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Premiata Macelleria Marzani, di padre in figlio
È la storia di una famiglia italiana, nella florida provincia lombarda, che tra valori e buone intenzioni, tramanda l’antico mestiere del macellaio con spirito moderno e concretezza, per guidarlo verso il futuro
Gianluca e Alessandro Marzani hanno raccolto il testimone: sotto la guida del padre, Francesco, portano avanti una tradizione fatta di professionalità, buonsenso, legame col territorio e progetti futuri. Perché le basi sono importanti ma occorre anche saper cogliere i cambiamenti e seguire la propria visione del mondo, del mercato, delle aspettative della gente. È questo il macellaio di domani.
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Dal 1965 c’è sempre stato un Marzani in macelleria, a Cantù, cittadina della Brianza che conserva l’identità di una popolazione laboriosa e intraprendente. Francesco Marzani, dopo aver fatto esperienza nella bottega di famiglia, nel 1992 apre il suo nuovo negozio, ampio e situato in una zona centrale della cittadina, un’area in via di sviluppo con la costruzione di un centro commerciale all’aperto. È la svolta attesa per ingrandire l’attività e puntare sulla qualità e il servizio, per creare una realtà moderna e ben strutturata.
Oggi, accanto a Francesco Marzani ci sono Gianluca e Alessandro che, dopo gli studi alberghieri e qualche esperienza nella ristorazione – Gianluca in sala e Alessandro in cucina – nel 2020 entrano definitivamente in macelleria. Una scelta ponderata e consapevole, racconta Gianluca: “Siamo fortunati perché abbiamo trovato lo sbocco ideale nell’attività di famiglia. Gli studi ci hanno aperto la mente e fatto conoscere la realtà del lavoro in senso ampio, però il mestiere di macellaio l’abbiamo imparato da nostro padre. La scuola così come è strutturata offre una visione del mondo del lavoro, specialmente il lavoro dell’accoglienza, che non corrisponde esattamente alla realtà che si incontra una volta usciti dalle aule, o comunque incompleta. Oggi, molti giovani sono scontenti della scelta fatta perché non hanno capito prima, o non gli è stato illustrato sufficientemente, che le giornate sono lunghe e comprendono anche i weekend e le feste. Lavorare in macelleria ti permette di svolgere un’attività soddisfacente, seppure impegnativa, e al tempo stesso coltivare la vita privata. Credo che sarebbe utile indirizzare i giovani verso mestieri come il macellaio, il pescivendolo, il pasticcere, che offrono una buona qualità di vita”.
Certo, se vuoi fare il macellaio ci vuole attitudine. Occorre preparazione, un’apertura mentale adatta. Gianluca Marzani ammette che non è un mestiere che si può affrontare senza la giusta predisposizione: “Non dimentichiamo che si tratta sempre di uccidere degli animali. Noi lo sappiamo bene perché ci occupiamo anche della macellazione dei vitelli. Collaboriamo con due stalle dei dintorni e seguiamo tutto il processo. Papà si occupa anche di preparare tutto il capitolato d’intesa nel quale viene definita l’alimentazione del vitello e, compiuti i 6 mesi, procediamo alla macellazione. Questo ha contribuito a insegnarci a rispettare gli animali. Sembra un paradosso ma è così. Quando sai che devi togliere la vita a un animale che hai visto crescere, un essere senziente, capisci che è importante dare valore al suo sacrificio. Allora impari a utilizzare tutto l’animale, al 100%, per non sprecare nulla; l’animale ha dato la vita per nutrirti e merita di essere rispettato al pari degli esseri umani. Quando sai che togli la vita ma lo fai in modo etico elevi l’animale e gli attribuisci il giusto valore. Il macellaio è colui che valorizza l’animale da vivo per offrirgli il giusto riconoscimento anche una volta che è morto”. Dal 2015 la Macelleria Marzani fa parte del circuito Coalvi e, recentemente, ha introdotto anche il bue grasso di Carrù nel suo assortimento; la carne di vitello resta, naturalmente, il punto di forza del- la vendita, secondo le tradizioni culinarie e culturali della zona. Come non ricordare piatti iconici della cucina lombarda, dalla cotoletta all’arrosto della domenica, dal bruscìt al brasato. “La nostra proposta al cliente – spiega Gianluca – vuole essere basata su un prodotto di buona qualità ma ad un prezzo abbordabile. Mio padre ha sempre sostenuto che tutti devono poter accedere a un prodotto buono, sano e sostenibile anche economicamente. La nostra carne risponde a questi requisiti che per noi sono fondamentali. La nostra fascia di clientela è espressa da persone comuni, semplici come noi, con cui è bello dialogare e instaurare un contatto umano. Non ci interessa