GOMMA NATURALE OGM MERCATO AUTOMOTIVE INCHIESTA GUARNIZIONI
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Luglio/Agosto 2021
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SOMMARIO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
ANNO 64 - LUGLIO/AGOSTO
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it
Direttore responsabile Andrea Aiello
Abbiamo letto 10
RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA
In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Grafica e impaginazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg.EU 679/2016 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell'art. 15 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS Srl - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.
L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
Mondogomma
16 ARRIVA LA GOMMA NATURALE
GENETICAMENTE MODIFICATA
L’India, nello stato di Assam, ha avviato la sperimentazione in campo di una varietà geneticamente modificata dell’albero della gomma, in grado di assicurare una produzione più costante anche nelle regioni del nord est del paese, sub-himalaiane, con un clima più fresco rispetto a quello tropicale ideale per lo sviluppo della pianta. Ci vorranno almeno 10 anni per la conclusione dei test, ma il passo rappresenta comunque un’interessante innovazione. Non scevra da polemiche
18 MERCATO DELL’AUTO IN RECUPERO
NEL PRIMO SEMESTRE
I dati più recenti sulle immatricolazioni sembrano indicare una decisa ripresa rispetto al crollo dello scorso anno. Una notizia che può essere interpretata come un buon auspicio per tutte le aziende italiane che producono articoli tecnici in gomma per il mercato automotive
INCHIESTA TRASFORMATORI DELLA GOMMA
23 LA FILIERA DELLA GOMMA TORNA A CASA
Uno dei trend più interessanti riscontrati dai produttori italiani di guarnizioni in seguito alla pandemia è il “reshoring”, la tendenza cioè a riportare in Europa la manifattura di componenti che prima venivano realizzati nel Far East. L’impatto sulla filiera provocato dalle difficoltà nei trasporti suggerisce infatti di creare linee di approvvigionamento più sicure ai grandi gruppi europei, dell’automotive, degli elettrodomestici e di altri settori. Per le nostre aziende si aprono quindi nuove interessanti prospettive di business
Action Technology Amsagomma u APR Guarnizioni u Argomm u Eurofoam u Isopren
Lopigom Mar-Gom u Novotema u Parker EMG u Torri Guarnizioni
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Per essere perfetta mancava solo un difetto... Anzi due. Braccio sproporzionato Collo sproporzionato
Sandro Botticelli, La nascita di Venere
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
SOMMARIO ANNO 64 - LUGLIO/AGOSTO
Dalle aziende
34 STAMPI, UNA GRANDE PASSIONE BM Stampi, a Sarnico, produce stampi per il settore della gomma da 25 anni. La sua storia non parla soltanto di una produzione ad alto livello e di una continua crescita, ma si intreccia anche con le vicende di un territorio operoso, eppure messo a dura prova dalla pandemia. Luca Bonardi, uno dei due soci fondatori insieme con Gianluigi Mutti, ci racconta come questa realtà sia cresciuta negli anni, non solo dal punto di vista imprenditoriale ma anche nella dimensione umana, ricordando il padre Ernesto, il cui aiuto è stato fondamentale per partire, e la crescita continua del personale, vero patrimonio dell’azienda
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Normative
40 ESPOSIZIONE AGLI AGENTI CHIMICI: AGGIORNATI I VALORI LIMITE Con un comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 giugno 2021, il ministero del Lavoro ha annunciato il recepimento della Direttiva Europea (UE) 2019/1831, che definisce un quinto elenco di valori limite di esposizione professionale in attuazione della direttiva 98/24/CE e modifica la direttiva 2000/39/CE. Il decreto in oggetto è pubblicato sul sito del ministero del Lavoro (www.lavoro.gov.it, sezione pubblicità legale) e sostituisce l’allegato XXXVIII del Testo Unico (T.U.) sulla Salute e Sicurezza sul lavoro
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News
50 IL TACCUINO Macchine per gomma e plastica: un accordo per favorire le attività all'estero dei produttori u Pneumatici di sostituzione: le vendite del secondo trimestre a livelli pre-Covid u Nel 2022 arriva Greenplast, la nuova fiera milanese per una filiera ecosostenibile della plastica e della gomma u Novità ai vertici per Solvay u Unicredit sostiene la crescita verso l'estero di Comerio Ercole u Eni ed Ecopneus insieme per ricavare prodotti chimici dagli pneumatici PFU u Continental punta sempre più al mercato delle auto elettriche u Corsi di formazione per il settore u
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64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO 4
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GLI SPONSOR
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GLI SPONSOR
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RUBBER CLUB
Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012
INTERVIEWS
Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders technical manager, Continental UK
EXPO REVIE
Letter of I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche the law internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y
Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets
COSTRUZIONE E SIMULAZIONE ACCELERARE LE PROVE DI SVILUPPO DI UN PRODOTTO PER MEZZO DI DIGITALIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA DEL FORMULATORE K. Wallace, M. Cardin, ProSensus, Burlington, Ontario (Canada) - RubberWorld, gennaio 2021, pag. 28-35 ell’ambito della gomma lo sviluppo di un prodotto, e quindi della sua formulazione, è sempre stato lo stimolo per i fabbricanti ad impegnarsi continuamente per realizzare manufatti nuovi o migliorati a costi più bassi, spesso con nuove materie prime a disposizione o con materie prime alternative. Nell’attuale epoca di Industria 4.0, di grande disponibilità di dati e digitalizzazione, capitalizzare il valore dei risultati della ricerca e sviluppo è la priorità assoluta per i produttori che vogliono rimanere competitivi. Questa crescente pressione sullo sviluppo efficace di nuovi prodotti è una minaccia molto realistica che i produttori devono affrontare, perché il patrimonio di conoscenze maturate da anni rischia di sparire quando gli anziani (gli attuali “baby boomers”) del settore vanno in pensione. Molto centrata la considerazione iniziale dell’articolo (è un compito quasi impossibile il trasferimento di esperienza e competenze in fase di transi-
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PICTURE-PERFECT
THE NEXT TOP MODEL
UNIVERSITY FOCUS
Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers
We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough?
Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
zione di personale o di espansione di risorse), che introduce la struttura del programma di sviluppo prodotto della canadese ProSensus, descrive i concetti tecnici chiave utilizzati, evidenzia alcuni progetti del passato e riassume l’approccio graduale del progetto. L’approccio, sulla base di un modello multivariato, prende in considerazione simultaneamente tutti i dati essenziali esistenti per raggiungere con efficacia gli obiettivi dello sviluppo del prodotto, relativamente a: • selezione delle materie prime; • rapporti di formulazione; • condizioni di processo; • proprietà finali. La struttura del programma di sviluppo rapido del prodotto RPD (Rapid Product Development) si articola nelle seguenti fasi: • valutare ed assicurare idoneità e struttura dei dati storici e sperimentali; • costruire modelli multivariati con l’utilizzo di dati appropriati; • definire il problema di ottimizzazione per formulare esperimenti di prodotti/ progettazione; • aggiornare modelli e formulare nuovi prodotti attraverso l’ottimizzazione; • sviluppare un software per il cliente. L’argomento dell’articolo incontrerà senz’altro l’interesse di molti potenziali lettori e, comunque, possiamo assi-
curare loro che tutti i singoli paragrafi sono, oltre che interessanti, di semplice lettura e comprensione, eccezion fatta per le formule citate, appannaggio degli esperti della materia. In particolare segnaliamo i seguenti paragrafi: • superamento degli ostacoli tradizionali, riferiti allo sviluppo convenzionale di un prodotto; • integrazione delle conoscenze del formulatore; • parametri dell’ottimizzazione; • casi studio, tra cui uno relativo alla formulazione di palline da golf; • descrizione delle cinque fasi dell’RPD. Attualmente ProSensus sta sviluppando un software commerciale, in grado di consentire ai clienti di completare da soli le prime quattro fasi della struttura dell’RPD, che dovrebbe essere disponibile entro fine 2021. In definitiva, la struttura dell’RPD di ProSensus, basata su modelli multivariati e ottimizzazione vincolata, può essere utilizzata per: • estrarre e visualizzare efficacemente informazioni utili da dati storici o sperimentali; • ottimizzare simultaneamente la selezione di materie prime, formulazioni di ricette e condizioni di produzione o di laboratorio, per raggiungere rapidamente le proprietà di prodotto deside-
ABBIAMO LETTO PER VOI
rate, sulla scorta di relativi limiti estesi a materia prima e costi di processo; • eliminare le difficoltà di trasferimento di conoscenza ed ampliare le possibilità di risorse nello sviluppo del prodotto; • realizzare e mantenere un vantaggio competitivo nello sviluppo del prodotto. PROVE E MISURAZIONI INDUSTRIA DELLE PROVE SU ELASTOMERI D. Caesar, Instron, Norwood, Massachusetts (USA) - RubberWorld gennaio 2021, pag. 38-41 n obbligo dei produttori di gomma nei confronti dei clienti è quello di ottenere e fornire le proprietà fondamentali di tutte le materie prime che producono, solitamente in merito a durezza, carico di rottura e allungamento a rottura. Queste proprietà di base, tuttavia, non danno indicazioni su come la gomma si comporterà durante l’utilizzo dei consumatori, quando le condizioni di
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esercizio possono comprendere alte e basse temperature, immersioni in vari fluidi, allungamenti, compressioni, torsioni, tutte situazioni in cui la gomma deve continuare a mantenere la sua funzionalità. Fra le norme ASTM ed ISO, che caratterizzano le proprietà fondamentali dei materiali, ed altre per applicazioni specifiche, l’ASTM 412 è molto usata per determinare le proprietà tensili (carico e allungamento a rottura) di tutti gli elastomeri termoindurenti e termoplastici. Nondimeno questa norma contiene una dichiarazione di non responsabilità, la quale evidenzia che le proprietà determinate con l’ASTM 412 possono non essere in correlazione con le proprietà verificate durante l’utilizzo finale. Anche se questo può sconcertare qualcuno, va precisato che le proprietà meccaniche fondamentali sono valide per il controllo qualità o per scopi di confronto, non per ottenere proprietà specifiche per l’utilizzo finale. Esistono altre 343 norme ASTM,
che prevedono prove più specifiche per un’applicazione e che un laboratorio dovrebbe adottare di volta in volta nell’ambito in questione. Le macchine per prova universale UTM (Universal Testing Machine), usate in laboratori di produzione, ricerca e sviluppo e per effettuare prove in accordo con le normative, sono di solito ritenute funzionare per mezzo di una prova assiale statica, ma questo è riduttivo per le loro capacità. Esse sono infatti in grado di fare molti tipi di prove meccaniche e, grazie alla loro flessibilità, non solo su materie prime ma anche su componenti e prodotti finiti in varie condizioni ambientali. L’articolo, illustrati brevemente utilizzo e funzionalità delle UTM, dimostra la loro versatilità analizzando il comportamento del policloroprene sottoposto a prove cicliche a bassa frequenza. Utilizzando lo strumento Instron 68TM-5, vengono condotte due prove, la prima in accordo alla norma ASTM 412 e la seconda sulla stessa fal-
RUBBER CLUB
sariga, ma sottoponendo i campioni a 25 cicli di pre-sollecitazione. Posto che la dimostrazione eseguita non è una prova standard di fatica, i risultati delle prove indicano chiaramente che lo strumento UTM non si limita a prove di tensione o compressione, ma può essere configurato per molte altre applicazioni (fatica ad alto e basso numero di cicli, propagazione e crescita delle cricche, rilassamento della sollecitazione etc.) PROVE E MISURAZIONI PROVA DI RILASSAMENTO DEL COMPRESSION SET (CSR): CONSIDERAZIONI IN UN’EPOCA DI PROVA DI VALUTAZIONE DELLA NORMA ISO 17025 P. Tuckner, Grace Technology and Development, Minneapolis, Minnesota (USA) RubberWorld, gennaio 2021, pag. 42-49 er le prove su elastomeri in generale, e per il rilassamento del compression set (CSR) in particolare, ci possono essere variazioni nei risultati, sia pure adottando la stessa procedura. L’introduzione dello studio ne spiega i motivi, puntualizzando che nel corso della lunga vita dell’industria della gomma la comprensione di materiali e processi, usata per caratterizzare le loro proprietà in funzione di composizione e lavorazione, è cambiata e continua ad evolversi. La prima parte dello studio è composta da quattro paragrafi, descrittivi di situazioni normative del CSR che meritano di essere approfondite: • sviluppo ed evoluzione delle prove su gomma, con particolare riferimento al pneumatico e a materiali ed applicazioni ad alte prestazioni; • cambiamenti nella tecnologia, norme e specifiche delle prove; • metodi di prova per CSR (storia e cambiamenti); • sviluppo e variabilità del metodo di prova. La seconda parte si sviluppa invece con un’accurata ed aggiornata esposizione dei principi del CSR per un’alta qualità della prova, seguita da altri paragrafi davvero interessanti, che cercano di fare chiarezza nel marasma
