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Ilcastello

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Un nano gigante

Un nano gigante

I castelli medievali, da semplici strutture militari, col tempo si sono evoluti, diventando residenze signorili più confortevoli, imponenti e con ricche decorazioni interne.

La tipologia dei castelli varia a seconda dell’area geografica in cui si trovano e del periodo di costruzione: nell’Europa settentrionale sono generalmente collocati su “motte”, delle alture artificiali circondate da un fossato; nell’Europa meridionale, invece, vengono innalzati soprattutto sulla sommità di colline o su speroni rocciosi.

GLI EDIFICI

All’interno delle mura si trovano le officine, i laboratori, le stalle, le abitazioni dei servi del signore.

LE

Il castello è circondato da una cinta esterna di mura merlate , cioè dotate di merli (rialzi in muratura, rettangolari o a coda di rondine, eretti a intervalli regolari), alternate a torri, e sormontate da camminamenti che permettono la difesa e la guardia.

Il castello è spesso circondato da un fossato , talvolta riempito di acqua, che può essere superato da un ponte levatoio che viene abbassato o alzato a seconda delle esigenze.

Le Donne Nel Castello

La castellana sovrintende a tutta la vita domestica: si occupa degli acquisti, delle cucine, dell’allestimento di feste e banchetti. Quando poi, come spesso accade, il signore è lontano per la guerra, è alla signora che compete l’amministrazione delle terre che dipendono dal castello e di tutte le attività connesse. E non è raro il caso che sia la donna stessa la titolare del feudo, o perché è rimasta vedova o perché è l’erede più prossima.

Il Mastio

Al centro del castello, nel punto più elevato, c’è il mastio – cioè la torre principale – all’interno del quale risiedono il signore e la sua corte; nei piani inferiori ci sono le cucine, i magazzini e altri locali di servizio.

Quando non sono impegnate nell’organizzazione della vita del castello, la castellana e le sue dame si dedicano alla tessitura, alla filatura e al cucito. Spesso le bambine imparano a leggere: in questo periodo è facile che in un castello le donne capaci di leggere siano più numerose degli uomini. Molte donne sanno cavalcare e partecipano ad attività considerate “maschili”, come la caccia.

Memo

I raccolti della pars dominica vanno interamente al signore; i raccolti della pars massaricia vanno in parte al signore e in parte al contadino.

Allodio : dal germanico al-ôd , composto da al , “tutto” e ôd , “bene”, “proprietà”; vuol dire dunque “proprietà completa”.

6. L’economia feudale

Intorno al castello, l’organizzazione sociale ed economica del feudo ricalca quella delle curtes, però con una importante variazione:

• una parte delle terre infatti continua a essere divisa in una pars dominica e una pars massaricia, coltivate da contadini che sono servi della gleba , cioè legati da un giuramento che li vincola in perpetuo a quelle terre;

• una parte crescente delle terre feudali però è costituita da allodi, cioè terre di cui i contadini sono proprietari a pieno titolo, e che possono essere liberamente acquistate e rivendute.

Un singolo contadino perciò può essere servo di un signore e al tempo stesso libero proprietario di un allodio.

7. L’indivisibilità dei feudi

Nel momento in cui i feudi diventano ereditari, ecco che si pone un altro problema: la divisione tra i figli. Esattamente come abbiamo visto succedere per i regni, infatti, la spartizione di un feudo può dar luogo a infinite contese tra gli eredi. Per risolvere il problema, rapidamente si afferma un principio nuovo: il feudo passa in eredità interamente al primogenito. E gli altri? Ai figli cadetti rimangono due strade

STORIA DI UNA PAROLA Cadetto

Anche se a prima vista non sembra, “cadetto” è una delle tante parole che derivano dal latino caput , “testa”. Vediamo come.

Da caput vengono in linea diretta capo, nel senso di “testa” ma anche di “guida”, “superiore”; Nel latino medievale poi troviamo un diminutivo di caput che è capitetus , che potremmo rendere con “capetto”. Tra i figli di una famiglia medievale perciò il primogenito è il caput , la guida, il superiore; gli altri sono capiteti, “capetti”, capi di rango inferiore; e da capitetus viene appunto cadetto. Nel tempo, la parola “cadetti” è rimasta per indicare gli allievi delle accademie militari, perché si dedicano, come i “cadetti” medievali, alla guerra; e in un senso più generale per riferirsi a realtà di secondo livello: per esempio, i giornalisti sportivi chiamano “serie cadetta” la serie B del campionato di calcio, e in diversi sport i “cadetti” sono una delle categorie giovanili.

Par. 6

• Le terre del castello sono divise in: pars dominica e pars massaricia. pars dominica e allodi. pars dominica , pars massaricia e allodi.

• I proprietari degli allodi: sono servi della gleba. sono uomini liberi. possono essere l’uno e l’altro.

Par. 7

• Alla morte del signore il feudo: viene ereditato dal primogenito. viene suddiviso fra tutti i figli. torna al sovrano.

8. La feudalizzazione della Chiesa e la ripresa della vita monastica

La prima strada che i cadetti si trovano davanti è la carriera ecclesiastica . Molti di loro infatti vengono imposti dal signore come abati dei monasteri o come vescovi delle città che si trovano nei suoi territori. Con la conseguenza inevitabile che questi ecclesiastici provenienti dalla nobiltà feudale sono sempre meno interessati ai loro compiti religiosi e sempre di più alle risorse economiche delle città e dei monasteri, risorse che adoperano per partecipare anche militarmente alle lotte politiche.

