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Qualità canore al top
testo di FRANCESCODIGIORGIO, foto G. MARSON
Il canto del Malinois - Waterslager, ovvero una trama superba di temi e di toni. Il primo parametro per valutare il valore di una strofa di repertorio è la correttezza fonica, consonanti e vocali giuste, poi la profondità, il volume, la discendenza e ascendenza delle note e anche la loro durata. Si può dire che il campione Malinois –Waterslager nasca due volte: una ad opera dei genitori, l’altra per merito dell’allevatore nel corso della formazione del canto. Ai primi di settembre basta oscurare un po’ di più le voliere per sentirsi levare un sommesso coro promettente. L’ingabbio, poi, dentro gli scaffali parzialmente oscurati è desiderato dagli alati stessi per ricercare e connettere ad una ad una, in piena tranquillità, le perle della canzone. Lì, accanto ad essi, debbono continuare a stare maschi adulti dello stesso indirizzo canoro e del canto armonioso, privo di imperfezioni. Giornalmente l’allevatore deve dedicare molto del suo tempo a disposizione all’ascolto degli allievi, sia aprendo le tende e cercando di distinguere soggetto da soggetto nel coro che si leva dallo scaffale, sia estraendo quattro gabbie per volta per valutare in tutta calma la condotta canora degli occupanti. Dipende dall’abilità, dalla competenza e dallo spirito di sacrificio dell’allevatore il poter prendere tempestivamente quei provvedimenti che risultano indispensabili per favorire la formazione canora di ogni canarino. E da novembre, i concorsi. Per le gare bisogna scegliere i soggetti che si fanno notare per un’eccellente e completa prestazione canora. La formazione dello stamm (quartetto) è della massima importanza anche da un altro punto di vista: esso deve essere un complesso canoro affine e armonioso. Scelti i probabili concorrenti, ci si deve preoccupare di far loro raggiungere la migliore “forma” per la data fissata per il concorso. Altro importante fattore delle prestazioni nei concorsi consiste nell’abituare i canarini a cantare in qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi locale e dinanzi a chicchessia. Si tratta di porre i cantori nelle stesse condizioni in cui si troveranno davanti alla giuria e di adusarli a cantare tutto quanto hanno in gola senza alcun timore e senza incertezze. Un allenamento troppo prolungato, con estrazioni dallo scaffale troppo frequenti e troppo lunghe, può far andare fuori forma lo stamm. Invece un allenamento di breve durata, con estrazioni dallo scaffale troppo distanziate e troppo brevi, può causare la permanenza in una forma mediocre. Un’esattezza di valutazione e di giudizio non è da credere che coinvolga soltanto i giudici, bensì anche e soprattutto allevatori e amatori. Il primo giudice dei propri canarini è infatti il loro legittimo proprietario, che li conosce meglio di qualsiasi altra persona, giudici compresi, costretti a emettere i loro giudizi in non più di venti minuti di audizione. E nella misura in cui la conoscenza dei propri cantori sarà esatta e approfondita, si potrà intervenire per il loro successivo e graduale miglioramento. Non è tanto infrequente l’eventualità, specie in certe fasi dello sviluppo canoro, particolarmente ricettive, che possano essere assimilate frasi semplici come il cinguettio insistente d un passero sul davanzale o addirittura il verso di una porta che cigola. Anche i pigolii e i richiami delle femmine, insieme al tentativo di canzone abbozzato da qualcuna di esse, possono talora costruire materia d’insegnamento per i novelli in via di formazione vocale. Evitiamo tutto questo.