OPINIONI E NOTIZIE IN CMB
NUMERO
Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XIV. N° 57 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO 57
GENNAIO 2021
L’abbraccio vicentino Cresce su otto piani il nuovo ospedale di Arzignano - Montecchio Maggiore
SOMMARIO
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inCorso - n.57
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IN CORSO
— In questo numero
OPINIONI E NOTIZIE IN CMB
5 Un ospedale
abbraccia la collina
A Montecchio Maggiore nasce il Nuovo Ospedale Ovest Vicentino EVENTO
CANTIERI
4 ZINI PASSA IL TESTIMONE
9 Al Navile
A BALDUCCI
cresce il campus
Cambio di guardia all’Assemblea di mandato di Legacoop Produzione e Servizi FORMAZIONE
14 IL CONFRONTO CORRE
Entro maggio si concluderanno i lavori al nuovo polo scientifico dell’Alma Mater di Bologna
SU ZOOM
Anche durante l’emergenza CMB ha continuato le attività del percorso di sviluppo professionale rivolto ai giovani CLASSIFICA
16 RAPPORTO SULL'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI
NUMERO
PRIMO PIANO
57
GENNAIO 2021
Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XIV. N°57 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli In redazione: Francesca Martinelli Ha collaborato alla realizzazione di questo numero: Domenico Cichetti Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it
Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO). Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
Progetto grafico, impaginazione ed editing: Hic Adv Stampa: Faenza Group Spa Sfoglia o scarica questo e gli altri numeri di inCorso all'indirizzo: cmbcarpi.com/house-organ
Il report 2020 sul mercato italiano vede la Cooperativa salire all’ottavo posto RESPONSABILITÀ SOCIALE
18 CMB CERTIFICATA SA8000 Chiacchierata a tre voci con Francesco Lei, Daniela Tinarelli e Daniele Benzi
QUI E LÀ
— Una rubrica tira l'altra P. 3
CLICK
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CAFFÈ CMB
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DIALOGHI
A zonzo tra i cantieri Chiacchiere con o senza zucchero
Ugo Riccio
P. 22 NAVIGAZIONI FACILITATE P. 23
Esplorando il sito di CMB
BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB
The Forest Stewardship Council® (FSC®) is a global, not-for-profit organization dedicated to the promotion of responsible forest management worldwide. FSC defines standards based on agreed principles for responsible forest stewardship that are supported by environmental, social, and economic stakeholders. To learn more, visit www.fsc.org
FOTOGRAFIA
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Click — Sguardi su CMB
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Dallo scavo delle fondamenta all'opera conclusa il collega Domenico Cichetti si aggira tra i cantieri con la sua fotocamera e ritrae angoli nascosti, scorci di vita quotidiana e splendide architetture. Tutto ha preso vita con CMB. A cura di Domenico Cichetti
FORMATO QUADRATO La maggior parte degli strumenti fotografici raccolgono immagini rettangolari, ma se l’immagine fosse forzatamente quadrata, come ci dovremmo comportare per renderla “efficace”? Il formato quadrato è stabile e intrigante. L'occhio del fruitore dell’immagine non segue più il bordo lungo del rettangolo da un lato all'altro (o su e giù se l’immagine è verticale), segue invece tutto il confine esterno della foto, concentrandosi meglio sul soggetto ripreso, ovunque sia posto all’interno del fotogramma. Quindi, anche se all’inizio ci si può trovare spiazzati nella scelta della parte fondamentale del fotogramma, in effetti è relativamente semplice sperimentare e trovare il proprio equilibrio compositivo. Molti grandi maestri della fotografia lo hanno utilizzato assiduamente, a esempio: Irving Penn, Richard Avedon, Diane Arbus, Robert Doisneau, Vivian Maier. Ecco alcuni esempi raccolti con attrezzatura analogica in formato quadrato e successiva scansione digitale.
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EVENTI
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LEGACOOP
Zini passa il testimone a Balducci
"Bisogna preservare la salute ma con essa anche l’attività economica, incentivare tutele aggiuntive e smart working. Serve grande coraggio per il futuro, fare scelte non assistenzialiste ma di crescita” - Carlo Zini
All’Assemblea di mandato di Legacoop Produzione e Servizi, che ha riunito oltre 300 delegati, il presidente di CMB ha lasciato la carica dell’associazione al presidente di Cefla
AVVICENDAMENTO In alto il presidente Gianmaria Balducci A sinistra Fabrizio Bolzoni Carlo Zini Mauro Lusetti Chiara Nasi
L
o scorso 27 ottobre si è tenuta la prima Assemblea di mandato di Legacoop Produzione e Servizi. L’evento ha visto la partecipazione da remoto di oltre 300 delegati e 150 spettatori in streaming tra ospiti e giornalisti. In apertura sono arrivati i saluti di benvenuto del direttore Fabrizio Bolzoni, che ha ringraziato tutti coloro che hanno consentito, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza Covid, di svolgere la prima vera e propria assemblea di mandato di Legacoop Produzione e Servizi, nata nel febbraio 2018 dalla fusione di Ancpl e Legacoop Servizi.
All’assemblea è intervenuto il presidente di CMB Carlo Zini, in qualità di presidente uscente dell’associazione. “Il sistema cooperativo è simbolo dell’importanza dello stare insieme per affrontare le crisi” ha sottolineato Zini ringraziando tutti i cooperatori che hanno combattuto e combattono in prima linea l’emergenza sanitaria. “Le misure del Governo – ha continuato – avrebbero potuto essere diverse, meno orizzontali. Bisogna preservare la salute ma con essa anche l’attività economica, incentivare tutele aggiuntive e smart working. Serve grande coraggio per il futuro, fare scelte non assistenzialiste ma
di crescita”. La giornata ha poi visto l’avvicendamento alla presidenza di Legacoop Produzione e Servizi di Gianmaria Balducci, presidente di Cefla. In un’ottica di allargamento della governance associativa e di rinnovamento, sono stati eletti vice presidenti Paolo Barbieri, presidente di Cpl Concordia e Francesco Malaguti, presidente di Camst, che vanno ad aggiungersi a Paolo Mongardi, presidente di Sacmi e Angelo Migliarini, responsabile dipartimento produzione e servizi Legacoop Toscana, già vice presidenti, rinnovati nelle loro cariche.
PRIMO PIANO
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NUOVO OSPEDALE
SOTTO I CASTELLI DI ROMEO E GIULIETTA
Con il suo design innovativo a nove raggi di curvatura, il Nuovo Ospedale Ovest Vicentino si fonde con il paesaggio circostante e pensa all’efficienza dei percorsi A cura di Vittorio Bertolini
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PRIMO PIANO
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PANORAMICA A destra il nuovo ospedale si affaccerà verso i colli dei Castelli di “Romeo e Giulietta” FORMA ARROTONDATA La caratteristica principale del corpo dell’ospedale è la sua forma arrotondata, che è stata assimilata per la sua costruzione a nove raggi di curvatura
Dicembre
2018 INIZIO CANTIERE
I
l Nuovo Ospedale Ovest Vicentino nasce dall’esigenza di concentrare in un unico edificio le funzioni ospedaliere oggi dislocate, in parte a Montecchio Maggiore e in parte nel comune di Arzignano e garantirà, in un’unica e moderna struttura, un totale di 277 posti letto sviluppati su di una superficie di 43.500 mq. Per CMB, che si sta occupando al momento della nuova costruzione, l’intervento è suddiviso in due fasi principali progettuali in modo da garantire la continuità del servizio dell’ospedale esistente, collocato in un’area adiacente a quello in corso di realizzazione, per tutta la durata dei lavori. Il nuovo ospedale si affaccerà verso i colli dei Castelli di “Romeo e Giulietta” inserendosi armoniosamente nel paesaggio e ampliando e riqualificando l’edificio ospedaliero esistente, che sarà in parte demolito e in parte inglobato nella nuova struttura. Gli edifici che saranno mantenuti comprendono l’attuale Ala Nord, che contiene le sale chirurgiche, l’ingresso e il Pronto soccorso, e l’Ala Ovest di recente oggetto di interventi di ristrutturazione e adeguamento sismico. L’edificio di nuova costruzione si sviluppa per un’altezza totale di circa 30 metri ed è composto da un piano tecnico totalmente interrato e da sette piani fuori terra, per un totale di otto piani. Al terzo piano verranno alloggiate le macchine per il trattamento dell’aria: scelta grazie alla quale si è potuta ridurre la dimensione dei canali che sono stati inseriti in un piano intermedio rispetto all’edificio. Per tutta la durata degli scavi CMB ha lavorato fianco a fianco con la Soprintendenza per i beni artistici e culturali per il ritrovamento di una necropoli di epoca romana che ha portato alla luce una decina di tombe e svariati monili e corredi.