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di norme che regolano attualmente il CSR in merito a qualificazione, certificazione e competenza. Riguardo ai miglioramenti, attuabili per il metodo di prova del CSR, si puntualizza che ciò non implica che la prova di CSR sia difficile, complicata o ardua da effettuare, ma che richiede più che seguire una procedura per ottenere dati e risultati di alta qualità Nella conclusione dello studio si afferma chiaramente che le norme ISO 17025, ISO 9001, ISO 736, ASTM E74, ASTM D 6147 e ISO 3384 sono inadeguate per assicurare che si raggiungano risultati di alta qualità nella prova di CSR. Le sue procedure hanno bisogno di fornire più particolari, insieme ad operatori che conducano la prova con una migliore comprensione dei suoi principi e dettagli, ricordandosi che l’informazione non è conoscenza e che l’esperienza pratica è estremamente preziosa. PROVE E MISURAZIONI CONFRONTO TRA GOMMA SINTETICA BIOMIMETICA E GOMMA NATURALE - CRISTALLIZZAZIONE INDOTTA DA DEFORMAZIONE E RESISTENZA ALL’ABRASIONE M. Beiner, G. Gupta, J. Wötzel, M. Malke, U. Wendler, C.S. Gronover, B. Müller, D. Prüfer, R. Jaeger, C. Stauch, K. Mandel, Fraunhofer Group, (Germany) - email: mario.beiner@ imws.fraunhofer.de - RFP n. 1/2021, pag. 26-29 a società Fraunhofer è la principale organizzazione di ricerca applicata al mondo e il suo obiettivo è di sviluppare tecnologie chiave vitali per il futuro e consentirne lo sfruttamento commerciale da parte di imprese e industria. In questo caso il suo progetto, illustrato nello studio, è chiamato BISYKA, abbreviazione tedesca per “gomma sintetica biomimetica”, e consiste nello sviluppo di una gomma sintetica con proprietà meccaniche simili a quelle della gomma naturale. Quello che lo studio non specifica è che gli scienziati di Fraunhofer hanno studiato la gomma da tarassaco che, come la gomma naturale dall’albero Hevea Brasiliensis, è costituita da poliisoprene per il 95 %, mentre la percen-
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tuale rimanente è costituita da componenti organici, come proteine e lipidi. Inoltre, il vantaggio della gomma da tarassaco, rispetto alla gomma arborea, è che la successione generazionale è di solo tre mesi contro i sette anni dell’altra, per cui essa costituisce un punto di partenza ideale per indagare l’influenza dei componenti organici sulle caratteristiche della gomma. Eliminati in modo mirato i principali componenti organici e identificati quelli importanti per il comportamento all’abrasione, i ricercatori hanno sintetizzato la gomma BISYKA dal poliisoprene funzionalizzato con elevata purezza microstrutturale e rispettive biomolecole. Per studiare le caratteristiche della variante di gomma così ottenuta è stata usata la cristallizzazione indotta da deformazione, che ha dato risultati uguali a quelli della gomma naturale. Sulla scorta dei risultati positivi ottenuti, la gomma BISYKA è stata collaudata dal laboratorio esterno Prüflabor Nord, che ha confrontato quattro pneumatici auto, con battistrada a base BISYKA, e altrettanti pneumatici con battistrada a base gomma naturale. Nella prova pratica su circuito, dopo 700 giri in una direzione e 700 nell’altra, il risultato è stato che il pneumatico in gomma naturale era più leggero di 850 grammi e perdeva 0,94 mm di battistrada, mentre quello in BISYKA perdeva solo 600 grammi e 0,47 mm di battistrada. Di pari passo anche la resistenza al rotolamento è risultata migliore, con etichettatura B rispetto alla C della gomma naturale. Un’ulteriore ottimizzazione della gomma BISYKA, in merito a proporzione e natura dei componenti organici, sarà attuata adattando la formula della mescola battistrada per pneumatico autocarro alla nuova gomma. Tutto quello detto finora è un po’ la conclusione dello studio, che lasciamo leggere per intero agli interessati perché si rendano conto delle prove effettuate per valutare la cristallizzazione indotta da deformazione della nuova gomma BISYKA, per mezzo di uno speciale sistema di misurazione, che risulta praticamente uguale a quella della
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ABBIAMO LETTO PER VOI
gomma naturale, ma con conseguenti prestazioni migliori dei pneumatici riguardo a resistenza al rotolamento ed abrasione. Da sottolineare che le mescole battistrada di autocarro sono state preparate da Marangoni Retreading System Deutschland, con tempi di vulcanizzazione un po’ più lunghi (+ 30 %) rispetto a quelli della gomma naturale. PROVE E MISURAZIONI MISURAZIONE DELLA DEFORMAZIONE NELLE PROVE SU ELASTOMERO J. Camara, Instron, Norwood, Massachusetts (USA) - Rubber&Tire, dicembre 2020/gennaio 2021, pag. 23-25 i tratta di una breve panoramica sui sistemi di prove tensili dei materiali, essenziali per caratterizzare le proprietà di un materiale elastomerico, tra le quali riveste particolare importanza il modulo di elasticità. Utile per chiunque lavora in un laboratorio gomma, al fine di rinfrescarsi la
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memoria sulle nozioni di base in merito, l’articolo illustra in modo semplice e preciso i vari tipi di estensimetri, o dinamometri che dir si voglia, dando una spiegazione di caratteristiche, funzionamento e vantaggi/svantaggi in utilizzo dei modelli: • clip-on (held-home); • a corsa lunga; • automatico a contatto; • senza contatto (video estensimetro); • ad alto rendimento; • per prove di compressione (trasduttore di spostamento lineare variabile LVDT e video estensimetro). MATERIE PRIME E APPLICAZIONI COMPARAZIONE DI DUE METODI EFFICACI PER LA VULCANIZZAZIONE A ZOLFO DELLA GOMMA A. Ansarifar, K. Noulta, G. W. Weaver. Department of Chemistry, Loughborough University, Loughborough, Leicestershire (UK) - email: m.a.ansarifar@lboro.ac.uk - RFP n. 1/2021, pag. 30-34
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a vulcanizzazione a zolfo della gomma è un processo ben definito storicamente per quanto riguarda l’utilizzo, oltre allo zolfo, di acceleranti organici in combinazione con attivatori, ossia ossido di zinco e stearina. Poiché ormai da tempo la direttiva europea 65/548/EC classifica l’ossido di zinco come tossico per gli organismi acquatici e la stearina come irritante per pelle ed occhi, è opportuno ricorrere a sistemi alternativi, di due dei quali si occupa questo studio. Si tratta di due metodi sviluppati per la vulcanizzazione di gomma naturale ed EPDM, il primo che misura la quantità esatta di TBBS per la reazione zolfo/ gomma e successivamente aggiunge ossido di zinco come attivatore per migliorare l’efficacia del processo di vulcanizzazione, il secondo che tratta la superficie dell’ossido di zinco con TBBS in solvente organico per fornire un singolo componente come additivo per lo zolfo. In entrambi i casi non si usano
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né accelerante né attivatore secondari nel processo di vulcanizzazione e viene impiegata solo la quantità ottimale di vulcanizzanti. Entrambi i metodi offrono notevoli benefici rispetto ai sistemi tradizionali, riducendo quantità e numero dei vulcanizzanti. Le gomme utilizzate sono gomma naturale grado L e Keltan 6951C; di entrambe vengono prodotte due mescole secondo i due sistemi illustrati, analizzando poi le proprietà di vulcanizzazione. Lo svolgimento dello studio è breve e semplice: la sua conclusione evidenzia, oltre all’efficacia dei due metodi proposti, la cui scelta dipende dalla struttura chimica della gomma usata e dalla quantità esatta di TBBS e ossido di zinco necessari per una vulcanizzazione completa, come essi riducano l’uso eccessivo di TBBS e ossido di zinco e, di conseguenza, il loro impatto negativo sulla salute umana e animale e sull’ambiente, senza trascurare la notevole riduzione di costi. PROVE E MISURAZIONI PROVE PER MODULO DINAMICO E SUA RELAZIONE CON MODULO STATICO I. Saltuk, N. Akgerman, Tavdi Company, Barrington, Rhode Island (USA) - Rubber&Tire, dicembre 2020/gennaio 2021, pag. 13-15 utti i manufatti sono soggetti a forze applicate e conseguenti deformazioni durante la loro vita di utilizzo e questo è molto importante nel caso di materiali viscoelastici come gli elastomeri, il cui comportamento si può caratterizzare e prevedere studiandone il modulo dinamico e il rapporto con il modulo statico. L’oscillografo meccanico Yerzley AYOIV di Tavdi è utilizzato da molto tempo con successo nell’industria dell’isolamento da vibrazioni ricorrendo, in accordo col metodo ASTM D945-16, ad un moto armonico semplice, con variazione dei momenti di inerzia mediante aggiunta di pesi ad una barra, che induce forze di compressione su di un campione tra due piatti paralleli (la stessa modalità è applicata a campioni di taglio secondo la variante parte B dello stesso metodo ASTM). Nella parte iniziale dello studio la cor-
