6 minute read
Luigi Mollo
Benacus, la lunga attesa sta per finire
testo e foto di LUIGIMOLLO
Ci auguriamo che il 2023 sia l’anno del definitivo riconoscimento del Benacus a livello internazionale. La storia del Benacus inizia nei primi anni del XXI secolo ma è solo nel 2016 che viene inserito dalla FOI fra le 13 razze di Canarini di Forma e Posizione Arricciata (CFPA) riconosciute in Italia. Infatti, al 50° Campionato Italiano di Ornitologia di Pesaro (dicembre 2015) la Commissione Tecnica Nazionale (CTN) - CFPA ha giudicato i 24 soggetti presentati come rappresentativi della nuova razza dato che essi manifestavano una chiara stabilizzazione dei caratteri dello standard. A seguito di quel giudizio, il Consiglio Direttivo Federale, sulla base del verbale dell’Ordine dei Giudici del 7 febbraio 2016, ha ufficialmente riconosciuto il Benacus come nuova razza il 3 settembre 2016. Fin dalla stagione mostre 2016 il Benacus ciuffato può essere, quindi, esposto e giudicato nelle mostre nazionali italiane. Dalla stagione mostre 2017 anche il Benacus testa liscia viene riconosciuto ed ammesso alle mostre nazionali. Subito dopo, l’infaticabile creatore della razza, sig. Pietro Peluso, ha avviato, sotto l’egida della FOI, la procedura per il riconoscimento a livello COM. È doveroso precisare che il m.llo Peluso è stato inizialmente coadiuvato dagli indimenticabili giudici Giovanni Bertoncello e Alfano Stach e affiancato successivamente da Luigi Bustaffa e Antonio Strazzer. La razza si è poi diffusa un po’ in tutta Italia coinvolgendo nella selezione molti altri allevatori, da nord a sud.
Il sig. Peluso mentre mostra uno dei suoi Benacus testa ciuffata
La procedura è simile a quella che si segue a livello nazionale. In sostanza, i soggetti appartenenti alla aspirante
nuova razza, già riconosciuta a livello nazionale, devono essere presentati per tre anni di fila al Campionato Mondiale ed essere giudicati da un collegio formato da cinque giudici internazionali appartenenti a Paesi diversi da quello che presenta la nuova razza. Gli uccelli esposti, nel numero di dodici, devono essere di almeno tre allevatori differenti e, per il riconoscimento della nuova razza, devono ottenere un punteggio superiore ad 87/100. In quella sede il collegio giudicante valuta anche se sussistano le prescritte differenze con le altre razze già riconosciute. Durante il Campionato Mondiale di Zwolle (Olanda), nel gennaio 2019, il Benacus ha brillantemente superato la prima delle tre prove di riconoscimento a livello internazionale. La seconda l’ha superata al Campionato Mondiale di Matosinhos (Portogallo), nel gennaio del 2020. L’iter si è poi sospeso perché, purtroppo, sono intervenute prima la pandemia di Covid-19 e poi l’aviaria, che hanno provocato, rispettivamente, l’annullamento dei Mondiali 2021 e 2022. Il terzo, definitivo, riconoscimento è stato, quindi, rimandato al Mondiale che si terrà in Italia nel gennaio 2023. Il Benacus appartiene alle razze arricciate di posizione. Questo significa che il canarino, quando si trova nella gabbia di esposizione, deve assumere un portamento “a forma di sette, collo proteso in orizzontale a livello dei carpi nella posizione di lavoro, corpo verticale con coda perpendicolare al posatoio” [Criteri di giudizio CFPA, ed. 2020]. As-
Benacus testa ciuffata. Si noti la lunghezza del piumaggio, la leggera piegatura al calcagno e la netta differenza di portamento rispetto al Giboso sullo sfondo
Benacus testa liscia. Canarino con una posizione perfetta, peccato che manifesti una grave carenza allo jabot
sumere questa posizione “di lavoro” è indubbiamente faticoso, per cui il canarino non la può tenere per molto tempo ma deve intervallarla con una postura più rilassata, la cosiddetta posizione “di riposo”. Un buon soggetto deve essere in grado di tenere la posizione di lavoro per un periodo di circa un minuto. Ovviamente se la mantiene più a lungo è meglio. Quando assume la posizione di lavoro gli arti inferiori, lunghi e deplumati al ginocchio, devono essere leggermente flessi al calcagno. Anche la coda - proporzionata al corpo, stretta e lievemente biforcuta all’estremità - e le ali - lunghe, uniformi, ben aderenti al corpo - danno il loro contributo all’assunzione della corretta posizione. Si tratta di un portamento molto tipico che differenzia nettamente il Benacus dalle altre razze similari (Arricciato del sud, Melado, Giboso, Gibber italicus, Girardillo, etc.). La gabbia da esposizione a cui si è accennato è quella che si usa per i canarini Yorkshire, detta anche “a cupola”, attrezzata con due posatoi da 12 mm; uno posto in alto al centro e l’altro in basso alla quinta gretola. Il fatto che si tratti di un canarino di posizione non deve trarre in inganno. Il Benacus va giudicato certamente per la posizione ma senza mettere in secondo piano le arricciature. Pertanto, come in tutte le razze arricciate, anche nel Benacus devono essere va-
Precisazione della C.T.N. C.F.P.A.
