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Ciak si gira: Great Britain

E' un legame ancestrale, quello tra la Gran Bretagna e il cinema: basti pensare che le prime immagini in movimento sviluppate su una pellicola di celluloide furono eseguite a Londra, presso Hyde Park, nel 1889 da William Friese-Greene, un inventore britannico che brevettò il procedimento nel 1890. Un esordio da cui ha inizio una lunga storia fatta di racconti, di volti e di ambienti resi celebri dalla diffusione della settima arte. Abbiamo scelto di ripercorrerla, tra Inghilterra e Scozia, attraverso quattro celebri film ed entrare così nel mood dei luoghi narrati da scrittori e sceneggiatori e immortalati dai registi. Per farlo non si può che iniziare dal Cinema Museum, istituzione londinese ospitata al numero 2 di Dugard Way, nel Lambeth (borgo della Grande Londra costituito nel 1965), in quella workhouse dove ha vissuto anche Charlie Chaplin. Si tratta di una collezione unica al mondo di “memorabilia”, dai primordi sino all’attualità, che include attrezzature, locandine, arredi art déco, oggettistica e un archivio di centinaia di libri, un milione di foto e più di 5mila chilometri di pellicola. A chiudere il percorso immersivo è il pub interno, uno dei migliori locali di Kennington.

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Alla ricerca di Elisabeth nel sud dell’Inghilterra

Elizabeth – The Golden Age” è il colossal del 2007 diretto dal regista pakistano Shekhar Kapur. L’opera, dedicata alla vita di Elisabetta I, è molto attenta alle ricostruzioni degli ambienti, anche se spesso nella finzione cinematografica i luoghi originali sono stati sostituiti da altri: per esempio nell’East Anglia, la cattedrale di Ely, edificata nel 673, diventa il Palazzo di Whitehall residenza della regina, mentre nell’Hampshire è la magnificenza gotica della cattedrale di Winchester lo sfondo della sequenza in cui la sovrana arringa i suoi per spingerli ad imbracciare le armi contro il re spagnolo. Nel borgo di origine sassone di Hartfield, è la maestosa villa di campagna del conte di Salisbury (già set cinematografico dei film di Batman e di Lara Croft) a trasformarsi negli appartamenti di Maria Stuarda e infine, a Cambridge, il Saint John’s College fa da quinta alla scena in cui Elisabetta incontra per la prima volta l’avventuriero Sir Walter Raleigh. Si tratta di una carrellata di location eccezionali che costituiscono ottimi punti di partenza per la scoperta del sud dell’Inghilterra le cui attrazioni includono borghi medioevali, stazioni balneari, il porto di Portsmouth e particolarità come il museo dell’automobile di Beaulieu.

Ballando nella contea di Durhamcon Billy Elliot

Billy Elliot” è un film del 2000 scritto da Lee Hall e diretto da Stephen Daldry, ispirato alla vera storia del ballerino Philip Mosley. Sottofondo storico del film è quello dello sciopero dei minatori inglesi del 1984 nel nord dell’Inghilterra. Molte scene sono girate nella contea di Durham in una serie di borghi accomunati dallo stesso destino: nacquero per ospitare chi lavorava nell’industria pesante e nelle miniere della zona, e si svuotarono dopo che questa fetta dell’economia britannica subì una grande crisi. Sono questi dei luoghi ancora autentici che nascondono veri tesori, a incominciare dalla cittadina di Durham, con la cattedrale normanna e il castello dell’XI secolo, entrambi dichiarati Patrimonio dell’Umanità. La casa della famiglia di Billy si trova al numero 5 di Ashton street nel borgo di Easington Colliery, mentre la famosa scena in cui il ragazzino danza per strada è stata girata a poche miglia di distanza, nella Embleton street di Dawdon. Si trova infine a Middlesbrough il particolare ponte - una specie di chiatta sospesa - immortalato nella scena in cui Billy va a fare l’audizione con la sua insegnante di ballo: si tratta del Tees Transporter Bridge la cui costruzione risale al 1911 ed è l’unico ponte di questo genere attualmente utilizzabile in Gran Bretagna.

In Scozia, i castelli della principessa

"The Queen” è un film del 2006 diretto da Stephen Frears, che narra gli eventi succeduti alla morte di Lady Diana. Si tratta di una pellicola girata in gran parte in Scozia e che ha dato notorietà a una collezione di castelli fantastici e ai loro immancabili fantasmi. Le prime due location utilizzate nel film sono nella contea dell’Aberdeenshire: la prima, che nella finzione cinematografica rappresenta le residenze reali londinesi, è il trecentesco Castello di Balmoral, la seconda è il Castello di Fraser, edificio fortificato di origine quattrocentesca. Lo spirito qui custodito sarebbe quello di una principessa assassinata che vaga nella notte suonando il pianoforte. Spostandosi nell’Ayrshire Meridionale un’altra ambientazione è il Castello di Culzean: splendida costruzione in arenaria che si erge scenografica su uno sperone roccioso affacciato sul Firth of Clyde. Secondo la leggenda il maniero sarebbe abitato da almeno sette fantasmi, tra cui quello di un pifferaio magico. La visita della regione comprende anche il borgo di Ayr dove tra torri e ponti si trova il Tam O’Shanter Inn che, aperto nel 1749 e citato dallo scrittore Robert Burns nell’omonimo romanzo, è il pub più antico della Scozia.

Il cuore impavido delle Highlands

Braveheart” è un film del 1995, recitato e diretto da Mel Gibson, che narra la storia romanzata dell’eroe scozzese William Wallace. Il modo migliore per “entrare” nel colossal è indossare gli scarponi da trekking e camminare lasciandosi avvolgere dal fascino delle Highlands, una terra selvaggia dove i ghiacciai hanno modellato le vette più alte dell’isola. Da qui, nel giro di pochi chilometri, sono tanti i borghi da visitare legati alla vita di William Wallace e usati come set del celebre film. Il primo è Elderslie, luogo natale dell’eroe, oggi sobborgo di Glasgow, dove sono anche presenti le rovine della Auchenbathie Tower che era di proprietà della famiglia Wallace. In ordine cronologico il secondo paese è Lanark, ai piedi del Ben Nevis, il monte più alto della Gran Bretagna, dove il giovane William trascorse la sua infanzia. Immancabile poi la località di Stirling, dove l’eroe sconfisse l’esercito inglese, episodio qui documentato nel The National Wallace Monument: una torre museo dove, attraverso cimeli, tra cui la vera spada di Wallace, è raccontata la storia del patriota. Infine, imponente su una cupola di basalto vulcanico, è il castello di Dumbarton, la più antica fortezza dell’isola e la prigione in cui Wallace fu detenuto prima di essere trasferito a Londra dove fu condannato a morte.

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