ESCURSIONISMO NISMO
PIEMONTE
L’inverno in Val d’Ossola Tre percorsi invernali: ai piedi del Monte Rosa, nell’amena Valle Antrona e su una cima panoramica del Parco nazionale della Val Grande testo e foto di Cesare Re
L
e cime e i paesaggi dell’Ossola impressionarono lo scrittore Dumas che, valicando il Passo del Sempione nel 1832, raccontò la sua suggestione descrivendo l’ambiente circostante: “… la sommità è terra di ghiaccio e di nevi, è il palazzo d’Inverno… A duemila piedi al di sopra della testa, il cielo”. Proseguendo in territorio italiano, anche le sensazioni di Dumas mutano radicalmente così come l’estetica del paesaggio e dell’ambiente divengono più docili: “le tiepide folate del vento d’Italia vi vengono innanzi… si formano pianori su pianori”. Lo scrittore colse le peculiarità del paesaggio ossolano, secondo la quota e le diverse zone, così come si può notare negli itinerari qui selezionati, percorsi invernali limitrofi, ma con caratteristiche 34 / Montagne360 / dicembre 2020
che consentono loro di differenziarsi, sia dal punto di vista estetico, sia per la tipologia dell’escursione. Il primo itinerario verte sull’incombente maestosità della parete est del Monte Rosa, alla testata della Valle Anzasca. Bianca di ghiaccio e scura di roccia, la montagna è visibile sin dalla pianura, ma il suo contatto ravvicinato è foriero di sensazioni impareggiabili. Il percorso verso il rifugio Zamboni Zappa e la sua naturale prosecuzione verso il Lago delle Locce, pur breve, richiede una certa attenzione, soprattutto oltre il rifugio. Negli ultimi anni, però, il tracciato viene accuratamente pistato, sino al rifugio, tramite gatto delle nevi, divenendo così semplice e rilassante. La presenza della traccia dipende dalla quantità di neve che deve
Sopra, alba sulla parete est del Monte Rosa. A destra, ciaspolando ai piedi delle quattro cime maggiori del Monte Rosa: Gnifetti, Zumstein, Dufour (4634 m) e Nordend