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Disegnare oggi la Trento che verrà Intervista a EZIO FACCHIN, assessore alla transizione ecologica, mobilità, partecipazione e beni comuni del Comune di Trento.
"IL 2021
è un anno cruciale per la città di Trento. Innanzitutto, perché, come tutti auspichiamo, a breve si potrà avviare la tanto agognata ripartenza e archiviare, anche grazie alla campagna vaccinale, i mesi difficili e drammatici della pandemia. In secondo luogo, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022, si chiariranno i contorni di molti grandi progetti riguardanti la città che oggi sono ancora in via di definizione”. A parlare è l’assessore alla Transizione ecologica e mobilità Ezio Facchin, a cui abbiamo chiesto di aiutarci a immaginare la Trento che verrà e di illustrarci le sfide in tema di mobilità sostenibile in programma nei prossimi mesi. Unico tecnico della giunta guidata dal sindaco Franco Ianeselli, Facchin è un ingegnere con una lunga esperienza nel campo della mobi-
lità collettiva e delle infrastrutture. Nel suo curriculum ci sono infatti svariate posizioni di vertice nelle Ferrovie dello Stato (tra cui amministratore delegato di Bbt), alla Trentino Trasporti, di cui è stato presidente, e l’incarico di commissario straordinario del Governo per la realizzazione del quadruplicamento della tratta Fortezza-Verona. Uno dei temi al centro del programma di questa amministrazione comunale è quello della mobilità sostenibile. Quali sono i principali progetti in cantiere? Distinguerei due piani, ugualmente importanti. Uno riguarda gli interventi in programma a breve-medio termine, l’altro invece è quello dei progetti più impegnativi, a medio-lungo termine. La Giunta e gli uffici comunali stanno lavorando a entrambi con la stessa intensità. Iniziamo dal primo piano: il Comune di Trento ha aperto o aprirà a breve svariati nuovi cantieri per la costruzione di nuove ciclabili, in modo da integrare la rete esistente. Proprio per promuovere la ciclabilità stiamo lavorando insieme alla Provincia per costruire, anche nelle zone collinari, dieci ciclo stazioni del bike sharing da aggiungere alle 32 già presenti in città. E installeremo in vari luoghi della città i ciclobox coperti, per poter parcheggiare le biciclette in sicurezza. Infine, quest’anno progetteremo il collegamento verticale con la collina est, a servizio del polo universitario di Mesiano. Nel 2022 partiranno i lavori, che avranno un costo di circa 3 milioni di euro. Sappiamo bene però che per cambiare davvero la mobilità cittadina non bastano le ciclabili né un’opera importante e attesa come l’ascensore per Mesiano. Cosa serve allora? Siamo di fronte ad un cambiamento importante collegato ad una diversa interpretazione della mobilità cittadina: più trasporto pubblico (efficiente), meno trasporto privato, più mobilità leggera. Per questo che stiamo lavorando a un nuovo piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) che dovrà rivedere e riprogettare in modo innovativo tutte le forme di accessibilità al territorio (pedoni, bici, trasporto pubblico, auto...), quelle pubbliche e quelle private, quelle riguardanti le persone e le merci. L’obiettivo è garantire a tutti i cit-
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