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Gene Himalaya e canarino perla
Il gene indicato con la lettera “C” è quello che mutando produce l’albinismo (nel qual caso si indica con una “c” minuscolo ed altri alleli che si indicano con “c” minuscolo e varie potenze). Altre mutazioni dello stesso gene sono note e danno caratteri diversi, come l’Himalaya che di conseguenza è allelico all’albinismo. Questo aspetto è ampiamente discusso sull’articolo: “Affermazioni, dubbi, domande” apparso su I. O. n°4 del 2020. Sintetizzo: la mutazione Himalaya è caratterizzata da una fortissima sensibilità alla temperatura. Riduce fortemente le melanine, ma non nelle zone periferiche, che di conseguenza restano pigmentate: zampe, orecchie, muso, coda. Questo perché tali zone sono più fredde; è segnalata in diversi mammiferi. Recentemente negli uccelli, come la tortora dal collare africana mutata, con la mutazione “testa di prugna” ed anche forse “testa grigia”, si è parlato di tale gene, almeno come paragone (“Tortora dal Collare” di Luca Carusio - I.O. n° 3/2022, pag. 51) È stato sperimentalmente dimostrato che rasando il pelo nei gatti siamesi (sono affetti da tale mutazione, come alcuni conigli ed altro) la crescita è di colore diverso a seconda delle stagioni e quindi della temperatura. Il pelo rasato d’inverno nelle zone chiare cresce scuro, mentre il pelo rasato nelle zone scure d’estate cresce chiaro. Che la mutazione perla corrisponda all’Himalaya è da taluni affermato ma, secondo me, è molto dubbio. Non corrisponde la maschera grigia del perla tipico; il canarino nella maschera ha poche melanine ma evidenti carotenoidi. Pare quindi che il perla aumenti la melanina in quella zona e non si abbia di conseguenza una mancata inibizione tipica dell’Himalaya, ma un vero aumento. La coda dei mammiferi è costituita da ossa, carne, vene, arterie ecc.; negli uccelli invece sono penne timoniere, vale a dire produzioni cutanee. Un paragone appare quindi azzardato. Inoltre la coda dei mammiferi è tutta nera, mentre nel perla abbiamo le punte. Anche nell’arto superiore, le remiganti hanno le punte più scure, non l’intera penna. Le punte di tali penne, specialmente le remiganti, hanno una situazione di pigmento melanico abbastanza particolare, come si nota in diversi casi (ali grigie, satiné senza disegno ed anche in alcune specie nel piumaggio normale). Nel canarino perla, fino ad ora e per quello che ne so, non si segnalano differenze di pigmentazione delle penne eventualmente estirpate in condizioni diverse di tempera-
Nero perla bianco dominante, foto: A. J. Sanz
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tura, come accade con il pelo dei mammiferi. Sarebbe un esperimento molto interessante ed indicativo. Mi risulta invece, che differenze di pigmentazione in penne cambiate, siano state notate nella tortora dal collare africana mutata “testa di prugna” e “testa grigia” a seconda dei cambiamenti di temperatura. Da considerare che nella tortora suddetta tutta la testa è più scura e le penne di ali e coda non paiono interessate. Non mi sento di escludere con certezza che il perla possa corrispondere all’Himalaya, ma lo ritengo molto dubbio. Rilevo somiglianze nell’aspetto generale, ma le somiglianze non sono identità. Quello che mi intriga è l’occhio che nel perla sarebbe bluastro nel novello, aspetto di somiglianza con l’Himalaya, non conservata nell’adulto. In ogni caso, in un eventuale standard non ritengo sia da usare almeno per ora il termine Himalaya, poiché almeno dubbio. Per lo stesso motivo, neppure altre indicazioni che si usano per la mutazione suddetta come “colourpoint”.
Altro aspetto
Oggi si parla del cosiddetto perla tipo 2 che, da quanto ho sentito dire, si vorrebbe dato dall’interazione con fattori di aumento delle melanine. Ora se il perla 2 fosse l’esito di una interazione fra il perla ed un fattore di melanizzazione, non so se potrebbe essere riconosciuto come tipo a sé stante, essendo appunto un’interazione. Inoltre, prima di fare certe affermazioni, sarebbe necessario definire il fattore di melanizzazione responsabile, che dovrebbe agire anche sui classici, a meno che non si volesse ipotizzare una mutazione recessiva ed in linkage con il perla. Fattori di melanizzazione possono esistere ed in effetti alcuni particolari esistono, ad esempio nell’organetto, ma questi non mi risulta che siano stati rilevati, almeno per ora, nel canarino. Nel canarino sono stati rilevati 2 fattori di melanizzazione: l’all black ed il mulatto. Quest’ultima mutazione è recente, dominante e legata al sesso, segnalata tempo fa su I. O. Caso diverso e particolare, il pelle nera. Personalmente non ho alcuna idea su cosa possa determinare il perla 2; se fosse un’interazione con un fattore di melanizzazione da determinare, sarebbe interessante appunto per determinare tale fattore anche nei classici. Sperando che non sia recessivo ed in linkage con il perla. Per ulteriori aspetti o chiarimenti sono, come sempre, a disposizione.
GIOVANNI CANALI
Nero perla rosso mosaico maschio, foto: A. J. Sanz Argomenti a tema