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Le Castella, storia sull’acqua
E' dal cuore del piccolo borgo marinaro che s’inizia a vedere il profilo del castello aragonese, collegato alla costa da una lingua di terra e di sabbia. Collocato nel cuore dell’Area Marina Protetta di “Capo Rizzuto”, il borgo di Le Castella è rinomata meta di mare e storia della costa ionica calabrese. Lo scenario che si gode dalle sue spiagge sabbiose e dai tratti di scogliera, intervallati da piccole calette in sabbia grigia chiara, è unico. In questo tratto di Ionio il mare e il cielo sono infatti divisi dalla singolare sagoma della fortezza edificata nel XV secolo, antico ricovero per i soldati impegnati contro gli attacchi degli invasori provenienti dal mare. Tratto di litorale particolarmente scenografico, forse unico per l’originale collocazione della fortezza tra le acque e scelto come set per importanti film di successo, Le Castella è uno dei luoghi più apprezzati del mare calabrese, dove la storia e l’arte si mescolano al paesaggio, alla natura, ai colori e ai sapori di questo scenario del sud Italia.
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Scogli e calette
Il territorio che fa da cornice alla fortezza rappresenta l’estrema propaggine orientale dell’area calabrese che unisce le terre crotonesi, conosciuta come il Marchesato. La zona costiera di Le Castella è caratterizzata dall’alternarsi di zone sabbiose e scogliere che fanno da cornice alle acque limpide che accarezzano le estremità della fortezza aragonese, perla e attrazione della zona. I fondali sono popolati di cernie, barracuda e i curiosi pesci pappagallo. Le acque sono anche adatte per le immersioni che offrono agli appassionati scenari che vanno dall’ondeggiare dei cespugli di Posidonia Oceanica agli anemoni di mare, tra saraghi, occhiate e salpe. Tra gli scogli è invece facile imbattersi in esemplari di polpo. Tra la fauna marina che popola le acque di Le Castella e dell’area marina di Isola di Capo Rizzuto vi sono anche i delfini e le tartarughe caretta. Gli splendidi fondali sono esplorabili anche da chi non ama le immersioni e possono essere ammirati grazie ai battelli a fondo trasparente che di giorno e in notturna regalano lo spettacolo delle acque di quest’angolo di Ionio.
Atmosfere aragonesi
Antico ricovero per i soldati, la fortezza di Le Castella merita una visita per la sua particolare ubicazione ma anche per il suo valore storico e architettonico. Svetta la sua torre cilindrica nel bel mezzo del complesso, il cui impianto originale risalirebbe al XIV secolo, all’interno della quale si snoda una bella scala a chiocciola in pietra che ne collega i tre piani. Una serie di stratificazioni storiche si apprezzano durante la visita a questo gioiello nel mare, dal quale si apprezza la bellezza del litorale, contesto ambientale di importante pregio naturalistico nel mezzo della Riserva Marina di Capo Rizzuto. Il profilo della fortezza caratterizza il vicino borgo ma anche i locali del luogo, alcuni dei quali regalano scorci della sua sagoma e propongono piatti della tradizione marinara e contadina della zona tra cui il riso con il finocchietto selvatico, il riso con borragine e formaggio di capra, la zuppa di pesce, patate e peperoni fritti e il tortino di zucca fritta.
Pasolini e Monicelli
Nel magnifico scenario di Le Castella e della sua fortezza sono state girate tra le scene più belle e importanti di alcuni dei film che hanno fatto la storia del nostro cinema. Tra questi c’è “L’Armata Brancaleone”, indimenticabile pellicola del 1966 di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman, Gian Maria Volonté e Catherine Spaak. Commedia avventurosa vincitrice di tre Nastri d’argento è tra i capolavori del regista romano, film apprezzato anche per le scenografie e i costumi di Piero Gherardi e per la colonna sonora scritta da Carlo Rustichelli. Altra storica pellicola girata in parte a Le Castella è “Il Vangelo Secondo Matteo”, diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1964. Il film, storico e religioso, è incentrato sulla vita di Gesù com’è appunto descritta nel Vangelo di Matteo. Tra i protagonisti del film Enrique Irazoqui, nei panni di Cristo, Margherita Caruso e Susanna Pasolini rispettivamente nel ruolo di Maria da giovane e da anziana.
Antichi manieri
A una manciata di chilometri dal blu del Mar Ionio si stendono le zone collinari e, più all’interno, quelle montuose del Marchesato, zona della Calabria che coincide oggi con la provincia di Crotone. Tra i centri più interessanti della zona c’è Caccuri, delizioso borgo a 650 metri di quota, posto in cima a una rupe e caratterizzato da un maniero, prestigiosa residenza d’epoca. Caccuri propone un bel centro storico tra ripide salite, tortuose strade e piazzette e fu set del film di Mario Camerini “Il brigante Musolino”, con la grande Silvana Mangano. Altro gioiello del Marchesato è il borgo di Santa Severina, inserito nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”, impreziosito dal castello risalente al periodo della dominazione normanna. Tra le altre emergenze architettoniche ci sono il battistero bizantino, di forma circolare con affreschi risalenti al X-XII secolo e la cattedrale risalente al XIII secolo. Da vedere anche la capitale calabrese del vino, il borgo medievale di Cirò, centro abitato ben conservato situato ai margini della Sila, dove perdersi tra scale e scorci suggestivi.