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Il “borbottio” estivo degli Harzer Roller
testo e foto di MICHELEMARIELLA
Concluso il periodo riproduttivo, i mesi di luglio ed agosto scorrono con una certa tranquillità. Una delle cose importanti da fare adesso è quella di separare i maschi novelli dal resto dell’allevamento. Non sempre tale operazione è possibile, soprattutto per questioni di spazio, ma tale accortezza ha si curamente la sua importanza. Altra cosa che desta qualche difficoltà è l’individuazione dei soggetti maschi, che diventa semplice se si tratta di maschi intensi, mentre se il soggetto è brinato il tutto si complica. Infatti, molte volte si compie l’errore di ingabbiare le femmine tra i maschi e viceversa. A settembre si fa sul serio. Ogni allevatore di Harz, ma anche di altre razze da canto, inizia ad ascoltare le prime note quasi complete, con tratti di canzone abbozzata, in seguito stimolata e resa
Allevamento Cosimo Leoci
migliore dall’accesa competizione che si crea tra i giovani. Nella fase iniziale della mia esperienza, come allevatore, non seguivo molte regole; i maschi erano nello stesso ambiente degli altri soggetti, la luce era quella diretta del sole, l’alimentazione era uguale per tutti etc. Poi, girando “in lungo e largo”, ma soprattutto “in lungo”, data la confor - ma zione della nostra penisola, ho appreso molti concetti che un po’ alla volta ho adottato nel mio alleva mento. La svolta però è avvenuta nei miei viaggi in Germania, dove ho avuto modo di appurare quanto fossero diversi sia i metodi che la strutturazione dell’allevamento (soprattutto riguardo le voliere) Tutto era “mega”! La cosa che più di tutte ha catturato la mia attenzione è stata la disposizione dei posatoi, sia quelli lunghi, posti in una sorta di scaletta, sia quelli a parete.
Allevamento Michele Mariella Quelli a parete sono utilizzati per dare tranquillità ai maschi, che si appartano per cantare; gli altri, invece, permettono ai soggetti di volare dal basso verso l’alto, dando loro, così, la possibilità di irrobustire il petto, necessario per una buona “performance” canora. Altro elemento fondamentale è l’intensità della luce. Durante questo periodo i maschi han no bisogno di tranquillità e di penombra; quest’ultima la si può creare apponendo tende oscuranti alle finestre. Questi accorgimenti contribuiscono a rendere i maschi meno liti giosi, quindi più tranquilli e pro pensi alla prima fase dei loro studi, una sorta di “colonia estiva per bambini”. Nel corso del tempo ho potuto constatare che i maschi Harz studiano dapprima alcune note, tralasciandone altre, le quali vengono riprese successi
vamente. Una di queste (parlo sempre del mio ceppo) è la Knorren. Infatti, questa nota si per cepisce all’inizio, nel pe rio - do prettamente estivo, trascurata però a tutto vantaggio di un’altra nota fondamentale, la Holrollen. Magicamente, verso fine ottobre ricom pare prepotentemente, migliorando sempre di più nei mesi invernali. Stessa cosa succede nei tour intermedi Holklingele Pfeifen. Inizialmente si sentono le Pfeifen, le quali subiranno una ripresa dello studio in seguito, mentre le Holklingella faranno Immagine di repertorio da padrone. Altra nota che compare nella fase iniziale (bellissima e affascinante) è Pochi soggetti riescono a mantenerla la Shockeln. Tutti la cercano, ma nessuno nella propria canzone; sicuramente i più riesce a fissarla. La si ascolta quando i dotati, quelli che hanno forza da maschi vengono alloggiati nelle gabbie vendere, in quanto l’emissione di questa scuola, per poi sparire quando la nota comporta un notevole sforzo fisico. canzone inizia la fase di maturazione. Secondo il mio parere, la migliore forma
emessa da un soggetto è al termine della canzone. Quasi sempre, un allevatore o un giudice si aspetta che, concluso il tour con una bella Pfeifencadenzata e profonda, fatta con consonante D e vocale U, del tipo DUU DUU DUU, il canarino abbia terminato il fiato. Invece no! Meravigliosamente tira fuori tutte le forze rimaste per emettere quasi sempre una Shockeln, ancora più profonda della Pfeifen, del tipo
HU HU HU, una risata un po’ triste di valore assoluto. Petto e gola si fondono all’unisono. Tra fine settembre e la prima decade di ottobre, dipende dal caldo e dalla muta, i giovani vengono posti definitivamente a scuola. Ora inizia la parte più bella ma anche la più difficile dell’anno. Bisogna fare molta attenzione ad eventuali difetti canori (note imprecise, richiami imparati e note poco gradite). Di questo, però, par - leremo un’altra volta.