2 minute read
Francesco Di Giorgio
La musica, forma d’arte la musica, parente dello spirito
di FRANCESCODIGIORGIO, foto G. MARSON
Le genti di tutto il mondo amano particolarmente la musica per il suo suono gradevole e per il ritmo. Dunque essa, compagna delle nostre ore più intime, è un fenomeno artistico universale: anche se gli uomini parlano lingue diverse, tutti comprendono la musica. Anche quella che promana da canarini selezionati, appunto, per il canto. Un canarino capace di esternare al meglio e senza inibizioni “il proprio io” è un canarino genuino, sano, equilibrato, in una parola “armonico”, capace di porsi come “elemento attivo” e dunque desiderabile e prezioso. La musica è, tra i linguaggi, quello che maggiormente coinvolge a livello senso – percettivo ed emozionale perché grazie alla sua particolare struttura arriva a “toccare” e a stimolare più efficacemente della parola la nostra sensibilità, le nostre emozioni,
il nostro “dentro”; inoltre, essendo un “atto creativo” in continua evoluzione anche nel canarino cantore, si presenta a tutte le età come “linguaggio aperto alla ricerca e all’invenzione”. Dunque, parlare del repertorio melodico canaricolo in termini di creatività, di sviluppo, di stimolo, vuol dire credere nell’educazione musicale come “azione capace di coinvolgere l’alato nella sua interezza” e anche in grado di facilitare l’integrazione tra congeneri. È fondamentale tener presente l’importanza, anzi, la necessità di “star bene in gabbia”, cioè in un ambiente sereno, affinché i giovani canarini studino bene e rendano al meglio. Il mondo acustico e musicale, connesso al sentimento estetico, contribuisce naturalmente a creare nel gruppo un clima distensivo e coinvolgente, gratificante e stimolante, in grado di incentivare negli uccelli il piacere della dolce compagnia, di essere attivi… L’iter che concretizza il progetto “saper cantare per vivere serenamente” è caratterizzato da proposte operative strutturate in forma ludica, gradualmente ordinate e finalizzate alla fruizione degli essenziali canali d’espressione del linguaggio sonoro adulto (maestro di canto); proposte che, una volta coordinate, dosate e attuate nel rispetto dei modi e dei tempi di apprendimento, agevolano un progressivo avviamento del canarino alla produzione di suoni, secondo la via d’acquisizione che è innata: ascolto, imitazione e creatività. Sono formativi solo gli ascolti di canti acconci, cioè in sintonia con le potenzialità del canarino che deve imparare. Riescono bene solo gli ascolti in assoluta concentrazione e sistematicamente ripetuti. Occorrono maestri canarini eccellenti che siano in grado di instaurare un rapporto diretto con gli allievi in una sorta di gerarchia orizzontale. Malinois: basta la parola! Gocciano giù le note… con quella continua invenzione di timbro, di foga, di accordi che è rimasta inimitabile.