DIGITALE E SOSTENIBILITÀ CRISI UCRAINA FOCUS MESCOLAZIONE
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Marzo 2022
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SOMMARIO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it
ANNO 65 - MARZO
Abbiamo letto
RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA
10 Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Grafica e impaginazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Grafiche Arrara Grafiche Arrara s.r.l. – Abbiategrasso (MI) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg.EU 679/2016 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell'art. 15 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS Srl - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.
L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
Mondogomma
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INDUSTRIA 4.0 PER UNA PRODUZIONE PIÙ SOSTENIBILE
Macchinari e processi, anche nel settore della gomma, stanno subendo una profonda trasformazione per effetto dell’introduzione delle tecnologie digitali e dell’automazione definite come Industria 4.0. In che misura queste novità possono migliorare la sostenibilità della produzione? Una recente analisi indica 15 ambiti dell’attività manifatturiera in cui i vantaggi sono sensibili
22 VENTI DI GUERRA: L’IMPATTO ECONOMICO DELLA CRISI UCRAINA Dopo la decisione di Vladimir Putin e dello stato russo di invadere l’Ucraina si aprono vari possibili scenari, che possono avere conseguenze molto pesanti sull’economia europea e su quella italiana, oltre che sulle aziende del settore gomma. Tra varie analisi ne esaminiamo una, messa a punto prima della guerra da economisti ed esperti di strategia internazionale del gruppo finanziario olandese Rabobank. Da cui si evince che le sanzioni avranno conseguenze economiche serie. Ma anche nel caso in cui si fosse deciso di non intervenire, il prezzo da pagare sarebbe stato molto alto per tutti
Rassegna Stampi
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MACCHINE PER LA MESCOLAZIONE, IL MERCATO CRESCE
I produttori di macchinari per le sale mescole sono concordi nel definire il 2021 un anno di crescita e nel proiettare anche sul 2022 previsioni ottimistiche. Le incognite maggiori riguardano l’aumento dei prezzi delle materie prime e le difficoltà nei trasporti e nella reperibilità di componenti, ma finora tutti sono riusciti a contenere i disagi di questa situazione e a evitare di riversarne le conseguenze sui clienti. La riapertura delle fiere in presenza dovrebbe però costituire una spinta al business, che già sta facendo registrare un aumento degli ordini sia internazionali che interni.
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I nostri punti di forza
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
SOMMARIO ANNO 65 - MARZO
Dalle aziende
42 SETTANT'ANNI DA SPECIALISTI DELLO STAMPAGGIO Fondata a Rivoli (Torino) nel 1952, Taurus Sages, tra le più qualificate realtà nello stampaggio a iniezione di articoli tecnici in gomma e silicone, taglia quest’anno il traguardo dei 70 anni di attività. All’importante anniversario l’azienda arriva con un fatturato in crescita e diversi nuovi progetti che la fanno guardare al futuro con grande ottimismo. Siamo andati a esplorare questa realtà per scoprire come opera, come è organizzata e quali programmi ha per il futuro
Normative
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48 UN MINI-RIFORMA SU SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il Decreto Fisco e Lavoro (legge 215 del 17/12/2021), entrato in vigore il 21 dicembre scorso, introduce novità in ben 14 articoli del Testo Unico sulla salute e la sicurezza del lavoro, oltre a riscriverne integralmente l’Allegato I che indica le violazioni e le conseguenti sanzioni. Si realizza così una vera e propria “mini-riforma” della materia. Tra i temi trattati anche quello dei lavoratori irregolari, per cui l’attività di un’azienda può essere sospesa se dopo un’ispezione, almeno il 10% dei lavoratori risulti non inquadrato o inserito come lavoratore autonomo occasionale
News
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54 IL TACCUINO Partono i corsi dell'Assogomma Academy. Un ricco programma Carbon black. Mercato in forte crescita u Trelleborg potenzia la sua presenza in Italia ampliando l'attività di Interfit u Energia, rincari e sanzioni. I pericoli per il nostro manifatturiero secondo Assolombarda. Per gli elastomeri +34% solo a gennaio u Novotema installa un nuovo impianto per l'abbattimento dei fumi u Versalis avvia la produzione sostenibile nel suo stabilimento di Crescentino u Clariant apre in Cina uno stabilimento per la produzione dei suoi ritardanti di fiamma u A Pesaro un campo da basket fatto con 3.500 kg di gomma riciclata u u
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64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO
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Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012
INTERVIEWS
Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders technical manager, Continental UK
EXPO REVIE
Letter of I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche the law internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y
Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI RICERCA DI ADDITIVI SOSTENIBILI DERIVATI DALL’OLIO DI SOIA K. Cantwell, J. Kulig, Goodyear Tire & Rubber Company, Akron, Ohio (USA) - RubberWorld, settembre 2021, pag. 24-26 tradizionali oli DAE, TDAE e MES, utilizzati come plastificanti nelle mescole di gomma, sono tutti di origine fossile. È dal 2011 che Goodyear sta valutando l’utilizzo dell’olio di soia (SBO) come alternativa e ha scoperto che le sue esclusive proprietà strutturali e fisiche possono essere sfruttate per migliorare il processo di mescolazione e la prestazione in applicazioni pneumatico. Di conseguenza Goodyear ha sviluppato molti prodotti con SBO come olio estensore per SSBR e come materia prima nelle mescole per pneumatici, producendo nel 2017 il pneumatico Assurance WeatherReady, che è stato il primo pneumatico vettura con gli oli tradizionali del battistrada sostituiti dall’SBO. Gli sforzi di ricerca e sviluppo in quest’ambito vanno avanti, sia perché l’SBO continua a dare a Goodyear benefici di processo e prestazione, sia perché l’impegno dell’azienda ad aumentare l’utilizzo di materiali sostenibili si concretizza nella sostituzione degli oli da petrolio con SBO rinnovabile, con l’obiettivo già raggiun-
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PICTURE-PERFECT
THE NEXT TOP MODEL
UNIVERSITY FOCUS
Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers
We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough?
Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
to dell’utilizzo al 25 % entro il 2020 e quello a lungo termine di una sostituzione al 100 % entro il 2040. Questo studio prende in considerazione la possibilità di utilizzare SBO non solo come olio, ma anche come prodotto con una seconda funzionalità, per mezzo di trattamento dell’SBO con trietossisilano per ottenere un nuovo agente idrofobico, che migliori le interazioni polimero-carica. Si valuta in questo caso l’utilizzo di olio di soia altamente oleico HOSBO, varietà di SBO promosso dall’industria della soia in sostituzione del tradizionale grado raffinato e capace di ridurre anomalie sperimentali, compreso il grado di funzionalizzazione. Prendendo come riferimento il classico “triangolo magico” delle prestazioni (resistenza al rotolamento, trazione sul bagnato e usura del battistrada), si esaminano i risultati delle prestazioni di due mescole battistrada contenenti, oltre ad olio naftenico e silano Si266, diverse quantità del nuovo agente idrofobico soia-silano. Il miglior risultato ottenuto è quello alla base dello studio, ossia la messa a punto del prodotto soia-silano, mentre i compromessi rilevati per le tre proprietà del triangolo portano alla conclusione che, nonostante il potenziale interesse per future va-
lutazioni, il nuovo prodotto non soddisfa i criteri di prestazione richiesti da Goodyear. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI GOMMA LIQUIDA FUNZIONALIZZATA PER FORMULAZIONI PNEUMATICO E. Klein, O. Yoneji, Kuraray America, Houston, Texas (USA), D. Koda, Y. Uehara, Kuraray, Kurashiki, Okayama (Japan) - RubberWorld, settembre 2021, pag. 42-44 tradizionali plastificanti, utili per abbassare la durezza, migliorare la processabilità e ridurre i costi, possono tuttavia influire negativamente sulle proprietà oltre a rischiare la messa al bando, come nel caso di ftalati e oli aromatici, per i rischi ambientali e di salute umana. Le gomme liquide di Kuraray (KLR) sono invece plastificanti senza inconvenienti, soprattutto per quanto riguarda volatilità e trasudamento, dal momento che covulcanizzano con le gomme solide, e possiedono quindi un notevole potenziale di crescita come plastificanti rispettosi dell’ambiente. Questo articolo è interessante soprattutto per chi non conosce ancora le gomme liquide di Kuraray o, pur conoscendole, non è al corrente delle due applicazioni illustrate: additivo plastificante per migliorare l’aderenza
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ABBIAMO LETTO PER VOI
sul ghiaccio del pneumatico e, sempre nel settore del pneumatico, additivo silanizzato per migliorare l’interazione silice-gomma. Prima di affrontare le due applicazioni, vengono descritte le caratteristiche della gomma liquida di Kuraray, che è un polidiene a basso peso molecolare ed è chiamato “plastificante reattivo”, perché il suo peso molecolare è progettato per essere ad un livello intermedio fra una tipica gomma solida e un plastificante, possedendo caratteristiche di entrambi i materiali, ma soprattutto la covulcanizzabilità. Base delle KLR è il monomero trans-β-farnesene, rinnovabile in quanto ottenuto tramite fermentazione da zucchero di canna, già usato, una volta polimerizzato, in formulazioni pneumatico con benefici pratici quali più bassa resistenza al rotolamento e migliore prestazione a basse temperature. Per migliorare la tenuta sul ghiaccio del pneumatico, è necessario inserire in formulazione additivi per ammorbidire il battistrada: mentre la maggior parte di questi prodotti tende a migrare o trasudare in esercizio, la gomma liquida non dà questi inconvenienti e offre ottimi coefficienti di frizione. Con riferimento all’interazione silicegomma, la gomma liquida silanizzata consente di ottenere un più alto valore di modulo M300 e un più basso effetto Payne (indice di migliore dispersione della carica), offrendo quindi una migliore resistenza al rotolamento e una migliore resistenza all’abrasione.
MACCHINARI E ATTREZZATURE METODI DI PRODUZIONE ADDITIVA DI PARTI IN GOMMA BASATA SU POLIMERI DI GOMMA LIQUIDA - PARTE 2: SVILUPPO DI FORMULAZIONI DI MESCOLA A BASSA VISCOSITÀ PER L’UTILLIZZO IN PRODUZIONE ADDITIVA R. Thiel,B. Klie,U. Giese, Deutsches Institut für Kautschuktechnologie, Hannover (Germany), email: Benjamin.klie@ dikautschuk.de - KGK n. 4/2021, pag. 27-32. uesta seconda parte dello studio (vedi recensione della prima parte sul numero di dicembre 2021 della rivista) descrive le sfide nello sviluppo e nella composizione delle formulazioni di mescola basata su gomma liquida. La mescola finale deve avere, a temperatura ambiente se possibile, una viscosità nell’intervallo che ne consenta il dosaggio con il sistema “vipro-HEAD 5”. Allo stesso tempo è importante assicurarsi che i manufatti ottenuti dalle mescole sviluppate abbiano proprietà meccaniche, che si avvicinino perlomeno agli standard industriali dei manufatti prodotti in modo convenzionale. Per questo motivo si presta speciale attenzione al processo di mescolazione e all’utilizzo delle unità di mescolazione convenzionali, dal momento che l’energia fornita dal basso sforzo di taglio, dovuto alla viscosità, danneggia la dispersione delle cariche. Dopo avere illustrato due metodi teorizzati per miscelare e disperdere carbon black in gomma liquida BR e relativo apparato, la possibilità
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di vulcanizzare a zolfo una miscela di 40 phr di butadiene e 60 phr di gomma liquida e situazioni relative ad NBR liquida vulcanizzata a perossido o zolfo, lo studio affronta la parte sperimentale. Vengono preparate tre mescole con 80 phr di gomme liquide (Nipol 1312LV di Zeon, L-IR-390 di Kuraray e Polyvest 130 di Evonik) e 20 phr di gomme solide della stessa classe di polimero (Perbunan 2845 F di Arlanxeo come NBR, Natsyu 2002 di Goodyear come IR e Buna CB 24 di Arlanxeo come BR). Queste tre mescole vengono messe a confronto con mescole di ugual formulazione con 100 phr della relativa gomma solida. Illustrato il processo di miscelazione, opportunamente riportato in una tabella come le formulazioni adottate per ogni mescola prodotta, lo studio espone i risultati ottenuti in merito a: • analisi reologica; • cinetica di vulcanizzazione; • proprietà meccaniche; • durezza. Ai fini conoscitivi dei lettori, un breve paragrafo parla poi della manipolazione e dell’immagazzinamento delle mescole a base gomma liquida prima che si proceda alla produzione additiva. I risultati delle prove confermano la potenzialità di utilizzo delle gomme liquide, caricate con carbon black, per il processo di produzione additiva, realizzata con il macchinario indicato nella prima parte dello studio: una migliore progettazione della ri-
Il Gruppo MAAG è partner dell‘industria di trasformazione dei polimeri in tutto il mondo. Tutte le nostre soluzioni integrate, dai sistemi di pompaggio e filtrazione, ai sistemi di pellettizzazione e polverizzazione, ai sistemi di riciclaggio, hanno prestazioni eccezionali per le esigenze dei clienti più esigenti.
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cetta (per esempio tramite livello di carica e concentrazioni di gomma solida) al fine di aumentare le proprietà e nuove prove sperimentali saranno oggetto di studi ulteriori, che verranno pubblicati di volta in volta. COSTRUZIONE E SIMULAZIONE APPROCCIO STATISTICO DI PROGETTAZIONE DI MESCOLE IN GOMMA EPDM ISOLANTE PER CONSENTIRE SOLUZIONI DI ALLEGGERIMENTO PRESSO OEM DEL SETTORE AUTO V. Colombo, Dow Europe, Tarragona (Spain), S. Wu, Dow Texas (USA), V. Thakur, Dow Europe, Horgen (Switzerland), email: vthakur1@dow. com - KGK n. 4/2021, pag. 33-38. egli ultimi anni si è sviluppata una forte tendenza nel settore automotive verso la diminuzione delle emissioni di anidride carbonica, che dovranno essere inferiori a 78 g.CO2/Km entro il 2025, e le strategie, adottate dagli OEM (Original Equipment Manufacturer), consistono nel diminuire il peso dei componenti dell’auto e nell’elettrificare i veicoli. Per quanto riguarda la diminuzione di peso, un approccio è quello di sostituire l’acciaio delle portiere con metalli più leggeri, come magnesio e alluminio. In questo modo, tuttavia, si arriva ad una degradazione elettrochimica del profilo in EPDM, causata dalla corrosione della superficie metallica. Per impedire il contatto galvanico fra portiera in Mg/Al e corpo vettura in acciaio, che sono messi in contatto elettrico dalla sia pur bassa conduttività del profilo in EPDM, occorre aumentare la resistività del profilo dal tradizionale valore di 106 Ω.cm ad almeno 108 Ω.cm; questo aumento si può ottenere riducendo il contenuto di carbon black, a scapito però delle proprietà complessive della mescola. Questo articolo si focalizza sulla comprensione dei fondamenti della corrosione elettrochimica per spiegare meglio il verificarsi del processo e i requisiti imposti alle mescole di EPDM. Oltre a questo viene proposta una progettazione statistica di esperimenti con un modello di previsione
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da essa derivato, che aiuterà a formulare in modo ottimale le ricette delle mescole per controbilanciare le sfide imposte dalla riduzione del contenuto di carbon black. Visto l’argomento, l’articolo non è di facile lettura se non per chi già sa di corrosione elettrochimica, i cui fondamenti vengono comunque esposti in dettaglio prima di passare alla modellazione statistica per prevedere le proprietà delle mescole, utilizzando i gradi di EPDM NORDELTM 6565XFC e 4725P, alla parte sperimentale, alla caratterizzazione e finalmente alla sezione risultati e discussione, tutte opportunamente corredate da tabelle, figure e grafici. In pratica vengono utilizzati, come variabili, carbon black e rapporto fra i due gradi di EPDM, cambiando le quali si ottiene tutta la gamma di proprietà a cui si è interessati. ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE GEL CRITICO E PROGETTAZIONE DEL CICLO DI VULCANIZZAZIONE DELLA GOMMA D. Nichetti, Rheonic, M. Scacchi, Alpha Technologies (UK), email: dario.nichetti@ polimi.it - KGK n. 4/2021, pag. 63-69. e informazioni sulle proprietà termiche dei processi di vulcanizzazione sono piuttosto limitate, anche se non è soltanto la formulazione della gomma, che gioca un ruolo fondamentale nelle proprietà finali del manufatto, ma anche la cinetica di vulcanizzazione. Durante la vulcanizzazione, il calore è trasferito dallo stampo alla gomma, con una fase iniziale caratterizzata da un aumento di temperatura della mescola, che causa una notevole espansione termica e uno stato di tensione che produce un forte aumento di pressione nello stampo. Se la pressione si rilascia durante questa fase, all’apertura dello stampo si formano nella gomma zone di porosità, che comprometteranno la prestazione del manufatto in esercizio, per cui è importante che lo stato di tensione, creato dall’espansione termica, sia controbilanciato dalla formazione della struttura reticolare.