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relazione fra modulo dinamico e statico viene valutata nell’intervallo di durezza 40-70 Shore A, con mescola di gomma naturale a diversi livelli di carica e a tre temperature (4, 23 e 66 °C). La parte successiva dello studio, in merito ad un supporto motore, valuta l’effetto degli additivi per il comportamento dinamico, sulla base di cinque mescole in poliisoprene sintetico con vari livelli di diverse cariche (carbon black, silice precipitata e carbonato di calcio), evidenziando i valori delle proprietà fisiche e meccaniche ottenuti. Da notare che la presenza delle cariche aumenta il modulo e, in particolare, la rigidezza dinamica, il che comporta un aumento nella trasmissibilità di vibrazione. La resilienza diminuisce, indicando così più alte caratteristiche di smorzamento, ma la conseguenza negativa è che si possa verificare un maggiore accumulo di calore interno, che riduca la durata a causa di degradazione fisica o chimica. Una seconda applicazione esaminata è quella di sistemi antivibrazioni, su base gomma naturale o sintetica descritte in precedenza, durante la cui attività la massima ampiezza di risonanza si raggiunge fra i dieci e i quindici anni, dopo di che l’accumulo di calore sarà minimo. PROVE E MISURAZIONI CARATTERIZZAZIONE REOLOGICA DI MODELLI DI POLIBUTADIENI RAMIFICATI L. Rodriguez-Guadarrama, Dynasol Group, Houston, Texas (USA), L. Lugo, Ciateq (Mexico) - Rubber&Tire, dicembre 2020/gennaio 2021, pag. 16-22 a gomma BR, classificata in alto CIS e basso CIS (contenuto di CIS ≥ 90 % e ≤ 40 % rispettivamente), è utilizzata soprattutto nella produzione di pneumatici, ABS e resine HIPS (High Impact Polystyrene = polistirene antiurto). Anche se i suoi polimeri lineari sono importanti per molte applicazioni, quelli ramificati sono impiegati in molti processi di sintesi ed è opportuno controllare le proprietà delle miscele risultanti, per cui è importante comprendere proprietà ed effetti dei
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polimeri ramificati e la loro influenza sulle proprietà reologiche. Interessante la considerazione che la distribuzione del peso molecolare è un parametro essenziale per controllare le proprietà di processo: se stretta, per esempio, può dare problemi di sbriciolamento nel mescolatore, mentre se è larga questo inconveniente può essere eliminato. Se però essa aumenta troppo, l’elasticità della gomma BR aumenta a sua volta e causa un maggiore rigonfiamento in estrusione o una contrazione della mescola. Ecco perché occorre bilanciare il peso molecolare e la sua distribuzione per ottenere gradi di BR con adeguate proprietà di lavorazione: polibutadieni con basso peso molecolare ed alto livello di ramificazione mostrano buona processabilità e basso scorrimento a freddo. Questo studio presenta sintesi e caratterizzazione di modelli di BR ramificati con macrostrutture controllate, determinate con l’utilizzo di un multirilevatore GPC (Gel Permeation Chromatography). La parte sperimentale si articola nella sintesi, nella caratterizzazione dei modelli di BR e nella loro analisi reologica mentre, una volta descritti i risultati, la parte discussione illustra gli esperimenti di viscoelasticità lineare e nonlineare e di rilassamento dello sforzo. Conclusione dello studio è che si possono ottenere ben definiti modelli di BR lineari e ramificati mediante sintesi anionica controllata, con grado e percentuale di ramificazione tenuti sotto controllo col percorso di sintesi proposto. PROVE E MISURAZIONI ANALISI DEI METODI DI MISURA DELLA DISPERSIONE DI CARICHE IN MESCOLE DI GOMMA K. Knipp, Akron Rubber Development Laboratory, Akron, Ohio (USA) - Rubber&Tire, dicembre 2020/gennaio 2021, pag. 27-37 risaputo che la dispersione delle cariche in una mescola gioca un ruolo importante nella prestazione del manufatto finale. Una scarsa dispersione, per esempio, può causare il malfunzionamento e/o la rottura, nel
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ABBIAMO LETTO PER VOI
caso che sia soggetto a ripetute flessioni, come il fianco di un pneumatico, e il cambiamento del livello di dispersione può indicare che qualcosa è cambiato durante la lavorazione della mescola, come un accorciamento della durata del ciclo di mescolazione. Questo studio prende in esame tre tecniche, usate per misurare la dispersione di cariche in mescole di gomma, e discute vantaggi e svantaggi dei diversi metodi. Basate sul principio che sulla superficie di un campione di gomma appena tagliato si formano protuberanze ed avvallamenti, le tre tecniche sono: • dispersione Phillips - con microscopio ottico leggero con ingrandimento 30x e una valutazione visiva da 1 (cattiva) a 100 (eccellente), secondo una scala Phillips standard di fotografie; • DisperGrader - con microscopio a luce riflessa, dotato di autofocus per analizzare rapidamente e costantemente le ombre proiettate dagli ag-
glomerati superficiali; • topografia nSpec 3D - con microscopio ottico rapido automatizzato, algoritmi di riconoscimento delle forme e intelligenza artificiale per fornire topografie di superficie 3D e misurazioni quantitative della rugosità. Per le prove vengono preparate cinque mescole, a base SBR 1500, caricate con 50 phr di carica (carbon black N234, N330 e N774, rispettivamente ad alta, media e bassa area superficiale, e silice Hisil 190G e Zeosil 200MP, convenzionale la prima e ad alta disperdibilità la seconda). Lo studio consiste di ben undici pagine, di cui solo quattro sono di testo, mentre le restanti sono costituite da tabelle, grafici e fotografie, necessarie per comprendere sia i risultati delle prove tensili, durezza e lacerazione, sia quelli delle dispersione secondo le tre tecniche utilizzate. Conclusione dello studio è che esisto-
no benefici e difetti per ciascuna delle tecniche per misurare la dispersione: • Phillips - è un metodo industriale molto semplice ed economico, ma i risultati sono molto soggettivi e possono variare da tecnico a tecnico; • DisperGrader - più complesso del precedente, ma ancora abbastanza semplice da gestire; i dati quantitativi ottenuti possono essere influenzati dalla presenza della carica bianca, poiché il metodo ASTM era destinato a misurare la dispersione del carbon black; • nSpec 3D - è il metodo più complicato e richiede un tecnico esperto per raggiungere una superficie piana, scegliere l’illuminazione adatta e selezionare i punti di inizio e di arresto idonei per la scansione; i dati quantitativi generati non sono influenzati dalla presenza delle cariche bianche, ma i dati raccolti dovrebbero essere usati solo a scopo comparativo, vista la complessità della preparazione e della configurazione del campione.
