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l immobiliare commerciale guarda al Post Pandemia

Prospettive, scommesse e opportunità del retail real estate in Italia

Se tutto l’immobiliare commerciale ha pagato duramente il prezzo della pandemia, nel 2021 è stato il mondo del lusso a ripartire prima con progetti retail in Italia, così come sul fronte internazionale. I brand dell’alto di gamma hanno iniziato a muoversi con operazioni prevalentemente su Milano, Roma, Firenze e possibilità di aperture entro l’estate, mentre il mass market mediamente valuta con un orizzonte più lungo, almeno da settembre. Di fatto tutti stanno confermando un immutato interesse nei confronti del nostro Paese. Parallelamente i retailer sono coinvolti nell’ottimizzazione di reti e punti vendita. A eccezione di alcune top location che mantengono intatto il loro appeal, a partire da via Monte Napoleone nel Quadrilatero meneghino, dove i canoni di locazione sono addirittura aumentati. Fermo restando che, in generale, la definizione degli affitti è una priorità accelerata dall’emergenza e giocata su un equilibrio non facile: assicurare ai landlord un rendimento adeguato all’investimento e ai tenant la sostenibilità dell’attività. La realizzazione di una vera strategia omnichannel, ma anche la ripartenza dei flussi turistici e l’incidenza dello smart working, oltre a tutte le tematiche ambientali, sono le variabili che trainano l’inevitabile trasformazione dei punti vendita e lo sviluppo dell’intero retail real estate.

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