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Questo studio evidenzia come la transizione dallo stato di non vulcanizzato a quello di vulcanizzato sia caratterizzato dalla formazione di una particolare struttura reticolare chiamata gel critico, in cui tutte le catene hanno almeno un legame con un’altra catena polimerica. Dopo due interessanti paragrafi dedicati agli stati chimico-fisici durante la vulcanizzazione e alla transizione sol-gel e relativa contrazione volumetrica, lo studio definisce le mescole su cui si effettuano le prove: si tratta di tre diverse mescole a base cis-poliisoprene, NBR e NR/BR (vulcanizzazione a perossido senza carica per le prime due, a zolfo per la terza, che è una tipica mescola per battistrada pneumatico). Viene così esposta la parte sperimentale, che si apre con un lungo paragrafo, che prende in considerazione l’andamento del modulo elastico e del die gap (contrazione volumetrica) durante la vulcanizzazione della mescola in NBR a 170 °C, l’andamento di tan δ in funzione della frequenza durante la vulcanizzazione della mescola in IR a varie temperature, il tempo di formazione del gel critico delle tre mescole a varie temperature e l’esponente di rilassamento e il parametro di rigidità del gel critico per le tre mescole in funzione della temperatura isotermica di vulcanizzazione. Due ulteriori paragrafi si occupano del gel critico e dell’area di spugnosità, riferiti alla mescola per battistrada pneumatico, e dell’ottimizzazione del ciclo di vulcanizzazione, in cui si evidenzia che è importante considerare il tempo al quale comincia il fenomeno della reversione, così come lo è la necessità di raggiungere uno stato di reticolazione il più uniforme possibile in tutte le zone di diverso spessore alla fine della vulcanizzazione, soprattutto per articoli di grosso spessore (si esamina il caso di un pneumatico per agricoltura). La conclusione dello studio ribadisce l’importanza della progettazione di un ciclo di stampaggio otti-
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mizzato per un manufatto di grosso spessore, che si incentra sulla definizione della temperatura dello stampo come parametro di processo e su di un tempo di vulcanizzazione, in grado di garantire che il manufatto non abbia zone sottovulcanizzate all’apertura dello stampo con relativo rilascio di pressione. PROVE E MISURAZIONI INDAGINE SPETTROSCOPICA DEL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DI MESCOLE DI GOMMA PER FIANCO DEL PNEUMATICO M. Sharj-Sharifi, S. Taghvaei-Ganjali, H. Margfharian-Pekachaki, Department of Chemistry Faculty of Chemistry Islamic Azad University Tehran North Branch (Iran), email: s_taghvaei@iau-tnb.ac.ir - KGK n, 4/2021, pag. 39- 45. ossidazione termica è un problema per la maggior parte 01-3.pdf 2 20/04/21 6:14 PM delle gomme che, in contatto
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con ossigeno e con la contemporanea azione di calore, nonché ozono e stress dinamico, luce ed alcuni ioni metallici, vedono rompersi i doppi legami della catena principale con formazione di radicali liberi. È per evitare questo fenomeno che alle gomme si aggiungono antiossidanti, in particolare quando si tratta di pneumatico, che nella sua struttura molecolare presenta molti doppi legami insaturi. Soprattutto i fianchi del pneumatico, sottoposti a carichi dinamici e a flessioni durante la guida, sono una zona critica per l’accumulo di calore, che accelera il processo di diffusione dell’ossigeno e favorisce così una rapida ossidazione. I più comuni e importanti antidegradanti per pneumatico sono le parafenilendiammine (IPPD), la cui funzione è quella di ridurre la velocità di ossidazione: nell’introduzione dello studio vengono descritti i meccanismi di ossidazione e il fun-
zionamento degli antiossidanti per contrastarla. Lo studio si prefigge di identificare il processo di degradazione dell’IPPD e i prodotti di ossidazione dopo differenti periodi di tempo, utilizzando i metodi spettroscopici NMR (Nuclear Magnetic Resonance) e FT-IR con cella ATR. Allo scopo vengono preparate sette mescole per fianco pneumatico a base gomma naturale (75 phr) e BR (25 phr), variando il tempo di invecchiamento da 0 a 72 ore in forno ad aria a 60 °C con intervalli di 12 ore. Le misurazioni di NMR sono usate per identificare e monitorare la degradazione dell’IPPD sugli estratti dalla superficie dei campioni, così da valutare gli effetti del periodo di invecchiamento sul livello di protezione sotto ossidazione termica. Dal canto suo la tecnica FT-IR serve per confrontare i cambiamenti nei vulcanizzati con tempi diversi di invecchiamento, considerando i prodotti
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di ossidazione dell’IPPD a loro volta antidegradanti. Molto lunga la parte relativa ai risultati, dedicata all’analisi spettroscopica ATR-FT/IR, che inizia con un’interessante esposizione del funzionamento dell’IPPD che, come tutti gli antidegradanti, protegge il vulcanizzato di gomma migrando sulla sua superficie e formando una patina sedici ore dopo la vulcanizzazione. La protezione della gomma, fornita dagli antiossidanti, si attua con l’ossidazione dell’antiossidante stesso e con il cambiamento nella sua struttura chimica, per cui ne consegue che col passar del tempo l’antiossidante lascia il posto a prodotti di ossidazione sulla superficie della gomma. Altrettanto interessante è la definizione di invecchiamento, dovuta al ricercatore Erhenstein, secondo la quale esso consiste nella totalità dei cambiamenti chimici e fisici nel corso del tempo, che provoca una modifica delle proprietà meccaniche tale per cui la vita utile del prodotto viene ridotta. Lo studio dimostra la validità delle spettroscopie utilizzate per valutare la protezione dell’antiossidante sulla base delle proprietà fisiche dei campioni in tempi diversi, in riferimento alle strutture dell’IPPD e dei suoi prodotti di ossidazione. Il risultato pratico finale è che il processo di protezione va avanti finché l’IPPD è presente sulla superficie della gomma e cessa quando la degradazione si manifesta con cambiamenti drastici delle proprietà meccaniche. PROVE E MISURAZIONI SVILUPPO DI UNA NUOVA METODOLOGIA DI MISURAZIONE PER DETERMINARE IL GRADO DI RETICOLAZIONE DI PRODOTTI ELASTOMERICI c. Hopmann, F. Fey, M. Facklam, A. Limper, Institut für Kunststoffverarbeitung, RWTH Aachen University, Aachen (Germany), email: fabian.fey@ikv.rwth-aachen.de - KGK n. 4/2021, pag. 46-51. l grado di reticolazione degli elastomeri è un parametro fondamentale nella lavorazione della
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gomma, che influisce notevolmente sulle proprietà di un prodotto, come durezza, carico di rottura, resistenza alla lacerazione, elasticità e resistenza chimica, e che oltre alla formulazione della mescola dipende soprattutto dal profilo temperatura-tempo del materiale durante la vulcanizzazione. Riferendoci all’estrusione di profili o altri articoli in gomma, varie forme di energia sono usate per la vulcanizzazione (infrarossi, aria calda etc.), ciascuna delle quali, presa singolarmente, produce un riscaldamento non omogeneo dell’articolo, con la conseguenza che per ora un controllo a circuito chiuso del processo di vulcanizzazione non può essere realizzato. Ci si basa sull’esperienza e su dati generici di raccomandazioni varie, opportunamente adattati e ottimizzati, ma rimane il fatto che manca un metodo per misurare il grado di reticolazione di un estruso in un modo integrato nel processo. Sono stati fatti in realtà vari tentativi per monitorare la vulcanizzazione in continuo con misurazioni in linea (risonanza magnetica, ultrasuoni etc.), ma nessuno di questi è riuscito ad affermarsi sul mercato. Tuttavia recenti ricerche dell’istituto IKV offrono un’altra possibilità per quantificare il grado di reticolazione, sulla base della frequenza di risonanza dell’estruso misurata con vibrometro laser. Esposti i fattori che influenzano la frequenza di risonanza, la mescola di prova a base EPDM con vulcanizzazione a zolfo, da cui si ricavano campioni, stampati a 100, 120, 140 e 160 °C con tempi differenti per avere almeno cinque diversi gradi di reticolazione per campione, ed illustrata infine la misurazione delle proprietà acustiche, lo studio affronta la discussione dei risultati, che si articola nei seguenti paragrafi: • frequenza di risonanza in dipendenza della durata del riscaldamento; • caratteristiche acustiche alternative; • confronto dei dati acustici e RPA; • confronto della frequenza di risonanza con fattore di perdita e durezza. Dalle prove effettuate si deduce che
la frequenza di risonanza ha il potenziale per descrivere il grado di reticolazione come sostituto di un parametro meccanico. Soprattutto nell’intervallo di più alti gradi di reticolazione, l’andamento della curva della frequenza di risonanza corrisponde qualitativamente a quello del torque con RPA o anche al fattore di perdita. Nell’intervallo di più bassi gradi di reticolazione, l’interpretazione della frequenza di risonanza è ambigua, in quanto influenzata dalle fluttuazioni negli spessori del campione durante lo stampaggio e da alta dispersione riconducibile ad errori durante la loro produzione. Si dovrebbero esaminare i campioni, che presentano discontinuità nella curva di risonanza e che dovrebbe eliminarsi con tempi bassi di riscaldamento, ed effettuare una misurazione DSC per confrontare non solo le caratteristiche meccaniche fra loro. A conti fatti le indagini compiute nello studio possono essere utili come base per una futura ricerca, al fine di sviluppare un concetto di misurazione, che permetta un monitoraggio integrato nel processo del grado di reticolazione nell’estrusione della gomma. ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE MECCANISMO DI CONTATTO MIGLIORATO PER MESCOLE DI GOMMA AD ALTA VISCOSITÀ SU SUPERFICI DI RULLI CALANDRA MEDIANTE UTILIZZO DI DIFFERENTI AGENTI ADESIVANTI - PARTE 2 O. Krieger, B. Klie, U. Giese, Deutsches Institut für Kautschuktechnologie e.V., Hannover (Germany), email: benjamin. klie@dikautschuk.de - KGK n. 4/2021, pag. 52-58. ella prima parte di questo studio (vedi recensione sul numero di dicembre 2021 della rivista) si parlava delle diverse classi di adesivanti riguardo alla loro prestazione per creare appiccicosità in mescole ad alto contenuto di carica. Posto che, dopo la mescolazione, i
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fogli di gomma calandrata rimangono in magazzino per un certo tempo prima della vulcanizzazione, in questa fase è importante il comportamento all’efflorescenza e alla migrazione degli adesivanti e di altri ingredienti, perché una separazione di fase nella mescola potrebbe causare inomogeneità nel prodotto vulcanizzato o una patina sulla sua superficie. In questa seconda parte dello studio si esamina l’influenza delle resine adesivanti, prese in considerazione, sul comportamento all’adesione in dipendenza dal tempo, e la si confronta con le loro solubilità e compatibilità nella mescola, per mezzo di analisi chimica della superficie con ATR-FT-IR e parametri di solubilità Hansen. Viene inoltre valutata l’influenza degli adesivanti sul reticolo della silice per mezzo di misurazioni RPA in correlazione con la viscosità della mescola.
La par te teorica della solubilità dell’adesivante nelle mescole di gomma, ricca di formule ed equazioni per gli addetti ai lavori, viene esposta in termini generali e secondo il concetto di Hansen e con il metodo di calcolo incrementale di Hoftyzer e Van Krevelen. Vengono prodotte dieci mescole a base NBR (Krynac® 3330F), una di riferimento senza adesivante e nove con tipi diversi di adesivante, tutte con vulcanizzazione a sistema zolfo, e viene fatta una valutazione della solubilità dei vari adesivanti secondo i parametri di Hansen. La parte dello studio dedicata ai risultati, dopo una verifica dell’influenza della resina adesivante sul reticolo della silice, descrive l’influenza del tempo di immagazzinamento sul comportamento di adesione e migrazione in superficie dei componenti della mescola, conclu-
dendosi poi con l’analisi chimica della superficie mediante ATR-FT-IR. La conclusione dello studio riassume quanto emerso dalle prove, in particolare che: • i risultati dei parametri di solubilità di Hansen, insieme alle temperature di rammollimento delle resine e dei componenti della mescola, permettono di valutare la velocità di diffusione e il comportamento di efflorescenza; • le resine alchil-fenoliche con alte temperature di rammollimento offrono una prestazione superiore di adesione e hanno un’influenza positiva sull’effetto Payne, riducendo l’interazione carica-carica; • di solito l’appiccicosità diminuisce considerevolmente dopo breve tempo, ma le resine fenoliche esaminate aumentano l’autoesione fino a sette giorni di immagazzinamento.
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di Giovanni Invernizzi
Industria 4.0 per una produzione più sostenibile Macchinari e processi, anche nel settore della gomma, stanno subendo una profonda trasformazione per effetto dell’introduzione delle tecnologie digitali e dell’automazione definite come Industria 4.0. In che misura queste novità possono migliorare la sostenibilità della produzione? Una recente analisi indica 15 ambiti dell’attività manifatturiera in cui i vantaggi sono sensibili
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insieme di tecnologie descritte come Industria 4.0 sta trasformando profondamente la manifattura, sia nelle grandi imprese come in quelle di dimensioni medie e piccole. Parliamo di un mix di soluzioni che sommano sensori innovativi con dispositivi perennemente connessi alla rete tramite l’Internet of
Things, software avanzati e intelligenza artificiale per analizzare i dati, automazione e robotica per rendere la produzione più efficiente. Le imprese manifatturiere, anche quelle della gomma, possono misurare concretamente il diffondersi di questo nuovo concetto nei macchinari di nuova generazione che trovano
sul mercato. Presse per lo stampaggio a iniezione sempre più efficienti, sistemi di manifattura additiva per una prototipazione più rapida dei pezzi, strumenti di laboratorio connessi al gestionale, sistemi di controllo di qualità e cernita basati sulla visione artificiale: tutte insieme queste novità contribuiscono anche a ridisegnare
Foto di Wilfried Pohnke/Pixabay.
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il modo di produrre e, di conseguenza, anche quello di concepire la stessa attività aziendale, con ricadute in tutte le funzioni, dall’ufficio tecnico alla produzione, dal marketing alla logistica. POCHI STUDI IN MATERIA Intuitivamente le tecnologie dell’Industria 4.0 contribuiscono a rendere più efficienti tutti i passaggi nella catena del valore della trasformazione della gomma e, quindi, a ridurre tempi, sprechi di materiale, pezzi difettosi, consumi energetici, interventi di manutenzione. L’effetto sulla sostenibilità della produzione sembra quindi implicito. Finora però sono stati pochi gli studi sistematici condotti su questo tema. L’introduzione di robot, per esempio, può senz’altro ridurre sprechi e tempi ciclo, ma comporta un consumo energetico che va considerato nel momento in cui si vuole definire una precisa impronta ambientale dell’attività produttiva. QUINDICI AMBITI DI MIGLIORAMENTO A provare a fare chiarezza sul reale apporto alla sostenibilità delle tecnologie digitali è stato un gruppo internazionale di studiosi che, lo scorso febbraio, ha pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of Cleaner Production” uno studio comparativo, che ha analizzato le ricerche più autorevoli sul tema. Nell’articolo, intitolato “Industry 4.0 applications for sustainable manufacturing: A systematic literature review and a roadmap to sustainable development” (doi.org/10.1016/j. jclepro.2021.130133), gli autori hanno individuato 15 ambiti in cui le soluzioni per la transizione 4.0 contribuiscono a rendere più sostenibile la produzione manifatturiera. Le conclusioni si possono ovviamente applicare anche al settore gomma, con una precisazione fatta dagli studiosi, e cioè che le tecnologie in sé non hanno il potenziale di ridurre consumi e impatti sull’ambiente. A ottenere questo risultato è il concorrere tra loro ma, soprattutto, il loro utilizzo intelligente, che può essere realizzato soltanto da un management forma-
Il Piano Transizione 4.0 Messo a punto da ministero per lo Sviluppo economico serve a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. È destinato a tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, per strutture produttive ubicate in Italia, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20%. A tutti coloro che rispettano tali requisiti è riconosciuto un credito d’imposta, come segue. 1. Per beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232 - ex Iper ammortamento). Nel 2022, in particolare, sono riconosciuti, il 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; il 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro; il 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro. 2. Per beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205). Riconosciuto il credito d’imposta del 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza. 3. Per altri beni strumentali materiali (ex superammortamento) diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A. In questo, nel 2022, è riconosciuto il 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro. 4. Per altri beni strumentali immateriali diversi da quelli ricompresi nel citato allegato B. Nel 2022 il 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro. Il credito d’imposta è inoltre riconosciuto nella misura del 15% se i beni riguardano investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici destinati dall’impresa alla realizzazione di modalità di lavoro agile, ai sensi dell’articolo 18 della legge del 22 maggio 2017 n. 81.
to e preparato. Ecco allora quali sono i 15 ambiti di miglioramento della produzione industriale in funzione della sostenibilità su cui agisce Industria 4.0. 1. INNOVAZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS L’industria 4.0 e le sue componenti, come la capacità in tempo reale, la decentralizzazione o la modularità, integrate da moderne tecnologie come la produzione additiva e l’Internet of Service, consentirebbero ai produttori di rivoluzionare il proprio modello operativo e la capacità di creazione di valore . A sua volta, l’innovazione del modello di business migliora
la proposta di valore dei produttori ai clienti offrendo prodotti e servizi più sicuri, più puliti e più funzionali. 2. PRODUZIONE ORIENTATA AL CLIENTE Nell’ambito dell’Industria 4.0, tecnologie come la produzione additiva, Internet of Service, Internet of People, insieme al principio di modularità, consentono ai produttori di sviluppare un sistema di produzione più agile e flessibile che consente la personalizzazione di prodotti basati economicamente sulle richieste dei clienti, in modo che tutti gli stakeholder ricevano valori più elevati. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
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Una possibile roadmap di come Industria 4.0 può contribuire alla manifattura sostenibile. Fonte: Ng Tn Ching et al., Industry 4.0 applications for sustainable manufacturing: A systematic literature review and a roadmap to sustainable development, Journal of Cleaner Production, Vol. 334, February 2022. 3. PRODUTTIVITÀ DEI DIPENDENTI Industria 4.0 e condivisione delle informazioni in tempo reale, chiarezza della comunicazione, automazione delle attività, connettività interdipartimentale, migliore interazione uomomacchina e operazioni di produzione semplificate aumenterebbero le prestazioni relative dei dipendenti. Una maggiore produttività dei dipendenti di solito porta a margini di profitto più sani, migliori condizioni di lavoro e una rete aziendale più sana.
4. RIDUZIONE DELLE EMISSIONI NOCIVE Tecnologie e principi abilitanti per l’industria 4.0 come Internet delle cose industriale, sistemi cyber-fisici, robot intelligenti, capacità in tempo reale, interoperabilità e integrazione orizzontale e verticale e concetti emergenti come fabbrica intelligente e la rete di fornitura digitale offre enormi opportunità per l’efficienza industriale e, successivamente, il controllo e la riduzione delle emissioni e la conservazione dell’ambiente.
