ATTUALITÀ/Politica
I PIANI DEL G O VERNO S CHO LZ
a cura di Peter Ferri
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opo 16 anni di cancellierato di Angela Merkel è stato eletto un nuovo capo di governo. Olaf Scholz, vicecancelliere e ministro delle Finan ze del governo uscente, guida una coalizione composta dai suoi social democratici, dai verdi e dai liberali. Il motto del contratto di coalizione, “Osare più progresso”, è molto appro priato, poiché grandi sfide attendono il nuovo esecutivo: demografia, digita lizzazione, decarbonizzazione e tante altre. L'attenzione è concentrata in partico lare sulla transizione verso un'econo mia verde. Il piano consiste nella trasformazione dell'economia sociale di mercato tedesca in un'economia di mercato socioecologica, in modo da mettere la Germania sulla buona stra da per rispettare l'obiettivo massimo di 1,5 gradi di aumento della tempe ratura entro il 2050. I partiti della maggioranza prevedono di (finalmen te!!) eliminare gradualmente l'uso del carbone, “preferibilmente” entro il 2030, quindi otto anni prima del pre visto. Sempre entro il 2030, si è stabilito l'obiettivo di 15 milioni di auto elettriche o ibride sulle strade tedesche e della generazione dell'80 per cento dell'elettricità da energie rinnovabili, soprattutto da eolico e solare. La Germania vuole raggiunge re la neutralità climatica entro il 2045. La direzione quindi è chiara, il det taglio dei passi da intraprendere, inve ce, meno. Con l'iniziativa di costituire un club internazionale per il clima, i tre partiti tengono conto del carattere globale della crisi climatica. Nel com plesso, la transizione verde richiede grandi investimenti pubblici in infra strutture, oltre a sussidi alle imprese private e trasferimenti ai consuma tori. Più digitalizzazione, meno buro crazia e procedure di approvazione più veloci aiuteranno il processo. Ma, chiaramente, sarà necessario molto denaro pubblico. Il contratto contiene anche ambiziosi piani sociali: il salario minimo, che ora è di 9,50 euro, salirà a 12 euro, e il sistema di base dei trasferimenti sarà 4
/mercoledì 22 dicembre 2021
riformato. Sono previsti 100 mila nuovi alloggi popolari ogni anno, in sieme ad altri 300 mila nuovi ap partamenti per intervenire sul rigido mercato immobiliare tedesco. Tuttavia, il contratto di coalizione è relativamente silente quando si parla di cambiamento demografico: per i prossimi quattro anni esclude tagli al le pensioni pubbliche a ripartizione e tassi di contribuzione superiori al 20 per cento. Inoltre, non ci sarà nessun aumento dell'età pensionabile legale oltre i 67 anni. È una scelta che la scia una cassetta degli attrezzi quasi vuota. Per stabilizzare il sistema pen sionistico pubblico nel lungo periodo, anche se non nel breve, sarà intr odotto un finanziamento parziale. A questo scopo, i partiti hanno concor dato di iniettare 10 miliardi di euro nel sistema pensionistico pubblico tedesco nel 2022. È però solo una goccia nel mare e rimangono molte domande riguardo a ulteriori finan ziamenti. Già oggi, il sistema pensio nistico pubblico riceve trasferimenti di 100 miliardi di euro dal bilancio pub blico. I trasferimenti aumenteranno nei prossimi anni, quando i babyboo mers andranno in pensione. Inoltre, l'assicurazione sanitaria pubblica e l'assicurazione di assistenza a lungo termine sentono la pressione demo grafica e quella dovuta all'aumento dei costi. Quindi, secondo me entro 8 anni si deciderà di alzare l'età pen sionabile legale a 70 anni. D'altronde si vive molto più a lungo: perché an dare in pensione da "giovani" per poi stare in panciolle per, magari, oltre 30 anni? Ciò è difficilmente sostenibile. Lo sappiamo tutti, ma si tende ad ignorare il problema perché è un tema sensibile e impopolare: non si vincono le elezioni, neanche in Ger mania, dicendo "alzeremo l'età pen sionabile". Ma succederà; è solo que stione di tempo. La necessità di fi nanziamenti per la trasformazione verde e l'onere crescente dei sistemi di previdenza sociale devono essere conciliati con la promessa di non au mentare le tasse. Cosa molto difficile. Ancora più importante, il contratto di coalizione contiene un chiaro impe gno al contenimento del debito tede
Olaf Scholz
sco sancito dalla costituzione. Il freno è stato allentato durante la pande mia, ma i partiti prevedono di rista bilirlo nel 2023. Si tratta di un com pito particolarmente impegnativo, perché il contratto di coalizione evita di indicare i costi della maggior parte dei piani. Allo stesso tempo, esplora diverse opzioni per aumentare il mar gine di manovra finanziario: ridurre i sussidi, rivedere le priorità nella spesa pubblica e rendere più complicata l’evasione fiscale potrebbero aiutare; anche le recenti proiezioni fiscali – più ottimistiche – fanno ben sperare. Ma tutto ciò non è neanche lontana mente sufficiente. Il nuovo governo prevede di reindirizzare i “corona cre dit” inutilizzati al fondo per l'energia e il clima, se la Corte costituzionale non si opporrà. La banca pubblica KfW potrebbe giocare un ruolo importante nel fornire finanziamenti al settore privato. Inoltre, parte degli investi menti in infrastrutture potrebbe es sere spostata a società pubbliche co me Deutsche Bahn o in bilanci extra. Tuttavia, tutto questo non deve mi nare la fiducia nella solidità finan ziaria della Germania. Ci sarà anche un interessante dibattito a livello europeo sulle regole fiscali dell'Ue. La nuova posizione tedesca sembra rico noscere sia la flessibilità di quelle attuali sia indicare un possibile mar gine di sviluppo ulteriore. Nonostante tutto l’entusiasmo, il nuo vo governo non avrà la vita facile che forse sperava. I primi cento giorni sa ranno un periodo impegnativo per Olaf Scholz e i suoi ministri. Ed anche tutti quelli a seguire.