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COLLEZIONI DI PRIMAVERA

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Voiper Noi 4.0

Voiper Noi 4.0

Perpetuare un mito, sia esso antico o contemporaneo, è un’arte. Si tratta di ravvivare una fiamma che risveglia nell’immaginario collettivo narrazioni capaci di trascendere il quotidiano e di catapultarci in mondi paralleli, dove trovano rifugio i tesori di cui siamo alla ricerca. La Francia, e Parigi in particolare, sono maestre in questa disciplina sofisticata da padroneggiare, che riposa storicamente su una forte volontà di conquistare e preservare il prestigio politico e che poi ha dato origine all’irradiamento creativo e commerciale al quale assistiamo da secoli. Una volontà e un disegno che conferiscono alla creatività grande forza. Così come la moda francese reinventa il concetto di eleganza ad ogni settimana della moda, così anche la pasticceria ha fatto propri questi principi, strutturando il calendario in maniera tale da creare momenti chiave, grazie ai quali il gusto perpetua i suoi assiomi e insieme li rimescola, per accompagnare il mutare dei tempi. In ossequio a questa formula di successo, l’élite dolce si dedica da qualche anno al lancio della collezione di Natale e a quella di Pasqua, la cui ultima edizione ha avuto luogo in febbraio.

Pierre Hermé

Non è un segreto, egli padroneggia i codici di questa neomitologia sucré. Amante e collezionista d’arte, non perde occasione per ricordare l’importanza del dialogo tra la pasticceria e l’espressione artistica. Lo fa anche attraverso una nuova collezione come sempre articolata, dal titolo Origines, ispirata alle culture precolombiane e alla potente simbologia estetica impregnata di mistero ed enigma. Nelle vetrine del marchio svettano le uova scultoree che riprendono il tema delle piramidi Maya dello Yucatan, con cacao del Belize, o imitano con precisione la pietra del sole, il calendario azteco, mentre le tavolette e le friture (è il termine con il quale si designano pesci, conchiglie e crostacei che si trovano all’interno delle uova di Pasqua e che rappresentano la pesca miracolosa del Cristo dopo la resurrezione, ndr) riportano i tratti delle maschere rituali di Teotihuacan. Ogni anno la maison Hermé aumenta il grado di definizione dei dettagli dell’incisione su cioccolato e attira non solo una clientela golosa, ma anche collezionisti che si divertono a conservare intatte le opere. Ai dettagli estetici, il marchio aggiunge quelli relativi all’approvvigionamento delle materie prime, come per il cacao del Belize proveniente dalla piantagione di Xibun, nella regione di Cayo, un aspetto che i francesi stanno curando via via in maniera sempre più importante, sulla scia dell’enologia.

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