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5. MARGINE DI PROFITTO DI PRODUZIONE MIGLIORATO Le fabbriche intelligenti nell’ambito dell’Industria 4.0 sono più agili, flessibili e reattive (Yli-Ojanperä et al., 2019). Nell’ambiente di produzione intelligente, processo decisionale automatizzato ed efficiente, maggiore qualità del prodotto, clienti più soddisfatti e rischio aziendale ridotto, insieme a molti altri vantaggi, offrono ai produttori un margine di profitto migliore (Vrchota et al., 2020). A loro volta, i produttori economicamente produttivi sono meglio attrezzati per promuovere la sostenibilità socio-ambientale. 6. PIANIFICAZIONE E CONTROLLO INTELLIGENTE DELLA PRODUZIONE Tecnologie digitali Industria 4.0 come Internet delle cose industriale, intelligenza artificiale, big data, analisi predittiva e funzionalità come trasparenza dei dati, condivisione di informazioni in tempo reale, capacità di consapevolezza del contesto e il risultato la trasparenza dei processi facilita lo
sviluppo di funzionalità intelligenti per la pianificazione e il controllo della produzione, come la raccolta automatizzata dei dati o la pianificazione adattiva in tutta l’officina (Dev et al., 2020b). La produzione ottimizzata e intelligente è un facilitatore ampiamente accettato della produzione sostenibile. 7. AGILITÀ DI PRODUZIONE L’ecosistema di produzione integrativo, decentralizzato e interoperabile nell’ambito dell’Industria 4.0 offre ai produttori l’agilità necessaria per far fronte in modo efficiente alle incertezze ambientali. Industry 4.0 consente inoltre ai partner della filiera di produzione di applicare tempestivamente ed economicamente il necessario adeguamento di prodotto e processo, ottimizzando al contempo gli impatti socio-ambientali dei processi di cambiamento impiegati. 8. PRODUTTIVITÀ ED EFFICIENZA DELLA PRODUZIONE Industria 4.0 promuove la produttività
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e l’efficienza dei sistemi di produzione attraverso lo sviluppo tecnologico e una migliore connettività. L’automazione dell’officina, il monitoraggio dei processi e la visibilità della catena di approvvigionamento che ne derivano portano ulteriormente a una maggiore affidabilità delle apparecchiature, a tempi di fermo macchina ridotti, a scorte ottimizzate e a un maggiore coinvolgimento dei dipendenti, condizioni che promuovono la redditività della produzione e la salvaguardia dell’ambiente. 9. NUOVE OPPORTUNITÀ DI LAVORO La trasformazione digitale nell’ambito dell’Industria 4.0 aumenta enormemente la complessità dei sistemi di produzione. Nonostante l’innegabile perdita di posti di lavoro a causa dell’automazione, l’Industria 4.0 crea nuovi tipi di occupazioni che prima non esistevano. I produttori che investono nella trasformazione digitale non hanno altra scelta che aggiungere nuovi profili professionali come ingegneri del software, esperti di tecnologia dell’informazione e operatori di macchine multiqualificati alla loro forza lavoro. Nuove opportunità di lavoro nell’ambito dell’Industria 4.0, se governate correttamente, possono portare a una riduzione delle disparità occupazionali e di reddito.
10. EFFICIENZA DELLE RISORSE E DELL’ENERGIA L’efficienza delle risorse e dell’energia è al centro dell’Industria 4.0, dato che le tecnologie innovative sottostanti forniscono un controllo in tempo reale sul consumo di energia e risorse a livello di catena di approvvigionamento. A livello di fabbrica intelligente, i macchinari dotati di sensori, i controller delle macchine, il sistema di esecuzione della produzione intelligente e i sistemi di gestione dell’energia basati su cloud promuovono la sostenibilità a lungo termine consentendo una diagnosi continua e in tempo reale del consumo di risorse ed energia. 11. COSTI DI PRODUZIONE RIDOTTI Industry 4.0 offre numerose opportunità di risparmio sui costi di produzione come produzione autonoma 24 ore su 24, 7 giorni su 7, aumento del volume di produzione, migliore qualità del prodotto, maggiore precisione di produzione, riduzione degli errori di produzione e maggiore efficacia delle apparecchiature. La riduzione dei costi di produzione e il conseguente aumento delle prestazioni economiche consentono ai produttori di stabilire le priorità e impegnarsi meglio per lo sviluppo socio-ambientale.
12. AMBIENTE DI LAVORO SICURO E INTELLIGENTE Le tecnologie Industry 4.0 come Industry 4.0 e la realtà aumentata portano a dipendenti più intelligenti e connessi. I dispositivi indossabili intelligenti e la realtà aumentata consentirebbero la formazione sul lavoro contestuale dei dipendenti per fornire il miglioramento delle competenze essenziale per mantenere la sicurezza e la produttività nell’ambiente industriale. In alternativa, l’automazione e i robot collaborativi alleggeriscono i lavoratori da compiti non ergonomici e pericolosi. 13. INTEGRAZIONE DEL PROCESSO DI FILIERA L’integrazione orizzontale e la trasformazione della rete di fornitura tradizionale in un’entità digitale e integrata sono tra i principi di progettazione più fondamentali dell’Industria 4.0. Tecnologie integrative come Internet delle cose industriale, Internet dei servizi, Internet dei dati, blockchain e analisi del cloud consentono lo sviluppo dell’integrazione delle attività, della condivisione di informazioni in tempo reale, dell’integrazione del flusso fisico e delle capacità di integrazione del flusso finanziario tra i membri di una supply chain. L’integrazione del processo nella catena di approvvigionamento e le sue ca-
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ratteristiche, come la gestione collaborativa della conoscenza, lo sviluppo del prodotto, la pianificazione del prodotto, la pianificazione della domanda e le iniziative decisionali offrono enormi opportunità di sviluppo economico e ambientale. 14. SVILUPPO SOSTENIBILE DEL PRODOTTO Lo sviluppo sostenibile del prodotto è estremamente ad alta intensità di risorse, informazioni e tecnologia. L’industria 4.0 supporta la SUPD facilitando l’approccio di valutazione del ciclo di vita allo sviluppo di nuovi prodotti. La tecnologia digital twin e la simulazione dell’intero ciclo di vita di un prodotto stanno rivoluzionando la fase di ideazione di SUPD (Tao et al., 2018). In alternativa, la progettazione assistita da computer ad alte prestazioni e le tecnologie di produzione additiva aumentano l’efficacia della fase di sviluppo del concetto SUPD. Ancora più importante, la funzionalità di produzione intelligente di Industry 4.0 promuove la fase di commercializzazione dei prodotti SUPD grazie alle sue capacità di efficienza e produttività. 20
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15. RETE DI CREAZIONE DI VALORE SOSTENIBILE La creazione congiunta della sostenibilità attraverso le catene del valore richiede che tutti i membri della catena del valore, dal fornitore di livello più basso al consumatore finale, abbraccino il concetto di sostenibilità per creare valore insieme. Fortunatamente, l’Industria 4.0 e le tecnologie sottostanti consentono l’integrazione delle catene del valore in modo che tutti i membri della catena del valore possano contribuire alla co-creazione di prodotti e servizi più sostenibili. Inoltre, Industry 4.0 facilita l’incorporazione di tecnologie eco-compatibili, materie prime e fonti di energia rinnovabile attraverso le catene di produzione e garantisce che le caratteristiche sostenibili siano riconosciute attraverso le catene del valore, in modo che i vantaggi della sostenibilità siano distribuiti in modo imparziale tra tutti i membri della catena del valore. UN PROCESSO A CATENA Tutti questi 15 impatti positivi che le tecnologie di Industria 4.0 possono apportare in termini di sostenibilità
vanno a comporre un sistema sfaccettato, in cui ogni tecnologie ha un suo ruolo, ma dove è il loro concorrere tutte insieme a garantire i risultati ottimali. In un percorso virtuoso, nel momento in cui in azienda si cominciano a introdurre le tecnologie digitali in un ambito preciso, a cascata si rende necessario agire anche sugli altri aspetti. Secondo gli autori dello studio è particolarmente importante l’intervento nell’integrazione del processo di filiera, perché coinvolge non solo l’azienda ma anche i suoi fornitori e clienti a monte e a valle, determinando direttamente trasformazioni in ottica di sostenibilità anche in altre attività aziendali, some la trasformazione del modello di business, la produzione orientata la cliente, l’incremento del margine di profitto, la produttività ed efficienza, la creazione di valore attraverso una rete di collaborazioni e lo sviluppo di prodotti sostenibili. Non tutte le 15 funzioni evidenziate dallo studio sono intrinsecamente ecosostenibili. È soltanto il fatto che agiscano insieme nel processo manifatturiero a renderle tali. u
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di Giovanni Invernizzi
Venti di guerra: l’impatto economico della crisi ucraina Dopo la decisione di Vladimir Putin e dello stato russo di invadere l’Ucraina si aprono vari possibili scenari, che possono avere conseguenze molto pesanti sull’economia europea e su quella italiana, oltre che sulle aziende del settore gomma. Tra varie analisi ne esaminiamo una, messa a punto prima della guerra da economisti ed esperti di strategia internazionale del gruppo finanziario olandese Rabobank. Da cui si evince che le sanzioni avranno conseguenze economiche serie. Ma anche nel caso in cui si fosse deciso di non intervenire, il prezzo da pagare sarebbe stato molto alto per tutti
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entre chiudiamo questo numero di marzo de L’Industria della Gomma ancora non è chiaro che cosa accadrà esattamente tra Russia e Ucraina. L’invasione da parte dell’esercito russo non si è risolta con una rapida guerra
lampo e il rischio di una drammatica escalation è sotto gli occhi di tutti. Di fronte a una simile tragedia, e ai capricci di politici che evidentemente hanno dimenticato quali sofferenze possa comportare una guerra, non siamo in grado di formulare previsio-
ni precise. È chiaro però che qualunque siano gli esiti di questo conclitto le conseguenze economiche anche sull’Italia e sulle imprese manifatturiere del nostro Paese saranno altissime. Conseguenze che riguarderanno, per esempio, le esportazioni di macchi-
Uno scorcio di Kiev, capitale dell’Ucraina. La città non è distante dal confine con la Bielorussia, dove truppe russe si sono stanziate a metà febbraio, penetrando poi nel paese lungo una direttrice d’invasione aggiuntiva a quella orientale nel Donbass. La guerra tra Russia e Ucraina avrà conseguenze assai gravi sull’economia europea e italiana e sull’attività delle aziende del nostro manifatturiero. Foto di Wilfried Pohnke/Pixabay.
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nari verso la Russia, visto che siamo il settimo fornitore di Mosca, per un valore complessivo di più di 20 miliardi di euro. Ma gravi impatti subirà di sicuro anche l’importazione di materie prime come il gas naturale, da cui siamo fortemente dipendenti per la produzione di energia, o di commodities. In particolare le aziende del settore gomma dipendono molto dalla Russia per quanto riguarda le forniture di carbon black e di altri chemicals, utilizzati sia per la produzione di gomma sintetica sia per la formulazione di mescole. In una situazione già critica per i continui rincari del costo dell’energia e per la difficoltà di reperire materie prime e chemicals, questa drammatica cirsi umanitaria promette quindi di produrre anche gravi disagi alle aziende italiane. TRE POSSIBILI SCENARI Ma come è possibile ipotizzare quali saranon gli effetti? Per tentare di ca-
pirlo abbiamo cercato analisi e valutazioni di esperti, per scoprire che cosa ne pensano gli addetti ai lavori. In particolare ci siamo imbattuti in un interessante documento del gruppo finanziario olandese Rabobank, che il 18 febbraio scorso ha pubblicato un suo studio dal titolo “How We Would Pay for the War - The macro impact of Ukraine war/sanctions” (Quanto pagheremmo per la guerra - L’impatto macro della guerra e delle sanzioni ucraine). Gli esperti di Rabobank che hanno esteso il documento, specialisti in strategia ed economisti, vedevano in particolare tre scenari possibili. Nel primo, il danno economico è notevole ma sopportabile; nel secondo, che al momento pare quello attualmente in atto, è severo per certi aspetti; nel terzo scenario potrebbe invece rivelarsi così doloroso da essere assunto come paradigma in futuro. In ogni caso, dicono gli analisti, pagheremo tutti per la guerra, in un modo o nell’altro, anche se in modo diverso a se-
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conda del tipo di conflitto. La difficoltà della situazione rende complesso anche il lavoro degli esperti di Rabobank che, spiegano, hanno considerato una situazione semplificata e cioè che si verifichi una breve guerra tra Russia e Ucraina e che la Russia vinca rapidamente. Partendo da questo presupposto iniziale gli analisti che, lo ricordiamo, hanno realizzato lo studio prima dellìinizio della guerra, ipotizzano tre possibili scenari descritti, per brevità indicati con le lettere A, B e C. Lo scenario A prevede che i paesi occidentali si dimostrino estremamente deboli e divisi rispetto all’aggressione militare russa e non rispondano né a livello militare né con sanzioni. Abbiamo visto che non è andata così, almeno finora. Lo scenario B ipotizza che vengano invece imposte sanzioni efficaci sulla Russia ed è quello che, al momento, sembra meglio rispecchiare la situazione attuale. Lo scenario C immaginache vengano imposte sanzioni efficaci sia sulla Russia sia nei confronti di tutti i paesi che non ri-
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I tre scenari ipotizzati dallo studio di Rabobank nel caso di conflitto tra Russia e Ucraina, con una rapida conclusione positiva per la Russia. Scenario A: gli impatti sull’economia in assenza totale di sanzioni alla Russia. Scenario B: impatti nel caso di sanzioni efficaci sulla Russia. Scenario C: i gruppi contrapposti che si verrebbero probabilmente a creare nel caso in cui vengano imposte sanzioni alla Russia e a tutti coloro che continuano a intrattenere relazioni commerciali con il paese. Fonte: RaboResearch.
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spettino eventuali embarghi e continuino a condurre scambi con il paese governato da Putin. EFFETTI DEGLI SCENARI A E B Nel suo rapporto Rabobank contempla ricadute in vari ambiti. Noi qui ci limitiamo a considerare l’impatto sul commercio globale e quello sui prezzi del petrolio e del gas naturale. A partire dai primi due scenario, quello senza sanzioni o con sanzioni efficaci solo per la Russia. Nel caso dello scenario A, il commercio globale di merci subisce forti impatti soltanto per i primi sei mesi, con cali significativi dei volumi soprattutto tra Russia e paesi europei. Nello scenario B si ipotizzano sanzioni su Russia, Bielorussia e sull’Ucraina occupata da parte di Usa, Europa, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud. Gli scambi della Russia continuerebbero però con paesi, come la Cina, che si sono già dichiarati pronti a continuare la collaborazione. In questo caso la Cina importerebbe i prodotti russi a un prezzo di vantaggio, con la possibilità poi di esportarli e reimmetterli sl mercato a prezzi maggiorati. Per quanto riguarda il costo del petrolio lo scenario A porterebbe a una crescita del valore del Brent per una serie di fattori, legati agli aumentati costi di transito e ai premi assicurativi più elevati. Uno scenario simile a quello che si verificò nel 2011 con la crisi li-
bica che portò il barile a un aumento da 90 a 125 dollari per effetto della totale sospensione della produzione da parte del paese nordafricano. Lo Scenario B vedrebbe invece, secondo gli esperti di Rabobank, una crescita del valore del barile fino a 135 dollari, per un periodo di tempo più prolungato. Per il gas naturale, invece, la situazione si rivelerebbe ancora più drammatica, dato che Europa e Asia stanno già avvertendo una crisi dell’offerta che ha fatto salire i prezzi oltre i 200 dollari al barile di petrolio equivalente: la spinta alla decarbonizzazione delle economie globali ha portato a una robusta crescita della domanda di gas naturale in Asia, costringendo l’Europa a battagliare sui prezzi per spuntare forniture limitate del combustibile. La Russia è un produttore globale dominante di gas naturale, di cui controlla il 35% del mercato, e l’Europa ne è strettamente dipendente. Non si può prevedere di quanto potrebbero salire i prezzi del gas naturale in caso di interruzione dell’approvvigionamento, dato che i prezzi sono già elevati rispetto alla solito. Nello scenario A Rabobank ipotizza fino a 175 dollari per barile di petrolio equivalente e nello scenario B fino a 215 dollari, e per molto più tempo. L’unico aspetto positivo è che la stagione fredda sta volgendo al termine e la domanda ridotta potrebbe consentire al mercato di sfruttare i mesi caldi per trovare degli aggiustamenti.
A tutto questo andrebbe aggiunto anche un forte aumento dei prezzi di generi alimentari e una forte inflazione, con conseguenze negative sull’economia reale. SCENARIO C: TOTALMENTE IMPREVEDIBILE Nella simulazione di Rabobank, scenario C significa guerra, l’Occidente che impone sanzioni efficaci a Bielorussia e Russia, e poi sanzioni secondarie efficaci alla Cina e ad altre economie che continuano a commerciare con la Russia. Una situazione di questo tipo avrebbe un effetto così dirompente sui flussi commerciali globali che i modelli macroeconomici non sono in grado di coglierlo: nessun modello di economia internazionale globalizzata oggi è in grado di descrivere le implicazioni politiche ed economiche di una situazione che si rivelerebbe vicina a quella determinata dalla Guerra Fredda. È possibile, però, farne una descrizione qualitativa. Gli analisti di Rabobank, infatti, ipotizzano un effetto simile a quello combinato dell’isolamento economico dell’Iran, della guerra commerciale USA-Cina, dell’impatto sulla filiera del Covid, dei problemi causati dalla Brexit uniti all’improvvisa perdita dei mercati di esportazione cinesi. Sarebbe un disastro, reso plausibile soprattutto se sulla politica delle sanzioni si venisse ad affermare un modello già
Effetti della crisi ucraina sull’inflazione. A sinistra nel caso dello Scenario A, a destra nel caso dello Scenario B. Ppt CPI change = cambiamento percentuale dell’indice dei prezzi al consumatore. Fonte: RaboResearch.
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Impatto della crisi ucraina sul prodotto interno lordo (GDP). In blu in assenza di guerra, in arancione secondo lo scenario A (guerra senza sanzioni), in azzurro secondo lo scenario B (guerra con sanzioni solo alla Russia). Fonte: RaboResearch.
applicato dall’amministrazione statunitense in passato, riassumibile con il principio “con noi o contro di noi”. I mercati, secondo l’analisi di Rabobank, sono impreparati a tali risultati, come lo sono stati per la Brexit, la guerra commerciale USA-Cina e il Covid. Per questo motivo, alcune economie eu-
ropee sono preoccupate di mostrarsi troppo dure con la Russia. Tra queste l’Italia, che secondo Bloomberg ha inviato a gennaio un documento non ufficiale alla Commissione Europea, sottolineando le proprie preoccupazioni per il peso che le sanzioni potrebbero avere sulla nostra economia.
Il vero problema è che non imporre sanzioni avrebbe un risvolto della medaglia altrettanto preoccupante: sarebbe come dare il via libera alla Russia nell’utilizzare la guerra come strumento per risolvere le proprie rivendicazioni. Di fronte a questa eventualità si registra le fortissima preoccupazio-
Impatto sulla capacità di spesa della crisi ucraina secondo lo scenario A (guerra senza sanzioni). In dollari e in percentuale sul reddito pro capite. Fonte: RaboResearch.
