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Il Premio Mazzotti Juniores diventa nazionale Possono partecipare i ragazzi di tutte le scuole superiori italiane che, partendo dalle parole di Bonatti, sono invitati a esplorare e guardare con occhi nuovi il territorio dove vivono
«P
arlare di conquista e di esplorazione, così com’erano in passato, fa un po’ sorridere oggi, con il grande occhio della tecnica che vede e provvede a tutto. Il mondo si è molto ridotto e per lo più addomesticato: sappiamo ormai tutto e tutto possiamo. Una ragione in più per invertire la marcia verso i grandi spazi che sono in noi, e che rappresentano le ultime immense estensioni libere e sconosciute della Terra. Questa, non c’è dubbio, è avventura». Queste parole di Walter Bonatti sono la traccia dell’edizione 2021 del Premio Giuseppe Mazzotti Juniores, rivolto ai ragazzi delle scuole superiori che dovranno produrre un elaborato scritto o multimediale riflettendo su questi concetti. Il prossimo anno il premio, che vede il Club alpino italiano tra i soci fondatori, per la prima volta uscirà dai confini del Triveneto per diventare nazionale. «Con lo spunto offerto dalle parole di Bonatti vogliamo trasmettere ai giovani il fatto che le possibilità di esplorazione sono in realtà infinite», spiega il segretario del premio (e past president del Cai Veneto) Francesco Carrer. «Vicino casa si possono fare scoperte meravigliose, trovando sempre qualcosa di bello da descrivere, raccontare e documentare. La traccia si adatta a qualsiasi contesto, è un invito a esplorare e a guardare con occhi nuovi e curiosi il territorio dove si vive». L’obiettivo degli organizzatori è ambizioso: con una forte partecipazione, sottolinea Carrer, «otterremo un mosaico in grado di raccontare l’ampia e variegata geografia del nostro Paese». Per la promozione si punterà sempre di più sui social network, in particolare su 6 / Montagne360 / dicembre 2020
Instagram, in modo da raggiungere i giovani senza passare dall’intermediazione degli insegnanti: «pubblicheremo brevi interviste a ragazzi ai quali chiederemo come declinerebbero le parole di Walter, in modo da offrire spunti a chi guarda e ascolta». L’apertura a tutta Italia del 2021 è stata annunciata in occasione della premiazione dell’edizione di quest'anno, incentrata sull’artigianato, un’attività lavorativa caratterizzata da, si legge nella traccia, «originalità, unicità, creatività e dedizione; è ricerca e sperimentazione fino a trovare la perfezione, creando talvolta pezzi unici, opere d’arte». I protagonisti dei lavori sono stati liutai, calzolai, tipografi e sarti, che con la loro opera danno ricchezza e identità al proprio territorio. Ad affermarsi sono stati gli studenti del Liceo artistico Munari di Vittorio Veneto (TV), a cui sono andati tutti e tre i premi della sezione video (prima Paola Biz, secondo Giovanni La Tempa e terza Vanessa Cescon) e il primo premio della
sezione letteraria (Arianna Luison). Gli altri premiati di quest’ultima sezione sono stati Ilaria Cattai dell’Istituto Scarpa Mattei di San Donà di Piave (VE) e Federico Dal Bo del Liceo Scientifico Marconi di Conegliano Veneto (TV). Nella cerimonia di Treviso sono intervenuti come testimonial Simone Salvagnin, atleta paralimpico di arrampicata del Team Montura (main sponsor del premio), e l’alfiere della Repubblica Sofia Ferrarese, scout diciassettenne che si è distinta nel ripristino dei sentieri danneggiati da Vaia partecipando a un progetto Cai-Agesci. Da segnalare che, su iniziativa di Angelo Soravia (consigliere centrale Cai e direttore de Le Alpi venete) tutti gli elaborati testuali sono stati raccolti in volumetto, distribuito ai presenti e disponibile per chi ne farà richiesta. Per tutte le info sull’edizione 2021 del premio (termine ultimo per partecipare 30 aprile): www.premiomazzotti.itŸ Lorenzo Arduini