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Per il “wellness” del territorio
Levico Terme Spa, aggiudicataria dell’appalto, ridisegna il futuro del Palazzo delle Terme di Levico e dello Stabilimento Termale di Vetriolo, per un progetto da 11 milioni.
di ALESSANDRO DE BERTOLINI
di Levico cambiano volto. Dopo molti anni di attesa, via libera al progetto per la ristrutturazione. È del 14 gennaio scorso la notizia dell’aggiudicazione dell’appalto pubblico da parte di Levico Terme Spa. Dal momento della firma del contratto, che dovrebbe concludersi a breve, saranno necessari due anni di lavori. Le Terme di Levico saranno così completamente rivisitate: avranno nuovi spazi, una nuova offerta e una nuova immagine più coerente con i bisogni della cittadinanza, con le necessità della stazione di cura e con le esigenze del turismo termale. Durante i lavori i servizi rimarranno comunque garantiti. Donatella Bommassar, presidente di Levico Terme Spa e di Levicofin Srl, si dice molto soddisfatta: “Entriamo finalmente nella fase operativa dopo tanti anni di impegno e lungaggini burocratiche”. Con l’aggiudicazione si conclude un percorso durato più di 10 anni. “Una strada lunga e faticosa – continua Bommassar – che ci ha portato all’importante risultato di metà gennaio: oltre alla bontà del progetto, l’aggiudicazione conferma che il futuro di possibilità per il quale abbiamo lavorato è pronto a concretizzarsi”. L’iniziativa parte da lontano. “Nel 2007 – racconta la presidente – costituimmo una finanziaria, Levico Terme Spa, formata da quasi 40 imprenditori, principalmente operatori turistici locali, con l’idea di promuovere una società per lo sviluppo del territorio. Lavorammo in un primo momento su tre progetti, per poi concentrarci completamente sul rilancio delle Terme, di proprietà della Provincia autonoma di Trento. Acquistammo così Levicofin Srl, la società che gestiva le Terme, e ci occupammo di trovare un piano di sviluppo. A fronte di una proposta di bando per un Project Financing che avesse previsto l’ampliamento e l’aggiornamento dell’offerta termale, la Provincia si sarebbe impegnata a concedere l’utilizzo dei servizi idrotermali afferenti i complessi aziendali denominati ‘Palazzo delle Terme di Levico’ e ‘Stabilimento Termale di Vetriolo’, unitamente alla concessione mineraria denominata ‘Bacino idrico che alimenta le sorgenti minerali utilizzate nello stabilimento bagni di Vetriolo’ per lo sfruttamento esclusivo delle acque naturali e termali di Levico e Vetriolo e delle relative fonti per un periodo di 25 anni. La modalità scelta per l’esecuzione dell’opera fu appunto quella del Project financing, o finanza di progetto. Termine con il quale si intende il finanziamento di un progetto in grado di generare, nella fase di gestione, flussi di cassa sufficienti a rimborsare il debito contratto per la sua realizzazione e remunerare il capitale di rischio”. Le finalità del progetto, precisa Donatella Bommassar, sono sostanzialmente tre. “In primo luogo, realizzare un’ambiziosa proposta di wellness innovativa al passo coi tempi, che guardi alle più moderne strutture del Nord Italia e che sia capace LE TERME
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di attrarre un nuovo target di clientela, oggi non interessato all’offerta prevalentemente sanitaria delle Terme di Levico. In secondo luogo, offrire un prodotto che si identifichi con il paese levicense e con la sua storia, accrescendone il valore in termini di brand e riconoscibilità. In terzo luogo, rafforzare l’immagine e il valore commerciale dell’Acqua Forte di Levico, da più di 100 anni presidio di salute unico in Italia e raro in Europa. Questa risorsa naturale, contestualizzata in offerte turistiche attuali, può fungere da motore e attrattiva per un rilancio del settore del benessere in tutta la Valsugana, attribuendo un notevole valore aggiunto alla nostra proposta”. Che cosa cambierà concretamente con la nascita della nuova struttura? “Il progetto prevede la costruzione di una Medical Spa per l’erogazione delle cure termali che, a differenza dell’edificio precedente, sarà aperta tutto l’anno e offrirà anche servizi termali privati. Non solo, quindi, l’attenzione al settore sanitario per i trattamenti convenzionati con l’ente pubblico, ma anche e soprattutto un’offerta privata a pagamento legata al mondo delle Spa e del benessere. Per questo prevediamo la costruzione di nuove piscine interne ed esterne e una zona umida con sauna e bagno turco”. In questo senso, lo sviluppo delle Terme segue gli indicatori di mercato. “A livello globale – continua la presidente – il settore del Wellness è da tempo in forte sviluppo con una crescita annua che si attesta dal 2015 su valori del 6,4%, quasi il doppio rispetto alla crescita economica globale (+3,6%). In particolare, il comparto delle Spa ha segnato nel 2017 un incremento globale del +9,8%. Nel mercato del turismo del benessere l’Italia si posiziona tra i primi dieci Paesi al mondo per turismo, centri benessere e terme. L’Italia è sesta nel mondo, invece, per quanto riguarda le Spa, in crescita del 32% annuo rispetto al 2015. Il turismo legato alle spa rappresenta il 48% della spesa del totale del turismo del benessere. Visto il numero costante di persone che adottano lo ‘stare bene’ come stile di vita e fattore chiave nel prendere delle decisioni di consumo, secondo le stime del Global Wellness Institute il turismo del benessere continuerà in questa crescita costante”. Il progetto di ristrutturazione delle Terme di Levico costerà complessivamente 11 milioni di euro, 5 dei quali a carico della Provincia, i restanti 6 milioni a carico della finanziaria. Per accogliere la nuova utenza è prevista anche la costruzione di un parcheggio coperto con una capienza di 100 posti auto.
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