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Impatto sulla capacità di spesa della crisi ucraina secondo lo scenario B (guerra con sanzioni solo alla Russia). In dollari e in percentuale sul reddito pro capite. Fonte: RaboResearch.
ne di paesi come la Polonia, la Lettonia, la Lituania e l’Estonia, che storicamente conoscono bene il significato e le conseguenze di un’occupazione russa dei loro territori. EFFETTI SULL’INFLAZIONE E SUL PIL Secondo l’analisi Rabobank, lo scenario A porterà a una crescita dell’inflazione tra 0,6 e 1,6 punti percentuali in media nel mondo nel 2022, con l’Italia vicina all’1,5%. L’anno successivo si verificherà un aggiustamento con una riduzione dello 0,4% dell’inflazione in Italia e dello 0,7% a livello globale. Con lo scenario B, invece, l’inflazione crescerà dall’1,3 al 3,5% nel 2022 e ancora tra l’1,4 e il 5,9% nel 2023. Per l’Italia la previsione è di un’inflazione tra il 3,5 e il 3,6% nei due anni. Il prodotto interno lordo scenderà dello 0,3% nell’Eurozona, sia nel 2022 che nel 2023, nel caso di scenario A, mentre si ridurrà dello 0,6% nel 2022 e dell’1,1% nel 2023 con lo scenario B. In termini di capacità d’acquisto per gli italiani, con lo scenario A vedremmo un aumento medio dei costi per gli 28
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italiani di circa 200 dollari l’anno, con un impatto dello 0,7% sul reddito. Con lo scenario B il danno per ogni italiano si attesterebbe in una perdita del potere d’acquisto di 788 dollari, pari all’1,9% del reddito pro capite. Se si verificasse lo scenario C le conseguenze sarebbero imprevedibili, e sicuramente peggiori. Quali sarebbero invece le conseguenze per la Russia? Con la totale mancanza di sanzioni ci guadagnerebbe, con un notevole incremento del reddito medio, fino a quasi 1.000 dollari pro capite. Ma nel caso di sanzioni anche i russi pagherebbero un conto salato, con un’erosione di oltre il 5% del loro reddito. CHI CI RIMETTERÀ DI PIÙ Qualunque sia l’esito di questa crisi, dunque, ci sarà un alto costo da pagare, per le imprese ma anche per i cittadini. Senza dimenticare, naturalmente, che l’impatto più alto si scaricherà sulla pelle del popolo ucraino, che subirà le maggiori conseguenze psicologiche, fisiche ed economiche, tanto più alte quanto più in là dovesse spingersi la Russia nel caso di occu-
pazione militare del paese. Senz’altro ci sarà chi sosterrà l’eventualità di non imporre alcune sanzione al paese di Putin, lasciandogli quindi carta bianca nell’occupare un paese sovrano o una parte del suo territorio. Abbiamo visto che questo scenario avrebbe le minori conseguenze economiche anche per noi, al netto di quello che dovrebbero subire gli ucraini. Ma il prezzo da pagare probabilmente arriverebbe in seguito. Lasciare che si affermi come vincente un modello di stato autocratico, simile a quello russo e a quello cinese, vorrebbe dire ammettere la liceità dell’uso della forza nel dirimere le questioni internazionali, senza alcun rispetto per accordi e trattati. In questo caso potenze senza scrupoli potrebbero sentirsi autorizzate, come già accadde alla fine degli anni Trenta in Europa, ad alzare sempre di più la posta delle proprie pretese territoriali, lasciando i paesi più piccoli o i raggruppamenti meno coesi, come l’Unione Europea, senza alcuno strumento per difendersi. u
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FOCUS
Le nostre domande 1.
Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021?
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Macchine per la mescolazione, il mercato cresce
2.
Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti?
3.
La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supplychain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne?
I produttori di macchinari per le sale mescole sono concordi nel definire il 2021 un anno di crescita e nel proiettare anche sul 2022 previsioni ottimistiche. Le incognite maggiori riguardano l’aumento dei prezzi delle materie prime e le difficoltà nei trasporti e nella reperibilità di componenti, ma finora tutti sono riusciti a contenere i disagi di questa situazione e a evitare di riversarne le conseguenze sui clienti. La riapertura delle fiere in presenza dovrebbe però costituire una spinta al business, che già sta facendo registrare un aumento degli ordini sia internazionali che interni.
4.
Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte?
5.
Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
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FOCUS
Le risposte degli esperti “Negli ultimi anni abbiamo investito per ampliare lo stabilimento e introdurre nuovi macchinari”
CAMImpianti
Ienner Tassinari Fondatore e Responsabile commerciale
1.
Il 2021 è partito in forte crescita, grazie alla spinta del mercato interIl 2021 è stato un anno a dir poco convincente sotto il profilo commerciale e produttivo nel settore gomma e plastica, i numeri parlano chiaro: non solo si è tornati ai numeri del 2019 ma addirittura sono stati migliorati di circa il 4%. Per quanto ci riguarda non solo il mercato interno ha dato risultati positivi, ma anche l’export con Stati Uniti e Federazione Russa come destinazioni principali.
2.
CAMImpianti continuerà la fase di miglioramento ed ampliamento della produzione. Negli ultimi anni sono stati fatti forti investimenti nell’ampliamento delle aree di lavoro: un nuovo capannone, l’inserimento di un nuovo sistema di taglio lamiere e tra un paio di mesi verrà installata una nuova piegatrice automatica; crediamo nel made in Italy e vogliamo continuare a produrre sul territorio. Non abbiamo in programma di produrre macchine nuove ma di migliorare, soprattutto a livello elettrico ed elettronico gli impianti e l’ABC, la macchina di dosaggio small chemicals, che sta avendo molto richieste da parte dei nostri clienti.
3.
Già da fine 2021 si è presentato il problema degli approvvigionamenti sia in termine di tempistiche che di costi di trasporto; non nego che in questo momento oltre a cercare di aumentare il magazzino materie prime e di anticipare il più possibile gli ordini di acquisto ai nostri partner non è possibile fare. Ci sarà sicuramente nei prossimi mesi un allungamento delle tempistiche di consegna. Per quanto riguarda i costi di trasporto, in questo momento sono incontrollabili e non abbiamo altra via che cercare di assorbirli completamente; basti considerare che il lead time per un impianto va da 6 a 12 mesi in base alla grandezza, e noi oggi siamo in consegna con impianti ordinati a giugno o luglio 2021. Ma da settembre il prezzo di un trasporto di un container negli Stati Uniti, per esempio, è triplicato. La situazione quindi è difficile, ma in questa fase di mercato riteniamo che bisogna avere le spalle larghe per poter fare determinate scelte a livello commerciale e cercare di non scontentare i nostri clienti. 32
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4.
Già da diverso tempo la progettazione dei nostri sistemi va verso la riduzione del costo energetico, l’ottimizzazione delle macchine del loro consumo.
5.
Seguiremo con molta attenzione queste fiere. Già lo scorso anno in altri settori si sono visti numerosi accessi e manifestazioni di interesse. Abbiamo tutti voglia di confrontarci di persona e condividere le nostre esperienze: sarà sicuramente interessante parteciparvi. u
“Anche nel 2022 cogliamo segnali positivi da settori come chimica, pneumatici, medicale e industria”
Colmec
Giovanni Colombo Direttore vendite
1.
Il 2021 si è concluso in maniera molto positiva nel nostro settore per la produzione di articoli in gomma, la tendenza continua ad essere positiva anche in quest’inizio di 2022, il che ci fa ben sperare. Colmec, operando sul mercato mondiale, continua a cogliere segnali positivi provenienti sia dalle società multinazionali dell’industria chimica e dei pneumatici sia dalle società medio-grandi operanti nel settore medicale e industriale.
2.
Colmec nel programma produttivo del 2022 affiancherà i suoi clienti operanti nel settore medicale a sviluppare nuovi prodotti e consegnando con assoluta priorità, ad esempio, nuove linee di estrusione per tubi medicali in silicone ad elevata trasparenza, atossicità, biocompatibilità, secondo standard USP Classe VI e ISO10993. Linee installate in camera bianca Classe ISO 7.
3.
Le preoccupazioni del momento sono legate sì all’approvvigionamento delle materie prime e al rischio dei ritardi nelle consegne, ma quella principale riguarda le incertezze politiche sui mercati internazionali. Fortunatamente Colmec non ha preoccupazioni sul mantenimento della propria forza di lavoro. È chiaro però che il management di Colmec dovrà perseverare nel suo impegno a trasformare le sfide, sempre più grandi, in vere opportunità di sviluppo.
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4.
Naturalmente Colmec sta rivolgendo la propria attenzione alla green economy. In questo contesto ha affrontato la sfida della riduzione dei costi energetici e degli scarti sfruttando tutti gli strumenti meccanici, elettrici ed elettronici a disposizione per ottimizzare la “gestione green” dei propri macchinari. A tal proposito, Colmec ha colto l’opportunità di creare più competenze digitali e data-driven e avere una struttura più agile con più automazione e con una più robusta security. Siamo profondamente convinti che quest’agilità sarà fondamentale per il nostro sviluppo industriale.
5.
Colmec non ha mai mancato di partecipare alle fiere di settore. Saremo presenti al DKT e al K2022, come sempre con un nostro stand dove esporremo i macchinari di ultima progettazione. u
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply-chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
FOCUS
“Abbiamo investito molto in sistemi chiusi e aspirati per un controllo assoluto delle polveri emesse in pesatura”
Color Service
Guido Fona Direttore commerciale
1.
Nonostante l’emergenza sanitaria abbia colpito profondamente il mercato e condizionato i progetti di investimento delle aziende, ci riteniamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2021. Abbiamo infatti registrato una domanda in forte crescita. Le aziende sembrano aver riacquisito la fiducia per investire in macchinari innovativi, stimolate anche dagli incentivi previsti dai piani di politica industriale.
2.
Abbiamo ricevuto feedback molto positivi da questo inizio del 2022 e prevediamo un anno di forte crescita e di ripresa dalla crisi sanitaria. La nostra azienda è in continuo sviluppo e il nostro obiettivo per quest’anno, come per gli scorsi anni, è il costante miglioramento dei nostri macchinari e lo studio di nuovi progetti e innovazioni, al fine di fornire ai nostri clienti dei sistemi sempre più performanti, precisi e sostenibili.
3.
La situazione relativa all’approvvigionamento delle materie prime è molto complicata. Abbiamo fatto grossi sforzi per sopperire alle carenze e gestire al meglio gli aumenti di prezzo, ma i forti ritardi nell’approvvigionamento di alcune materie prime hanno inevitabilmente causato un allungamento delle consegne. Purtroppo si tratta di una situazione generalizzata in quasi tutti gli ambiti produttivi e stiamo cercando di limitare il più possibile il problema al fine di soddisfare i nostri clienti con i tempi di consegna. La nostra speranza è che ci sia un allentamento di questa impennata dei prezzi per poter lavorare con più sicurezza e stabilità.
4.
La sostenibilità è un aspetto molto sentito nel settore della gomma, dato che spesso si ha a che fare con prodotti volatili e polverosi. La nostra azienda ha investito molto in ricerca e sviluppo al fine di garantire sistemi completamente chiusi e aspirati con controllo assoluto delle polveri emesse durante la pesatura. I nostri sistemi infatti seguono il modello di produzione dell’economia circolare garantendo il recupero e la reintroduzione dei prodotti nel ciclo produttivo con evidenti vantaggi economici ed ecologici. Questo aspetto è di particolare importanza anche per proteggere l’operatore dall’inalazione di polveri nocive e dalla loro circolazione nell’ambiente. Caratteristiche che soddisfano le normative vigenti a livello mondiale in materia di sicurezza ambientale.
5.
La crisi sanitaria ci ha permesso di studiare e sviluppare nuovi 34
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prodotti. Riteniamo la partecipazione in loco sia la forma migliore per poter presentare delle novità quindi speriamo la situazione epidemiologica ci permetta di prendere parte alle fiere in programma al fine di ottenere quanti più contatti diretti ai quali diamo ancora la massima importanza per la commercializzazione dei nostri sistemi. u
“Abbiamo in programma investimenti per ampliare il laboratorio e l’area di assemblaggio”
Comerio Ercole Riccardo Comerio Managing Director
1.
Il 2021 per Comerio Ercole ha visto un aumento del volume fatturato superiore al 20%, che è oggettivamente un dato molto positivo soprattutto perché non solo supera il risultato del 2020, caratterizzato dall’emergenza pandemica Covid, ma anche quello dell’anno precedente, il 2019.
2.
Il 2022 è un anno caratterizzato già in questi primi mesi da una buona copertura produttiva proiettata su tutto l’anno e su base di ordini per macchine e impianti provenienti da un mix di clienti e paesi finali di destinazione molto equilibrato. È però un anno sicuramente caratterizzato da una complessità di gestione alquanto preoccupante e che vede trasversalmente coinvolte tutte le filiere. Il fenomeno è già in evidenza da alcuni mesi ma non ci sono ancora chiari presupposti di quando questa anomalia della “supply chain” possa essere recuperata. In Comerio Ercole siamo comunque sempre molto concentrati anche con nuovi investimenti specifici a progetti di innovazione tecnologica, che vedranno un ulteriore ampliamento della nostra capacità a livello di laboratorio per la lavorazione della gomma e di nuovi ambienti di produzione in area assemblaggio.
3.
Come già precedentemente richiamato tutta l’industria manifatturiera è fortemente impattata da questa che considero un’assoluta anomalia di mercato e di approvvigionamento: ci sono mille teorie che spiegano il perché tutto ciò stia avvenendo, ma esistono altrettante contro tesi contrarie. È comunque un dato di fatto che un aumento così generalizzato su praticamente tutti i materiali e componenti non c’era mai stato perlomeno negli ultimi venti anni. Oltretutto, la velocità con cui si è presentato il fenomeno ha reso impossibile un corretto adeguamento dei listini, anche considerando che ci sono alcune incidenze che maggiormente impattano in Italia rispetto al resto dei paesi, ad esempio il costo energetico che si correla a una carenza atavica del nostro sistema paese Italia nell’affrontare la problematica. Non sono solo gli aumenti dei costi di trasporto a preoccupare, ma anche
SPECIALE MESCOLAZIONE una strana mancanza di disponibilità di container a livello globale, come se negli ultimi 12 mesi la massa complessiva si fosse contratta. Si parla in alcuni casi di speculazioni e forse almeno una parte di questa componente di criticità ha tale giustificazione. Tutti si attendono un miglioramento della situazione, ma di fatto i principali dealer multinazionali, ad esempio della catena della componentistica elettrica ed elettronica, non sono ancora in grado di dire quando questo “shortage” generale e soprattutto non prevedibile possa terminare, così come l’aumento correlato dei costi. Per costruttori di macchine e impianti abituati di fatto a lavorare con organizzazione “lean” tutte queste variabili di incertezza e di imprevedibilità sui piani di programmazione delle fasi produttive non fanno certo bene e generano indubbie criticità, a volte anche di gestione.
4.
Da anni la Comerio Ercole per propria vocazione investe sullo sviluppo di nuove tecnologie e nuove macchine a supporto del “green rubber”. Nuovi prodotti sono il nostro impianto di estrusione ETP correlato al riutilizzo, ad esempio di scarti vulcanizzati da PFU per la produzione di nuovi manufatti, oppure altre soluzioni ancora in fase di sviluppo sperimentale per la de-vulcanizzazione di scarti di gomma. Comerio Ercole ha anche recentemente formalizzato il suo impegno con l’adozione del bilancio di sostenibilità ESG, per cui ha anche ricevuto un importante riconoscimento vedendosi
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply-chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
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FOCUS assegnato, a fine 2021, nel segmento aziende con fatturato inferiore ai 250 milioni di euro, il premio “Sustanability Award”, ripreso dalla prestigiosa rivista Forbes. In generale, poi, Comerio Ercole, con l’apertura della sezione dedicata alla Industria 4.0, non solo ha spinto sullo sviluppo di soluzioni Iot, ma ha anche fortemente investito per soluzioni Esg, che portino a un effettivo contenimento energetico e che possano essere applicati a tutti i nostri macchinari, quali mescolatori a cilindri, mescolatori interni e calandre a 2, 3 e 4 cilindri.
5.
È oggettivamente difficile parlare già oggi di una normale attività fieristica per l’anno in corso. Pur condividendo che tutti noi abbiamo una concreta aspettativa che l’emergenza pandemica possa divenire a breve una normalità endemica, dobbiamo comunque considerare come gli impatti accessori all’emergenza stessa potranno essere recuperati nel medio e non nel breve: mi riferisco soprattutto al fatto che fiere come quelle di Düsseldorf hanno sempre avuto una visibilità internazionale che ha sempre generato una attrattiva fisica, in fiera, di potenziali clienti provenienti da tutto il mondo. Sarà difficile che tutte le limitazioni di movimento vadano a scomparire così velocemente e quindi Comerio Ercole partecipa sicuramente a tutte queste manifestazioni (così come ha già partecipato negli ultimi mesi ad altre fiere sia in Europa, che Asia e Russia) con la stessa presenza di sempre, ma è giusto ritenere che ci si debba attendere una ridotta partecipazione da alcune aree specifiche del mondo e che però notoriamente sono tra quelle commercialmente di maggiore interesse. Siamo però molto convinti che bisogna iniziare a recuperare, con immutata passione e determinazione, quello spazio di normalità fisica che ci ha sempre contraddistinto: le fiere in “remoto” non si possono fare. In “remoto” abbiamo imparato a fare tante cose e ora le facciamo anche bene, risparmiando tempo e con maggiore efficienza, ma alcune cose si possono fare solo con la presenza fisica e tra queste consideriamo ancora gli eventi fieristici. u “Quest’anno ci dedicheremo allo sviluppo dei nostri mescolatori interni e di nuovi servizi per i clienti”
G3
Pierpaolo Gagliardi General Manager
1.
Rispetto a quanto dichiarato lo scorso anno, le nostre previsioni si sono trasformate in realtà. Oltre a un ottimo feedback dal mercato nazionale abbiamo avuto una crescita importante nel mercato internazionale dove le nostre macchine, in particolare i mescolatori interni compenetranti ad interasse fisso e variabile, ma anche i mescolatori interni ricostruiti secondo il nostro processo garantito, hanno riscosso un forte interesse. 36
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
2.
