RUBRICHE
DALLE VECCHIE BUFALE ALLE MODERNE FAKE NEWS
a cura di
Dino Nardi
rubrica di politica e informazione sociale
mail: nardi.dino@bluewin.ch
T
utti coloro che hanno una certa età si ricorderanno ancora i commenti positivi che venivano fatti, anche in famiglie orientate politica mente nel centrosinistra, a proposito di Mussolini e del fascismo. Come, per esempio, quello – diciamo – più equilibrato di molti altri che “Mus solini ha fatto anche cose buone”. Un commento utile per annacquare o, ancora meglio, sottacere, le tante nefandezze delle quali nessuno pote va disconoscere al fascismo come: la costrizione a forza di manganellate a “ubriacarsi” con olio di ricino o il confino in isolette sperdute del me diterraneo per gli avversari politici e, financo, l’assassinio degli antifa scisti ritenuti più pericolosi per il regime; la sostituzione delle esistenti organizzazioni sindacali con i soli sin dacati fascisti ed il divieto di sciopero; la persecuzione degli ebrei con l’approvazione delle leggi raz ziali per non essere da meno del nazismo; l’aver portato l’Italia in una guerra a fianco dell’alleato tedesco in cui nei vari fronti, in prigionia e sotto i bombardamenti perirono ol tre duecentomila italiani. Tutte nefandezze che, per molti, era meglio non ricordare e rispolverare, invece, le così dette “cose buone” fatte da Mussolini, secondo la pro paganda del regime fascista, tipo: l’introduzione della pensione per i lavoratori e della tredicesima mensilità, …i treni che arrivavano in orario, …una casa a tutti gli italiani, …costruito la prima autostrada, …la bonifica dell’Agro Pontino, tanto per citarne alcune.
Ebbene “queste cose buone” ascolta te da molti di noi – a viva voce in fa miglia oppure al bar fin da ragazzi non erano altro che bufale o mezze bufale poi diventate, in tempi moderni, grazie ad internet ed ai social, delle “fake news” diffuse a bizzeffe dai nostalgici del fascismo e dai novelli mili tanti della Destra. Ma bufale o fake news il risultato non cambia, infatti – premesso che il regi me fascista ha governato l’Italia dal 1922 sino alla fine della Seconda guerra mondiale la realtà, come rac contano gli storici, è che: il primo embrione di sistema pensionistico in Italia venne introdotto nel 1898 con la Cassa Nazionale di Previdenza per Invalidità e Vecchiaia, mentre la Tre dicesima mensilità è arrivata solo nel 1960, cosa diversa dal premio an nuale di una mensilità introdotta nel Ventennio a beneficio unicamente del la classe impiegatizia industriale; i treni ora come allora non erano sem pre puntuali, anzi, solo che nel Ven tennio il popolo non ne era a cono scenza a causa della censura che non permetteva di divulgare certe notizie ritenute dannose per il regime; la
legge sulle case popolari (un’antici pazione delle così dette “Case Fan fani” degli anni ’50) è datata 1903 quindi ben prima dell’arrivo del fa scismo; la prima strada per veicoli a motore da Milano a Como vide la luce con l’inizio del Ventennio ma era già stata programmata un anno prima dell’avvento al potere del fascismo; la stessa bonifica dell’Agro Pontino che, nella propaganda mussoliniana, dove va riguardare ben otto milioni di ettari di terra, alla fine si ridusse – pur con grande dispendio di denaro – a solo quattro milioni di ettari ma di questi, si racconta, che solo un paio di mi lioni erano stati completati o, in gran parte, bonificati e non tutti da Mus solini ma anche dai precedenti go verni. Vecchie bufale, o moderne “fake news” che siano, diffuse e rilan ciate periodicamente sui social con un clic a beneficio dei tanti creduloni in circolazione che, pur troppo, si riproducono moltiplicandosi in continuazione come stanno anche a dimostrare i sempre più numerosi commenti su Facebook e Twitter ai post/comunicati ufficiali del Comune pisano (inesistente!) di Bugliano! mercoledì 22 dicembre 2021/
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