Maggio
2022
FINE CANTIERE
29 mln IMPORTO LAVORI
30 m DI ALTEZZA
8
PIANI
PARETI CURVILINEE Nella pagina a fianco le pareti in calcestruzzo sono state costruite con una tecnologia che ha consentito di realizzare pareti curve senza lavorare a segmenti
PRIMO PIANO
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CARTA D’IDENTITÀ
I numeri dell'ospedale
24.000 mc
DI CALCESTRUZZO
Dei quali:
1.400 mc
DI MAGRONE PER 25 GG LAVORATIVI
— IL DESIGN Caratteristica principale del corpo dell’ospedale è la sua forma arrotondata, che è stata assimilata per la sua costruzione a nove raggi di curvatura necessari alla realizzazione delle pareti in calcestruzzo armato. Le stanze di degenza, che si affacciano verso i colli, sono predisposte per un massimo di due posti letto, ognuno dei quali avrà a disposizione un bagno a uso personale in camera. Per garantire l’ottima resa della caratteristica forma delle pareti curvilinee è stato fondamentale l’apporto di sapienti mani di carpentieri e ferraioli che hanno plasmato cemento e acciaio con maestria e dedizione: le pareti in calcestruzzo sono state costruite mediante una tecnologia che ha consentito di realizzare pareti curve, senza lavorare a segmenti. Anche la posa del ferro per i solai è stata realizzata mediante tecnica radiale, per effetto della quale ogni singolo ferro è stato destinato a una posizione precisa e non altrove. Ad oggi la struttura in calcestruzzo è stata ultimata, la copertura è stata protetta con la prima guaina bituminosa che funge da barriera a vapore e mette al riparo le lavorazioni che si stanno succedendo ai vari piani. Al quarto e quinto piano sono in corso di realizzazione i massetti, che agli altri piani sono già conclusi; mentre le pareti in cartongesso sono state realizzate in prima fase ai piani seminterrato, primo e secondo e ora si sta procedendo alla loro realizzazione al piano terra; i serramenti a fine 2020 sono stati tutti ultimati. Per quanto riguarda gli impianti anche questi si sviluppano contemporaneamente sui piani già realizzati con le pareti in cartongesso, con la posa di canali dell’aria,
l’impianto idrico sanitario, l’impianto dei gas medicali e quello elettrico. Le stratigrafie degli impianti sono state tutte studiate e predisposte preventivamente alla loro realizzazione per ottimizzare i percorsi, resi complessi dalla forma curva dell’edificio.
— SICURI PER MESTIERE In una struttura dalla forma così particolare, grande cura è stata dedicata alla sicurezza del cantiere, che ha visto l’impiego, a fianco della legislazione della sicurezza sul lavoro e del Sistema di gestione di CMB, di “Sicuri per Mestiere”. A cadenza giornaliera, infatti, vengono effettuati sopralluoghi in cantiere e costantemente monitorata la situazione delle aperture a pavimento, dello stato dei ponteggi e dei ponti di carico che sono stati realizzati sospesi. Ad ogni piano sono presenti presidi antincendio e, per l’attuale situazione dovuta alla Covid-19, sono stati posizionati totem per l’igienizzazione delle mani. In fase di realizzazione, tutti i cavedi dedicati agli impianti elettrici e meccanici sono stati chiusi con tavolato certificato, in modo da garantire la totale sicurezza contro la caduta dall’alto. Ad oggi in forza al cantiere sono presenti tra le 70 e le 80 persone suddivise su vari piani, per imprese e squadre, mentre si ipotizza che nei picchi di massima produzione, il personale potrà raggiungere un numero di circa 150 unità. Per la sue caratteristiche strutturali e di design, il cantiere è stato visitato da diverse delegazioni di studenti delle scuole edili di Vicenza, Verona e Padova, instaurando relazioni positive con il territorio che si sono protratte nel tempo, compatibilmente alle restrizioni dovute alla pandemia.
5.500 mc
DI FONDAZIONI PER 26 GG LAVORATIVI
7.500 mc
DI ELEVAZIONI PER 280 GG LAVORATIVI
9.700 mc
DI SOLAI PER 90 GG LAVORATIVI
4.000.000 kg DI FERRO
3.500 mq
SUPERFICIE IN PIANTA PER PIANO
16.000 mq
SUPERFICIE DEL PONTEGGIO
28 Km
DI TUBI INNOCENTI
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BREAK
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Caffè CMB
Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.
— La pausa ispiratrice
A cura di Francesca Martinelli
Elena Berta
Lorenzo Rondini
Maria Cristina Menozzi
Claudio Signorini
Gestione varianti, Area Contabilità
Amministratore IT
Addetta al Servizio Prevenzione e Protezione
Responsabile Marketing Area Roma
Com’è il tuo caffè? Caffè normale dolce.
Com’è il tuo caffè? Dolce, a volte macchiato.
Com’è il tuo caffè? Espresso e zuccherato.
Com’è il tuo caffè? Lungo e dolce.
Siamo arrivati alla fine del 2020, un anno che in tanti vorremmo cancellare. C’è qualcosa di positivo che invece desideri ricordare? Positivo sicuramente: la conferma che sappiamo fare squadra sempre anche a distanza e che lo smart working funziona benissimo.
Siamo arrivati alla fine del 2020, un anno che in tanti vorremmo cancellare. C’è qualcosa di positivo che invece desideri ricordare? Almeno durante il lockdown totale di aprile, mi sembrava di vivere in campagna.
Siamo arrivati alla fine del 2020, un anno che in tanti vorremmo cancellare. C’è qualcosa di positivo che invece desideri ricordare? Ho imparato a utilizzare un nuovo modo di comunicare per stare accanto alle persone a me care anche in condizioni non ordinarie.
Siamo arrivati alla fine del 2020, un anno che in tanti vorremmo cancellare. C’è qualcosa di positivo che invece desideri ricordare? La continuità nel lavoro, che non è così scontata.
Qual è la tua canzone di Natale preferita? Perché? Non una in particolare, ma la canzone degli Wham, Last Christmas, mi ricorda un periodo di grande leggerezza. Fatti un augurio per il 2021! Energia positiva! L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Mentre bevo il caffè penso di più ai miei affetti e quindi le idee son estraniate dal mondo lavorativo. Le mie migliori intuizioni arrivano dopo il confronto con i colleghi. Con quale collega fai la tua “pausa caffè”? Con tutti! Non vedo più tante persone come un tempo: si incontravano nei cantieri e poi ci si frequentava anche grazie alle attività ricreative… Un caffè sospeso a tutti i colleghi CMB a cui tengo tanto!
Quale è la tua canzone di Natale preferita? Perché? Le canzoni di Natale non sono il mio forte, quindi mi posiziono su un evergreen: Jingle Bells interpretato da Frank Sinatra. Fatti un augurio per il 2021! Basta Covid! L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Bere meno caffè possibile da queste macchinette infernali. Con quale collega fai la “pausa caffè”? La pausa caffè è come la ricreazione a scuola, quindi con chiunque voglia parlare di qualsiasi cosa (anche di frigoriferi), ma non di lavoro.