Per il 2022 ci aspettiamo un trend di crescita pari almeno quanto il 2021. Veniamo sempre più coinvolti in progetti che prevedono la fornitura di nuove macchine e dove è richiesto il nostro know-how altamente specialistico nelle ricostruzioni. Per il 2022 ci concentreremo principalmente su due progetti specifici. Il primo è quello di continuare lo sviluppo della nostra serie di mescolatori interni (sia tangenziali che compenetranti ad interasse fisso e interasse variabile), perfettamente intercambiabili ai mescolatori più diffusi e attualmente in esercizio in modo tale da consentire all’utilizzatore finale di mantenere la configurazione della macchina esistente e il riutilizzo delle parti principali dell’impianto come ad esempio il motore elettrico principale, il riduttore e la tramoggia di carico. Il secondo progetto è legato al contesto dei servizi, con lo sviluppo di nuove soluzioni commerciali, l’implementazione del nostro magazzino ricambi “pronto uso” sia per le macchine G3 che per le macchine dei principali OEM e il miglioramento del servizio di ispezione interna dei mescolatori, con una drastica riduzione del tempo di permanenza dell’operatore all’interno della macchina tramite sistemi innovativi che stiamo testando.
3.
Questo fenomeno sta avendo un impatto importante anche sulle nostre attività. La crescita del costo delle materie prime e dei trasporti ha inciso notevolmente sul costo di alcune componentistiche che acquistiamo al di fuori della nostra filiera di fornitura certificata e locale. Il dialogo con i nostri partner e con i nostri clienti ci ha permesso di limitare, almeno temporaneamente, l’impatto eccessivo di questi aumenti. Siamo in attesa di vedere i prossimi e imminenti sviluppi di questa crisi energetica e logistica, continuando a dialogare per trovare una soluzione che riesca a soddisfare tutti i nostri partner e i nostri clienti.
4.
G3 da più di 20 anni è impegnata sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’economica circolare. Nel corso degli anni abbiamo ricostruito oltre 100 tipologie di macchine che, dopo aver lavorato mediamente più di 20 anni, sono ritornate a produrre come nuove. Questo ci ha permesso rimettere sul mercato più di 300 macchine in 10 anni, facendoci riconoscere sul mercato come leader per queste soluzioni, salvando tonnellate di CO2 legate alla produzione di componenti, ma anche riducendo i consumi energetici grazie alla ricostruzione garantita, che porta la macchina ricostruita agli standard attuali di efficienza e anche di sicurezza.
5.
Abbiamo confermato la nostra partecipazione con un nostro stand alle fiere del DKT di Norimberga e al K2022 di Düsseldorf. Inoltre parteciperemo al TTE di Hannover. Siamo molto fiduciosi nella diffusa partecipazione a queste fiere da parte dei nostri clienti storici e potenziali e nelle possibilità di business che potranno essere sviluppate. u
SPECIALE MESCOLAZIONE “È soprattutto la crisi della filiera dei semiconduttori a crearci problemi di produzione”
Lawer
Luca Mariuzzo Area Sales Manager
1.
Per noi il 2021 è stato un interessante anno di transizione con risultati in linea con il 2020. Arrivando da 6 anni di crescita continua abbiamo approfittato del momento per rianalizzare le nostre proposte tecniche ed essere ancora più vicini alle necessità del mercato.
2.
Per il 2022 prevediamo un incremento importante del mercato. L’automazione per la pesatura dei prodotti chimici in sala mescole continua ad essere un argomento attuale per tutte le aziende che ricercano qualità, precisione, ripetibilità e sicurezza per l’ambiente di lavoro. A livello aziendale continua il percorso di ottimizzazione dei processi costruttivi. Per quanto riguarda i progetti per il settore sale mescole, quest’anno verranno presentate soluzioni
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply-chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
FOCUS innovative per incrementare produttività e migliorare l’economia del processo.
è generale e impatta non solo tutti i produttori di macchinari, ma anche gli utilizzatori finali.
3.
4.
Quella degli approvvigionamenti è sicuramente una nuova sfida a cui non eravamo abituati e che ci ha portato a lavorare con i fornitori di componenti tecnologici in modo diverso. Questo ci ha permesso di mantenere invariati i tempi di consegna.
4.
Sotto la lente d’ingrandimento mettiamo i consumi energetici e le caratteristiche dei componenti. Ormai da anni sia le normative che la sensibilità aziendale ci portano a tornare ciclicamente sull’argomento, riprogettando macchine o loro porzioni più sostenibili.
5.
Lo spostamento degli eventi del 2020-2021 al 2022 ci porterà ad avere un anno estremamente denso e impegnativo a livello di risorse e costi. Parteciperemo a tutte le fiere menzionate oltre ad altre extra-Europa. u “Dopo le grandi aziende, anche le piccole e medie sono tornate a investire nel 2021”
Prodicon
Alberto Ballabio Sales Manager
1.
Il 2021 è stato un anno di ripresa, lenta ma continua, rispetto al 2020 che ha visto battute di arresto nei nuovi investimenti. I progetti messi nel cassetto nell’anno precedente sono tornati di attualità e posti in esecuzione; dopo le grandi aziende, anche le piccole e medie, in Italia e all’estero, sono tornate a investire in nuovi impianti in maniera decisa.
2.
Nel 2022 porteremo a compimento i progetti iniziati l’anno precedente e ne realizzeremo di nuovi. Le prospettive sembrano buone, con livelli di investimento stabili e concrete. I nuovi prodotti rispondono alle esigenze di produzione delle aziende, con un occhio particolare ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico.
3.
Gli aumenti di costo delle materie prime e dei componenti nel corso del 2021 sono stati importanti; nel 2022 non si vedono significativi segnali di inversione della tendenza, almeno nel breve termine. In aggiunta, i tempi di consegna, particolarmente per ciò che concerne i componenti elettrici ed elettronici, si sono estesi notevolmente. Questo porta a un aumento dei costi di produzione e dei tempi di consegna degli impianti: la situazione 38
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
Sul tema green ci stiamo già da qualche anno muovendo per C’è certamente una grande sensibilità verso il tema “verde”, come si evince dagli audit delle più grandi aziende. Prodicon International Srl ha sempre incorporato soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi (quali adozione degli ultimi standard di efficienza energetica e features software per ottimizzare il funzionamento degli impianti in base alle effettive esigenze di produzione), i consumi di materiali e gli scarti di produzione. A conferma dell’impegno in materia, Prodicon International ha conseguito anche la certificazione ISO14001:2015 relativa al sistema di gestione ambientale.
5.
Da diversi anni ci dedichiamo in maniera mirata alla partecipazioni a fiere: se si dovesse tornare ad esibire, parteciperemo con uno stand a nome Prodicon International al Tire Technology Expo di Hannover, mentre visiteremo gli altri show in Germania appoggiandoci al gruppo Steinl. u “Sulla scia delle innovazioni avviate già dal 2019 abbiamo raccolto ordini ben oltre il 2023”
Rodolfo Comerio
Nicola Fedele International Sales and Marketing Manager
1.
Il 2021 è stato un anno di grande successo per la Rodolfo Comerio, in realtà iniziato già a fine del 2019, grazie non solo a una situazione di grande richiesta globale ma anche e soprattutto all’ottimo lavoro che abbiamo svolto. In particolare, abbiamo dato al settore della calandratura, sia plastica che gomma, una propulsione fortemente innovativa. Infatti, già dal 2016/2017, abbiamo voluto far fare un salto tecnologico importante ai nostri clienti con significativi sviluppi e innovazioni nel processo di calandratura e mescolazione. Il settore gomma in particolare è sempre stato poco reattivo nell'accettare la customizzazione o l’evoluzione dei processi, ma grazie alla continua volontà di migliorare sia sul lato produttivo che dell’efficientamento, abbiamo proposto soluzioni che hanno ben incontrato il favore dei nostri clienti consolidati, e anche e soprattutto di nuovi clienti, abituati a una tecnologia obsoleta. Quindi possiamo dire che stiamo assistendo a un vero e proprio cambiamento. Inoltre, dopo aver proposto rinnovamenti importanti e grazie alla continua collaborazione con i massimi player del settore, i nostri sforzi sono stati premiati con un aumento delle vendite di oltre il 50% rispetto agli anni passati. Abbiamo voluto osare e abbiamo voluto contribuire significativamente a questa evoluzione che diventerà epocale nel settore della calandratura con nuovi brevetti e un processo più rapido e semplice.
SPECIALE MESCOLAZIONE Ora stiamo raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo seminato perché, alla base di questi successi, c’è una la società che lavora con vera dedizione e passione in ciò in cui crede. Sulla scia di questo successo iniziato a fine 2019, continuiamo a ottenere importanti risultati e infatti abbiamo già in portafoglio ordini fin ben oltre il 2023. Innovare fa crescere noi ma soprattutto i nostri clienti e la loro soddisfazione è il nostro primo motivo di orgoglio e ciò che ci spinge a non fermare la nostra corsa al cambiamento.
2.
Il nostro 2022 ha già tantissimi progetti in cantiere. Per prima cosa stiamo continuando sull’onda dell’innovazione e abbiamo già previsto novità per almeno i prossimi 5 anni. Chiaramente non possiamo presentare tutto subito perché ogni nuova soluzione richiede del tempo per essere ben recepita dai clienti ma alla fine, nel corso di questi 5 anni, saremo in grado di presentare al mondo della calandratura tutte le innovazioni già testate e, per qualche impianto, già in funzione. Spinti da questa forte crescita, abbiamo recentemente ottimizzato la nostra area produttiva, e oggi siamo in grado di assemblare al suo interno più di 8 impianti completi in contemporanea. Bisogna oltretutto considerare che generalmente i nostri impianti vanno da una lunghezza di 30 metri fino anche oltre i 100 metri per quelli più complessi, e un’altezza che varia dai 6 agli 8 metri e oltre, e pertanto sono spesso su più livelli. Poi c’è già in programma un’importantissima novità che però sveleremo più avanti: per ora ci stiamo lavorando e il completamento richiederà circa 7-9 mesi.
Le nostre domande 1. Il 2021 è stato un anno che Amaplast, l’associazione di categoria dei produttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica, valuta in modo molto positivo, con volumi e valori di vendita tornati sui livelli del 2019 per effetto soprattutto del traino del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la valutazione? Come giudicate il vostro 2021? 2. Quali programmi avete per il 2022? Come vi attendete l’anno in arrivo e quali attività avete messo in cantiere dal punto di vista della crescita dell’azienda e dell’uscita di nuovi prodotti? 3. La preoccupazione principale degli ultimi mesi per la gran parte dell’industria manifatturiera sono gli approvvigionamenti e le difficoltà sulla supply-chain, con costi elevati di trasporti e materie prime che si ripercuotono poi sui prodotti e sui consumatori e utilizzatori finali. In che misura questo fenomeno sta impattando sulla vostra attività e sta avendo conseguenze su produzione e consegne? 4. Altro tema chiave, che ci vedrà impegnati con l'uscita nel 2022 dell'edizione speciale GreenRubber, è la sostenibilità del settore della gomma, che per quanto riguarda i macchinari di vostra produzione implica l’adozione di soluzioni per ridurre i consumi energetici, le emissioni, gli scarti. In che misura vi state impegnando su questo fronte? 5. Il 2022 dovrebbe riportarci, fatti i debiti scongiuri, anche alla normale attività fieristica. Nell’anno in particolare sono previste le fiere GreenPlast di Milano, DKT di Norimberga e K2022 di Düsseldorf. Quali sono i vostri programmi per partecipare a questi eventi o per seguirli?
SPECIALE MESCOLAZIONE
FOCUS
3.
Sicuramente all’inizio l’impatto delle difficoltà di approvvigionamento è stato forte, ma mi sento di dire che possiamo complimentarci con noi stessi per aver dimostrato un’ottima gestione della situazione. Inizialmente si sono accumulati ritardi, anche se non per causa nostra, ma oggi quasi tutti sono stati smaltiti e, forti di una rapida presa di coscienza, siamo stati in grado di evitare ulteriori rallentamenti nelle consegne grazie alla nostra supply-chain multicanale. I prezzi sono aumentati molto ma, data la considerevole mole di lavoro che abbiamo attualmente, riusciamo ad assorbire al meglio questi aumenti. Inoltre, grazie alla lungimiranza che da sempre contraddistingue la Rodolfo Comerio, si era già prevista a inizio 2019 una rivalutazione dei listini.
4.
Molte delle nostre innovazioni di cui ho parlato in precedenza prevedono già una diminuzione dei consumi energetici e una significativa riduzione degli scarti di produzione. Un altro aspetto importantissimo che abbiamo considerato è la sicurezza degli operatori, tematica molto attuale visti gli ultimi tragici fatti di incidenti sul lavoro che hanno colpito il nostro paese. Questo è un aspetto al quale la Rodolfo Comerio presta molta attenzione e infatti molte delle operazioni che in passato si svolgevano manualmente, grazie alle nostre innovazioni, vengono oggi svolte in automatico dalla macchina riducendo al minimo i rischi per gli operatori.
5.
Inizieremo dall’ICE di Monaco, evento fieristico dedicato al converting che si terrà dal 15 al 17 marzo e saremo presenti al padiglione A6, stand 352, dove i nostri responsabili del settore PVC presenteranno le ultime novità relative alle linee di accoppiamento, linee di goffratura a registro del quale siamo detentori di brevetto, svolgitori e avvolgitori automatici, ribobinartici e tanto altro. Poi proseguiremo con il Tire Technology Expo di Hannover, dedicato principalmente al mondo dello pneumatico. Qui avremo tantissime novità da presentare perché gran parte delle nostre innovazioni per le linee di calandratura e di mescolazione sono state appositamente studiate per questo settore, e in particolare stiamo lavorando a una linea completamente automatizzata. Infine non mancheremo certo al K2022 di Düsseldorf, fiera per noi molto importante e a cui partecipiamo sempre con grande interesse. u
“Abbiamo messo a punto novità nei nostri macchinari riguardanti le mescole devulcanizzate e la raccolta lastre”
Rubber Trade Machinery Marco Bracaletti Amministratore
1.
Effettivamente anche per noi il 2021 è stato molto positivo. Pur avendo lavorato in maniera prevalente con l’estero, possiamo confermare la ripresa del mercato interno. Inoltre nel 2021 abbiamo sperimentato con successo nuove funzionalità dei nostri macchinari che ci hanno dato grandi soddisfazioni, aprendoci a nuove opportunità di crescita.
2.
nostri macchinari, sviluppando ad esempio un sistema completo per il raffreddamento e la raccolta di mescole di gomma devulcanizzata, capace di adattarsi alle particolari esigenze richieste da questo nuovo tipo di materiale. Inoltre abbiamo sviluppato una macchina la raccolta di lastre totalmente automatizzata. Il 2022 sarà dedicato all’ulteriore miglioramento di questi prodotti, per poter garantire diverse dimensioni e capacità produttive.
3.
Dal punto di vista commerciale il 2022 è partito molto bene. Il problema principale è stato quello di dover calibrare il nostro processo produttivo per mantenere i tempi di consegna in termini accettabili. Alcuni componenti acquistati sul mercato hanno subito in questi ultimi tempi degli incrementi di costo e di tempo di consegna davvero importanti, rendendo molto complicata la gestione di commesse sempre molto “customizzate”, per le quali è difficile gestire livelli di scorta adeguati. Tuttavia, avendo sempre prediletto l’impiego di componenti di alta gamma, siamo fiduciosi che le rassicurazioni dei nostri fornitori su un miglioramento della situazione siano fondate.
4.
Dal punto di vista della sostenibilità siamo sempre stati all’avanguardia nel settore e comunque, all’interno della linea di produzione, le nostre macchine non sono certo quelle responsabili dell’assorbimento di elevata energia elettrica o della produzione di scarti. Inoltre, come già detto, siamo riusciti ad adattare molto bene la nostra tecnologia al supporto della produzione di materiali “green” quali le mescole devulcanizzate, realizzando impianti completi per il loro raffreddamento e raccolta in efficienza e razionalità.
5.
Abbiamo deciso di rimandare ogni tipo di appuntamento fieristico vista la grande incertezza data dalla pandemia. La situazione sembra volgere al bello, ma non vogliamo dipendere dagli eventi e soprattutto dagli umori di chi prende le decisioni in merito alle varie restrizioni. Probabilmente è una reazione più emotiva a questi due anni terribili, ma per ora preferiamo portare avanti le nostre azioni di marketing e ricerca nuovi clienti in altro modo. u 40
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
L'ANNUARIO 2022
se vuoi acquistare la tua copia scrivi a: annuario.gomma@edifis.it
DALLE AZIENDE
di Giuseppe Stabile
Settant'anni da specialisti dello stampaggio Fondata a Rivoli (Torino) nel 1952, Taurus Sages, tra le più qualificate realtà nello stampaggio a iniezione di articoli tecnici in gomma e silicone, taglia quest’anno il traguardo dei 70 anni di attività. All’importante anniversario l’azienda arriva con un fatturato in crescita e diversi nuovi progetti che la fanno guardare al futuro con grande ottimismo. Siamo andati a esplorare questa realtà per scoprire come opera, come è organizzata e quali programmi ha per il futuro
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ualità, propensione all’innovazione e visione imprenditoriale. È su questi pilastri che Taurus Sages ha costruito la sua storia, che proprio quest’anno taglia il traguardo dei 70 anni. Anni nei quali l’azienda ha costantemente accumulato e accresciuto il suo know how, diventando una delle più qualificate e apprezzate realtà nello stampaggio di articoli tecnici in gomma e silicone per i più diversi settori industriali. Insomma, una Pmi che arriva all’importante anniversario nelle migliori condizioni, con fatturato in crescita, così come il numero di dipendenti, arrivato a 35, e con diversi nuovi progetti in pista che le consentono di guardare al futuro con ottimismo. La storia di Taurus Sages prende il via nel 1952 a Rivoli con la produzione di anelli tenuta in gomma, per spostarsi poi sull’articolo tecnico, nello specifico guarnizioni e altri componenti con particolari di precisione, realizzati su disegno del cliente. Un’attività, conseguenza quasi naturale per una realtà del torinese, focalizzata sul comparto automotive, campo nel quale la società acquisisce una forte specializzazione. LA SCELTA VINCENTE: DIVERSIFICARE Tuttavia, la proprietà, la famiglia Garella, con grande visione strategica guarda anche altrove, decidendo di non legare
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
Andrea Giachino, amministratore delegato di Taurus Sages.
