” barone Gualtiero” riescono a scuotere, facendo sì che alla buon’ora faccia finalmente ricorso, furibondo, al fuoco che gli esce dalla bocca, mettendo in fuga gli sgherri del barone che, nei loro comportamenti, ricordavano non poco qualche squadraccia fascista. Qui tutto nasce dal desiderio di Tommasone di far visitare a Giovanna la sua casa nel tronco di una quercia secolare e di andare nel bosco a raccogliere un cestino di more (“Una nel cestino per portarla a casa e due subito in bocca per sentire se sono buone”) che possano degnamente concludere una luculliana merenda. Ma il drago viene catturato e chiuso in gabbia e spetterà alla bimba liberarlo, non senza aiutanti e doni magici. I libri di Cristina e di Francesco li avevo scoperti nella biblioteca scolastica che stavamo via via formando con le adozioni alternative all’Anna Frank, poi - diventato papà - si può dire che, a furia di leggerli, li avessi imparati a memo-

Cristina Lastrego - Francesco Testa, La Giovanna nel bosco, Roma, Gallucci, 2021, pp. 44, euro 14,70

ria. Ricordo, ancora, sempre delle Edizioni E.Elle: La Giovanna e Tommasone, Giovanna sogna un drago, Giovanna sogna la campagna, Giovanna sogna tanti sogni. Ed è stato bello rileggerlo adesso e vedere che nulla ha perso in freschezza narrativa, pacata arguzia e candore. (walter fochesato)


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.