Quale è la tua canzone di Natale preferita? Perché? Mi viene in mente un intero disco di Michael Bublé più natalizio di così, non si può! Fatti un augurio per il 2021! Mi auguro di poter incontrare gli amici e i familiari che quest’anno, a causa della pandemia, resteranno lontani anche durante le festività. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Non ne ricordo una in particolare, ma mi capita spesso di sfruttare la pausa caffè per far “decantare” i pensieri e guardare un problema da un nuovo punto di vista. Con quale collega fai la “pausa caffè”? Con Monia Barzucchi: non ci vediamo da un secolo, sarebbe davvero una bella pausa caffè pre-natalizia!
Quale è la tua canzone di Natale preferita? Perché? “Serenata Rap” di Jovanotti, perché esprime felicità. L’ho fatta ascoltare in famiglia mentre facevamo gli addobbi di Natale. Fatti un augurio per il 2021! Viaggiare tantissimo! L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Cambiare casa: è un’idea che ho maturato mentre sorseggiavo il mio caffè mattutino. Idea azzeccatissima! Con quale collega fai la “pausa caffè”? Mauro Goldoni.
UNIVERSITÀ
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BOLOGNA
AL NAVILE CRESCE IL CAMPUS
Entro il mese di maggio si concluderanno i lavori nel cantiere del nuovo complesso universitario scientifico dell’Alma Mater di Bologna. Le nuove strutture, che comprendono il recupero di una vecchia fornace, potranno accogliere 2.400 persone A cura di Arnaldo Tamburini – Foto di Paolo Lorenzi
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UNIVERSITÀ
Il nuovo complesso universitario di Bologna sorge in zona Navile accanto agli edifici storici che tra l’Ottocento e gli inizi del Novecento ospitavano due importanti fornaci
90 mln IMPORTO LAVORI
Q
uando l’Alma Mater Studiorum, l’Università di Bologna, ha appaltato i lavori per la realizzazione del nuovo complesso universitario di Chimica, Chimica industriale, Farmacia e Biotecnologie, Fisica e Astronomia era l’estate del 2010. A causa della situazione economica critica, le imprese del raggruppamento che avevano avviato i lavori sono andate in liquidazione ed è nell’aprile del 2016 che CMB è subentrata in qualità di mandataria del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) Cocebo - Guerrato Impianti. A oggi la fine lavori è prevista per maggio 2021. L’area destinata all’intervento è in zona Navile, dove tra l’Ottocento e gli inizi del Novecento si trovavano due importanti fornaci della società Galotti per la produzione di laterizi. Il primo dei due impianti, collocato a sinistra del corso d’acqua Navile, ospita oggi il Museo del Patrimonio Industriale della città di Bologna. Anche la seconda fornace andrà recuperata e diventerà un’ampia sala di ristoro per la consumazione di pasti freddi, con annesso bar. Al completo, le nuove strutture didattiche e di ricerca richiameranno 2.400 persone: accanto alle Chimiche, l’Università di Bologna prevede l’insediamento della Facoltà di Farmacia e del Corso di Laurea in Biotecnologie, per un carico di circa 1.800 persone. Inoltre nell’area si trova un importante insediamento del Cnr dotato di sette istituti di ricerca, di una sala convegni e di una grande biblioteca, nel quale operano 1.300 persone. A lavori ultimati la città disporrà di uno dei più importanti poli scientifico-tecnologici d’Europa con una presenza di circa 5.500 persone tra docenti, ricercatori e studenti.
7 unità EDILIZIE
2.400 persone CHE VIVRANNO LE STRUTTURE
78.071 mq
SUPERFICIE COMPLESSIVA
43.500 mq
SUPERFICIE INTERVENTO
33.157 mq
DI AREE VERDI
SOLUZIONI AD HOC Per i laboratori di ricerca, nella pagina a fianco, si è studiata una tipologia edilizia ad hoc: un intero piano riservato agli impianti
UNIVERSITÀ
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570
POSTI AUTO
274 INTERRATI
291 81
POSTI MOTO
POSTI MOTO INTERRATI
534
POSTEGGI PER BICICLETTE
— IL DESIGN Gli edifici poggiano su pali di fondazione, mentre la struttura è realizzata in c.a. e le coperture metalliche rivestite in lamiera di alluminio e Kalzip. L’involucro è realizzato con facciate ventilate in alluminio e rivestimento in lastre di cotto e Kalzip; i serramenti sono in alluminio, i pavimenti interni in gres con alcuni locali di prestigio in legno. Le esigenze legate ai laboratori di ricerca di Chimica hanno assunto un valore guida nella configurazione tipologica dei fabbricati destinati ai Dipartimenti, anche per la presenza di un numero elevatissimo di cappe. Gli edifici sono percorsi da corridoi con pareti interamente occupate da cavedi, raccordati a vani in controsoffitti e pavimenti. Il solaio di copertura degli edifici e una parte considerevole del piano interrato sono stati impiegati per l’istallazione di macchinari per l’areazione degli ambienti e per l’espulsione dell’aria dalle cappe dei laboratori chimici. Per i laboratori didattici, tuttavia, queste soluzioni risultavano insufficienti e si è studiata una tipologia edilizia ad hoc: un intero piano riservato agli impianti e la realizzazione di due buster che salgono fino alla copertura dell’edificio con il fine di fornire altro spazio alle condotte delle cappe, in aggiunta a quello dei cavedi.
La complessità e la numerosità delle reti al servizio delle unità funzionali ha consigliato la realizzazione di un cunicolo poliservizi, lungo 475 metri, con sezione scatolare di 3,50 metri, reso accessibile ai piccoli veicoli e direttamente areato dall’esterno.
— IL PAESAGGIO Una speciale attenzione è posta alla progettazione e alle sistemazioni esterne agli edifici: la dotazione di spazi destinati al verde è ricca, sia in considerazione della singolarità ambientale e paesaggistica del sito, sia per l’attenzione che l’Università di Bologna dedica al tema ambientale e della sostenibilità. Lo smaltimento delle acque meteoriche avviene attraverso vasche di laminazione e di raccolta e al trattamento delle acque di prima pioggia, secondo quanto disposto dal Servizio Tecnico Bacino del Reno. Le prime hanno lo scopo di laminare l’idrogramma di piena invasando la portata meteorica raccolta dai pluviali e dalle cosiddette “seconde piogge”. Sono state dimensionate con una capacità di invaso pari a 500 mc/ha. Le seconde hanno lo scopo di raccogliere le “prime piogge” per una capacità di invaso pari ai primi cinque millimetri piovuti in modo da distribuirli sull’area.
— GLI IMPIANTI Per la complessità della struttura urbanistica ed edilizia del nuovo insediamento è stato necessario dotarsi di una Centrale Poliservizi, di Sottocentrali tecnologiche e di un cunicolo di distribuzione principale. Tutti i fluidi primari sono prodotti nella Centrale Poliservizi con impianti centralizzati, poi smistati ai vari edifici utilizzatori. La stessa Centrale servirà anche il futuro insediamento della facoltà di Farmacia, per la produzione di fluidi termovettori. A tale scopo saranno predisposti gli spazi per installare le future dotazioni di completamento. Le reti di distribuzione primaria convogliano i fluidi dalla Centrale, dove risiedono le apparecchiature primarie, alle Sottocentrali di edificio che fungono da utilizzatori secondari. Tutte le condotte sono posate entro il cunicolo poliservizi dedicato e saranno ispezionabili per l’intero sviluppo. Le Sottocentrali tecnologiche sono preposte all’alimentazione dei diversi edifici e fungono da interfaccia tra sistemi primari e utilizzatori. Ospiteranno gli scambiatori di calore, i produttori di acqua calda, le elettropompe dei diversi circuiti e i relativi componenti. L’ex Fornace Galotti è l’unica unità edilizia priva di sottocentrale e viene alimentata da quella dei laboratori didattici.