Naturalmente non tutti i religiosi sono contenti di questi sviluppi. Così, nel 909 un gruppo di monaci fonda a Cluny, in Francia, un nuovo monastero, che proprio per sfuggire al controllo dei feudatari si mette sotto la diretta protezione del papa.

A Cluny i monaci riprendono a seguire la Regola benedettina in modo rigoroso, e da qui ha inizio un movimento di ripresa della vita religiosa che nei secoli successivi avrà grande importanza.

9. I cavalieri erranti a servizio dei più deboli

La seconda strada per i cadetti è la carriera delle armi

Essi si mettono infatti al servizio di qualche feudatario e combattono per lui nelle infinite guerre di questo periodo. Così facendo, ottengono dal signore alloggio e protezione, e hanno la speranza che, se le guerre saranno vittoriose, il signore potrà dar loro a sua volta un nuovo feudo.

Ben presto questi combattenti al servizio dei signori verranno chiamati semplicemente cavalieri; dato poi che molti di loro si spostavano frequentemente in cerca di nuove opportunità, verranno spesso detti cavalieri erranti

Nel loro vagabondare in cerca di fortuna, i cavalieri spesso diventano un problema, perché approfittano delle loro armi per saccheggiare villaggi o per derubare mercanti.

Per contrastare questi comportamenti, la Chiesa comincia ad attribuire alla figura del cavaliere un forte valore religioso. La cerimonia dell’investitura diventa un vero e proprio rito sacro, durante il quale il cavaliere pronuncia un solenne giuramento: si impegna a usare le armi solo contro i suoi pari e a proteggere i più deboli .

Nasce così l’immagine del cavaliere “senza macchia e senza paura”, coraggioso contro i forti e protettore degli orfani e delle vedove. E anche se la realtà non sarà sempre conforme a un tale modello, la nascita di questo ideale cavalleresco di lealtà e di protezione dei deboli contribuirà non poco a rendere la vita dell’Occidente medievale un po’ meno violenta.

Par. 8

Erranti : dal verbo latino errare , “vagare senza meta”. Da qui anche il verbo italiano “errare” nel senso di “sbagliare”: vagare lontano dalla soluzione, dalla risposta giusta.

Memo

In origine, la cerimonia dell’ investitura segnava semplicemente il rapporto di fedeltà fra due uomini d’arme.

• Gli ecclesiastici provenienti dalla nobiltà feudale sono interessati: ai loro compiti religiosi. alle risorse economiche delle città e dei monasteri.

• I monaci di Cluny seguono la in modo .

Par. 9 • I cavalieri erranti villaggi e mercanti.

• Che cosa si impegna a fare il cavaliere con l’investitura?

10. I tre ordini

Perché i figli cadetti si danno alla carriera ecclesiastica e a quella delle armi e non ad altre attività? Per rispondere a questa domanda occorre considerare un altro punto chiave della mentalità dell’epoca. Secondo il pensiero medievale infatti, come spiegherà in un testo degli inizi dell’XI secolo il vescovo francese Adalberone di Laon, la società è divisa in tre ordini, a somiglianza di Dio che è Trinità:

• oratores : monaci e chierici, che hanno il compito di pregare, ma anche di occuparsi delle leggi;

• bellatores: i guerrieri, feudatari e cavalieri, che hanno il compito di combattere;

• laboratores : i contadini, ma anche gli artigiani e i mercanti, a cui competono tutte le attività economiche.

Anche qui, siamo davanti a un’immagine ideale, e la realtà è spesso più complessa. Però almeno un elemento di questa descrizione è vero: i cavalieri e i signori feudali si sentono appartenenti a un ceto diverso da quello dei lavoratori; per loro, l’attività delle armi è l’unica occupazione onorevole (e infatti spesso anche quando diventano ecclesiastici continuano a combattere).

Par. 10 • Unisci ciascun termine della prima colonna con il corrispondente della seconda.

Oratores Coltivare la terra

Bellatores P regare Laboratores Combattere

Sintesi Attiva

Completa il testo a lato, inserendo al punto giusto le parole e le espressioni elencate (attenzione: alcune andranno usate più di una volta e altre non andranno inserite affatto, perché sono di troppo).

incoronazione • investitura • lavorativa • militare

Carlo il Calvo primogeniti sottomessi

Lezione 1

Quando Carlo Magno muore gli succede il figlio . All a morte di quest’ultimo l’Impero viene diviso fra i suoi tre figli, , e .

Quando muore comincia una lunga serie di guerre, che termina con l’incoronazione imperiale di . Ma nell’887 Carlo il Grosso viene deposto dai signori feudali: è la fine della dinastia dei e dell’unità dell’Impero.

• cavalieri

• Lotario

• indipendenti

Carlo il Grosso

Carolingi

• servi

Approfittando delle lotte fra i sovrani, i feudatari hanno accresciuto la loro autonomia, tanto che nell’877 hanno ottenuto il , che stabilisce l’ereditarietà dei , che diventano di fatto dei territori .

• Merovingi

• Impero

• autonomia

• deboli cadetti

• capitolare di Quierzy

• feudi maggiori

• ecclesiastici

Montecassino

Ludovico il Pio

• Cluny

Ludovico il Germanico

Per evitare che vengano troppo spezzettati, i feudi sono lasciati in eredità ai , mentre i diventano o . Questo comporta una decadenza della vita religiosa, alla quale cerca di rispondere la riforma dei monaci di , e violenze da parte dei cavalieri erranti. La Chiesa allora attribuisce alla cerimonia dell’ un forte valore religioso, che impegna il cavaliere a proteggere i .

I si danno solo alla vita ecclesiastica o cavalleresca perché i signori feudali ritengono che l’attività sia l’unica degna di loro.

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