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Pizzoli, lo specialista delle patate
Pizzoli, lo specialista delle patate I Giovani Imprenditori in visita alle ecellenze del territorio
Ogni giorno ognuno di noi, e in questo i media ne sono promotori, è orientato a fare scelte che portino ad uno stato di benessere psichico e fisico. Elemento principale di tale connubio è il cibo che portiamo sulla nostra tavola. Siamo sempre alla ricerca di prodotti della nostra terra, buoni, naturali e allo stesso tempo facili da preparare. Ho appurato con soddisfazione ed orgoglio che quanto detto si sposa perfettamente con i valori sui quali si fonda il lavoro dell’azienda italiana Pizzoli. Motore trainante della centenaria azienda (1926) è: ”LA NOSTRA PASSIONE E’ DA SEMPRE INVENTARE COSE BUONE”. Il giorno 03/10/2018 noi Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, siamo stati invitati ad una interessante e coinvolgente visita guidata all’interno dello stabilimento Pizzoli di Budrio. Da cicerone il Presidente Nicola Pizzoli insieme al direttore di produzione Claudio Ferran e il tecnologo responsabile di tutta la tecnologia della produzione Andrea Cardinale. Pizzoli dopo una breve introduzione sulla nascita di questa azienda, è entrato subito nel vivo della presentazione del prodotto alimentare, quale la patata, e di tutto ciò che ci gira intorno; dalla produzione, lavorazione, confezionamento, al posizionamento sul mercato agroalimentare. La patata ci viene presentata come prodotto agronomico etico: richiede un quantitativo di acqua inferiore al grano, riso, mais, assicurando una produttività per ettaro decisamente superiore agli altri. Questo straordinario ortaggio è poco conosciuto; in pochi sanno che è un carboidrato ricco di potassio più della banana e che 100gr. di patate hanno meno calorie di 100gr. di pasta. Purtroppo la patata qui in Italia è considerata molto poco sia nel banco ortofrutta che in quello dei carboidrati. A tal proposito ci viene illustrata la mission dell’azienda: creare valore, dare una maggiore identificazione alla patata. Cosa vuol dire questo in concreto? Vuol dire valorizzare le differenti tipologie di patate associandole a delle pietanze specifiche; così come facciamo con gli altri
carboidrati. Di sicuro non faremmo mai le orecchiette in brodo o i tortellini con le cime di rapa…..sarebbe un’eresia!!! In altre parole l’obiettivo è quello di riuscire a valorizzare la patata facendo leva sulle sue caratteristiche intrinseche ed eliminarne l’acquisto sulla base “dell’effetto ottico” che suscita, ma riuscire a far in modo che la scelta ricada sulla varietà, sulle sue specifiche caratterizzazioni per porosità, compattezza, leggerezza etc… La Pizzoli utilizza il 75% dei prodotti italiani; con i sottoprodotti della lavorazione quali bucce, patate dimensionali o macchiate, produce energia. Autoproduce circa 1/3 dell’energia che utilizza e ha degli impianti di depurazione dell’acqua che assume dalle falle. Direi un’azienda che lavora con un profondo valore etico, che rispetta la sua terra e i suoi prodotti! Pizzoli produce patate come prodotto surgelato per Esselunga e Coop. Per la ristorazione veloce fornisce McDonald’s, Roadhouse, Autogrill, Camst. L’ Italia non è un paese leader nel consumo di patatine fritte, eppure se ne consumano 6 milioni di porzioni al giorno inclusi ristorazione veloce, fast food, ristoranti. Una patatina su due consumata sulle tavole degli italiani, esce da questo stabilimento. …E che stabilimento! Enorme! Questo di Budrio è il più grande stabilimento del sud Europa per la produzione/lavorazione della patata. Portogallo, Spagna, Italia, Balcani fino al confine della Turchia… nessun altro stabilimento, neppure più piccolo. Nonostante l’Italia sia un paese di grande imprenditorialità, tanto per citare alcune industrie di eccellenza: ceramiche, seta, olio, … negli anni ’50 molti imprenditori hanno abbandonato il settore della patata. Questo infatti, è un settore molto difficile. La produzione di questo prodotto è di sicuro più avvantaggiata nei paesi con latitudine più a nord dell’emisfero boreale per il clima che caratterizza queste zone. Inoltre un altro ostacolo da non sottovalutare è che il mercato della patata si scontra con un consumatore un po’ sordo sia rispetto alle varietà e specificità della patata, sia perché ancora legato alla convinzione che surgelato stia per prodotto non sano. Il surgelato spaventa molti consumatori. In effetti non è così: se pensiamo che le patate fresche per essere fritte necessitano di circa 6/7 minuti in quanto più acquose e quindi
assorbono maggiori grassi, mentre quelle surgelate necessitano di stare 3/4 minuti in friggitrice, si percepisce all’istante il vantaggio. Occorrono 2kg di patate fresche per fare 1kg di patate surgelate, quindi a resa 50% di prodotto. Il prodotto surgelato viene sottoposto alla pre-frittura. Nel tour in azienda, abbiamo potuto osservare gli impianti mastodontici e altamente tecnologici all’opera durante la lavorazione. Una serie di macchine una dietro l’atra impegnate in un incessante lavoro a catena e ognuna delle quali dedita ad una sola attività: pelatura, spazzolatrice, lavatrice, selettrice ottica, sorter (selezionatore), riscaldamento a impulsi elettromagnetici, selezioni con nastri, cotture, confezionamento. I più grandi leader mondiali di patate sono gli americani e i francesi e il produttore mondiale di patate surgelate è McCain. “L’azienda Pizzoli mira al miglioramento continuo, alla crescita verso un economia di scala e questo sarà possibile riducendo i costi di trasformazione del prodotto. Attraverso la ricerca, riuscire ad individuare il miglior rapporto costo/qualità.”
Quale dritta migliore poteva ribadire il presidente Pizzoli a noi Gruppo Giovani Imprenditori se non quella di investire nella ricerca, nello sviluppo, nello studio che sono sempre la chiave di volta. “Il dilemma è riuscire ad individuare le mandate!” Il nostro interessante tour nell’ azienda non poteva terminare senza l’assaggio delle tanto chiacchierate patatine. Inutile esprimere un giudizio sulla bontà, è bastato guardare e notare l’espressione di allegria e soddisfazione sulle nostre facce addentando le patatine. In definitiva: Pizzoli, una bella e forte realtà italiana da imitare ed incentivare.