MONDOGOMMA
di Riccardo Oldani
Arriva la gomma naturale geneticamente modificata L’India, nello stato di Assam, ha avviato la sperimentazione in campo di una varietà geneticamente modificata dell’albero della gomma, in grado di assicurare una produzione più costante anche nelle regioni del nord est del paese, sub-himalaiane, con un clima più fresco rispetto a quello tropicale ideale per lo sviluppo della pianta. Ci vorranno almeno 10 anni per la conclusione dei test, ma il passo rappresenta comunque un’interessante innovazione. Non scevra da polemiche
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a prima pianta di gomma geneticamente modificata al mondo è stata piantata alla periferia di Guwahati, in India, da K.N. Raghavan, presidente e direttore esecutivo del Rubber Board, ente indiano per lo sviluppo dell’industria di settore. È stata messa a dimora nella tenuta sperimentale Sarutari, di proprietà del Rubber Board, vicino a Guwahati, nello stato di Assam, nel nord-est del paese. La pianta è stata sviluppata presso il Rubber Research Institute of India (RRII), che ha sede invece in Kerala, stato del sud est, dopo lunghi anni di ricerca nel laboratorio di biotecnologia della struttura. Raghavan ha affermato che l’albero della gomma geneticamente modificato, il primo del suo genere sviluppato esclusivamente per quest’area, dovrebbe crescere bene nelle condizioni climatiche della regione montuosa nord-orientale.
PUNTO DI SVOLTA? Il presidente del Rubber Board ha affermato che la pianta ogm rappresenterà un punto di svolta nella coltivazione della gomma naturale in India, grazie all’inserzione di copie aggiuntive del gene MnSOD (superossido dismutasi manganese dipendente), che regola la presenza di un’enzima in grado di proteggere la pianta da alcune situazioni ambien16
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RICERCA
tali avverse, come il freddo, in particolare. «Si prevede che la varietà supererà le rigide condizioni di freddo durante l’inverno, un fattore importante che influenza la crescita delle giovani piante di gomma. La gomma naturale è originaria delle foreste amazzoniche, calde e umide, e non è naturalmente adatta alle condizioni fredde in questa parte del paese», ha affermato James Jacob, direttore del Rubber Research Institute of India (RRII). Il quale ha ricordato come, attraverso l’allevamento e la selezione, il RRII, ente di ricerca collegato al Rubber Board, ha già sviluppato in passato due cloni ibridi di gomma ad alto rendimento che si adattano alle condizioni climatiche della regione nord-orientale. Ora la scelta di infrangere il tabù che finora aveva frenato l’adozione di tecniche di ingegneria genetica e le prime prove in campo. DAL LABORATORIO AL CAMPO La crescita dell’albero della gomma, in India, e in Assam in particolare, rallenta durante i mesi corrispondenti al nostro inverno, caratterizzati anche da un progressivo disseccamento del terreno. Questa è la ragione del lungo periodo di immaturità della coltura nella regione, che prolunga i tempi della raccolta del prezioso lattice. Il gene MnSOD, quello su cui hanno lavorato i ricercatori in questo studio, ha la capacità di proteggere le piante dagli effetti negativi di gravi stress ambientali, come appunto il freddo, ma anche la siccità. «Gli studi di laboratorio condotti presso il RRII a Kottayam, in Kerala, hanno mostrato che le piante di gomma GM sovraesprimono il gene MnSOD, secondo le previsioni teoriche, offrendo protezione alle cellule. Pertanto, riteniamo che le piante di gomma geneticamente modificate cresceranno rapidamente qui, raggiungendo prima la fase di maturità», ha affermato Jacob. La coltura al momento non ha finalità commerciali, ma sperimentali e deve seguire le misure di biosicurezza necessarie per le prove sul campo per tutti gli ogm.
RISPOSTE AI DUBBI Raghavan ha voluto anche rispondere a possibili perplessità che l’esperimento potrebbe sollevare, a causa soprattutto della diffidenza, spesso immotivata, verso la creazione di organismi geneticamente modificati. «Il gene su cui hanno lavorato gli scienziati», ha spiegato, «non è stato introdotto da altri organismi. È normalmente presente nell’albero della gomma. In laboratorio non è stato fatto altro che copiarlo, moltiplicarlo e reinserirlo in una cellula embrionale dell’albero della gomma. La pianta così ottenuta è stata selezionata, moltiplicata e ora introdotta in campo». Inoltre, ha osservato Raghavan, «in India non esistono specie vegetali in grado di incrociarsi con Hevea brasiliensis, pertanto non è alcun rischio che i geni fluiscano dalla pianta ogm verso altre specie autoctone». Una preoccupazione spesso sollevata dai gruppi ambientalisti contro le piante geneticamente modificate. SVILUPPO RURALE Il Rubber Board indiano attribuisce grande importanza alle potenzialità della coltivazione dell’albero della gomma nella regione nord-orientale dell’Assam. In Kerala gli alberi diventano produttivi dopo 7 anni dall’impianto, mentre in Assam dopo 8 anni. Il nuovo albero ogm consentirà di guadagnare un anno sulla produzione rendendo l’attività un potenziale strumento per lo sviluppo rurale e per il miglioramento delle condizioni di vita dei contadini, compre-
se le comunità indigene della regione. Il Rubber Board sta promuovendo attivamente la coltivazione della gomma nell’Assam con il sostegno finanziario dell’industria indiana dei pneumatici. Ma il motivo che ha portato alla scelta di questo stato è anche politico. Il Kerala da tempo ha vietato le colture ogm entro i propri confini, temendo impatti sull’ambiente e sull’agro-biodiversità” e questo ha indotto i vertici del Rubber Board a sviluppare un progetto per amministrazioni più aperte alla sperimentazione. I TEMPI DEL PROGETTO Attualmente l’85% della produzione di gomma naturale in India è concentrato in Kerala, fatto che spiega anche perché nello stato sono presenti i principali enti di governo e di ricerca del settore. Il Kerala ha un’area coltivata di circa 600 mila ettari, cui corrisponde una produzione di circa 650 mila tonnellate. Ma gli stati nordorientali stanno crescendo. Tripura e Assam, che entrambi confinano con il Bangladesh, assommano un’estensione di 190 mila ettari per una produzione di 111.700 t di gomma l’anno. Il progetto avviato in Assam dovrebbe inizialmente coprire 2.000 ettari di terreno, destinati a diventare 10.000 quando verrà avviata la coltivazione vera e propria. Ci vorranno però almeno 10 o 15 anni, secondo le stime degli esperti, prima di superare tutti i test e di ottenere le autorizzazioni necessarie a introdurre liberamente l’Hevea ogm in India. u
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di Giuseppe Cantalupo
Mercato dell’auto in recupero nel primo semestre I dati più recenti sulle immatricolazioni sembrano indicare una decisa ripresa rispetto al crollo dello scorso anno. Una notizia che può essere interpretata come un buon auspicio per tutte le aziende italiane che producono articoli tecnici in gomma per il mercato automotive
La nuova Fiat 500 elettrica del gruppo Stellantis.
