ARRAMPICATA 360°
A CURA DI ANTONELLA CICOGNA E MARIO MANICA · ANTCICO@YAHOO.COM
Dimmi cosa lanci e ti dirò chi sei Nel 2021 Climb&Clean ha ripulito 10 tonnellate di rifiuti nelle zone boschive e nei terreni attorno alle falesie del progetto, dal nord al sud d’Italia. E c’è ancora tanto da fare
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assimo e Matteo con alcuni sacchi già pieni risalgono il pendio che sovrasta la parete inondata dal sole. Più sotto altri volontari con pesanti guanti gialli rovistano tra la vegetazione, riempiendo altri sacconi bianchi che il Gruppo Ecoopera ha messo a disposizione in questo progetto. Parrebbe una raccolta di funghi. Il passo lento, ci si ferma, ci si china. E si raccoglie: pannoloni e pannolini, vecchie latte, plastiche, vetri, indumenti. Fusti metallici ridotti a scheletri bruni e rugginosi. Massimo Faletti nel 2007 aveva rimosso quanti più rifiuti possibile nei terreni attorno e sovrastanti la grande Falesia dei Forti a Civezzano, a pochi chilometri da Trento. «Roba gettata dall’alto della strada, principalmente. Sanitari, tostapane, copertoni, televisori». E il copione oggi si è appesantito: «Abbiamo raccolto una montagna di rifiuti a poco meno di quindici anni da quel mio primo intervento. Ci stiamo mangiando la Terra – racconta –. Che vantaggio c’è nel liberarci della nostra immondizia così?». Dopo anni di volontariato, impegnato nella difesa e pulizia dei nostri territori in quota e non; nel coinvolgimento attivo dei più giovani – non ultima la campagna di pulizia organizzata con la Sat di Povo, coinvolgendo il gruppo giovanile Sat Trento e l’Asd Trento Boulder e in cui: «In un bel bosco sopra a Trento, abbiamo caricato un camion pieno, poi nel pomeriggio si è arrampicato in questa piccola falesia con i ragazzi nei pressi del Rifugio Maranza» – , il suo non è un dito puntato. Ma un invito a parlare del problema, a ragionarci sopra tutti assieme, in momenti anche conviviali, per poi agire nel concreto. «Come in Val Daone una decina di anni fa con l’organizzazione del primo eco-raduno per pulire i blocchi e il territorio dal passaggio di noi fruitori, dopo aver scalato». Guida Alpina e Istruttore delle Guide Alpine, trentino, Faletti non ha mai smesso di credere nell’importanza di sensibilizzare sulla 70 · Montagne360 · marzo 2022
cattiva condotta dell’abbandono dei rifiuti. Ed è da questa profonda convinzione che è nata Climb&Clean. Un’iniziativa che mira a ripulire le zone boschive e i territori circostanti alcuni muri di arrampicata, per poi scalare. Falesie che diventano simbolo, portatrici di un messaggio destinato a noi tutti: «Pulire per preservare. Per consentire alle giovani e future generazioni di vivere ancora la bellezza della natura e della montagna». Ad affiancarlo l’alpinista Matteo Della Bordella, presidente dei Ragni di Lecco. «Vogliamo dare il nostro personale contributo di rispetto verso le montagne, le falesie, l’ambiente. E al contempo sensibilizzare quanti più praticanti possibile sul problema rifiuti», spiega Matteo. Ed ecco che il loro messag-
gio finisce su Geo&Geo, Striscia la Notizia, giornali, social, in rete. L’edizione 2022 è in corso d’organizzazione con il sostegno di alcuni sponsor storicamente legati alla montagna. «Stiamo scegliendo le nuove falesie. Sempre con l’idea di unire idealmente tutta l’Italia: da nord a sud. Muri con vie adatte a tutti, spazi da condividere coi ragazzi, e oggi simbolo della volontà di agire per l’ambiente circostante, e in ultima analisi per noi tutti», dicono Max e Matteo. Mentre l’edizione 2021 si è conclusa coinvolgendo: Falesia dei Forti, Civezzano (Trento); la zona boschiva vicino al Rifugio Maranza (TN); Falesia Sant’Andrea, Buccheri (Siracusa); Falesia Scogliera di Salinella, San Vito Lo Capo (Trapani). La partecipazione di scalatori, vo-