STAMPAGGIO A INIEZIONE
L’ingresso dell’azienda, che ha sede a Rivoli (Torino) e che raggiunge quest’anno i settant’anni di attività.
l’azienda al solo mercato auto, in particolare quello italiano. «Una scelta fatta diversi decenni fa che ci ha consentito di ampliare le conoscenze, fare esperienze in diversi altri campi, di lavorare su nuovi prodotti», racconta Andrea Giachino, amministratore delegato della società. «Questo ci ha permesso non solo di superare indenni i vari periodi di difficoltà vissuti dall’industria auto nazionale, ma anche di rinnovarci costantemente, di ampliare il raggio di azione approcciando nuovi mercati, sia in termini di applicazioni sia di aree geografiche. Una scelta cruciale per il nostro percorso di crescita e che ha pagato nel tempo». Oggi Taurus Sages opera in diversi comparti che, oltre all’automotive, vanno dall’elettromeccanico al bianco, dal cosmetico al medicale al ferroviario, per i quali realizza una vasta gamma di articoli, come guarnizioni a labbro, soffietti, guarnizioni di tenuta, o-ring, paraoli, sempre su disegno. Ma non solo. Ulteriore testimonianza dell’evoluzione dell’a-
zienda è l’entrata nel settore sanitario. «Nell’ultimo decennio abbiamo cominciato a lavorare anche in questo comparto, con risultati di rilievo, tanto che ormai rappresenta una quota di fatturato superiore al 10%», commenta l’amministratore delegato. «In questo ambito realizziamo articoli in silicone, soprattutto per un importante cliente tedesco che produce componenti e ricambi per i principali produttori mondiali di rubinetteria. Articoli come guarnizioni piane di tenuta di raccordo per il tubo doccia, rompigetto per i rubinetti e altre tipologie di guarnizioni, per i quali abbiamo ottenuto la certificazione di prodotto per il contatto con le acque potabili da parte di due enti di certificazione europei, che escono un po’ dalle applicazioni industriali che hanno costituito il nostro tradizionale campo di azione». La scelta di diversificare non ha significato l’addio al comparto automotive, che l’azienda ha continuato a sviluppare in parallelo e che rappresenta la quota
principale del suo mercato, pesando per il 48% sul giro di affari. ANCORA PIÙ FORTI NELL’AUTOMOTIVE In questo comparto l’azienda serve diversi produttori di componentistica, sia per il mercato italiano sia per quello europeo, comparto che negli ultimi anni è andata ulteriormente a rafforzare acquisendo la certificazione IATF 169492016, lo standard internazionale dei sistemi di gestione della qualità in ambito automotive. «Un passaggio importante che ci ha fatto acquisire nuovi clienti e commesse e sviluppare nuovi progetti», spiega Giachino. «Progetti incentrati quasi tutti sul materiale siliconico e che riguardano, in particolare, la produzione di guarnizioni connettori, passacavi per fanaleria, guarnizioni di tenuta per scatole per circuiti elettrici e contachilometri. Che vanno ad aggiungersi alla più tradizionale produzione di articoli come raccordi aria, tappi benzina, raccordi per L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
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DALLE AZIENDE
Uno scorcio dell’area produttiva dell’azienda, con una serie di presse orizzontali a iniezione.
il vano motore, valvoline per le pompe carburante, soffietti». MAESTRI ANCHE DEL PICCOLO Tutta la produzione di Taurus è concentrata nello storico sito di Rivoli, il cui reparto produttivo è suddiviso in due aree separate, anche queste potenziate nel tempo. La prima adibita esclusivamente allo stampaggio del silicone liquido (LSR, FSLR, VMQ), che ormai costituisce il core business di Taurus (55-58% del totale), che oggi conta 9 presse da 50 a 110 t. La seconda per lo stampaggio della gomma, dotata di 11 presse da 250 a 400 t, che lavorano diverse tipologie di mescole (NBR, NR, EPDM, FKM). Con le sue attrezzature l’azienda è in grado di realizzare prodotti dalle più svariate forme e dimensioni, partendo da guarnizioni con spessori più importanti per arrivare allo stampaggio di particolari molto piccoli con pochi decimi di spessore e tolleranze minime. «Lo stampaggio di particolari molto piccoli, dalle geometrie complesse, per applicazioni che richiedono estrema precisione e 44
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con tolleranze bassissime rappresenta un nostro tratto distintivo», commenta l’ad. «Un esempio sono dei cappucci con spessore costante di 2 decimi di millimetro e una tolleranza di 3 centesimi di millimetro che abbiamo prodotto per applicazioni nel campo aerospaziale: articoli difficili da realizzare anche per via della particolare forma. Oppure dei soffiettini con una membrana di 4 decimi di millimetro, utilizzati come copri tasto o per molle di ritorno per piccoli tasti a fine corsa per utilizzi in ambito elettromeccanico». SOLUZIONI AD HOC Tutti gli articoli tecnici vengono realizzati dall’azienda su disegno e capitolato dei clienti, che comprendono sia multinazionali sia realtà più piccole, ai quali Taurus Sages, forte della sua esperienza nello stampaggio, può offrire supporto nella messa a punto e nell’ottimizzazione del prodotto. «In generale, si parte da un progetto già definito dal cliente al quale possiamo proporre modifiche dimensionali o geometriche che ne mi-
gliorino le prestazioni», prosegue Giachino. «Ma possiamo anche aiutare a trovare soluzioni a specifiche problematiche, come un particolare tipo di tenuta o di azione che la guarnizione deve assicurare all’interno dell’assemblato, quindi collaborando in modo più diretto con il cliente allo sviluppo dell’articolo, lavorando in partnership con i fornitori di materie prime per individuare anche il materiale più idoneo per garantire la performance richiesta». Grazie alla partnership con i produttori di materie prime si può arrivare anche allo sviluppo di formulazioni ad hoc. «È capitato per alcuni progetti di particolari che dovevano lavorare in ambienti con condizioni estreme, per le quali non c’erano soluzioni già disponibili sul mercato. Anche se devo precisare che questo discorso è possibile per gli articoli in gomma, dove collaboriamo con tanti piccoli produttori di specialty, ma diventa più difficile per il silicone, per il quale ci forniamo dai tre principali produttori mondiali del settore e quindi creare un materiale per una specifica applicazione è fattibile solo a
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fronte di numeri davvero enormi», precisa l’amministratore delegato. STAMPI DI PRODUZIONE INTERNA Un altro punto di forza di Taurus Sages è rappresentato dalla sua officina meccanica, da sempre uno dei suoi fiori all’occhiello, che si occupa della progettazione e realizzazione degli stampi utilizzati in produzione. «La quasi totalità delle attrezzature è di costruzione interna e questo ci offre e premette di offrire ai clienti enormi vantaggi competitivi», commenta Giachino. «Gli stampi vengono infatti già concepiti e ottimizzati sulle nostre macchine e sul nostro processo produttivo, abbattendo tempo e costi di setup, messe a punto e di eventuali modifiche, e quindi di produzione degli articoli». Inoltre, permette di assistere il cliente in modo ancora più puntuale fin dalla fase progettuale, attraverso l’esecuzione tempestiva di attrezzature prototipali e di campioni, che l’azienda è in grado di garantire in un termine di
2-3 settimane, altro importante fattore di competitività. E proprio dalla combinazione di expertise nello stampaggio e delle capacità progettuali e costruttive dell’officina meccanica discende un’altra peculiarità: la particolare tecnologia utilizzata per lo stampaggio del silicone. «È una tecnologia che abbiamo messo a punto passando dallo stampaggio del silicone solido a quello liquido, quindi modificando e adattando la tradizionale tecnica dello stampaggio a questo materiale, ottenendo ottimi risultati sia in termini di produttività, con le massime garanzie di efficienza e affidabilità, sia di costi», spiega il numero uno di Taurus. «Con questa soluzione riusciamo infatti a essere competitivi nei confronti della classica tecnologia di stampaggio a canali freddi, in quanto le attrezzature che abbiamo creato danno risultati finali a livello numerico ed economico equiparabili, ma con un investimento iniziale nettamente inferiore rispetto agli stampi a canali freddi».
L’azienda dispone infine di un laboratorio interno, che oltre al controllo delle materie prime in accettazione e alle misurazioni dimensionali in produzione e post produzione per certificare i prodotti, esegue anche test specifici sulle caratteristiche fisico-meccaniche degli articoli tecnici su richiesta del cliente. CRESCONO GLI ORDINI Forte delle sue peculiarità, Taurus Sages negli anni, oltre che in Italia, si è fatta sempre più apprezzare anche all’estero, dove oggi realizza circa la metà del suo fatturato. Estero che vuol dire in particolare Europa, con i principali mercati rappresentati da Francia, Germania e Spagna e la maggior parte di clienti costituiti da multinazionali, anche se non mancano le forniture anche in aree del globo più lontane, come Stati Uniti, Indonesia, e ultimamente anche Cina e Argentina. Il mercato sta regalando grandi soddisfazioni, promettendone di ulteriori. «Da circa un anno e mezzo abbiamo re-
DALLE AZIENDE
Un’altra veduta dello stabilimento. L’azienda lavora storicamente molto per l’automotive ma si è aperta di recente anche a diversi altri settori.
Il laboratorio è attrezzato sia per testare le materie prime in entrata sia per certificare i prodotti e verificarne le caratteristiche fisico-meccaniche.
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STAMPAGGIO A INIEZIONE
gistrato una bella impennata degli ordini. Il 2021 è stato un anno di intenso lavoro e anche questo si è aperto con una serie di nuovi progetti in diversi ambiti, dall’automotive all’elettromeccanico al sanitario», commenta Giachino. «Un segnale che indica che il mercato è vivo e in fermento e questa è la migliore situazione per festeggiare il 70° compleanno». Per fare fronte alla mole di lavoro, l’azienda già dallo scorso anno ha cominciato a infoltire il suo personale puntando su giovani da formare per facilitare il ricambio generazionale nel tempo. «Una delle caratteristiche della proprietà è di avere una visione sempre rivolta al futuro e quindi di investire molto sui giovani da far crescere al nostro interno perché possano assumere ruoli di responsabilità sia in ambito decisionale sia tecnico sia come operatori specializzati», commenta l’ad. Unico neo lo shortage di materie prime, problema dal quale ovviamente non è esente neanche l’azienda di Rivoli. «Alla difficoltà di reperire il materiale, in particolare il silicone, che ormai va avanti da un po’, si aggiunge quello del
Esempi di guarnizioni stampate da Tarus Sages.
rincaro dei prezzi, con l’ultima raffica arrivata alla fine dello scorso anno», conclude Giachino. «Grazie ai rapporti stretti con diversi fornitori, riusciamo non senza difficoltà a ottenere forniture, magari ridotte rispetto alla richiesta, ma che comunque ci permettono di far partire i
progetti. Purtroppo, al momento non c’è soluzione a questa situazione e anche la ricerca di fornitori alternativi risulta vana, in quanto il problema tocca tutti e le tempistiche di consegna dei vari produttori, di molto allungatesi, sono sostanzialmente allineate». u
Prova di allungamento su un provino in gomma.
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NORMATIVE
di Beatrice Garlanda
Un mini-riforma su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Il Decreto Fisco e Lavoro (legge 215 del 17/12/2021), entrato in vigore il 21 dicembre scorso, introduce novità in ben 14 articoli del Testo Unico sulla salute e la sicurezza del lavoro, oltre a riscriverne integralmente l’Allegato I che indica le violazioni e le conseguenti sanzioni. Si realizza così una vera e propria “mini-riforma” della materia. Tra i temi trattati anche quello dei lavoratori irregolari, per cui l’attività di un’azienda può essere sospesa se dopo un’ispezione, almeno il 10% dei lavoratori risulti non inquadrato o inserito come lavoratore autonomo occasionale
Tralasciamo le disposizioni di carattere fiscale, per analizzare le misure previste in materia di sicurezza sul lavoro. Si segnala sul punto che la legge 215/2021 innova ben quattordici articoli del D.Lgs. 81/08 (T.U. sulla salute e sicurezza sul lavoro, di seguito T.U.) e ne riscrive l’Allegato I. Per questo si parla di una vera e propria “miniriforma” della materia. Vediamo come si presentano, nella versione attuale, gli articoli modificati. COMITATI REGIONALI DI COORDINAMENTO Si ricorda che l’art. 7 dispone che presso ogni Regione o provincia autonoma opera il Comitato regionale di coordinamento, al fine di realizzare una programmazione coordinata di interventi, nonché uniformità degli stessi e il necessario raccordo con il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive di cui all’art.5 e la Commissione consultiva di cui all’art. 6. La versione attuale dell’art. 7 aggiunge il comma 1-bis, secondo il quale il Comitato regionale si riunisce almeno due volte l’anno e può essere convocato anche su richiesta dell’Ufficio territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
L
a Gazzetta Ufficiale n. 301 del 20 dicembre 2021 pubblica la legge 215 del 17 dicembre 2021, di conversione del D.L. 21 ottobre 2021, n.146 recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (la norma è nota anche come Decreto Fisco e Lavoro). La legge è entrata in vigore il 21 dicembre 2021.
