FUTURO n. 37 - OTTOBRE 2017

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Fare impresa in un mondo difficile

It’s a Wide Wild World Come ormai da tradizione, anche quest’anno il Gruppo Giovani Imprenditori ha curato il convegno di chiusura di Farete. Giovedì 7 settembre, alle 16.30, mentre ormai la manifestazione volge al termine, eccoci in tanti, oltre 200 persone, a ritrovarci nella sala principale del Padiglione 18 per partecipare a questo interessante appuntamento. Apre i lavori Marco Arletti, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro, che introduce il tema del dibattito: vivendo in un mondo “wide” e “wild”, quanto è difficile fare impresa oggi? L’instabilità geopolitica che sta caratterizzando questi tempi che ripercussioni ha sullo sviluppo e la competitività delle imprese italiane all’estero? I numeri sembrano in realtà confortarci, in quanto si sta assistendo 12

ad una generale crescita della percentuale di export, sia a livello nazionale che regionale, soprattutto in zone considerate “sensibili”, confermandoci che, in un mondo difficile, fare impresa si può. Modera la tavola rotonda Oscar Giannino, giornalista e opinionista di Radio24, che invita gli ospiti a salire sul palco: Carlo Jean, presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica delle Università Luiss e Link Campus di Roma, Massimo Messeri, presidente di Nuovo Pignone – Baker Hughes, a GE company (BHGE), Vincenzo Cremonini, amministratore delegato di Cremonini S.p.A e Gianmarco Messori, amministratore delegato di Messori Uomo. Carlo Jean stimola la platea con alcune riflessioni sul panorama


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