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LA FINESTRA SUL CAVEAU
from VerdEtà 76 - Ottobre 2020
by CNA
LA FINESTRA SUL CAVEAU
LA TRAPPOLA DELL’ECCESSO DI RISPARMIO
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CLAUDIO DI DONATO
Tra gli effetti del Covid-19 alcuni non sono immediatamente visibili come la caduta verticale del Pil ma hanno innescato profondi cambiamenti destinati a modificare per lungo tempo il sistema economico e finanziario. Non solo. La pandemia sta accelerando la revisione di alcuni pilastri che riguardano la moneta ed i relativi tassi di cambio nonché la mappa geografica del sistema di produzione. Limitando l’osservazione al primo punto, negli ultimi mesi i Paesi dell’Euro e gli Stati Uniti hanno conosciuto una impennata del tasso di risparmio da parte di famiglie e imprese che non ha precedenti. In Europa nel secondo trimestre il risparmio delle famiglie è salito al 17,5% del reddito disponibile rispetto al 12,5% dei primi tre mesi del 2020. Sull’altra sponda dell’Atlantico la dinamica è stata ancor più brusca. Tra aprile e maggio il tasso di risparmio ha mostrato una impennata del 32%, tornando su valori che non si vedevano dagli anni sessanta. Tornando in Europa, i dati della Banca Centrale
Europea indicano che tra giugno e settembre la liquidità in eccesso (risparmi che vengono parcheggiati sui conti correnti bancari o altri strumenti simili) ha superato la soglia di 3mila miliardi di euro, un aumento di quasi 850 miliardi rispetto a giugno. Ad una lettura superficiale l’aumento consistente del tasso di risparmio è spiegabile con il lockdown sperimentato a tutte le latitudini. Le misure di contenimento e distanziamento hanno fatto crollare la domanda per l’acquisto di beni e servizi e quindi il crollo dei consumi ha provocato la crescita del risparmio. Se così fosse la progressiva ripresa dei consumi dovrebbe far rientrare la bolla del risparmio. Emerge invece che il risparmio non è salito solo in modo forzoso. C’è, soprattutto, una componente psicologica che gli economisti chiamano risparmio precauzionale. Le prospettive lavorative e sanitarie consigliano le persone a limitare i consumi. I fattori precauzionali continuano così a rappresentare il principale motore della crescita del risparmio. La letteratura economica ha da tempo dimostrato che esiste uno stretto legame tra aumento della disoccupazione e incremento del saggio di risparmio.
Milton Friedman
L’impennata del tasso di risparmio non è senza conseguenze sulle principali variabili dell’economia innescando una serie di processi. Ad esempio il forte aumento del risparmio rafforza alcune tendenze già esistenti come il basso livello di inflazione e dei tassi di interesse reali che alimentano la cosiddetta trappola della liquidità, quando cioè i tassi prossimi allo zero limitano la capacità delle banche centrali di stimolare l’economia. E’ la situazione in cui si trovano i Paesi Euro. La trappola della liquidità provoca un apprezzamento della moneta (l’euro in 4 mesi è salito sul dollaro da 1,09 a 1,20) che a sua volta rende meno costose le importazioni ma rafforza l’effetto deflattivo. La flessibilità dei tassi di cambio è una realtà in Occidente che risale ai tempi di Milton Friedman e le banche centrali sono assai riluttanti a riconoscere una loro funzione esplicita nella gestione delle monete. Tuttavia l’asimmetria tra Stati Uniti e Eurozona negli scambi commerciali provocata dalla debolezza del dollaro provoca un duplice vantaggio per Washington. Insomma il Covid-19 mostra che il controllo dei tassi di cambio prima o poi dovrà essere all’ordine del giorno per una nuova cooperazione internazionale.