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Cambiare il vestito sporco in abito di salvezza
Attualità
Cambiare il di don Claudio Doglio vestito sporco in abito di salvezza
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Ci troviamo a vivere una situazione stra- re una situazione di Chiesa problematica, ma na e difficile: la pandemia ci ha sconvol- non dobbiamo nasconderci la crisi che sta to i piani, ci siamo improvvisamente ricono- attraversando la nostra Chiesa. È una crisi di sciuti deboli, vulnerabili. Molte iniziative che impegno e di partecipazione. Molte notizie di avevamo in progetto sono sfumate e adesso scandali turbano, ma il problema maggiore è la ripresa è faticosa; ci rendia- una pigrizia diffusa. Questa incamo conto che non riusciamo ad essere certi del futuro. Forse in passato avevamo esagerato nella Perché io sono con voi – oracolo pacità di controllare la realtà e di progettare con sicurezza il futuro ci ha portati a una condizione di convinzione di essere padroni del del Signore pigrizia, di disimpegno, manca tempo e delle nostre azioni. Que- dell’universo –, l’entusiasmo. Molte persone non sta situazione dolorosa dell’epidemia ci ha insegnato a riconoscere i nostri limiti, a prendere in considerazione quella incapacità il mio spirito sarà con voi, non temete hanno più voglia di prendere l’iniziativa e il rischio è che anche voi, forse memori della fatica fatta in passato, rischiate di didi determinare i tempi, ma stia- re: “Non ne ho più voglia, sono mo sperimentando la fatica di ricominciare. sempre le stesse cose, siamo sempre da capo, C’è una diffusa situazione di pigrizia. Molte intanto non cambia niente”. Questo atteggiapersone hanno veramente patito questo si- mento disfattista nasconde delusioni, amastema universale di chiusura e di precarietà: rezze, insoddisfazioni, per questo dobbiamo qualcuno si è lasciato prendere anche dalla de- recuperare la radice della nostra fede. pressione, molti hanno perso la voglia di agire. Il rimpianto è un problema serio! RimpiangiaCi rendiamo conto che dobbiamo ricostruire, mo il passato, viviamo di ricordi, di nostalgie, dobbiamo ricominciare. Non si tratta sempli- di rimpianti, continuiamo a piangere su quello cemente di tornare a quel che facevamo pri- che non c’è più. “Una volta le cose andavano ma, come se niente fosse. Ci siamo resi conto bene, una volta c’era tanta partecipazione, una che le cose sono cambiate e, forse, potrebbe volta c’erano le famiglie che sostenevano, una essere provvidenziale questa vicenda per cam- volta…” e sono tutti sogni illusori di rimpianbiare e migliorare alcune situazioni in cui ci to, di ripiegamento verso il passato. Il tempo siamo trovati a vivere. Dobbiamo riprendere di prima era bello, adesso non è più niente! E le nostre attività pastorali, dobbiamo proget- quindi? Quindi finiamo per piangerci addosso. tare l’immediato futuro, dobbiamo affronta- Il Signore attraverso i profeti rivolge una pa-
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rola di incoraggiamento e insiste sul termine per poter operare davvero una ricostruzione coraggio: «Ora, coraggio, Zorobabele (capo di quello che lui stesso ci chiede di ricostruire. politico), coraggio, Giosuè, (capo religioso); Credo che il Signore abbia la forza per salvare coraggio, popolo tutto del paese e al lavoro!» l’umanità, credo che il Signore possa cambiare (Ag 2,4). È un monito per noi: coraggio e al il vestito sporco in un abito di salvezza, credo lavoro! «Perché io sono con voi – oracolo del che il Signore possa cambiare la condizione di Signore dell’universo –, il mio spirito sarà con uomo ferito dal peccato, avvolgendolo col suo voi, non temete» (Ag 2,5). Aggiunge anche una mantello di giustizia. promessa e addirittura esagera: «…e io riem- Il Signore manda il suo Spirito su di noi perché pirò questa casa della mia gloria… La gloria possiamo «fasciare le piaghe dei cuori spezfutura di questa casa sarà più grande di quella zati». Il cuore spezzato non è semplicemente di una volta» (Ag 2,7-9). Non abbiamo paura quello che ha avuto un infarto, è l’immagine della novità, non abbiamo paura delle persone deluse. Molti di noi di strade nuove, se il Signore ci forse sono cuori spezzati: desideindica una nuova strada – anche se faticosa, anche se originale – con la forza della sua parola e della sua presenza abbiamo il corag…e io riempirò questa casa della mia ravamo, sognavamo, ma siamo stati delusi. Le nostre attese sono andate infrante, ci siamo scontrati con la dura realtà ed è crollato gio di intraprenderla. Coraggio gloria… tutto; si è spezzata la nostra ate al lavoro! Chiediamo luce per tesa del futuro. Il nostro cuore è vedere che cosa dobbiamo fare, infranto e piagato: si tratta di una e chiediamo la forza per fare ciò che abbiamo ferita che non vuole guarire e fa male una feriveduto. Chiediamo il coraggio, il coraggio di ta che si trasforma in piaga. Ma lo Spirito del metterci al lavoro, di non lasciarci prendere Signore versa l’olio sulle nostre ferite morali, dai nostri interessi privati, per non lasciarci perché noi possiamo fasciare i cuori spezzati, dominare dalla stanchezza, dalla nostalgia, dai perché possiamo essere persone che sanno inrimpianti. coraggiare verso una novità di vita, una nuova «Io sono con voi!» Quello che il Signore aveva ricostruzione. detto a Mosè, lo ha ripetuto a tutti i profeti, lo «Ecco io manderò il mio servo Germoglio» ripete al popolo dopo l’esilio, lo ripete a noi (Zc 3,8). Egli è il germoglio di novità che adesso! spunta dalla nostra terra. E allora, con coragLo Spirito del Signore ridesti il vostro spiri- gio, con grande fiducia riprendiamo il nostro to perché possiate con coraggio mettervi al lavoro in questa situazione, considerando tutlavoro. Non ripiegate sul passato, ma impe- te le difficoltà che ci sono, senza illuderci, ma gnatevi con un progetto coraggioso di futuro. fidandoci del Signore. La nostra realtà è un Non si tratta di cambiare per cambiare, si trat- giardino, è il giardino di Dio e può germogliata di costruire quello che il Signore ci chiede re. Il germoglio è Gesù stesso, è Lui che salva, di costruire. Guardate bene i segni dei tempi, è il Signore che salva la nostra vita. Perciò noi analizzate i segni dei vostri fallimenti e rico- siamo contenti, possiamo gioire pienamente noscete le strade sbagliate. Chiedete al Signore nel Signore nonostante tutto e ricominciare e che vi aiuti a cambiare strada e a trovare quella aspettare germogli nuovi, e continuare a coltigiusta e con coraggio percorretela. Nella me- vare il suo giardino. Chiediamo al Signore che ditazione della Parola di Dio noi troviamo l’i- ci illumini per farci capire che cosa dobbiamo spirazione, l’indicazione di che cosa fare. Il Si- fare e ci doni la forza di fare quello che abbiagnore ci doni il coraggio per metterci al lavoro, mo visto.