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INTERVISTA
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Dialoghi
Conosciamoci meglio. Una breve intervista per scoprire il ruolo e la storia professionale dei colleghi.
— a tu per tu con i soci
A cura di Francesca Martinelli
Ugo Riccio ha seguito la costruzione degli Studentati Santa Marta e San Giobbe a Venezia SULLA LAGUNA
A Venezia si lavora in spazi angusti e fragili e il problema principale è la logistica. Tutti i trasporti di materiale avvengono via mare e i problemi di accesso riguardano anche il personale. Tanta fatica viene però ricompensata dalla soddisfazione nel realizzare opere strategiche e dalla grande attenzione che mostrano le autorità riguardo al nostro operato.
Ciao Ugo, quali strade ti hanno portato da Napoli alla CMB? Sono originario di Napoli e lavoravo come tecnico capocantiere alla Base Nato dell’Aeroporto di Capodichino: nel 1996, insieme a mia moglie, abbiamo deciso di stabilirci a Carpi per avvicinarci alla sua famiglia. In zona ho fatto una breve esperienza in un’azienda di San Felice sul Panaro, poi ho deciso di mandare il curriculum a CMB. Dopo il colloquio con Fabrizio Borghi, ho cominciato come tecnico capocantiere per l’ampliamento del cimitero di Carpi. Qual è stato il tuo percorso in CMB? A cosa ti sei dedicato principalmente? Mi sono occupato di edilizia, di quasi tutti i generi. Dopo il cantiere del cimitero di Carpi, mi sono spostato a Pordenone per la realizzazione della sede della provincia. Dopo, passato sotto la commessa di Clau-
SOPRA Ugo Riccio con Moira Masper, consulente di organizzazione
dio Camellini, ho seguito la realizzazione di diversi stabilimenti produttivi ed edifici commerciali e civili con la mansione di direttore di cantiere: la costruzione del centro commerciale “Il Borgogioioso” a Carpi, le piscine, il deposito della Coca Cola a Campogalliano, diversi poli scolastici a Limidi di Soliera e Finale Emilia, il carcere di Modena ecc. Successivamente, nel 2007, l’azienda ha deciso di farmi occupare l’area del nord est come capo commessa, sotto la direzione tecnica di Roberto Davoli, realizzando il carcere di Trento. Dal 2010, sotto la direzione tecnica di Simone Bonauguro, il Molo Bersaglieri e il nuovo polo dell’Ospedale Maggiore, nonché il depuratore di Servola a Trieste; le ristrutturazioni delle Stazioni di Venezia S. Lucia, Mestre e Verona Portanuova compreso il parcheggio interrato di Verona e quello di Mestre. Negli ultimi anni mi sono occupato degli Studentati di Santa
SOPRA Ugo Riccio in cantiere con alcuni colleghi
Marta e San Giobbe a Venezia. Quest’ultimo ancora in corso. Quale tipo di lavoro ti ha colpito maggiormente? Perché? Il lavoro che mi ha più impressionato è stato il carcere di Trento. Dovevamo rispondere a una normativa completamente diversa rispetto a quella dell’edilizia tradizionale. Era necessario coniugare esigenze di vivibilità della struttura, ad altre di efficienza e sicurezza sia per il personale di vigilanza che per i detenuti. Come è evoluto il sistema cantiere negli ultimi anni? Cosa ha impattato maggiormente? Quali sono a tuo giudizio i vantaggi e gli svantaggi di questi cambiamenti? Quando ho cominciato a lavorare, tutte le attività che ruotavano intorno al cantiere venivano gestite in maniera artigianale e un
INTERVISTA
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Ugo Riccio, originario di Napoli dalla Base Nato dell’Aeroporto di Capodichino a CMB. Ha cominciato più di vent'anni fa come capocantiere e oggi, come capo commessa, segue l’area del Nord Est.
L’ESPERIENZA NEL CDA
Essere parte del Consiglio di amministrazione di CMB è stata un’esperienza bella e impegnativa al tempo stesso. Sentivo una grande responsabilità nei confronti dell’impresa e dei colleghi e veniva richiesto grande impegno per i temi trattati, che spaziavano a 360 gradi, dalle costruzioni alla finanza.
A DESTRA Da sinistra Carlo Zini, Claudio Camellini, Ugo Riccio e Roberto Davoli Le immagini riportate in questo articolo sono state scattate prima dell’emergenza Coronavirus
direttore di cantiere era in grado di seguire anche più di una nuova costruzione in contemporanea. Oggi, l’applicazione dei sistemi di gestione ha cambiato molti processi, che ora sono definiti e controllati in maniera puntuale: da una parte si sono create nuove attività da presidiare, dall’altra sistemi operativi come Oracle e Gea hanno velocizzato la fatturazione e l’approvvigionamento dei materiali. Certamente c’è stato un impatto anche sul personale: ora ci sono meno operai e più tecnici specializzati in materia di gestione della sicurezza e dell’ambiente. Inoltre, anche il personale operaio diretto CMB non si occupa di produzione, ma di lavorazioni professionali, come il movimento delle gru e l’utilizzo di mezzi di sollevamento. Da diversi anni lavori a Venezia: come si organizza un cantiere sulla Laguna? Quali sono le problematiche principali
e di quali elementi bisogna tenere conto per governarlo al meglio? La peculiarità di Venezia è quella di lavorare sull’acqua e in spazi angusti e fragili, per queste caratteristiche la problematica principale è la logistica, che risulta molto complicata dall’assenza di aree di parcheggio o di accesso per i mezzi. Tutti i trasporti di materiale avvengono via mare e le forniture stoccate sulle coperture dei fabbricati in corso di realizzazione. A San Giobbe è problematico anche l’accesso del personale, visto che si entra solo a piedi e percorrendo oltre un chilometro lungo un lato della Stazione S. Lucia. Tanta fatica viene però ricompensata dalla soddisfazione nel realizzare opere strategiche per l’Università Ca’ Foscari e per la grande attenzione che mostrano le autorità riguardo al nostro operato.
In questi anni, come socio cooperatore, sei stato anche parte del Consiglio di amministrazione: che tipo di esperienza è stata? È stata bella e impegnativa insieme: ti sentivi una grande responsabilità nei confronti dell’impresa e dei colleghi e, inoltre, veniva richiesto grande impegno per i temi trattati che spaziavano a 360 gradi, dalle costruzioni alla finanza. Che cosa vorresti dire a un giovane geometra che comincia oggi il suo percorso in CMB? Gli direi di tenere duro e che lavorare in un’azienda come CMB è una grande opportunità, perché continua a investire sulle persone, sulla loro formazione e per essere competitiva si sforza di stare sempre un passo avanti agli altri. Bisogna credere in un’azienda così!