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SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE È ampiamente modificato l’articolo 8. Secondo la previsione attuale, il Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) fornisce dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l’efficacia delle attività di prevenzione degli infortuni. Inoltre è volto a programmare e valutare, anche ai fini del coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale, le attività di vigilanza, tramite l’integrazione di specifici archivi e la creazione di banche dati unificate. Un’apposita sezione del Sistema informativo è dedicata alle sanzioni irrogate nell’ambio della vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza. Il Sistema informativo è costituito dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dal ministero della Salute, dal ministero dell’Interno, dal dipartimento del Consiglio dei Ministri competente per la trasforma-
SICUREZZA SUL LAVORO
zione digitale, dalle Regioni e dalle Province autonome, dall’INAIL, dall’INPS e dall’Ispettorato Nazionale del lavoro, con il contributo del CNEL. Allo sviluppo del Sistema informativo concorrono gli organismi paritetici e gli istituti di settore a carattere scientifico. È previsto che ulteriori amministrazioni possano essere individuate con decreti. Il comma 3 dell’art. 8 è integralmente sostituito. La nuova versione prevede che l’INAIL garantisca le funzioni occorrenti alla gestione tecnica e informatica del SINP e al suo sviluppo, in conformità alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679, sul trattamento dei dati personali, e alle disposizioni di adeguamento di quest’ultimo introdotte dal D.Lgs. 10 agosto 2018, n.101. A tal fine l’INAIL è titolare del trattamento dei dati secondo quanto disposto dal Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196. Tale Istituto rende disponibili ai Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali, per l’ambito territoriale di competenza, e all’Ispettorato del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate, agli infortuni denunciati e alle malattie professionali denunciate. Ai sensi del comma successivo, con decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali e del ministro della Salute, di concerto con il ministro della Pubblica amministrazione e con il ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale e acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni, sono definiti i criteri e le regole tecniche del SINP, nonché le regole per il trattamento dei dati. È introdotto il nuovo comma 4-bis. Esso stabilisce che per le attività di coordinamento e sviluppo del SINP, con decreto del ministro del Lavoro e delle politiche sociali da adottare e acquisito il parere della Conferenza sopra citata, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge 215/2021, è ridefinita la composizione del tavolo tecnico per lo sviluppo e il coordinamento del SINP. La partecipazione delle parti sociali al SINP (comma 5) avviene attraverso la periodica consultazione in ordine ai flussi informativi previsti, almeno nei contenuti minimi, dal comma 6. Sul punto rimandiamo alla lettura del T.U. NORME SULLA VIGILANZA Secondo la nuova versione dell’art. 13, la vigilanza sull’applicazione delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro è svolta dall’Azienda sanitaria locale competente per territorio, dall’Ispettorato nazionale del lavoro e, per quanto di competenza, dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. È abrogato il secondo comma di tale articolo. Ai sensi della versione attuale del comma 4 , la vigilanza è esercitata nel rispetto del coordinamento di cui agli articoli 5 e 7 del T.U. A livello provinciale, nell’ambito della programmazione regionale di cui all’art.7, le AA.SS.LL e l’Ispettorato nazionale del lavoro promuovono e coordinano l’attività di vigilanza esercitata da tutti gli organi di cui all’articolo 13 stesso. Sono adottate le conseguenti modifiche al D.P.C.M. 21 dicembre 2007, di coordinamento delle atti-
vità di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6 febbraio 2008, n.31. L’importo delle somme che l’ASL e l’Ispettorato nazionale del lavoro ammettono a pagare in sede amministrativa, ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 758/1994 (Modifiche alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro), afferiscono rispettivamente all’apposito capitolo regionale e al bilancio dell’Ispettorato nazionale del lavoro per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL e dall’Ispettorato. È introdotto il nuovo comma 7-bis, ai sensi del quale l’Ispettorato nazionale del lavoro è tenuto a presentare, entro il 30 giugno di ogni anno, al ministro del Lavoro e delle politiche sociali per la presentazione al Parlamento, una relazione analitica sull’attività svolta in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e che illustri i risultati conseguiti nei diversi settori produttivi e le prospettive di sviluppo, programmazione e efficacia dell’attività di vigilanza nei luoghi di lavoro. CONTRASTO AL LAVORO IRREGOLARE E SALUTE La mini-riforma ha completamente riscritto l’art. 14. Ferme restando le attribuzioni previste dal D.Lgs. 758/94, con lo scopo di far cessare il pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori e contrastare il lavoro irregolare, l’Ispettorato nazionale del lavoro adotta un provvedimento di sospensione quando riscontra che almeno il 10 per cento dei lavoratori presenti nel luogo di lavoro risulti occupato, al momento dell’accesso ispettivo, senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro ovvero inquadrato come lavoratori autonomi occasionali in assenza delle condizioni richieste dalla normativa, nonché in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui all’Allegato I al D.Lgs .81/08 (vedi tabella). Per quanto riguarda i lavoratori autonomi occasionali, al fine di svolgere attività di monitoraggio e contrastare forme elusive nell’utilizzo di questa tipologia contrattuale, è previsto che l’avvio dell’attività di tali lavoratori sia comunicato preventivamente all’Ispettorato del lavoro competente per territorio, da parte del committente, mediante SMS o posta elettronica. Il committente deve seguire le modalità operative di cui all’art.15, comma 3, del D.Lgs. 81/2015 (Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni), in base alle quali, prima dell’inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni non superiore a trenta giorni, il datore di lavoro è tenuto a comunicarne la durata all’Ispettorato. In caso di violazione degli obblighi si applica la sanzione amministrativa da euro 500 a euro 2.500 in relazione a ciascun lavoratore autonomo occasionale per cui è stata omessa o ritardata la comunicazione. Non si applica la procedura di diffida di cui all’art. 13 del D.Lgs. 23 aprile 2004, n. 124 (Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro). L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
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NORMATIVE
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Va anche segnalato che, per tutto il periodo di sospensione, l’impresa non può contrattare con la pubblica amministrazione e con le stazioni appaltanti, come definite dal Codice dei contratti pubblici. A tal fine il provvedimento di sospensione è comunicato all’Autorità nazionale anticorruzione, nonché al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, perché quest’ultimo possa adottare il provvedimento interdittivo. Sottolineiamo che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere la retribuzione e a versare i relativi contributi ai lavoratori interessati dall’effetto del provvedimento di sospensione. L’Ispettorato nazionale del lavoro adotta i provvedimenti di cui sopra attraverso il proprio personale ispettivo o su segnalazione di altre amministrazioni. I provvedimenti di sospensione, nell’ipotesi di lavoro irregolare, non trovano applicazione nel caso in cui il lavoratore risulti l’unico occupato dall’impresa. Si precisa che, nei casi di sospensione, gli effetti della stessa possono essere fatti decorrere dal giorno lavorativo successivo ovvero dalla cessazione dell’attività lavorativa in corso che non può essere interrotta, a meno che non si riscontino situazioni di pericolo imminente o di grave rischio per la salute dei lavoratori o dei terzi o per l’incolumità pubblica. Ai provvedimenti di cui all’articolo in oggetto si applicano le disposizioni di cui all’art. 3 della legge 7 agosto 1990, n.241
(Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d’accesso ai documenti amministrativi). Ai sensi del comma 8 dell’articolo in esame, i poteri di sospensione dell’attività sono conferiti anche ai servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali. SANZIONI PER CHI UTILIZZA LAVORO IRREGOLARE Di particolare rilievo è il comma successivo, in base al quale è condizione per la revoca del provvedimento di sospensione da parte dell’amministrazione che lo ha adottato: a) la regolarizzazione dei lavoratori non risultanti dalle scritture da altra documentazione obbligatoria; b) l’accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro nelle ipotesi di violazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro; c) la rimozione delle conseguenze pericolose delle violazioni nelle ipotesi dell’Allegato I; d) nell’ipotesi di lavoro irregolare, il pagamento di una somma aggiuntiva pari a 2.500 euro qualora siano impiegati fino a cinque lavoratori irregolari e pari a 5.000 euro qualora siano impiegati più d cinque lavoratori irregolari; e) nelle ipotesi previste dall’Allegato I, il pagamento di una somma aggiuntiva di importo pari a quanto indicato nello stesso
Tabella
Violazioni e provvedimenti Il nuovo Allegato I al D. Lgs. 81/08 come modificato dalla legge 215/2021 Fattispecie 1
Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi
Euro 2.500
2
Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed evacuazione
Euro 2.500
3
Mancata formazione e addestramento
4
Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile
Euro 3.000
5
Mancata elaborazione del piano operativo di sicurezza (POS)
Euro 2.500
6
Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto
7
Mancanza di protezioni contro il vuoto
8 9
10 11 12 12-bis
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Importo somma aggiuntiva
Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi Presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi Mancanza di protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale) Omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo Mancata notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione all’amianto
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Euro 300 per ciascun lavoratore interessato
Euro 300 per ciascun lavoratore interessato Euro 3.000 Euro 3.000 Euro 3.000
Euro 3.000 Euro 3.000 Euro 3.000 Euro 3.000
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NORMATIVE
Allegato I con riferimento a ciascuna fattispecie. Il nuovo Allegato I elenca tassativamente le gravi violazioni che comportano un provvedimento degli organi ispettivi e ripristina, in sede di conversione del decreto legge, il riferimento al rischio di amianto non presente nel decreto legge 146/2021. Le somme aggiuntive di cui alle precedenti lettere d) e e) sono raddoppiate nelle ipotesi in cui, nei cinque anni precedenti all’adozione del provvedimento, la medesima impresa sia stata destinataria di un provvedimento di sospensione. Su istanza di parte e ferme restando le condizioni elencate sopra, la revoca è anche concessa previo pagamento del venti per cento della somma aggiuntiva dovuta. L’importo residuo, maggiorato del cinque per cento, è versato entro sei mesi dalla data di presentazione dell’istanza di revoca. È comunque fatta salva l’applicazione delle sanzioni penali, civili e amministrative vigenti. Va fatto presente che il datore di lavoro che non ottempera al provvedimento di sospensione è punito con l’arresto fino a sei mesi nelle ipotesi di sospensione per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda d 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE Il legislatore è intervenuto sulla figura del preposto con modifiche all’art. 18. Si ricorda che il“preposto”è definito come“la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovraintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”(art. 2 T.U.) Ai sensi dell’art. 18 il datore di lavoro e i dirigenti (che organizzano e dirigono le attività secondo le attribuzioni e competenze conferite) devono, inter alia, individuare il preposto o i preposti per l’effettuazione dell’attività di vigilanza di cui all’art. 19, rimandando al contratto collettivo di lavoro la possibilità di stabilire la misura dell’emolumento spettante al preposto per lo svolgimento delle attività di vigilanza. È inoltre stabilito che il preposto non deve subire alcun pregiudizio a causa dello svolgimento della sua attività. Tale misura di tutela è rafforzata dalla previsione della sanzione penale a carico del datore di lavoro o del dirigente, consistente nell’ arresto da due a quattro mesi o nell’ ammenda da 1.500 a 6.000 euro (art.55). OBBLIGHI DEL PREPOSTO La versione attuale dell’art. 19, modificata dalla nuova normativa, stabilisce che i preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze devono sovraintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettiva e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione. In caso di rilevazione di comportamenti non conformi alle disposizioni o istruzioni impartite dal datore di lavoro e dai dirigenti ai fini della protezione collettiva e individuale, devono intervenire per modificare il comportamento non conforme, fornendo le necessarie indicazioni di sicurezza. In caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite, o nel caso in cui siano riscontrate deficienze di mezzi e di attrezzature di lavoro, o ogni altra condizione di pericolo rilevata durante la vigilanza, al preposto è riconosciuto l’obbligo di interrompere l’attività del lavoratore e informare i superiori diretti. I preposti, in caso di inosservanza di tali 52
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SICUREZZA SUL LAVORO
obblighi, sono perseguibili con l’arresto fino a due mesi o dell’ammenda da 491, 40 a 1474,21 euro (art.56). CONTRATTI DI APPALTO, D’OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE All’art. 26 è aggiunto il comma 8-bis, ai sensi del quale i datori di lavoro appaltatori e subappaltatori devono indicare espressamente al datore di lavoro committente il personale che svolge la funzione di preposto. L’inosservanza è penalmente sanzionata con la pena alternativa dell’arresto da due a quattro mesi o dell’ammenda da 1.500 a 6.000 euro. FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI LORO RAPPRESENTANTI In tema di formazione, sono modificati i commi 2 e 7 dell’art. 37. In merito al comma 2 segnaliamo che prevede espressamente che, entro il 30 giugno 2022, la Conferenza permanente Stato-Regioni adotti un accordo nel quale saranno accorpati, rivisitati e modificati, gli accordi attuativi del D.Lgs 81/08 per quanto attiene alla formazione in modo da garantire: a) l’individuazione della durata, dei contenuti minimi e delle modalità della formazione obbligatoria a carico del datore di lavoro; b) l’individuazione delle modalità della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i lavoratori di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle modalità delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa. Il comma 7 modificato introduce un’importante novità che riguarda la formazione di datori di lavoro. Più precisamente si legge che anche il datore di lavoro, oltre ai dirigenti e preposti, deve ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, così come stabilito dall’accordo che sarà adottato in Conferenza Stato-Regioni. L’omessa formazione è penalmente sanzionabile con la pena alternativa dell’arresto da due a quattro mesi o dell’ammenda da 1474,21 a 6.388,23 euro (art. 55 come modificato) e può comportare la sospensione dell’attività qualora il personale ispettivo rilevi una violazione grave. Va anche ricordato che, ai sensi del nuovo comma 7-ter, per assicurare l’adeguatezza e la specificità della formazione nonché l’aggiornamento periodico dei preposti, le relative attività formative devono essere svolte interamente in presenza e devono essere ripetute con cadenza almeno biennale e comunque ogni qualvolta sia necessario in ragione dell’evoluzione dei rischi e dell’insorgenza di nuovi rischi. Anche la violazione del comma 7-ter è punita con la pena alternativa dell’arresto da due a quattro mesi o dell’ammenda da 1474,21 a 6.388,23 euro. In merito all’addestramento si stabilisce che esso consiste in una prova pratica, per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale nonché nell’esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza. Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in un apposito registro anche informatizzato. u
L’Industria della gomma con Amani per garantire casa, scuola e salute ai bambini e alle bambine di strada di Nairobi, Kenya e Lusaka, Zambia. Una straordinaria narrazione fotografica per comprendere le conseguenze del cambiamento climatico che costringe le popolazioni africane a resistere in condizioni estreme. Questo calendario è dedicato a loro.
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TACCUINO
Partono i corsi dell'Assogomma Academy. Un ricco programma
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opo un 2021 che ha visto il pieno rilancio del programma formativo Assogomma, grazie all’impiego delle piattaforme digitali, per il 2022 l’Associazione annuncia ufficialmente l’avvio del progetto Assogomma Academy. Un concetto ed un brand che accompagneranno d’ora in avanti le iniziative di formazione, sia quelle realizzate in-house, sia quelle che vedono la collaborazione di partner di primario standing. L'obiettivo dell'associazione è far crescere e diffondere sempre più la cultura dell’industria italiana della gomma. Con tale obiettivo è stata ulteriormente arricchita la proposta formativa abituale di Assogomma, con iniziative che toccano tutte le principali tematiche aziendali, nonché argomenti di attualità opportunamente customizzati al settore. della gomma. Il programma è quasi esclusivamente
dispensato attraverso collegamenti da remoto, ma con il prossimo autunno, nella speranza che non intervengano nuove situazioni di criticità sanitaria, si tornerà a prevedere anche iniziative in presenza. Le prime quattro giornate formative, dedicate all’ambiente e in particolare al trattamento dei rifiuti, hanno riscosso un notevole successo con circa 150 partecipanti. Un buon auspicio per superare i quasi quattrocento partecipanti dello scorso anno. Il corso, in particolare, si è articolato su quattro incontri formativi, distribuiti tra fine gennaio e il mese di febbraio. Ancora a febbraio, il 23, si è tenuto anche il workshop di mezza giornata sulla normativa cinese sulla gestione delle sostanze e sulla sicurezza dei prodotti finiti, la prima di una serie di inziative finalizzate a fornire una panoramica delle normative relative alla gestione delle sostanze chimiche e della sicurezza dei
prodotti, con un focus particolare sui paesi extra-UE. Ad aprile, invece, è previsto il seminario sulla digitalizzazione nelle imprese della gomma, articolato su due mezze giornate lavorative. Il corso si rifà agli indirizzi dell'Unione Europea a favore della digitalizzazione, che meritano una riflessione sul modo con cui le imprese della gomma possono affrontare il tema. Le tecnologie di digitalizzazione dei processi produttivi dell'industria della gomma, quelle specifiche applicabili ai prodotti, e le opportunità di finanziamento sono il focus delle due giornate. Sempre ad aprile si tiene una mezza giornata di grande attualità, quella sulla sostenibilità in contrapposizione al "greenwashing". Sostenibile, circolare e green sono termini sempre più usati e spesso anche abusati quando ci si riferisce ai prodotti dell'industria. Si trat-
Foto John Schnobrich/Unsplash
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International Conference
Trade Exhibition with Product Presentations
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Science Campus
Educational Symposium
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TPE Forum
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ta di tematiche estremamente attuali, che costituiscono anche un'opportunità d finanziamento per le imprese della gomma, che però devono essere consapevoli delle normative e rispettarle per non correre il rischio di problemi di reputazione, o addirittura di inadempienze che potrebbero mettere perfino a rischio l'esistenza delle aziende. Il programma prosegue a maggio con due mezze giornate sullo stampaggio nelle industrie della gomma, incontro formativo con approccio pratico per fornire indicazioni operative sulle diverse tecniche. A maggio e luglio si ripete il corso sulla classificazione delle miscele secondo il regolamento CLP, tenendo conto delle interconnessioni con il regolamento Reach e degli ultimi aggiornamenti normativi. Saranno fatti in particolare esempi di casi reali del settore gomma. Sempre a maggio e luglio si ripete un'altra giornata dedicata alla modalità per redigere una scheda dati di sicurezza (SDS). In questo caso i destinatari sono soprattutto i produttori di mescole e i fornitori di materie prime. A giugno una mezza giornata sarà invece dedicata alle attrezzature, macchine e strumentazioni per il recupero di materia, in particolare dedicata alle tecnologie per la rigenerazione e devulcanizzazione o al recupero degli sfridi, bave e scarti di lavorazione. Sempre a giugno mezza giornata di corso sarà dedicata al contatto con gli alimenti con un approfondimento sulle GMP, Good Manufacturing Practices, focalizzato sugli aspetti che sono stati individuati a livello di settore gomma come suscettibili di miglioramento, nell'ambito dell'attività di adeguamento condotta in questi ultimi anni. Settembre inizierà con due mezze giornate dedicate alla tecnologia della gomma per gli addetti commerciali. Un corso di nuova concezione, sperimentato con successo lo scorso anno insieme a Cerisie, a cui è stato possibile far partecipare solo una parte dei richiedenti. È rivolto principalmente alle figure che in azienda svolgono attività di natura commerciale sia nelle vendite che nel marketing. Vengono forniti gli elementi tecnici e scientifici peculiari dei materiali elastomerici, per supportare l’attività di sviluppo delle vendite dei prodotti e, 56
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
più in generale, del business. Sempre a settembre sono previsti due moduli, suddivisi in 4 giornate, di corso base di tecnologia della gomma , da sempre il corso di riferimento per i nuovi addetti che intraprendono il proprio percorso professionale all’interno di un’azienda della gomma, in ruoli tecnici e produttivi. È anche un importante riferimento per tecnici di aziende utilizzatrici di articoli finiti che necessitano di conoscere il materiale gomma per un suo corretto uso all’interno dei sistemi in cui sarà applicato. E ancora a settembre si terranno due mezze giornate sulle gomme termoplastiche, che rappresentano una possibile evoluzione delle gomme tradizionali, con nuove opportunità per la sostituzione di altri materiali polimerici. Il ricco programma concepito da Assogomma si ripete con due corsi che si ri-
