19 speciale
speciale
La Meccanica delle riforme Intervista a MARCO GIGLIOLI, presidente della Sezione Meccanica, Meccatronica e Impianti di ALESSANDRO DE BERTOLINI
PRESIDENTE
Giglioli, la Sezione si è affacciata al nuovo anno all’insegna di una denominazione originale. Qual è la ratio alla base di questa scelta? La nuova denominazione rientra in un piano più ampio di revisione degli storici gruppi merceologici di Confindustria Trento. Una riforma che ha lambito anche la storica Sezione Meccanica, che si adegua nella forma a un processo di cambiamento sostanziale, giunto a maturazione negli ultimi anni, in virtù dei mutamenti dovuti anche e soprattutto all’avanzamento tecnologico. Il nome adottato rende giustizia alle varie anime che costituiscono il nostro gruppo: rimane chi si occupa di meccanica, c’è chi appartiene a un settore particolare come quello della meccatronica, ci sono i player del settore degli impianti. Circa un centinaio di imprese, piccole, medie e grandi, per un numero di dipendenti superiore alle 6300 unità, legate da interessi comuni che vanno ben oltre il semplice profilo contrattuale. Abbiamo problemi e necessità comuni, che l’associazione ci consente di affrontare, per risolverli, rappresentandoci ai tavoli con le controparti; abbiamo occasioni di business che possiamo finalizzare prima e meglio grazie alla possibilità di fare networking che ci è data dalla nostra comune appartenenza. Abbiamo l’opportunità di fare rete e massa critica, per ottenere obiettivi che individualmente potremmo fare più fatica a raggiungere, come ad esempio l’approdo sui mercati internazionali. Andiamo con ordine, proprio a partire dall’aspetto del contratto… Che un cenno lo merita, perché poche settimane fa, al termine di un percorso negoziale durato più di un
Marco Giglioli
anno, è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il Contratto Collettivo Nazionale per il Lavoro dei metalmeccanici e degli Installatori di Impianti. Un rinnovo avvenuto in continuità con lo spirito riformatore avviato nel 2016. Un buon risultato, sul piano salariale – dove l’incremento quantitativo risulta sostenibile dal punto di vista economico – così come sul piano degli inquadramenti. La riforma di questo ultimo aspetto attribuisce il giusto valore alle competenze e ai ruoli, in sintonia con un approccio
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | APR-MAG 2021