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FORMAZIONE
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SVILUPPO PROFESSIONALE
UN VIAGGIO CHIAMATO ZOOM Anche durante l’emergenza la Cooperativa ha continuato le attività del percorso di sviluppo professionale rivolto ai giovani. E il dialogo, anche se on line, non si è fermato Di Moira Masper e Anna Traini
La continuità ci dà le radici; il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere nuove altezze. Pauline R. Kezer
Z
oom è stato un viaggio. E del viaggio ha tutte le caratteristiche. Per esempio all’inizio sai dove vuoi arrivare, ma non puoi sapere cosa incontrerai lungo il cammino. Sai con chi lo farai, ma non come reagirà all’esperienza. In partenza le incognite erano forti quanto i desideri: ci siamo lanciati e ora siamo qui a raccontare com’è stato. Interpretando e sviluppando le esigenze espresse dalla Direzione Risorse Umane e Organizzazione abbiamo creato un percorso di formazione per i giovani di CMB. L’obietti-
vo era di acquisire e sviluppare competenze manageriali, ma anche avere un’occasione di scambio con i responsabili, una sorta di spazio e di tempo, al di fuori delle urgenze del lavoro quotidiano, per poter parlare, raccontare esperienze, sviluppare nelle conversazioni una visione possibile per una CMB del futuro, attenta tanto alle sfide da affrontare quanto alle caratteristiche che hanno permesso alla cooperativa di superare momenti estremamente duri, nel presente e nel passato. Siamo partiti non dal fare, ma dall’ascoltare. Ad uno ad uno, abbiamo raccolto
pensieri, idee, progetti, dei responsabili e dei ragazzi. Abbiamo così potuto riconoscere le energie già in circolo in CMB per incanalarle in una struttura di attività che fosse coerente con le esigenze reali e con le prospettive. È nato un piano di formazione di circa un anno, realizzato con innovative metodologie che integrano tecniche narrative, creative, organizzative e per il cambiamento e che ha affrontato vari temi: la comunicazione, la capacità di lavorare in team e di collaborare, l’importanza dei feedback, il mindset per il cambiamento, la creatività per l’innovazione
FORMAZIONE
inCorso - n.57
e per la risoluzione dei problemi, la leadership relazionale. Il percorso ha anche affrontato alcune tematiche organizzative, come il lavoro per processi e per progetto, rinforzando alcune competenze gestionali, ma soprattutto andando ad approfondire il perché del Sistema di gestione integrato (SGI) di CMB e dell’importanza di rendere efficienti i processi per la qualità e la redditività; l’impostazione economico-finanziaria di CMB e lo sviluppo dei mercati. Non potevamo sapere che a metà del percorso ci aspettava qualcosa di imprevisto e di imprevedibile. Nel momento in cui le difficoltà iniziali per entrare in una modalità di apprendimento diversa erano state superate e si era messo in moto il confronto creativo tra responsabili e giovani, le attività procedevano filate, ma è arrivato il Covid-19 a colpire come un’ondata di burrasca cantieri e attività lavorative di CMB e a chiuderci in casa. Abbiamo imparato questo: quando si ha chiaro il perché si sta facendo qualcosa, il come si può cambiare. Abbiamo fatto vincere il valore di quello che stava accadendo rispetto alle modalità previste, e pur rinunciando ad alcuni strumenti e al valore insostituibile della presenza fisica, Zoom non si è fermato, abbiamo riprogettato e rimodulato le attività e siamo andati avanti. Alla fine è stato un viaggio di crescita e di cambiamento in tante direzioni, prima di tutto per i giovani coinvolti che progressivamente sono aumentati, non solo di numero (arrivando a essere venti persone) ma soprattutto per la qualità di partecipazione, di professionalità e di idee, la consapevolezza e l’assunzione del loro ruolo e il maggiore senso di appartenenza alla cooperativa. Zoom ha permesso loro di acquisire inoltre strumenti essenziali per migliorare il modo di lavorare e per rendere maggiormente efficaci le relazioni tra colleghi e con i superiori. È stato un viaggio di crescita anche per i responsabili, coinvolti in momenti formativi che hanno richiesto loro di mettersi in gioco in momenti di scambio autentico e di confronto, in cui ha vinto la trasparenza e il desiderio tanto di condividere esperienza quanto di ascoltare prospettive diverse. Si sono messe così le basi per un dialogo intergenerazionale importante e fondamentale per dare continuità alla cooperativa. Ma in ogni vero viaggio, quello che più conta non è solo ciò che hai fatto o hai imparato, ma ciò che sei diventato quando torni. Il vero viaggio l’ha fatto, forse, la cooperativa stessa: se il percorso ha funzionato, allora quello che resta è la voglia di continuare a crescere, di evolvere se stessi e di far evolvere CMB, per essere pronti ad affrontare le sfide del futuro. Sapendo che si arriva sempre per ripartire.
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LE AUTRICI
Moira Masper e Anna Traini Moira Masper e Anna Traini sono le co-founder di ILSChange Imagination Leads To Success. Insieme si occupano di metodologie che integrano strumenti organizzativi, immaginazione, pensiero creativo e comunicazione in processi di cambiamento ed evoluzione per team e organizzazioni. A loro si deve la progettazione, l’organizzazione e la conduzione del percorso di formazione Zoom. Di se stesse dicono:
Riuscire a immaginare il nuovo è il primo passo per farlo accadere. Il secondo è crearlo insieme
Le immagini riportate in questo articolo sono state scattate prima dell’emergenza Coronavirus
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CLASSIFICA
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Piani Alti
Lente d’ingrandimento sul settore delle costruzioni. Dati e prospettive per tracciare una mappa del mercato
— la classifica del settore costruzioni
TOP 25
A cura di Francesca Martinelli
LA CLASSIFICA
Posizione Società
2019 2018
Valore della Variazione Percentuale produzione percentuale dei ricavi 2019 2019/2018 su mercato estero
1
5.129.962
-1,3
82,8 531.159 -14.145
2 3 ASTALDI
1.475.024
49,8
68,0
3 2 PIZZAROTTI
1.288.188 -2,2
1 WEBUILD
EBITDA 2019
Utile al netto delle imposte 2019
41.878
Debiti finanziari netti 2019
Patrimonio 2019
888.674 1.504.145
-70.584 2.436.959 -1.537.858
65,2 26.897 -22.352 361.554 387.663
4 7 ITINERA
985.226 55,7
62,2 33.956
1.029
-4.376 234.394
5 5 BONATTI
881.527 11,2
95,8 98.710 12.471
95.442 239.608
6 6 GHELLA
655.648 -1,7
75,9 88.522
12.049 304.016
7 8 TREVI
623.204
90,7 42.454 -75.802
8 9 CMB
578.584 21,8
9 4 RIZZANI DE ECCHER
574.965
10 10 CIMOLAI
500.457 10,5
11 16 PAVIMENTAL
405.700 39,4
0,4 32.352
12 29 TOTO
378.259 -25,5
2,4 107.148 -21.809 1.153.598 177.893
13 15 ICM
363.747 19,0
23,8 37.582 1.443 95.291 84.695
14 14 IMPRESA TONON
356.706
25,6
15 11 SICIM
329.391 -11,5
98,9 50.291 36.674 -117.907 255.108
16 12 GCF - GENERALI COSTRUZIONI FERROVIARIE
324.620
15,7
17 23 TECHBAU
311.657 100,8
0,0 15.495
18 13 SALCEF
311.198 -2,5
11,1 72.032 38.408 -55.881 251.335
19 18 INC
275.282 6,4
2,6 22.050 8.456
23.295 827.281
20 20 COLOMBO COSTRUZIONI
227.877
11,1
-20.173
21
227.593
/ CONDOTTE
0,8 -38,7
16,3 -5,2
20,8 ND
5.098
5,6 20.288 75,2
3.028
5.574 -13.097
62,3 38.503 10.476
37.569 56.762
-11.830
14.345 32.889
-9.679
217.479 4,6
0,0 16.294 9.115
23 17 ITALIANA COSTRUZIONI
187.249
17,3
24 22 SICILSALDO
155.306 -8,3
25 25 I.CO.P.