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dati relativi alle immatricolazioni auto del primo semestre pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) mostrano un aumento a doppia cifra sia a giugno che nei primi sei mesi dell’anno rispetto agli stessi periodi del 2020: +12,6% a giugno, con 149.438 18
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immatricolazioni contro 132.691, e +51,4% nel semestre gennaio-giugno, con 884.750 nuove vendite a fronte di 584.237. DA PRENDERE CON CAUTELA Secondo il Centro Studi Promotor (CSP), questi dati vanno considerati, però, con una certa cautela, perché derivano dal confronto con periodi
del 2020 fortemente penalizzati dalla pandemia e per questo motivo non farebbero testo. Più significativo, sempre secondo il CSP, il confronto col 2019 dal quale si ricavano dati, anche questi a doppia cifra ma entrambi negativi per il 2021: calo del mercato del 13,3% in giugno e del 18,3% nel semestre (884.750 nuove immatricolazioni contro 1.083.184 di gennaio-giugno 2019).
AUTOMOTIVE
SERVONO INCENTIVI Sulla base di questi risultati e in assenza di incentivi all’acquisto, secondo il Centro Studi Promotor il 2021 chiuderebbe con un volume di vendite di 1.566.000 vetture (351.022 unità in meno rispetto al 2019: -18,3%. Rispetto al 2020, le vendite in meno sarebbero 184.500: -13,4%; ndr). Prospettive di certo non ottimistiche confermate anche dall’inchiesta congiunturale condotta a fine giugno dal Centro dalla quale risulta che in giugno per il 77% dei concessionari l’affluenza nei saloni di visitatori interessati all’acquisto è stata scarsa, per il 74% è stato basso il livello di acquisizione di ordini e per il 58% le vendite caleranno ancora. Preoccupazioni che sono il riflesso del calo del clima di fiducia degli operatori auto in giugno, crollato a 24,9: un livello che, secondo il CSP, riporta ai tempi della crisi del 2008 innescata dal fallimento di Lehman Brothers. Secondo Paolo Scudieri, presidente
di Anfia, è prioritaria l’adozione di nuovi incentivi all’acquisto dell’auto per sostenere il mercato e innescare una reale ripresa del settore. Sulla stessa lunghezza d’onda Gian Primo Quagliano, presidente del CSP, secondo il quale urge il ritorno agli incentivi per sostenere la domanda interna e rilanciare in maniera duratura il settore. PIÙ FIDUCIA TRA I CONSUMATORI Dai dati Istat di giugno si rileva, secondo quanto riferisce Anfia, un netto miglioramento rispetto a maggio sia dell’indice del clima generale di fiducia dei consumatori, salito da 110,6 a 115,1 (base 2010 = 100) che dell’indice del clima di fiducia delle imprese (Iesi – Istat economic sentiment indicator), passato da 107,3 a 112,8. A proposito di questi dati, Istat ha comunicato che a gennaio di quest’anno ha modificato la metodologia di valutazione delle variabili relative all’indagine sul clima di
fiducia dei consumatori e che sono state calcolate con la nuova funzione le serie storiche dei dati, ora disponibili a partire dal 1998. Il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori riflette l’aumento anche dell’indice della propensione all’acquisto dei beni durevoli, tra i quali l’automobile, che in giugno ha compiuto un balzo notevole rispetto a maggio, passando da -23,4 a -5,7. DA FCA A STELLANTIS Per quanto riguarda le immatricolazioni, è opportuno ricordare che fino al 2020 quelle delle marche nazionali – Alfa Romeo, Fiat, Jeep. Lancia e Maserati – erano conteggiate nel Gruppo FCA; ora, invece, insieme a quelle di Citroen, DS, Opel e Peugeot – che costituivano il Gruppo PSA – sono considerate nel Gruppo Stellantis, nato ufficialmente il 16 gennaio 2021 dalla fusione di FCA e PSA. Le immatricolazioni complessive del nuovo gruppo nel 2021 riproducono
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in fotocopia la situazione nazionale: aumento a doppia cifra nel mese e nel semestre. A giugno hanno raggiunto quota 56.554 contro 47.307 (+19,5%), con la quota di mercato salita di due punti, dal 35,7% al 37,8%; nel periodo gennaio-giugno sono state 351.954 a fronte di 231.036, con la quota di mercato in leggero aumento, dal 39,5% al 39,8%. MARCHE NAZIONALI Guardando più da vicino le marche nazionali, si trova il segno meno solo con l’Alfa Romeo: -28,4% a giugno (1.096 vendite su 1.530 e quota scesa da 1,2% a 0,7%) e -8,7% nei sei mesi (6.230 immatricolazioni contro 6.825 e quota diminuita, anche adesso, da 1,2% a 0,7%). Tutte le altre marche hanno il segno più nel confronto tra gli stessi periodi 2021 e 2020: • Fiat +19,4% a giugno (22.191/18.589 le vendite di auto nuove; 14,8% e 14,0% le quote di mercato) e +54,1% nel periodo gennaio-giugno (138.713/90.024 le vendite; 15,7% e 15,4% le quote) • Jeep +21,0% a giugno (6.511/5.381 le vendite; 4,4% e 4,1% le quote) e +61,8% nel semestre (37.400/23.109 le vendite; 4,2% e 4,0% le quote) • Lancia +23,5% a giugno (4.333/3.508 le vendite; 2,9% e 2,6% le quote) e +44,4% in gennaio-giugno (27.104/18.770 le vendite; 3,1% e 3,2% le quote, sostanzialmente stabili) • Maserati +19,4% a giugno (172/144 le vendite) e +62,1% nel cumulato dei primi sei mesi dell’anno (895/552 le vendite); invariata la quota di mercato dello 0,1% nei due periodi. VEICOLI COMMERCIALI Nel settore dei veicoli commerciali leggeri ( VCL, con peso totale a terra fino a 3,5 t), i dati elaborati da Anfia si riferiscono al mese di maggio e mostrano, a confronto col 2020, un aumento del 48,4% nel mese (16.948/11.423 immatricolazioni) e del 74,9% nei cinque mesi (79.644/45.546). Analoga disponibilità di dati da parte di Anfia, limitata al periodo gennaio-maggio, nel caso dei veicoli in20
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
dustriali con peso totale a terra (ptt) superiore a 3,5 t. A maggio sono stati rilasciati 2.227 libretti di circolazione di nuovi autocarri, con un aumento del 65,9% rispetto allo stesso mese del 2020, quando i libretti rilasciati sono stati 1.342, e 1.242 libretti di rimorchi e semirimorchi pesanti (ptt maggiore di 3,5 t), con un aumento del 32,8% rispetto ai 935 nuovi documenti di maggio 2020. Nei cinque mesi il progressivo conta 11.363 nuovi documenti per gli autocarri (+49,1% sullo stesso periodo del 2020, con 11.363/7.619 libretti) e 6.562 libretti per i rimorchi e semirimorchi pesanti (+49,2%, con 6.562/4.399). TRASPORTO PASSEGGERI Nel settore del trasporto passeggeri – autobus con ptt superiore a 3,5t – a maggio sono state registrate 289 nuove immatricolazioni contro 100 dello stesso mese del 2020 (+189%). Tutti i comparti all’interno di questo settore hanno conosciuto incrementi delle vendite a tripla cifra ad eccezione dei minibus, che sono aumentati del 40%, con 28 vendite di vei-
coli nuovi su 20: gli autobus del TPL (Trasporto Pubblico Locale) sono cresciuti del 203,8% (161/53 il rapporto vendite); gli autobus e midibus turistici del 453,8% (rapporto vendite 72/13) e gli scuolabus del 100,0% con 28 vendite su 14. Nel periodo gennaio-maggio il comparto degli autobus e midibus turistici e il comparto dei minibus hanno accusato una flessione: -15,8% il primo (186 vendite su 221) e -35,8% il secondo (188 immatricolazioni a fronte di 293). Hanno registrato, invece, un aumento delle vendite gli autobus del TPL (+17,2%, con un rapporto vendite di 880/751) pur con una flessione, internamente al comparto, del 12,8% degli autobus e midibus interurbani con 367 nuove vendite a fronte di 421. Segno più anche per gli scuolabus, che hanno chiuso i primi cinque mesi dell’anno con un aumento delle immatricolazioni del 58,2% (193 contro 122). Complessivamente, nel periodo gennaio-maggio 2021 il comparto degli autobus con ptt superiore a 3500 kg ha totalizzato 1.447 vendite di veicoli nuovi a fronte di 1.387 (+4,3% rispetto allo stesso periodo del 2020). u
La Jeep Renegade 4xe Limited, tra i suv più venduti in Italia.
