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3.2 Genitorialità consapevole
Cap. 3 Interdipendenze educative
Le emozioni sono causa e conseguenza della risposta che ogni soggetto compie nei confronti di se stesso e dell’ambiente che lo circonda. Possiamo affermare che un uomo adulto possiede schemi emotivi capaci di donare significato agli eventi, formando una sorta di corredo fenotipico.
Questo implica notevoli istanze educative e sociali. Per esempio, se vogliamo potenziare la lettura conviene, e sarà più produttivo, che il discente possa sperimentare emozioni favorevoli, magari sentendo quel calore effettivo che lo mette in contatto con le lettere che sta leggendo. In tale modo si genera un’esperienza significativa che impressiona la memoria e diviene un apprendimento consapevole. Di contro, nel momento in cui uno studente si approccia a qualsiasi obiettivo didattico con disinteresse o senza la giusta dose di emozioni e motivazioni il percorso risulterà quasi sempre poco proficuo o addirittura insufficiente e superficiale.
Di qui la stretta relazione che intercorre tra mondo interno e motivazione. A livello pedagogico spesso la motivazione è legata al trasporto che ogni insegnante cerca di trasmettere, non solo per quello che concerne le informazioni da dover veicolare, ma anche e soprattutto per boschettiana passione nell’educare. Così la motivazione viene ad essere un continuo interscambio di verità e stimoli che conducono l’essere umano alla ricerca del miglioramento del proprio sé.
Maslow (1954) definisce la motivazione come “carenza di un ‘oggetto’ desiderato, tal ché la persona orienta il suo comportamento per raggiungerlo o per soddisfare il relativo bisogno”35 .
Per un giusto apprendimento, infatti, le emozioni e la motivazio-
35 Maslow, A. (1954). Motivazione e personalità. Tr. It. Roma: Armando Editore.