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Francesco Badalamenti

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Pierluigi Mengacci

Pierluigi Mengacci

Il collezionismo ornitologico

Articoli per fumatori

testo e foto di FRANCESCOBADALAMENTI Foto di un adesivo

Quindicesima parte

Ho ritenuto di dedicare questa nota agli articoli per fumatori, poiché dopo quindici pubblicazioni sul collezionismo vanno via via affievolendosi le idee sulle varie forme del collezionismo ornitologico (a tal proposito rinnovo l’invito a contattarmi, per chi avesse suggerimenti, foto o materiale vario, riproponendo il mio indirizzo di posta elettronica: badalamenti@foi.it). Per chi non è fumatore, oltre a fare male alla salute, il fumare costituisce esclusivamente un vizio, mentre per chi fuma è un piacere, un momento di distensione e di relax, l’occasione per una pausa di riflessione, la condivisione con amici di un breakdal lavoro. Ai collezionisti tutto ciò ovviamente non riguarda, a loro interessa ricercare ciò che orbita attorno a questo variegato comparto del mondo del fumo che costituisce l’ennesima opportunità per creare una collezione personalizzata di articoli per fumatori, caratterizzata da accessori raffinati che richiamano stili del passato, spesso considerati glamour.

Cigarette Cards Invito chi fosse interessato ad andare a rispolverare un mio vecchio articolo avente per titolo”Una collezione ornitologica di Cigarette Cards” (pubblicato su Italia Ornitologica n. 3 del marzo 2009) corredato da alcune immagini di antiche cards dedicate ai Canarini di razza Inglese. Ma in sintesi cosa sono queste Cigarette Cards? A partire dal 1875 e fino agli anni ‘40 del secolo scorso, le grandi compagnie di produzione di tabacco, prevalentemente degli Stati Uniti d’America, del Canada e del Regno Unito, solevano includere nei loro pacchetti di sigarette delle piccole carte da collezione. Set di cardsche documentavano con immagini ben definite e curate la cultura popolare dall’inizio del secolo, raffigurando attrici, costumi, sport

Cigarette cards

Scatole di tabacco e sigari

Accendini da collezione ZIPPO del periodo, oltre a offrire spunti sull’umorismo tradizionale e sulle norme culturali; non potevano naturalmente mancare anche le serie dedicate ai volatili domestici di più comune allevamento, canarini, piccoli esotici e pappagalli. La più importante e nota raccolta di Cigarette Cardsè quella di Mr. Edward Wharton-Tigar: si tratta di una collezione internazionalmente riconosciuta dal Guinness dei primati come la più grande nel suo genere. La raccolta dal 1995, dopo la morte del suo originario proprietario, è stata trasferita, a seguito di successione ereditaria, al British Museum di Londra.

Tabacco e sigari Il tabacco, introdotto in Europa intorno alla seconda metà del ‘500, grazie alle imprese di Cristoforo Colombo, era inizialmente in prevalenza da fiuto e veniva usato per scopi lenitivi e medicinali; solo in seguito cominciò a essere fumato, sotto forma di sigari. Si narra che la Regina Caterina de Medici, che fumava frequentemente sigari per combattere le emicranie, venisse rifornita del suo “medicinale” da tale Jean Nicot, diplomatico e accademico francese, da cui ha poi preso il nome la nicotina. Sembra che la Regina Caterina non

apprezzasse il fatto che le sue dita si ingiallissero durante le sue frequenti fumate e così cominciò ad avvolgere i sigari in piccole strisce di canapa all’altezza del punto in cui le dita lo avrebbero toccato; quest’accorgimento, nato per scopi pratici, venne presto utilizzato per pubblicizzare la marca del sigaro. Nacquero così le fascette di carta litografata, ricercatissime dai collezionisti, che si collocano sul sigaro per identificare e pubblicizzarne la marca e la provenienza. Colorate e artistiche, le fascette attorno al sigaro diventarono da subito la firma che identificava il marchio dell’azienda manifattrice; bandelle che rappresentavano in modo artistico, città e paesaggi, campagne e paesi, fiori e piante, ma anche i volatili più comuni del paese produttore del tabacco e del sigaro. L’idea della fascetta divenne nel tempo un modo

Gli accendini si diffusero nel secolo ‘800 diventando presto oggetti di pregio

per sviluppare nei consumatori il gusto riconducibile al proprio marchio preferito. Nella foto allegata, un’intera scatola di sigari made in Nicaragua, con in evidenza la fascetta che raffigura un Ara. La marca: “Paradiso Revolution”, sigari dagli aromi amabili, dal profumo di cioccolata, inizialmente dolce con leggera speziatura, una fumata piacevole con note fresche, dalla combustione regolare. Molto collezionate sono le scatole di sigari e le confezioni di tabacco di latta e di cartone, caratterizzate da colori variegati e da apprezzabili disegni .

Accendini e fiammiferi Gli accendini si diffusero nel secolo ‘800 diventando presto oggetti di pregio, veri e propri gioielli e quindi articoli da collezione; molto più tardi arrivarono i modelli usa e getta. Gli

Fiammiferi Minerva anni 60 - Collezione FOI

Fiammiferi scatola da collezione

accendini più diffusamente collezionati sono gli Zippo a benzina: tra questi non potava mancare una serie dedicata agli uccelli (nella foto tre bei soggetti raffiguranti grandi pappagalli). I fiammiferi sono un’invenzione del 1827, anche se la prima fabbrica italiana degna di nota risale agli inizi del Novecento (la Saffa) e le scatole di cerini e fiammiferi con la pubblicità sovraimpressa (di particolare pregio estetico) risalgono al dopoguerra. Esistono tre categorie di fiammiferi, classificabili in base alla natura dello stelo (di legno o di carta imbevuta di paraffina, come ad esempio i comuni cerini), in base alla natura della capocchia (quelli a capocchia fosforica, che si accendono sfregandoli su qualsiasi superficie ruvida, oppure fiammiferi che non contengono fosforo e s’incendiano solamente se sfregati su una superficie fosforica, o ancora, quelli identificabili come fiammiferi familiari (Svedesi o Minerva). Di particolare interesse collezionistico per il nostro settore è la serie di fiammiferi Minerva posta in vendita intorno agli anni ’60, in collaborazione con la Federazione Ornicoltori Italiani, costituita da n. 12 differenti confezioni raffiguranti prevalentemente canarini e riportanti sul retro una breve descrizione.

Accessori e varie Come spesso avviene nel variegato mondo del collezionismo, diverse sono le valutazioni che contribuiscono a conferire particolare pregio o ricercatezza agli oggetti della collezione; tra questi incidono in maniera significativa lo stato di conservazione, l’epoca di produzione e il numero di pezzi prodotti, ma bisogna guardare anche ai materiali utilizzati, alla fattura (industriale o artigianale) e alla presenza di decorazioni, immagini o altri elementi quali incisioni, fregi, decorazioni ecc., che rafforzano il valore estetico dell’articolo considerato. Tra gli articoli più ricercati e costosi vi sono le pipe (in radica arborea, in terracotta, di pannocchia, ecc.), con prezzi e quotazioni talvolta impegnative, i pacchetti di sigarette, i posacenere, le piccole scatole per cartine e tutti gli altri svariati accessori per fumatori, quali portasigari e portasigarette, borsette porta tabacco,

Fiammiferi del 1957 Posacenere in ceramica

pelletterie varie e persino i narghilè, veri e propri articoli da collezione che a volte sono autentici pezzi da museo.

Pipa-fischietto

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