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FOCUS
Le nostre domande 1.
Quali sono per le vostre produzioni i settori di mercato più importanti? e quanto conta in percentuale l'eventuale esportazione?
2.
TRASFORMAZIONE
La filiera della gomma torna a casa
Il mercato globale sembra ancora in crescita nei prossimi cinque anni, nonostante l’impatto del Covid 19: quali tendenze e opportunità di crescita riscontrate al momento attuale?
3.
La ricerca, da parte degli utilizzatori finali, di manufatti realizzati con polimeri speciali e con prestazioni sempre più elevate ha cambiato la tipologia delle vostre produzioni? Vi adeguate alle richieste del mercato o riuscite a formulare vostre proposte su materiali e caratteristiche delle guarnizioni?
4.
Avete elaborato una vostra strategia di espansione per affrontare le sfide e le eventuali restrizioni del mercato globale?
5.
Uno dei trend più interessanti riscontrati dai produttori italiani di guarnizioni in seguito alla pandemia è il “reshoring”, la tendenza cioè a riportare in Europa la manifattura di componenti che prima venivano realizzati nel Far East. L’impatto sulla filiera provocato dalle difficoltà nei trasporti suggerisce infatti di creare linee di approvvigionamento più sicure ai grandi gruppi europei, dell’automotive, degli elettrodomestici e di altri settori. Per le nostre aziende si aprono quindi nuove interessanti prospettive di business
A livello tecnologico come sta cambiando il vostro settore? In quale misura le tecnologie digitali e la transizione 4.0 stanno modificando la vostra organizzazione?
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FOCUS
Le risposte degli esperti “Riscontriamo un sempre maggiore interesse riguardo al tema della sostenibilità”
“La tendenza di accorciare la filiera può consentirci di rafforzare la nostra presenza sul mercato europeo”
Action Technology
Amsagomma
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1.
I nostri principali mercati sono nel settore cosmetico e in quello farmaceutico. Nel complesso l’export contribuisce al 65% del fatturato.
2.
Vediamo le migliori opportunità di crescita in entrambi i mercati in cui eccelliamo, ma soprattutto nel settore cosmetico.
3.
Nei nostri mercati non riscontriamo la necessità, per ora, di polimeri speciali. Piuttosto riscontriamo un sempre maggiore interesse circa la sostenibilità. Per quanto riguarda lo sviluppo, continuiamo ad essere fortemente propositivi nel suggerire nuove soluzioni.
Francesca Zorat Responsabile Commerciale
1.
Operiamo storicamente nei settori elettrodomestico e automotive che rappresentano tuttora i principali mercati di sbocco della nostra produzione. Nel corso degli anni operare nei mercati esteri ha contribuito in modo significativo alla crescita economica e tecnica dell’azienda. La percentuale delle esportazioni già da alcuni anni anni si attesta intorno al 90% e i mercati nordeuropei e nordamericani continuano ad essere al centro della nostra politica commerciale.
2.
4.
La nostra politica di acquisti e partnership con i più importanti fornitori ci consente, anche in momenti di forte turbolenza sui mercati, di garantire la continuità nelle forniture.
Ci sono stati mercati, come l'elettrodomestico, che sorprendentemente erano in crescita già all'inizio della pandemia. Ora stiamo constatando la tendenza ad accorciare le filiere produttive, con il “ritorno” in Europa di aziende che negli ultimi anni si fornivano nei mercati Far East. Pensiamo che questa tendenza sia un’ottima opportunità per rafforzare la nostra presenza sul mercato europeo, sfruttando la vicinanza logistica.
5.
3.
Usufruiamo delle opportunità offerte da Industria 4.0. In particolare abbiamo investito nel risparmio energetico e nel controllo di processo. u
Abbiamo colto la tendenza degli utilizzatori a richiedere polimeri che fino a qualche anno fa non erano usuali in certi mercati. Lavoriamo per rispondere alle nuove esigenze dei nostri clienti, con l’ambizione di sviluppare nel tempo anche le competenze per formulare le nostre proposte.
4.
I cambiamenti causati dall’impatto del Covid 19 e il conseguente diverso approccio tra domanda e offerta richiedono un nuovo approccio ai mercati che si basa sempre di più sulle opportunità offerte dalle strategie commerciali e di marketing digitale.
5.
Già negli anni scorsi avevamo compreso la potenzialità della digitalizzazione e della transizione 4.0. È una strada che abbiamo iniziato a percorrere e che ci permette di razionalizzare e snellire i nostri processi, liberando così risorse che possono essere impiegate per la crescita. u 24
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
TRASFORMAZIONE “Tecnologie digitali e transizione 4.0 hanno consentito un coinvolgimento maggiore dei lavoratori”
APR Guarnizioni Giuseppe Polini CEO
1.
Le nostre produzioni di mercato sono finalizzate a diversi settori molto diversi tra loro, quindi la nostra gamma è molto vasta e variegata. Vantiamo infatti prodotti per distribuzione acqua, oil & gas, filtri, elettrodomestici, automotive, applicazioni termoidrauliche, pneumatiche e antincendio. L’estero per noi è una quota molto importante, rappresenta il 40%.
2.
La crisi mondiale causata dalla pandemia ha permesso il ritorno dei grandi gruppi internazionali in Europa per questioni logistiche, mossi in passato da ottiche di prezzo che consentivano un outsourcing in Asia. Inoltre la mancanza di materie prime e la crisi in generale avvenuta durante il picco del Covid ha permesso di incrementare il parco fornitori specialmente europei. Di conseguenza si è riscontrata un’apertura generale e, quindi, nuove opportunità.
RUBBER IN MOTION
Le nostre domande 1. Quali sono per le vostre produzioni i settori di mercato più importanti? e quanto conta l'eventuale esportazione? 2. Il mercato globale sembra ancora in crescita nei prossimi cinque anni, nonostante l’impatto COVID: quali tendenze e opportunità di crescita riscontrate al momento attuale? 3. La ricerca, da parte degli utilizzatori finali, di manufatti realizzati con polimeri speciali e con prestazioni sempre più elevate ha cambiato la tipologia delle vostre produzioni? Vi adeguate alle richieste del mercato o riuscite a formulare vostre proposte su materiali e caratteristiche delle guarnizioni? 4. Avete elaborato una vostra strategia di espansione per affrontare le sfide e le eventuali restrizioni del mercato globale? 5. A livello tecnologico come sta cambiando il vostro settore? In quale misura le tecnologie digitali e la transizione 4.0 stanno modificando la vostra organizzazione?
