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Amaranto - Amaranthus
ORTICA - Urtica dioica
L’ortica è un’erba infestante e irritante ma ricca di proprietà medicamentose, è la più conosciuta tra le erbe per il sostentamento.
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Si può raccogliere tutto l’anno perché nasce un po’ dappertutto, anzi si impara ad evitarla per le sue fastidiosissime irritazioni urticanti. Ha un sistema difensivo che scatta all’avvicinarsi di ogni essere animato. La pianta è ricoperta di peli che solo allo sfioramento si staccano iniettando il proprio veleno nella pelle del malcapitato. Per lenire il bruciore si applica sulla parte dolorante del bicarbonato o del succo di acetosa.
L’Ortica viene usata per curare la gotta e i reumatismi, ha qualità astringenti, rimineralizzanti, regolatrici dell’intestino. E’ ricca di vitamina A e C, magnesio, fosforo, potassio, calcio, rame e ferro. I decotti di ortica sono utili per abbassare glicemia e pressione, sono curativi dell’anemia e del flusso mestruale eccessivo. Il succo favorisce la crescita dei capelli. Veniva raccolta già dai Greci, prima dell’arrivo delle rondini, per esser utilizzata largamente in cucina.
In cucina
Tortino di ortiche - 800 gr di cime di ortica, 8 patate medie, 1 scamorza piccola, 1 uovo, noce moscata, olio di oliva, sale e pepe. Pulire e lessare le patate, lavare e scottare l’ortica in acqua per 4/5 minuti. Privare le patate della buccia e strizzare l’ortica, dopodichè passare patate e ortica nello schiacciapatate.
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Aggiungere al composto l’uovo, la noce moscata, sale e pepe. Oleare e cospargere di pangrattato una pirofila, fare uno strato dell’impasto, ricoprire con fette di scamorza, stendere l’impasto rimanente sopra il letto di scamorza. Infornare il tortino a 200° gradi per 30 minuti. Servire caldo.
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AMARANTO - Amaranthus
Nella pianta di amaranto, i fiori molto piccoli appaiono in infiorescenze a forma di spiga che può raggiungere un’altezza di 15 centimetri. Essendo una pianta monoica, i semi maschili e femminili si trovano sulla stessa pianta e possono rimanere vitali nel terreno per molti anni. I semi di una sola pianta possono produrne fino ad un milione, anche se la media è di duecentomila. Oltre che nei campi coltivati, l’amaranto cresce nei prati e nei boschi, fino in alta collina. La raccolta è primaverile ma la pianta è viva per tutto il periodo autunnale.
Proprietà e usi dell’amaranto
Nell’antichità l’amaranto veniva usato come pianta medicinale, per via dell’alto contenuto di vitamina A, C, Sali minerali, calcio e ferro. Grazie a questi elementi astringenti e rivitalizzanti, si usava, ad esempio, in caso di emorragie intestinali o flusso mestruale abbondante. È comunque in cucina che l’amaranto trova i maggiori usi. Le sue foglie hanno un sapore molto delicato, simile a quello degli spinaci le migliori da cucinare sono quelle giovani. Anche il fusto è edibile quando è giovane, cioè quando non sono comparsi i fiori e viene usato come gli asparagi. Dai semi, essiccati e triturati , si ricava la farina di amaranto, che è ideale per chi è affetto da celiachia o desidera eliminare il glutine. Questa farina, infatti, è gluten free ed è piuttosto gustosa, ideale per torte, pane e biscotti. Le foglie è bene usarle previa bollitura (anche due bolliture), perché è una pianta che sintetizza molto bene i nitrati, specie nei terreni coltivati e ricchi di azoto. È una pianta ricca anche di ossalati. I nitrati, dopo la cottura vengono espulsi e rimangono nell’acqua che non deve più essere utilizzata.
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In cucina
Involtini con foglie di amaranto - Far bollire due volte le foglie giovani di amaranto (per fare espellere bene i nitrati), asciugare bene e delicatamente con dei tovaglioli di carta. Per il ripieno si può utilizzare cous cous oppure del riso dai chicchi piccoli. In una padella mettere due cucchiai di olio d’oliva, aggiungere una cipolla tagliata sottile, il prezzemolo, i pomodorini, la menta, sale e peperoncino. Far appassire il tutto e in ultimo aggiungere il riso o il cous cous cotto precedentemente. Con l’impasto così ottenuto riempire le foglie di amaranto, arrotolare le stesse e fissare con uno stecchino. Disporre gli involtini in un piatto da portata e condire con olio evo e limone.
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