152.104 24,3
I
l “Report 2020 on the Italian Construction, Architecture and Engineering Industry”, realizzato da Aldo Norsa per Guamari in collaborazione con il Gruppo “Il Sole 24 Ore” è ormai giunto alla decima edizione, anche quest’anno descrive la situazione attuale e le prospettive delle imprese italiane del settore costruzioni e progettazione all’interno del contesto internazionale. Nel 2019 le 150 principali
71.612
128.010
69.580 134.146
40.956 -5.615
115.643 147.483
8.488 -44.420 23.913
29,8 -25.264 -41.211 9.149
42.401 235.665
31 124.112 14.981
22 19 CARRON
-29,9
736.375 -219.090
-3.155
22.777
658.316 -263.211 5.125 54.852 43.685
35.002
ND 14.839 4.501 18.896 36.449 21,8 13.339 3.218 50.886 25.830
imprese italiane operanti nelle costruzioni hanno generato un giro d’affari complessivo di 23,1 miliardi (+ 6% rispetto al 2018), con una quota internazionale del 44,5% (49,8% nel 2018). Dall’analisi emerge un quadro molto frammentato delle imprese di costruzione italiane: il campione nazionale Webuild, già Salini Impregilo, con 5,13 miliardi di euro di giro d’affari, si colloca al quindicesimo posto in Europa. La restante quota della classifica
è costituita da imprese più piccole con dimensioni che vanno dal miliardo ai 500 milioni, anche se spesso ben performanti, dove CMB si colloca all’ottava posizione. Se dalla classifica si escludessero le imprese specialistiche, Bonatti e Trevi, e Astaldi che è stata assorbita in Webuild a novembre 2020, CMB salirebbe al quinto posto. Emerge inoltre il dato, non marginale, di società che chiudono l’esercizio 2019 con perdite economiche.
CLASSIFICA
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La decima edizione del “Rapporto sull'Industria Italiana delle Costruzioni, dell'Architettura e dell'Ingegneria”, realizzato da Aldo Norsa per Guamari in collaborazione con il Gruppo “Il Sole 24 Ore”, fornisce tutti i dati disponibili e gli approfondimenti che riguardano il top dell'offerta degli imprenditori che danno forma all'ambiente costruito
EMERGENZA E OPPORTUNITÀ DI MERCATO IN ITALIA
PIANO ITALIA VELOCE
130
L’emergenza sanitaria globale da Covid-19 ha colpito
te delle strutture sanitarie si delineano interventi pari
duramente il motore dell’economia, ma tra le insidie si
a circa 1 miliardo e mezzo di euro per incrementare i
presentano anche opportunità di mercato per il set-
posti letti delle Terapie intensive e semi-intensive, non-
tore delle infrastrutture e dei servizi pubblici. Con il
ché per la ristrutturazione dei Pronto Soccorso e degli
Decreto Rilancio (Legge 77) e il Decreto Semplifica-
ospedali. Insieme al Decreto Semplificazioni, il Consi-
zioni (D.L. n. 76) il Governo ha voluto incentivare gli
glio dei Ministri ha dato il via a “Italia Veloce”, un piano
investimenti nel settore delle infrastrutture e dei ser-
di investimenti pubblici che prevede lo sblocco di 130
vizi pubblici. All’art. 207 il Decreto Rilancio stabilisce
opere individuate dal Ministero delle Infrastrutture e dei
che, fino al 30 giugno 2021, le anticipazioni sui lavori
Trasporti, di cui 36 commissariate. Le opere e gli inter-
pubblici potranno raggiungere il 30% del valore del
venti programmati includono porti, direttrici ferrovia-
di cui
contratto (anche su progetti esistenti). Anche sul fron-
rie, aeroporti, città metropolitane, strade e autostrade.
131,3
OPERE COMPLESSIVE
200
mld
GIÀ FINANZIATI
la restante parte coperta dal Recovery Fund
36
OPERE COMMISSARIATE di cui
12
OPERE IDRICHE
DECRETO RILANCIO (LEGGE 77) 30% anticipazioni sui contratti per lavori pubblici DECRETO SEMPLIFICAZIONI (D.L. N. 76) Accelerazione processi di gara e contenziosi
15
OPERE FERROVIARIE
9
INFRASTRUTTURE STRADALI
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CERTIFICAZIONI
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SA8000
VALORI COME GUIDA
L’identità di CMB si rafforza con la verifica del Sistema di gestione della responsabilità sociale e la Certificazione SA8000. Francesco Lei, Daniela Tinarelli e Daniele Benzi spiegano il percorso A cura di Francesca Martinelli Le immagini riportate in questo articolo sono state scattate prima dell’emergenza Coronavirus
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La responsabilità sociale rappresenta un forte valore identitario per CMB, che è una cooperativa con oltre 110 anni di vissuto alle spalle Daniela Tinarelli
N
el mese di novembre CMB ha concluso positivamente la seconda fase di verifica del Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale raggiungendo l’obiettivo della Certificazione SA8000, che si aggiunge a quelle per la Qualità, la Sicurezza, l’Ambiente e il BIM Management. Si tratta di un’attestazione di qualificazione che testimonia e accresce il valore di CMB del fare impresa, aumenta la competitività e testimonia l’impegno a migliorarsi sul fronte etico-sociale. Ne abbiamo parlato con Francesco Lei, responsabile del Sistema di gestione, Daniela Tinarelli responsabile del Sistema di qualità e Daniele Benzi, responsabile dello Sviluppo delle risorse umane.
Oggi parliamo di responsabilità sociale di impresa: cosa significa per CMB? Quali motivi hanno orientato verso questa scelta e qual è la direzione nella quale la Cooperativa si sta muovendo? FL: Per CMB significa valorizzare una parte della propria identità, fondata sui valori cooperativi e sulla storia. I motivi che hanno orientato a questa scelta sono sia di natura competitiva, per una maggiore qualificazione dell’impresa, sia di evoluzione verso una maggiore consapevolezza interna e una migliore comunicazione all’esterno del proprio impegno. Il mercato di interesse di CMB sta cambiando e le persone che fanno parte di CMB si stanno rinnovando e penso che la responsabilità sociale potrà contribuire a incrementare coesione, senso d’identità, motivazione, trasparenza, dialogo. Tutti fattori utili alla CMB di domani. DT: La responsabilità sociale rappresenta un forte valore identitario per CMB, che è una cooperativa con oltre 110 anni di vissuto alle spalle. Da anni si parlava di intraprendere il percorso di certificazione, per valorizzare
CERTIFICAZIONI
Francesco Lei Responsabile del Sistema di gestione
Daniela Tinarelli Responsabile del Sistema qualità
al meglio l’impresa agli occhi di chi ci guarda, e con la nuova Direzione Business Development si è riusciti a concretizzarlo. Ora ognuno di noi deve trasferire questo modo di fare impresa, basato sui nostri valori etici societari, anche alle nuove leve, nuova linfa per CMB. DB: Questa certificazione, a differenza delle altre vantate da CMB, non riguarda aspetti connessi ai nostri processi produttivi e organizzativi o alle tecnologie adottate, quanto piuttosto ad aspetti di tipo valoriale ed etico: in altre parole non certifica "come lavoriamo", ma "come siamo". I temi affrontati hanno riguardato la qualità della vita lavorativa all'interno dell'azienda ed è stato motivo di grande orgoglio riscontrare un forte apprezzamento per quanto fino a oggi è stato fatto. Ormai è qualche anno che CMB affronta tematiche legate alla RSI: quali sono stati i temi più importanti affrontati negli anni? Quali per il futuro? FL: È da diversi anni che il tema della responsabilità sociale emerge come oggetto di un progetto strategico per CMB. Finora era stato affrontato in modo frammentario e i tempi non erano ancora maturi per un approccio organico. Fanno parte di questo progetto portato avanti per passi successivi la volontà di acquisire nel 2009 le certificazioni per la gestione della Sicurezza e dell’Ambiente, lo sviluppo della metodologia Sicuri per Mestiere, che poi si è estesa anche alla sostenibilità ambientale, e l’orientamento verso una visione aperta all’innovazione digitale attestata dal conseguimento della Certificazione BIM. Il recente Accordo collettivo aziendale è un ulteriore tassello in questo percorso che trova nella responsabilità sociale e nello sviluppo sostenibile un suo punto di aggregazione. Questa visione deve fondersi con le strategie industriali e organizzative, determinando
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Daniele Benzi Responsabile dello Sviluppo delle risorse umane