La C.T.N. - F.P.A. segnala che il canarino “Mehringer” deve essere anellato con anellino tipo B - non tipo X, come appare scritto per un refuso negli attuali Criteri di Giudizio.
lorizzate le cinque arricciature principali – jabot, fianchi, spalline. In questa razza queste sono le sole arricciature presenti e devono manifestare un netto distacco con le altre regioni del corpo caratterizzate da un piumaggio perfettamente liscio ma non abbondante. Di fatto, in questa razza il piumaggio deve essere scarso ma non “ruvido” come quello di un Gibber. Anzi, pur essendo poco voluminoso, deve apparire composto e brillante: in una parola, serico. Questo particolare piumaggio, a cavallo fra quello dell’Arricciato del Sud e del Gibber, dà origine ad una specifica caratterizzazione delle cinque arricciature principali che risultano ben evidenti ma molto contenute. Infatti, lo jabot deve essere “composto da due arricciature che dai lati del collo convergono verso il centro per coprire comple-
tamente il giugolo” [Criteri di giudizio CFPA, ed. 2020]. È chiaro che esso non riesce ad assumere la dimensione e voluminosità del cestino dell’Arricciato del Sud ma neppure presenta quella “nudità” che caratterizza lo jabot di razze come il Girardillo o il Gibber. Lo stesso discorso vale per i fianchi, che devono essere “corti, leggermente folti, simmetrici, rivolti verso l’alto senza coprire le ali o raggiungere le spalline” [Criteri di giudizio CFPA, ed. 2020]. Queste ultime, a loro volta, dovranno incunearsi fra i carpi conservando una evidente simmetria e una netta demarcazione centrale. Per completare la descrizione non ci resta che dire che un canarino ideale deve avere una lunghezza di 16 cm con una testolina a forma di nocciola, sostenuta da collo liscio, lungo e proteso in avanti. Il ciuffo deve presentarsi completo, composto e, dipartendosi da un punto centrale, deve coprire la testa lasciando scoperti la radice del becco e gli occhi. Le sopracciglia non sono ammesse. Sulla taglia andrebbe forse avviato un discorso di revisione; infatti, una lunghezza leggermente maggiore, anche solo di mezzo centimetro, consentirebbe al Benacus di assumere un maggior volume corporeo soprattutto in corrispondenza delle spalle, che appaiono spesso molto strette. Inoltre, e non sarebbe poco, lo differenzierebbe ancor più decisamente dal Gibber Italicus. Ma questo potrebbe essere oggetto di dibattito con la CTN eventualmente in una assemblea degli allevatori e, comunque, a valle del riconoscimento internazionale. Come ho cercato di evidenziare si tratta di una magnifica razza, fra l’altro anche molto resistente e rustica, per cui mi auguro che gli allevatori di arricciati, molto attenti alle novità, valorizzino e diffondano questa nuova eccellenza dell’ornitologia italiana.