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NoN pIù ceNtrI commercIalI ma luoghI dI vIta
Marco Balducci Ceo Ceetrus – Nhood Italia
non Più centri commerciali, ma “luoghi di vita”
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Dal punto di vista sia del retail sia dell’immobiliare commerciale, la pandemia ha di fatto accelerato trend esistenti, trainati dal cambiamento più importante in atto: un nuovo modo di fare shopping. Con un impatto prima sul commercio e poi sull’immobiliare che, essendone il contenitore, si adegua. Esistono due tipi di commercio: quello di prossimità, comodo, sotto casa, che anima strade e città. E poi c’è quello della grande distribuzione nei suoi vari segmenti food, tessile o fashion, in cui assume grande rilevanza l’aspetto logistico, dal momento che in uno stesso luogo si offre una moltitudine di prodotti di consumo, come accade in uno shopping center o in una via tipicamente commerciale. Il tutto però si sta modificando. Cambiano infatti da un lato la logistica - visto che digitale ed e-commerce sono ormai parte integrante della nostra vita - e, dall’altro, l’esperienza, perché il consumatore è sempre alla ricerca di nuovi stimoli e opportunità. Di conseguenza evolvono i format del retail. Se i centri commerciali prima erano semplici contenitori di punti vendita con un merchandising mix coerente, adesso devono trasformarsi: il consumatore vuole qualcosa di diverso rispetto a prodotti che può trovare online e noi dobbiamo essere pronti a rispondere a questa nuova esigenza giocando sull’esperienza emozionale dell’acquisto, con format innovativi ed esperienziali. I primi interventi adottati sono stati l’aumento della ristorazione e l’introduzione di nuovi servizi come lo studio dentistico, ambulatori medici e gli spazi di coworking. Ma non bastano. Il centro commerciale deve trasformarsi in una grande piazza o in una grande piattaforma fisica. Come fare? Innanzitutto con l’ascolto del territorio, per interpretare i bisogni degli abitanti e proporre loro quello che cercano. Ovvero, bisogna disegnare un’offerta su misura per ogni singola realtà, a patto che la sua presenza sia giustificata dalle esigenze del territorio. Se non è così, i centri dovranno cambiare destinazione d’uso, magari diventando depositi di logistica, oppure residenze e uffici. Noi stiamo agendo su due fronti, innanzitutto sul nostro patrimonio esistente, visto che
solo in Italia gestiamo una cinquantina di centri commerciali, per capire quali possono essere modificati e quali invece trasformati in altro. E poi stiamo realizzando nuovi progetti innovativi, a impatto positivo, legati alla riqualificazione urbana e all’economia circolare, tenendo fortemente conto della limitazione delle risorse del pianeta. I nostri tre principali progetti in Lombardia, pari a un investimento di 1,1 miliardi di euro, sono Milanord2 a Cinisello Balsamo (MI), dove abbiamo demolito il centro preesistente e ne stiamo costruendo uno
«è indisPensabile disegnare un’oFFerta su misura Per ogni singola realtà, Partendo del territorio» dall’ascolto
▲ Centro Commerciale Milanord2 ► Centro Commerciale Merlata Bloom, Milano
Ceetrus - Nhood
nuovo, Merlata Bloom Milano nella zona di MIND nell’ex area Expo e l’ampliamento di Rescaldina (MI), tutti progetti che rappresentano shopping destination di ultima generazione. Ogni centro, frutto dell’ascolto del territorio, avrà una sua anima e un’offerta personalizzata: il primo si baserà sul divertimento e intrattenimento con una grande piazza all’aperto, il secondo su un concetto articolato e inedito di ristorazione con 5 diverse aree tematiche e il terzo su una virtuosa economia circolare “a zero spreco”. Non parliamo più di centri commerciali ma, come li chiamiamo noi, di “luoghi di vita”. Gli opening sono previsti tra il 2023 e il 2024.