sinergie fondamentali per affrontare fasce di mercato e di business sensibili a questo modello d’impresa e per creare un ambiente di lavoro favorevole, una sorta di comunità allargata a tutte le parti coinvolte. Quali sono state le principali sfide affrontate per il conseguimento della certificazione SA8000? FL: Siamo partiti con un Sistema di Gestione Integrato già abbastanza pronto per fondersi con lo standard SA8000. Uno dei timori che si avevano era l’impatto forte che ci sarebbe stato con il coinvolgimento massivo del personale su tanti aspetti che avrebbero potuto generare attriti. L’effetto è invece stato, al di là della fatica organizzativa amplificata dall’emergenza Covid, di una reazione favorevole, anche empatica, da parte delle persone rispetto alla volontà di mettere sul tavolo queste tematiche. DT: Innanzitutto inquadrare questa norma particolare, nei vari livelli di dettaglio, per arrivare a focalizzare cosa è richiesto. Da lì, coinvolgendo la Direzione Risorse Umane e Organizzazione, si è iniziato a descrivere le modalità operative già effettuate da CMB e sono state previste e messe in atto le nuove attività per soddisfare le richieste della norma, tra cui un primo momento formativo che ha coinvolto tutti i dipendenti. DB: Una sfida che mi ha coinvolto direttamente è stata quella di dare evidenza di alcuni aspetti di gestione "virtuosa" che sono per noi consolidati e quasi "sottointesi" e che in sede di certificazione abbiamo dovuto invece evidenziare e documentare, senza avere immediatamente disponibili tutti gli strumenti di tracciatura e reportistica utili, perché in passato non avevamo mai dovuto darne conto. Una sorta di sensazione di essere in realtà migliori di quanto potevamo attestare... ma con un po' di fatica siamo riusciti a dare
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CERTIFICAZIONI
Le immagini riportate in questo articolo sono state scattate prima dell’emergenza Coronavirus
La Certificazione è un’attestazione di qualificazione che testimonia e accresce il valore di CMB del fare impresa, aumenta la competitività e testimonia l’impegno a migliorarsi sul fronte etico-sociale
evidenza di tutto quanto, conquistandoci fiducia e apprezzamento dei verificatori. Poi formare in poche settimane circa 500 persone sul significato di questa certificazione e sui suoi requisiti, considerando le presenze distribuite su numerosi cantieri, le diverse dotazioni ed affinità tecnologiche, le tante limitazioni connesse al covid... diciamo che è stata una bella partita a scacchi. Che “fotografia” di CMB è emersa durante la fase della certificazione? Quali temi sono stati trattati e quali andranno approfonditi? FL: È emerso un buon clima aziendale. Inoltre, la fase di certificazione ci ha dato l’opportunità di non fare un “selfie” autoreferenziale ma una fotografia realizzata da un soggetto esterno qualificato, che ci ha valutati positivamente. Questo ci aiuta a valorizzare aspetti che tendiamo forse a dare troppo per scontati: dalla correttezza nel trattamento dei lavoratori, alle positive relazioni con le rappresentanze sindacali, la sicurezza sul lavoro, l’equità e la ridotta forbice retributiva, la partecipazione e condivisione degli obiettivi aziendali. Si tratta di elementi che creano coesione identitaria e motivazione e che non sono così scontati. Un altro aspetto positivo della nostra fase di certificazione è l’apertura verso un confronto trasparente con l’Ente di Certificazione, in cui si sono evidenziati sia i punti di forza che le criticità su cui lavorare per migliorare in futuro. Ad esempio dovremo migliorare nel contenere picchi, riscontrati in alcuni casi, di lavoro straordinario e approfondire modalità di miglioramento del rapporto con i fornitori, oltre che il loro coinvolgimento. DT: La valutazione dell’Ente di Certificazione RINA è stata molto positiva. Dalle modalità di relazione percepite e dalle interviste effettuate al personale hanno riscontrato un “buon clima aziendale”. Ugualmente hanno visto un sistema di gestione ben strutturato, sia nella forma sia nei contenuti che hanno visionato in modo meticoloso. Ci sono aspetti da migliorare, ne abbiamo parlato anche nei corsi di formazione effettuati, e questa certi-
ficazione ci aiuterà a perseguire gli obiettivi idonei per CMB. DB: I colleghi hanno già passato in rassegna tutti gli aspetti sondati dai certificatori: credo sia utile aggiungere solo che gli adeguamenti alla nostra organizzazione e al nostro operare adottati in vista degli audit di verifica sono stati minimi: siamo stati sostanzialmente certificati per quello che già, spontaneamente, eravamo. Se mi passate la battuta, potremmo dire che eravamo (quasi) già certificati, solo che non lo sapevamo. Ottenere una certificazione non è solo un punto di arrivo, ma anche il motore per avviare un processo di miglioramento continuo. Cosa ci possiamo immaginare per i prossimi anni? FL: È stato un buon inizio, visto che non ci sono state rilevate non conformità: è un risultato che vorrei rimarcare dato che l’Ente ci ha comunicato non essere frequente nel primo Audit di Certificazione. Per i prossimi anni vedo un mix tra etica, sostenibilità, effi-
cienza: valorizzare tutte le sinergie possibili per lavorare meglio, tenendo conto anche di un tessuto sociale in fase di profondo ricambio e più attento ai valori portati avanti dalla SA8000, come il diversity management e le politiche di genere, la sicurezza e il coinvolgimento della filiera di fornitura. Penso che la responsabilità sociale possa essere uno degli inneschi di un complessivo processo di miglioramento, insieme all’innovazione e all’attenzione di tutti nell’applicare metodologie condivise. Dobbiamo ragionare come un’orchestra e non come solisti, per quanto bravi. Penso che in questo modo si possa valorizzare CMB, rendendolo un luogo di lavoro ancor più attrattivo e stimolante. Come vedi il futuro della Responsabilità sociale di impresa in CMB? Quali tematiche dovrà includere, quali i temi da affrontare in futuro? FL: Il futuro porterà maggiore consapevolezza, opinioni costruttive, anche attraverso i suggerimenti, comunicazione, anche sfrut-
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CERTIFICAZIONI
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CHE COS’È
Social Accountability 8OOO Lo standard SA 8000 è stato pubblicato nel 1997 dal Council on Economic Priorities Accreditation Agency (CEPAA), oggi SAI (Social Accountability International). Si tratta di un modello gestionale che si propone di garantire il comportamento etico delle organizzazioni che lo adottano. tando i nuovi canali sperimentati in fase di emergenza: spazi e tempi di lavoro saranno sempre più “liquidi” e la velocità un fattore determinante. L’impresa sarà sempre più connotata da commesse complesse e distribuite in territori lontani tra loro: per gestire la complessità occorre mettere in gioco tante competenze diverse, ma motivate e orientate verso obiettivi comuni, dove la responsabilità sociale potrà fare la sua parte. Uno dei temi che mi piace considerare come obiettivo di responsabilità sociale, a fronte di un contesto in profondo mutamento per effetto delle tecnologie digitali, è quello di non lasciare indietro nessuno e puntare all’inclusione digitale di tutto il personale CMB. DT: Immagino ci sarà ancora un maggiore coinvolgimento di tutti noi sulle tematiche della responsabilità sociale, a fronte della comunicazione continuata, del coinvolgimento e dei suggerimenti che ognuno avrà dato. Ci sarà un report di responsabilità sociale sempre più ricco dell’analisi qualificante le risorse umane di CMB, noi tutti soci e dipendenti, che permetterà a ognuno di riconoscersi. Mi aspetto che il report sarà poi integrato con aspetti economico-finanziari e tematiche ambientali per rappresentare la sostenibilità complessiva dell’impresa. DB: Il tema della valutazione sotto il profilo sociale delle imprese, e conseguentemente della nostra reputazione, acquisirà sempre più importanza, accresciuta da un’ampia e immediata disponibilità di informazioni ed elementi di valutazione da parte di ciascuno dei nostri stakeholder (clienti, opinione pubblica, amministrazioni locali, ecc.). Un approccio coerente e concreto ai temi della sostenibilità, e l'abitudine a una adeguata rendicontazione credo che saranno indispensabili. La dolorosa esperienza della pandemia globale, che stiamo tutti vivendo, credo poi che ci lascerà come (unica) eredità positiva una accelerazione inimmaginabile nell'evoluzione delle modalità di lavoro. Questa rivoluzione, depurata dagli aspetti costrittivi che l'hanno caratterizzata, andrà ben compresa e assecondata, cogliendone le grandi opportunità.
