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Francesco Di Giorgio

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La musica, forma d’arte la musica, parente dello spirito

di FRANCESCODIGIORGIO, foto G. MARSON

Le genti di tutto il mondo amano particolarmente la musica per il suo suono gradevole e per il ritmo. Dunque essa, compagna delle nostre ore più intime, è un fenomeno artistico universale: anche se gli uomini parlano lingue diverse, tutti comprendono la musica. Anche quella che promana da canarini selezionati, appunto, per il canto. Un canarino capace di esternare al meglio e senza inibizioni “il proprio io” è un canarino genuino, sano, equilibrato, in una parola “armonico”, capace di porsi come “elemento attivo” e dunque desiderabile e prezioso. La musica è, tra i linguaggi, quello che maggiormente coinvolge a livello senso – percettivo ed emozionale perché grazie alla sua particolare struttura arriva a “toccare” e a stimolare più efficacemente della parola la nostra sensibilità, le nostre emozioni,

Anche se gli uomini parlano lingue diverse, tutti comprendono la musica

il nostro “dentro”; inoltre, essendo un “atto creativo” in continua evoluzione anche nel canarino cantore, si presenta a tutte le età come “linguaggio aperto alla ricerca e all’invenzione”. Dunque, parlare del repertorio melodico canaricolo in termini di creatività, di sviluppo, di stimolo, vuol dire credere nell’educazione musicale come “azione capace di coinvolgere l’alato nella sua interezza” e anche in grado di facilitare l’integrazione tra congeneri. È fondamentale tener presente l’importanza, anzi, la necessità di “star bene in gabbia”, cioè in un ambiente sereno, affinché i giovani canarini studino bene e rendano al meglio. Il mondo acustico e musicale, connesso al sentimento estetico, contribuisce naturalmente a creare nel gruppo un clima distensivo e coinvolgente, gratificante e stimolante, in grado di incentivare negli uccelli il piacere della dolce compagnia, di essere attivi… L’iter che concretizza il progetto “saper cantare per vivere serenamente” è caratterizzato da proposte operative strutturate in forma ludica, gradualmente ordinate e finalizzate alla fruizione degli essenziali canali d’espressione del linguaggio sonoro adulto (maestro di canto); proposte che, una volta coordinate, dosate e attuate nel rispetto dei modi e dei tempi di apprendimento, agevolano un progressivo avviamento del canarino alla produzione di suoni, secondo la via d’acquisizione che è innata: ascolto, imitazione e creatività. Sono formativi solo gli ascolti di canti acconci, cioè in sintonia con le potenzialità del canarino che deve imparare. Riescono bene solo gli ascolti in assoluta concentrazione e sistematicamente ripetuti. Occorrono maestri canarini eccellenti che siano in grado di instaurare un rapporto diretto con gli allievi in una sorta di gerarchia orizzontale. Malinois: basta la parola! Gocciano giù le note… con quella continua invenzione di timbro, di foga, di accordi che è rimasta inimitabile.

Occorrono maestri canarini eccellenti che siano in grado di instaurare un rapporto diretto con gli allievi in una sorta di gerarchia orizzontale

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