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Un rebranding per una nuova era
Protesi di ginocchio a sinistra e anca a destra
da pochissimo, lo scorso 15 gennaio, il processo di rebranding che ha visto come protagonista una delle eccellenze del nostro territorio. Con sede centrale a Ciré di Pergine, la Lincotek Medical, più conosciuta sul territorio locale con il precedente nome di Eurocoating, è a capo della divisione medicale del gruppo Lincotek, contract manufacter globale per nicchie di mercato quali industrial gas turbine, aviazione e dispositivi medici. Il Gruppo ha posto il rinnovamento totale della propria identità di marca alla base della strategia di internazionalizzazione che, in linea con i piani di crescita, lo prepara ad affrontare con maggiore forza sul mercato i prossimi progetti offrendo al contempo garanzia di affidabilità e stabilità. “Questa iniziativa - ha dichiarato Winfried SchalSI È CONCLUSO
ler, ceo di Lincotek - è stata molto importante per preparare la nostra azienda ad affrontare le sfide ma anche le opportunità future che ci aspettano nei mercati in cui operiamo. Ora siamo più globali che mai e il rebranding come Lincotek evidenzia che nel 2020 entriamo ufficialmente in una nuova era. Il management della nuova azienda rimane lo stesso, a garanzia di continuità per i nostri clienti”. Con quasi cinque decenni di innovazione alle spalle, il gruppo sta crescendo a livello internazionale, con oltre 1.100 dipendenti distribuiti su 16 stabilimenti produttivi tra Europa, Nord America e Asia. La crescita costante che non si basa sulla delocalizzazione, ma sulla partnership con i clienti ha, contribuito a fare di Lincotek Medical uno dei più affidabili fornitori in outsourcing a livello globale di servizi integrati per impianti e strumentari nei settori ortopedico, dentale, trauma e spinale (all’ 8 ° posto nella lista dei top 10). Attorno a tecnologie di altissima specializzazione come i rivestimenti in plasma spray e l’additive manufacturing (stampa 3D), l’azienda ha costruito la filiera completa per la produzione della protesi ortopedica. Con la manifattura additiva, sviluppata a partire dal 2005, Lincotek Medical ha raggiunto una posizione di leader assoluto sul mercato globale con oltre 100.000 pezzi prodotti ogni anno: in ortopedia, l’impiego di tecnologie come questa, è di fondamentale importanza perché permette oggi di produrre protesi completamente custom made. Grazie al 3D Printing, partendo da un letto di polvere, fissato selettivamente da un raggio laser o elettronico, è infatti possibile costruire le protesi strato su strato ottenendo così geometrie altrimenti impossibili da realizzare, partendo da un disegno che può essere ricavato direttamente
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dalle immagini diagnostiche del paziente per risolvere quindi una specifica patologia. Risultati come questi sono stati possibili solo ed esclusivamente grazie ad ingenti investimenti in ambito R&D che Lincotek Medical da sempre fa in partnership con università e centri di ricerca di tutto il mondo, nonché grazie alla partecipazione costante a congressi internazionali e all’impegno continuo in campo scientifico con pubblicazioni autorevoli. Oltre alla partecipazione ai progetti BIRex (in collaborazione con l’Univesità di Bologna, l’Istituto Ortopedico Rizzoli e il CNR) e DOC-3DCeram (con l’Università di Birmingham in Inghilterra, il Politecnico di Tolosa in Francia e la Gazi Universitesi in Turchia), con un investimento complessivo che supera i 20 milioni di euro, nel 2018 l’azienda ha avviato assieme all’Università di Trento il progetto FAMAC, investendo più di 4,5 milioni di euro per la realizzazione di processi di innovazione ed automazione nel campo dell’additive manufacturing. “L’azienda – ha dichiarato Gennaro D’Andrea, worldwide general manager della divisione medicale - investe sempre moltissimo per aumentare la propria capacità produttiva, ma anche e soprattutto in ambito R&D. Questo è un aspetto molto oneroso perché nel nostro settore trascorre un tempo molto lungo tra quando un processo o una tecnologia cominciano ad essere studiati e quando se ne dimostra l’applicabilità sul mercato: trovandoci in un settore molto delicato come quello medicale infatti la serie di test di validazioni che un processo deve sopportare è molto complesso e lungo. L’azienda deve quindi sostenere un investimento per molto tempo e con risorse proprie prima di avere un ritorno”. Possiamo concludere che Lincotek Medical è una storia di successo, frutto della lungimiranza di Nelso Antolotti, imprenditore parmense, presidente e fondatore di Lincotek, che nel 1999, fiutando le potenzialità del settore medicale, con il supporto dell’allora rettore Fabio Ferrari, trasferì in Trentino la divisione medicale della sua azienda specializzata in rivestimenti plasma-spray. Lincotek, che negli anni ha saputo sviluppare il concetto di azienda integrata, ossia di un’impresa che partendo dal concept di prodotto, passando attraverso tutti gli step della produzione, realizza il prodotto finito, nello stabilimento di Pergine impiega oltre 200 dipendenti con il 70% di occupazione femminile. Altro dato questo che pone Lincotek Medical in una posizione di tutto rispetto in un Paese dove - secondo una ricerca della Fondazione Openpolis, citata su Alley Oop, il blog de “Il Sole 24 Ore”, il 19 settembre 2019 - riscontriamo i livelli più bassi di occupazione femminile dell’Unione Europea. L’Italia si trova infatti al penultimo posto con il 52,5% appena sopra la Grecia (48%).
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In alto a sinistra protesi di ginocchio e a destra macchine per la produzione additiva
A sinistra componente di protesi d'anca