Ente certificante: Rina 500 dipendenti CMB formati VALUTAZIONE BASATA SU 8 ASPETTI
1
Lavoro minorile
5
Discriminazione
2
3
Lavoro obbligato Salute e sicurezza sul lavoro
6
Orario di lavoro
7
Criteri retributivi
4
Libertà di associazione
8
Pratiche disciplinari
VANTAGGI
1
Incremento della credibilità e dell'immagine aziendale sul mercato
5
Miglioramento del clima aziendale
2
Maggiore fiducia da parte dei consumatori
6
Miglioramento della comunicazione interna ed esterna
3
Miglioramento del rapporto con le istituzioni e le organizzazioni sociali
4
Un controllo dell'eticità e della correttezza sociale nella catena dei fornitori
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ONLINE
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Continua a leggere — dal web alla carta e ritorno
Online da agosto 2018 il sito web CMB è uno specchio fedele dei valori e delle opere della cooperativa A cura della redazione
FACILITY MANAGEMENT Cliccando sulla sezione “Facility management”, nel menù della home page del sito www.cmbcarpi.com, l’azienda spiega come, dopo aver creato un edificio, lo si possa far funzionare al meglio con servizi e manutenzioni pensati su misura. CMB non solo costruisce, ma con la sua rete di professionisti fornisce e gestisce i servizi che garantiscono l’efficienza dell’opera. Dalla manutenzione edile a quella degli impianti, dall’assistenza informatica alle forniture biomedicali fino alla ristorazione e al noleggio di biancheria, la gestione integrata dei servizi ottimizza tempi e risultati per l’attività del cliente. Grazie a una cabina di regia, il motore del Facility management, è possibile rispondere rapidamente alle richieste. Con il Project Financing CMB, una delle prime imprese edili italiane a sperimentarlo, gli enti pubblici hanno potuto ridurre i costi senza tralasciare innovazione, qualità e valore sociale. Con operazioni di finanziamento a lungo termine e con la fornitura di servizi si partecipa così alla riuscita di un progetto.
Per garantire risposte rapide ed efficaci nella fornitura dei servizi la cooperativa ha creato una cabina di regia composta da professionisti che rappresentano un punto di riferimento unico a disposizione dei clienti.
Una serie di immagini, accompagnate da un testo, spiegano l’ampia rete di tecnici e collaboratori messi in campo da CMB per rispondere a tutte le esigenze di manutenzione ordinaria e straordinaria. I servizi proposti variano sulla base del contratto e possono comprendere sia una squadra operativa fissa sia un contact center operativo tutti i giorni per 24 ore.
Le proposte sono personalizzate sulla base delle esigenze del cliente.
Anche nella gestione dei servizi l’azienda applica il progetto “Sicuri per mestiere” contro gli infortuni sul lavoro.
XXXXXXXX IN SINTESI
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Brevi ma intense
Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe
— News dal mondo CMB
A cura della Redazione
MILANO
CANTIERI
Teatro di Rho, lavori al termine I lavori per la realizzazione del nuovo Teatro di Rho, in provincia di Milano, stanno volgendo al termine: all’esterno le facciate sono quasi ultimate, mentre internamente si lavora a impianti elettrici e meccanici, opere in cartongesso, pavimentazioni e alle finiture lignee di sala. La consegna è prevista a primavera 2021. Il risultato sarà, più che un semplice teatro, un edificio polifunzionale a uso non solo di rappresentazioni teatrali, ma anche cinema, auditorium e sala conferenze. La flessibilità nella gestione della struttura sarà garantita dalla presenza di una piattaforma per la fossa d’orchestra telescopica, e da pedane di fondo palco elevabili a differenti livelli; la sala principale risulterà gestibile in varie configurazioni e assetti per una capienza massima di 570 spettatori. Sarà previsto poi un secondo ambiente polifunzionale, adiacente al foyer, che verrà destinato a esposizioni o meeting. MILANO
PROJECT FINANCING
Vauban acquisisce la maggioranza di Progeni
Nel mese di novembre Vauban Infrastructure Partners ha acquisito la maggioranza di Progeni Spa (ceduta da CMB, insieme a Gemmo, Coopservice, Cirfood, Bper Banca, Servizi Italia e CCC), Special Purpose Vehicle (SPV) che gestisce il contratto in concessione per la fornitura di servizi non sanitari dell’Ospedale Niguarda di Milano. Il project, ultimata la costruzione e la ristrutturazione degli edifici dell’ospedale nel 2013, è oggi nel pieno della fase operativa di fornitura di servizi non sanitari all’ospedale, quali la manutenzione e la gestione degli edifici e degli impianti di riscaldamento, la fornitura di servizi di ristorazione per pazienti e dipendenti, servizi di pulizia e di smaltimento dei rifiuti. In qualità di investitore, Vauban Infrastructure Partners ha deciso di mantenere le imprese socie in Progeni come co-azionisti, così come tutti i fornitori di servizi al fine di garantire stabilità e qualità nel fornire servizi soddisfacenti agli utenti nella critica fase sanitaria dovuta al Covid-19.
CARPI
FINANZA
Unicredit e Cdp per la crescita di CMB CMB ha definito con un pool di banche e istituzioni finanziarie due operazioni, per un totale di 116 milioni di euro strutturato su due linee di credito: la prima, di 48 milioni, relativa al rifinanziamento parziale dell’indebitamento del Gruppo, la seconda di 68 milioni, assistita al 90% dalla “Garanzia Italia” rilasciata da Sace nell’ambito delle iniziative previste dal Decreto Liquidità del Governo. “L’operazione conclusa in questi giorni ha un grande valore strategico – sottolinea il presidente di CMB Carlo Zini – perché mette a disposizione della Cooperativa le risorse finanziarie necessarie a sostenere la crescita organica del gruppo prevista per i prossimi anni, in Italia e all’estero”. “Il supporto finanziario ricevuto dal pool di banche – a giudizio di Marcello Modenese, direttore Risorse Finanziarie e Pianificazione – contribuisce ad agevolare la gestione della filiera di subappaltatori e fornitori. Un particolare ringraziamento vorrei rivolgere a UniCredit, alle banche commerciali del pool e a Cdp per la fiducia accordataci e ai professionisti interni ed esterni, per l’impegno e la qualità del lavoro svolto”. IN BACHECA VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI
ASSEMBLEA
D.Lgs. 2 agosto 2002 - n. 220
L’Assemblea Generale dei Soci per la presentazione del Piano Industriale 2021-2023 si terrà sabato 13 febbraio alle ore 9.30 e sarà preceduta dalle preassemblee delle sezioni soci. Per raggiungere il maggior numero di soci possibili e tutelare la loro salute, le preassemblee e l’assemblea generale si terranno in videoconferenza.
Nel mese di dicembre 2020 la Lega Nazionale Cooperative e Mutue ha concluso la revisione ordinaria del bilancio 2019 di CMB per conto del Ministero dello Sviluppo Economico in base al Decreto legislativo n. 220 del 2 agosto 2002. Il revisore incaricato ha espresso parere positivo rilasciando alla nostra cooperativa l’attestazione di “Cooperativa di produzione e lavoro a mutualità prevalente”.
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