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MARIO MORRI PASTRY LEGEND 2023

Il grande valore del Sistema Italia del Dolce prende forma e si nutre grazie a tutti i protagonisti (artigiani, aziende, associazioni, media, eventi…) che, con generosità e lungimiranza, hanno investito e investono nella crescita culturale e professionale del settore. In questi decenni di profonda evoluzione e di conquiste mondiali, sono tanti i professionisti che hanno contribuito con il loro operato e con il loro talento. È per loro che viene istituito lo speciale Premio alla Carriera da parte di CNA e Sigep, con la complicità di “Pasticceria Internazionale”, per celebrare quanto fatto per il comparto, per le attività associative e di aggregazione, per l’attenzione rivolta ai giovani. Un premio per valorizzare non solo la bravura in sé, ma soprattutto la serietà professionale, la coerenza, l’approccio etico e la costanza negli anni nel rappresentare e migliorare il settore. Quest’anno il riconoscimento è andato a Mario Morri, che ha insegnato a generazioni di pasticcieri. Siamo felici di riproporre anche qui il sunto della presentazione fatta in fiera, quale meritato tributo, e certi che possa servire da ispirazione a tanti.

Applausi a Mario!

Carattere affabile e schivo, sempre sorridente. Non è un uomo da prima fila Mario Morri, anche se meriterebbe di restarci, vista la sua carriera e il suo bagaglio di conoscenze. Più volte lo abbiamo “raccontato” su “Pasticceria Internazionale” (come nel 1989 per festeggiare i suoi 50 anni di attività), sempre con l’aiuto dell’estroversa moglie Paola, sua alter ego per tanti anni anche sul lavoro.

Mario è il terzo di 7 fratelli e deve iniziare a lavorare presto, nel 1952, come apprendista presso la Pasticceria Dovesi di Rimini. Dopo 6 anni diventa responsabile di laboratorio con 5 dipendenti, nel 1964 si sposta alla Pasticceria Rosa come credenziere e l’anno dopo sposa Paola, ragioniera presso un’azienda di macchine per maglieria, con la quale avrà due figlie, Susanna e Flavia (e oggi anche tanti splendidi nipoti).

L’anno della svolta è il 1966 quando insieme aprono, il 10 aprile in via Cairoli a Rimini, la loro Pasticceria Morri, che diventa presto uno dei migliori locali della riviera. “Il primo giorno l’incasso è di 40.000 lire, dopo 20 giorni mi hanno ricoverato in ospedale con un’emorragia da ulcera!”, ricorda Mario. Il lavoro è tanto e stancante, con 11 dipendenti, e alla fine, nel 1983, decidono di vendere. Aprono così una gelateria lungomare e anche quello che doveva essere un “localino” arriva a dare lavoro a 11 dipendenti con aperture non stop, 24 ore al giorno, fino al 1999.

Intanto, nel 1980 c’è la prima edizione del Sigep. La nascita di quello che oggi è uno dei maggiori saloni mondiali è il risultato della “visione” di poche persone, fra cui lo stesso Morri. È lui a ricordare che tutto ha avuto inizio in settembre da un’idea di Sauro Starnini, agente Luxardo, e di Piero Urbinati, dell’Associazione Artigiani. La prima edizione vede la luce grazie alla lungimiranza di Umberto Gandi, fondatore della Fugar, con un piccolo gruppo di colleghi, fra cui Tino Carlini, Luciano

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