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piano per pandemia influenzale

Chiusura

Una volta completato il lavoro, il Piano Pandemico è stato presentato alla Direzione Aziendale per la revisione e l’approvazione. Successivamente è stato condiviso alle diverse istituzioni (Sindaci, MMG/PLS, Farmacie Territoriali, Comuni, Sindacati, collegio di direzione ed altri enti ecc) che a vario titolo hanno collaborato in maniera significativa con l’Azienda nella pandemia da Sars-Cov-2. Infine, il Piano è stato approvato con Delibera del Direttore Generale n. 909, entro i termini previsti del 31 dicembre.

Conclusione

Il Piano deve molto all’esperienza acquisita sul campo nel corso della recente pandemia da Sars-CoV-2. Pur con alcuni limiti, è importante sottolineare il senso generale del documento: tutta l’azienda ristruttura le proprie funzioni e risorse in maniera trasversale, progressiva e coordinata, a partire dalla fase interpandemica, per prepararsi a dare una risposta straordinaria di assistenza a tutela della salute della popolazione. Aspetti chiave, quale collaborazione, trasversalità, flessibilità, gestione delle crisi e dell’incertezza, raggiungimento degli obiettivi, utilizzo degli strumenti di Project Management, devono inserirsi nel DNA di un’azienda sanitaria pubblica locale, che generalmente ha modelli organizzativi altamente specializzati ma poco elastici al cambiamento in assenza di un’adeguata preparazione. La stesura del Panflu in ULSS 6 è stato un esempio di come il Covid abbia lasciato questi valori all’interno dell’azienda. La redazione del Piano pandemico è stata una lunga e complessa attività che ha richiesto un impegno e una collaborazione costante da parte di tutti gli attori coinvolti. Tuttavia, grazie ad un’attenta pianificazione e organizzazione, il processo di redazione è stato portato a termine senza incontrare particolari criticità in termini di tempistica. Le diverse prospettive e competenze degli attori coinvolti hanno reso, a volte, difficile individuare soluzioni condivise e armonizzare le diverse esigenze. Tuttavia è stato possibile portare a termine il compito grazie all’impegno e alla dedizione di tutti gli attori coinvolti, nonché grazie ad un’attenta gestione organizzativa di un team numeroso. Il Gruppo di coordinamento aziendale, reso permanente, sarà inoltre incaricato del monitoraggio dell’attuazione di quanto previsto e della periodica revisione del piano. Infatti, per essere efficace il Piano pandemico non può essere scolpito nella pietra, ma deve essere inteso come un documento vivo. La preparazione a una pandemia influenzale è da intendersi un processo ciclico di pianificazione, attuazione, monitoraggio e revisione. Per citare Albert Camus, scrittore e filosofo francese, dal suo romanzo La peste: “Nel mondo ci sono state, in egual numero, pestilenze e guerre; e tuttavia pestilenze e guerre colgono gli uomini sempre impreparati”. La lezione più preziosa appresa dal Covid-19 è forse questa: la risposta ad un’emergenza di sanità pubblica non può essere improvvisata, e il livello di preparazione di ogni più piccola articolazione di un’azienda sanitaria nel gestire tali eventi può avere un ruolo determinante nel salvare vite umane. A chi è stato direttamente coinvolto nel contrasto della pandemia, la più grande dopo l’Influenza Spagnola nel 1918, spetta l’arduo compito di conservare e trasmettere questa cultura ai professionisti sanitari di domani.

Si ringraziano il Direttore Sanitario A. Mariotto, tutti i componenti dello Steering Committee e tutte le persone a vario titolo coinvolte nell’elaborazione del piano pandemico aziendale ULSS 6.

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