petono a novembre e dicembre. Il primo riguarda la difettologia degli articoli in gomma, per affrontare i difetti di produzione che possono essere causati dai più diversi fattori, come materia prima, mescola, processi produttivi. I diversi difetti vengono suddivisi in funzione delle principali cause e affrontati in una chiave operativa volta a individuare i possibili rimedi. Il secondo corso riguarda la nuova normativa nazionale per il contatto con l'acqua potabile e illustra la nuova normativa che disciplinerà la materia a livello nazionale. Sarà un cambio radicale rispetto a quella esistente. La normativa infatti è stata oggetto di una profonda riforma volta ad avvicinare la disciplina italiana a quella prevista dagli altri principali Paesi Europei, non solo sul piano tecnico (liste positive, prove, ecc.), ma anche sull’approccio generale, con l’introduzione di un sistema di certificazione di parte terza. u
Carbon black. Mercato in forte crescita
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econdo le previsioni di Ceresana, importate società di analisi, il mercato del carbon black nel mondo, attualmente attestato a 8,5 milioni di tonnellate soltanto per l'uso nella produzione di pneumatici, è destinato a crescere in modo impetuosi nei prossimi anni, fino ad attestarsi a un fabbisogno di 17 milioni di tonnellate l'anno entro il 2030 . Il carbon black è usato come filler e agente di rinforzo negli pneumatici e in molti altri prodotti in gomma. Uno pneumatico, in merdia, ne contiene cir-
ca 3 kg. È la regione Asia Pacifico a fare da traino a questa crescita di produzione. Da sola assorbe il 64% del volume di carbon black prodotto globalmente. Con una domanda di 4,8 milioni di tonnellate, la Cina da sola è il principale utilizzatore. Nel 2030 l'area Asia Pacifico, secondo Ceresana, richiederà oltre 11,8 milioni di tonnellate di prodotto. Alle spalle seguono, molto distanziati, il Nord America e l'Est Europa. Un'area da migliorare sarà quella della sostenibilità. Solo l'1% del prodotto usato attualmente è riciclato. u
TACCUINO
Trelleborg potenzia la sua presenza in Italia ampliando l'attività di Interfit nel settore degli pneumatici agricoli
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nterfit, parte di Trelleborg Wheel Systems, è il partner leader mondiale nel servizio su pneumatici e ruote per applicazioni speciali. Già noto nel settore industriale, oggi Interfit amplia in Italia la propria offerta nel settore agricolo. Con una rete mondiale che opera in più di 20 paesi, Interfit offre un servizio rapido ed efficiente, sempre in linea con elevati livelli di qualità per soddisfare le esigenze dei clienti. Elio Bartoli, Presidente EMEA & Global OEM di Trelleborg Wheel Systems, sottolinea: «L’eccellenza nel servizio ha reso Interfit il partner privilegiato nel settore della movimentazione dei materiali a partire dal 2010. Oggi Interfit sta portando tutta la sua esperienza in nuovi segmenti di business. Interfit sarà, infatti, il partner ideale anche per i pro-
fessionisti dell’agricoltura che vogliono massimizzare l’efficienza operativa delle proprie macchine, incrementando la produttività del loro business». Interfit offre una vasta gamma di pneumatici e cerchi a flangia fissa o regolabile, oltre al miglior servizio di montaggio di ruote complete per l’agricoltura. Un’ampia gamma di servizi e soluzioni, dal montaggio alle trasformazioni con sostituzione di pneumatici o ruote complete, all’ottimizzazione del pneumatico per dare valore aggiunto ai clienti. Il team di Interfit è composto da professionisti esperti ed altamente qualificati in grado di offrire consulenza con sopralluoghi ed analisi specifiche delle condizioni di lavoro. Bartoli continua: «Siamo consapevoli dell’importanza di una corretta gestione della pressione dei pneumatici per
l’efficienza operativa e la produttività sul campo. Siamo pronti a fornire soluzioni altamente specializzate e totalmente su misura, per garantire sempre ai clienti la massima produttività delle loro attività». Interfit debutterà ufficialmente nel settore agricoltura in occasione di Fieragricola che si terrà a Verona, dal 2 al 5 marzo 2022. u
NEWS
Energia, rincari e sanzioni. I pericoli per il nostro manifatturiero secondo Assolombarda. Per gli elastomeri +34% solo a gennaio
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umenta bruscamente il prezzo di materie prime ed energia a gennaio 2022, che si riflette con sempre più intensità sulle imprese lombarde e sulle prospettive economiche generali. È quanto emerge da un’analisi del Centro Studi di Assolombarda, secondo cui, a gennaio, l’indice delle quotazioni delle materie prime non energetiche continua a crescere e raggiunge il +45% rispetto al pre Covid, con forti differenze al suo interno tra le diverse commodity (fonte: Banca Mondiale). Il quadro si è ulteriormente aggravato con la recente impennata dell’energia. Il gas naturale in Europa (TTF Olanda), soprattutto, ha registrato un’impressionante fiammata dei prezzi pari al +660% rispetto al pre Covid. Più contenuti, ma sempre rilevanti, gli aumenti delle quotazioni del petrolio (Brent) pari al +31%. Il forte rialzo dei beni
energetici, soprattutto del gas, si è trasferito sul prezzo dell’energia elettrica italiana. A dicembre 2021 il PUN (Prezzo Unico Nazionale energia elettrica) in Italia ha raggiunto il picco storico di 281 €/MWh (+492% rispetto al valore di gennaio 2020) e a gennaio si attesta sui 224 €/MWh (+372%). «La situazione legata all’aumento del prezzo di materie prime ed energia è allarmante e rischia di compromettere seriamente la ripresa economica», ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda (foto nella pagina a fianco). «Per l’industria lombarda non solo stimiamo un costo energetico quadruplicato nel 2022, che passa dai 2 miliardi del 2019 agli 8,3 di quest’anno. Ma la salita dei prezzi si accompagna a problemi di disponibilità e a strozzature nelle catene di approvvigionamento, con quasi il 20% delle manifatturiere del Nord Ovest che segnala ostacoli alla
produzione per mancanza di materiali e impianti a fine 2021 (dall’1% un anno prima) e lamenta un allungamento nei tempi di consegna (dal 5%). Ne deriva che le crescenti tensioni sui prezzi si traducono, nel migliore dei casi, in una sensibile compressione dei margini operativi, e, in altri casi, con sofferenze che alcune volte vengono scaricate nei settori più a valle, e spingono al rialzo le aspettative sull’andamento dei prezzi. Le imprese da tempo lanciano l’allarme: è fondamentale agire subito con decisione per contrastare un’emergenza che arriva nel momento in cui il Paese deve assolutamente rilanciarsi a livello internazionale grazie ai fondi del PNRR». Andando nel dettaglio sul prezzo di alcune specifiche materie, tra le materie prime ferrose, il prezzo dell’acciaio sperimenta una forte crescita fino a novembre 2021, quando tocca il suo punto di massimo storico per poi di-
Foto Kalhh/Pixabay
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minuire nei mesi successivi. A gennaio, il prezzo dell’acciaio è aumentato del +54% rispetto ai livelli pre Covid. Nel comparto dei non ferrosi, l’alluminio mostra una nuova impennata di prezzo a gennaio 2022, dopo aver evidenziato un deciso calo a novembre. Rispetto ai livelli pre pandemici si rileva un aumento del +65%. Il rame si è invece sostanzialmente stabilizzato a partire da ottobre 2021, con aumenti che oscillano intorno al +55%/+60% rispetto al pre Covid. A gennaio 2022 si registra un +59%. L’evoluzione del prezzo di stagno e nichel è decisamente in rialzo e non accenna a fermarsi: a gennaio 2022 la corsa dei prezzi spinge il primo al +139% sopra il pre Covid e il secondo al +61%. Per quanto riguarda plastiche ed elastomeri, a gennaio 2022 l’indice sintetico sul mercato europeo è aumentato del +34% rispetto al pre Covid. A gennaio 2022 il prezzo di legno e carta interrompe la sua rapida salita, pur rimanendo sopra ai livelli pre pandemici del +48%. Il prezzo del grano presenta un andamento più altalenante ma comunque in crescita rispetto al periodo gennaio 2020 (+34% a genna-
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io 2022). Infine, il cotone continua la sua vigorosa ascesa e a gennaio raggiunge un nuovo record, pari al +66% rispetto al pre Covid. Un altro tema di grande attualità è la carenza sul mercato di componenti elettroniche (chip shortage), la cui scarsità rappresenta un ostacolo rilevante in molti processi produttivi. Tuttavia, guardando ai prezzi alle importazioni della componentistica elettronica, alcuni beni hanno registrato marcati rialzi negli ultimi due anni, altri hanno visto prezzi in diminuzione. Tra i primi, spiccano: i multichip, il cui prezzo mediano a novembre 2021 ha evidenziato una crescita del +390% su novembre 2019. Tra i secondi, invece, i processori multicomponenti MCO (-32%). In seguito al conflitto ucraino a complicare la situazione sono entrate in scena anche le sanzioni, tema su cui Alessandro Spada è intervenuto lo scorso 25 febbraio. «Per la forte dipendenza energetica che l’Italia ha nei confronti della Russia, è fondamentale insistere affinché l’energia sia tenuta fuori dalle sanzioni», ha detto il Presidente di Assolombarda. «Il conflitto in atto desta la massima preoccupazione per le vite umane in gioco, ma rischia di avere un impatto pesante anche sulla nostra
economia e sulla ripresa globale. Già l’aumento vertiginoso dei costi dell'energia ci sta mettendo a dura prova, in particolare, in una regione come la nostra che consuma il 25% dell’energia elettrica e il 20% del gas a livello nazionale. Ora, con la situazione in Ucraina degenerata, siamo pronti a fronteggiare ulteriori rincari, nuove difficoltà nelle catene di approvvigionamento, nuove sfide alle catene del valore. Il repentino aggravarsi della situazione mostra ancora una volta quanto serva una visione di lungo periodo per superare la crisi contingente e garantire la sicurezza e l’indipendenza energetica in maniera strutturale. Oltre alle ripercussioni immediate sull’export con la Russia, un mercato che vale per la Lombardia più di 2 miliardi di euro nel 2021, a preoccuparci è infatti l’impennata dei costi per l’energia e le materie prime che le sanzioni che l’Europa ha già comminato e che stanno ulteriormente inasprendosi, inevitabilmente porterà. Dobbiamo lavorare, insieme al Governo, per una politica industriale lungimirante capace di accompagnare le imprese nel percorso di uscita dalla crisi onde evitare disastri economici e sociali e capace di bilanciare, dal punto di vista geopolitico e delle forniture, qualsiasi contraccolpo». u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2022
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Novotema installa un nuovo impianto per l'abbattimento dei fumi
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stato installato presso lo stabilimento Novotema di Villongo un sofisticato impianto per l’abbattimento fumi, che ha rimpiazzato il precedente apparato presente ormai da diversi anni, a testimonianza della grande attenzione dell’azienda verso la salvaguardia della salute dei collaboratori e dei residenti e anche a conferma della sensibilità aziendale verso le tematiche del rispetto ambientale. Nell’osservanza delle normative emanate dalla Regione Lombardia, su ogni pressa presente in Novotema è installata una cappa di aspirazione. A completamento di ciò, la struttura installata in sostituzione di un vecchio impianto già presente, mira alla significativa riduzione del livello di inquinanti presenti nelle emissioni, in maniera efficiente e sicura, prima del rilascio in atmosfera. L’impianto installato in Novotema è composto da un sistema a coalescenza per i fumi che vengono convogliati dalle presse e da uno combinato a carboni attivi e coalescenza per i fumi derivanti dai forni di post- vulcanizzazione.
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“Tale sistema”, ci racconta Stefano Consonni, Direttore Operations di Novotema, “fa parte di quelle che sono state classificate dalla Regione Lombardia come le “Best Available Technologies” per la riduzione delle emissioni in atmosfera e garantisce performance ottimali che conducono a una comprovata diminuzione dell’inquinamento atmosferico ed una sostanziale eliminazione dell’emissione di fumi e delle molestie olfattive nell’ambiente”. Tra gli aspetti positivi collaterali, citiamo inoltre che tale impianto ha davvero bisogno di pochissima manutenzione. L’installazione di questo impianto ha comportato per Novotema un notevole sforzo economico e si è trattato di un investimento decisamente oneroso ma lungimirante, che aveva come obiettivo sia il mantenimento della salubrità del luogo di lavoro che la manifestazione concreta di un’etica aziendale fortemente improntata alla sostenibilità ambientale dell’intero stabilimento. Periodicamente questo impianto viene sottoposto ad analisi e misurazioni
da parte di laboratori esterni specializzati e indipendenti che ne attestano il corretto funzionamento. I risultati delle rilevazioni svolte sino ad oggi sono decisamente confortanti relativamente al tasso di riduzione degli inquinanti rilasciati in atmosfera, quindi l’effetto positivo di questo impianto sulle emissioni è certificato e tangibile. Per inciso, il vecchio sistema di abbattimento fumi permetteva già di rientrare nei limiti imposti dalla legge. Il nuovo sistema ha migliorato le prestazioni e permesso la riduzione, ad esempio di un ulteriore 55% nel livello delle emissioni di carbonio organico totale (COT) dal reparto post curing, rispetto all’impianto precedente. u
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Versalis avvia la produzione sostenibile nel suo stabilimento di Crescentino
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ersalis, società chimica di Eni, annuncia l’avvio della produzione di bioetanolo da biomasse lignocellulosiche a Crescentino (Vercelli). Lo stabilimento, acquisito nel 2018, è stato riconfigurato grazie a importanti investimenti e ha avviato la produzione di bioetanolo advanced, in conformità con la normativa europea per lo sviluppo delle energie rinnovabili RED II, in quanto deriva da materie prime non in competizione con la filiera alimentare. Il bioetanolo, prodotto attraverso la tecnologia Proesa®, una delle più innovative al mondo su scala industriale nel settore della chimica da biomasse, è certificato ISCC-EU* e sarà utilizzato per la formulazione di benzina con componente rinnovabile. L’impianto è in grado di trattare 200mila tonnellate/anno di biomassa, per una capacità massima di produzione
di circa 25mila tonnellate anno di bioetanolo. Dopo una prima produzione test effettuata nelle settimane scorse, oggi lo stabilimento è in marcia progressiva, al fine di ottimizzare i processi. Inoltre, dal luglio 2020 a Crescentino viene prodotto anche il disinfettante per mani e superfici a marchio Invix®, presidio medico chirurgico realizzato utilizzando come principio attivo l’etanolo di origine vegetale. Lo stabilimento Versalis a Crescentino è un esempio di impresa sostenibile e di circolarità: si autosostiene dal punto di vista energetico, grazie alla produzione di energia elettrica rinnovabile e vapore dalla centrale termoelettrica che viene alimentata da biomasse a filiera corta e dalla lignina coprodotta dal processo. Un complesso impianto di trattamento acque consente anche la produzione di biogas, a sua volta impiegato per la pro-
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Clariant apre in Cina un sito di produzione per i suoi ritardanti di fiamma
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lariant, azienda multinazionale svizzera con sede a Muttenz, nei pressi di Basilea, leader nel settore delle specialties, ha deciso l’ampliamento della capacità produttiva della sua gamma di ritardanti di fiamma Exolit OP attraverso la costruzione di un impianto di produzione a Daya Bay, Huizhou, Guangdong, Cina. Per la realizzazione del progetto l’azienda ha stanziato un investimento di circa 60 milioni di franchi svizzeri che trasformerà, entro il 2023, l’attuale complesso di Daya Bay in un sito produttivo locale di grande importanza strategica per la società. Consentirà di rifornire più celermente i clienti cinesi in vista del rapido aumento della domanda degli innovativi ritardanti di fiamma Exolit OP sui mercati della Cina e di altre regioni asiatiche conseguente al veloce sviluppo previsto per le industrie elettrica ed elettronica. Un risultato, questo, che consoliderà la posizione e l’immagine di Clariant sui mercati locali. Il management aziendale ne è convinto: produrre in un impianto più vicino ai clienti facilita la collaborazione reciproca e
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rende anche più agevole e immediata la messa a punto di soluzioni appositamente studiate per soddisfare specifici problemi dei clienti finali. Per la costruzione della nuova unità operativa, la cui inaugurazione è prevista nel 2023, saranno impiegate risorse locali. L’attuale insediamento della società a Daya Bay ospita il primo impianto di etossilazione dell’azienda in Asia che rifornisce i clienti locali delle aree farmaceutica, cura della persona e della casa e applicazioni industriali. E l’investimento per il nuovo impianto è perfettamente in linea con la strategia della società che mira ad ampliare le sue aree di business e a rinforzare la sua immagine in queste aree come dimostrano altri investimenti. Uno è lo One Clariant Campus completato di recente a Shanghai; un altro, avviato anch’esso recentemente, è l’impianto di produzione all’avanguardia aperto in joint venture con la Tiangang a Cangzhou e un altro ancora è la nuova unità produttiva di catalizzatori Catofin Catalysts a Jiaxing, che dovrebbe andare in marcia quest’anno.
I ritardanti di fiamma Exolit OP di Clariant sono a base di dietilfosfinato di alluminio (DEPAL), e questo significa che, a differenza dei ritardanti di fiamma contenenti alogeni, hanno un eccellente profilo ambientale e sanitario e recano anche l’etichetta di sostenibilità EcoTain di Clariant. Offrono possibilità di protezione uniche, quali la resistenza al fuoco nei dispositivi elettronici come smartphone e computer, oltre a rallentare la propagazione di fiamma e fumo nelle applicazioni infrastrutturali. Con l’espansione della e-mobility svolgono un ruolo fondamentale nella protezione di parti critiche dei veicoli elettrici come anche nella protezione dei dispositivi di nuova generazione prodotti dalla nuova tecnologia 5G. Clariant ha scoperto i fosfinati organici come ritardanti di fiamma negli anni novanta e da allora studia e sviluppa con continuità l’innovativa tecnologia a base di questi prodotti. Oltre 500 brevetti proteggono la tecnologia e sue applicazioni che comprendono composizioni polimeriche impiegate nella produzione di numerosi articoli come spine di alimentazione elettrica, circuiti stampati, capsule, alloggiamenti per LED e condensatori, cavi di ricarica di cellulari, coperture di motori. u
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A Pesaro un campo da basket fatto con 3.500 kg di gomma riciclata
3.200 kg di gomma riciclata dei Pneumatici Fuori Uso, un materiale versatile e dalle eccezionali prestazioni che consente di ottenere superfici sportive di altissimo livello. L’impiego della gomma stato inaugurato a Pesaro il nuovo operatore della gestione dei Pneumatici riciclata permette sia l’assorbimento decampo da basket di Villa San Marti- Fuori Uso in Italia, che ha sostenuto l’in- gli urti che l’ottimizzazione del ritorno no, playground simbolo della sto- tervento. Il campo è stato intitolato al pe- dell’energia elastica, che conferisce una ria cestistica pesarese, realizzato grazie sarese Gianluca Mattioli, ex arbitro inter- perfetta risposta alle esigenze dell’atleta, una riduzione dell’affaticamento muall’impegno del Comune di Pesaro e Le- nazionale di basket scomparso nel 2017. ga Basket, con il supporto di Ecopneus, Caratteristica peculiare del campo è in- scolare e l’attenuazione dei microtraumi. la società senza scopo di lucro principale fatti quella di essere realizzato con oltre Le superfici in gomma riciclata Tyrefield per il basket nascono infatti dalla perfetta combinazione di ricerca scientifica, sostenibilità ambientale e di innovazione applicata allo sport. Per sviluppare l’innovativa pavimentazione realizzata a PeTecno Compounds saro, Ecopneus si è affidata all’esperienza di una leggenda della palla a spicchi come Giacomo “Gek” Galanda, ex capitano della nazionale di basket e attualmenTecno Compounds challenge te consigliere della Federazione Italiana Tecno Compounds a suitable solution for every Pallacanestro, che ha collaborato con Ecopneus alla definizione della migliore soluzione per ottenere un campo con a suitable solution for every challenge a suitable solution for every challenge caratteristiche specifiche per il basket. Accanto a lui il biomeccanico professor Mauro Testa, che ha misurato impatti e Parker Hannifin Italy s.r.l. benefici della pavimentazione sulle preTecno Compounds stazioni degli atleti, ed aziende specializParker Hannifin Italy s.r.l. zate in pavimentazioni sportive, che con Tecno Compounds il supporto di Ecopneus hanno definito a suitable solution for every challenge e realizzato la composizione ideale del manto da gioco. a suitable solution for every challenge «Questa realizzazione rappresenta al meglio la nostra visione e il nostro modo di fare informazione e sensibilizzazione sulle infinite potenzialità della gomma riciclata», ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Federico Dossena. «Campi da basket, calcio, padel ma anche asfalti silenziosi, isolanti acustici e molto altro ancora, possono beneficiare delle proprietà di questo prezioso materiale, che può contribuire concretamente a rendere più “green” le nostre città. Siamo infatti orgogliosi di aver dato il nostro contributo nel riqualificare all’insegna della sostenibilità ambientale un luogo di aggreSales: Plant: gazione e sport per la città di Pesaro». Sales: Plant: Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl «Questo campo», ha aggiunto il SindaVia Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 – Italy 27010 Siziano (PV) co di Pesaro Matteo Ricci, «è la dimo20094 Corsico (MI) – Italy20094 Corsico 27010(MI) Siziano (PV) 45+39 19 0382 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 Tel. +39 02 45 19 24 46 Tel. +39 02Tel 67 82 266 strazione che l’economia circolare esi36+39 26 0382 96 1967 82 222 Fax +39 0382 67 82 222 Fax +39 02 36 26 96 19 Fax +39 02Fax ste e si inserisce all’interno di un’area www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds importante per la città: a due passi dal Sales: climate control electromechanical filtration Plant: campo scuola, a pochi metri di quella aerospace fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Sales: Plant: aerospace climate control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Srl che a breve diventerà Casa Vuelle». u
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