FOCUS
3.
La R&D per noi è fondamentale. Siamo infatti sempre alla ricerca di nuove soluzioni, che permettono di soddisfare il cliente ed incontrare le sue esigenze. Essendo i campi applicativi diversi, siamo in costante contatto coi nostri fornitori certificati, che sono per noi anche e soprattutto collaboratori, in modo da studiare la soluzione ad hoc per ogni cliente. Ci è capitato spesso di fare test in produzione proprio per cercare di raggiungere il risultato voluto. Questa apertura e flessibilità ci consente di avere un controllo a 360 gradi del processo, in modo da poter fornire al cliente soluzioni dettagliate e puntuali.
4.
3.
Osserviamo il mercato sia per comprendere le nuove necessità che per raccogliere proposte di nuovi materiali allo scopo di adeguarci alle richieste dei nostri clienti. La ricerca di nuovi polimeri ha sempre influenzato la tipologia delle nostre produzioni, permettendoci di acquisire nuove tecnologie per trasformare efficientemente i polimeri di riferimento.
Il periodo Covid non ha consentito lo svolgersi di fiere ed eventi, quindi ha visto la chiusura di tutti i mezzi “tradizionali’’ finora utilizzati per approcciarsi ai potenziali clienti. Abbiamo allora colto da questa situazione l’opportunità di riconsiderare il nostro modo di comunicare. Per questo motivo abbiamo sviluppato i nostri canali social come LinkedIn e Instagram, in modo da essere presenti anche in rete.
4.
5.
5.
Il processo delle tecnologie digitali e la transizione al 4.0 sono iniziati diverso tempo fa e restano in costante evoluzione. Hanno permesso a tutti i lavoratori di essere maggiormente coinvolti e consentono la fruizione veloce di dati, comportando quindi maggiore flessibilità per tutta l’organizzazione. Il tutto si ripercuote con ottimi risultati sul servizio che offriamo al cliente finale. u
Sì, stiamo estendendo la localizzazione produttiva nei vari mercati, in modo da rafforzare la nostra presenza nei principali continenti. Sempre di più i nostri clienti chiedono forniture “local-tolocal”, sia per seguire il trend produttivo mondiale verso l’Asia che per semplificare la catena di fornitura ed i servizi ad esse connessi.
La tecnologia sta diventando un fattore critico di successo sempre più preponderante, dal quale non possiamo più prescindere. Possiamo vederlo sia in riferimento al nostro processo produttivo che ai nostri processi gestionali, soprattutto per quelli di sviluppo. La forte spinta all’innovazione tecnologica e la transizione digitale è iniziata in Argomm molto tempo fa e ha ricevuto un’accelerazione con i nuovi incentivi statali. u
“Stiamo estendendo la localizzazione produttiva in nuovi mercati per rafforzare la presenza nei principali continenti”
“Le tecnologie digitali stanno avendo un grande impatto sulla nostra azienda e richiedono personale qualificato”
Argomm
Eurofoam
Oscar Ventura Sales & Marketing Director
1.
Il settore principale per cui opera Argomm è il mobility. All’interno del mobility la parte del leone la fa il settore automotive passenger, seguito dai veicoli commerciali, truck, due ruote e aftermarket. Sempre maggiore è la quota per veicoli elettrificati e sta prendendo piede anche il mercato per le fuel cell. Altri settori serviti sono industriale, gas, casalinghi, medicale, consumer e il food & beverage. L’esportazione conta per oltre il 93% del nostro fatturato, con prevalenza del mercato europeo e arriva a coprire il mercato globale, Africa compresa.
2.
Argomm conta di sfruttare le sinergie di gruppo per allargare il proprio portafoglio prodotti, portando nuovi componenti con26
tigui agli attuali presso i propri clienti. In questo modo Argomm Group si caratterizza sempre più come un partner in grado di fornire non solo componenti, ma anche soluzioni con diversi materiali oltre la gomma. Argomm Group conta 8 stabilimenti produttivi in 3 continenti con oltre 1.200 dipendenti e 100 milioni di euro di fatturato annuo.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
Massimiliano Sandrini General Manager
1.
Lavoriamo per numerosi settori e il nostro export copre una quota elevata di fatturato, il 48%.
2.
Nel 2020 abbiamo fatto registrare una crescita del fatturato del 25% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le tendenze, difficile individuarne con precisione. Quello che ci auguriamo è un abbassamento dei costi dei noli per i trasporti dall’Asia.
3.
Sì, riscontriamo di frequente richieste particolari. E questo ci ha spinto a produrre materiali speciali Non abbiamo problemi ad adeguarci a quello che il mercato richiede e questo ci aiuta nel continuare a proporre i nostri articoli standard.
TRASFORMAZIONE
4.
Tutte le nostre macchine rispondono ai requisiti dell’industria 4.0. Investiamo di continuo su macchinari caratterizzati da tecnologie innovative.
5.
Le tecnologie digitali stanno modificando in modo decisivo, direi completamente, il concetto di fare impresa. Sulla nostra realtà hanno avuto un impatto importante, che richiede oggi più che mai personale qualificato. u
Le nostre domande 1. Quali sono per le vostre produzioni i settori di mercato più importanti? e quanto conta l'eventuale esportazione? 2. Il mercato globale sembra ancora in crescita nei prossimi cinque anni, nonostante l’impatto COVID: quali tendenze e opportunità di crescita riscontrate al momento attuale? 3. La ricerca, da parte degli utilizzatori finali, di manufatti realizzati con polimeri speciali e con prestazioni sempre più elevate ha cambiato la tipologia delle vostre produzioni? Vi adeguate alle richieste del mercato o riuscite a formulare vostre proposte su materiali e caratteristiche delle guarnizioni? 4. Avete elaborato una vostra strategia di espansione per affrontare le sfide e le eventuali restrizioni del mercato globale?
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27/05/16
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5. A livello tecnologico come sta cambiando il vostro settore? In quale misura le tecnologie digitali e la transizione 4.0 stanno modificando la vostra organizzazione?
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FOCUS
“Le tecnologie digitali stanno permeando la nostra azienda, dalla pianificazione fino alla logistica”
Isopren
Mario Bergamini Sales Office Manager Rubber Technologist and Chief Innovation & Production Officer
1.
Isopren, storica azienda del milanese, da 67 anni è specializzata nella produzione di articoli tecnici in gomma b2b ad alto contenuto tecnologico: le produzioni più importanti servono i settori dell’alimentare e del militare con gli statori e i giunti di compensazione. A seguire i settori della perforazione con i filtri pressa e le guarnizioni per applicazioni specifiche al pipeline (condotte gas-acqua-fognature) e al teleriscaldamento. In ripresa dopo il periodo Covid 19 il settore della montagna, con gli anelli per gli impianti a fune e le traverse per cingolati e battipista. Completano la gamma il settore dell’estrazione mineraria con articoli per pompe e il tessile con rulli e cilindri. Il nostro fatturato è concentrato soprattutto in Italia, anche se poi molti dei nostri clienti esportano i loro prodotti finiti che contengono le nostre componenti. Le vendite dirette all’estero sono intorno al 15%.
2.
Possiamo solo beneficiare della crescita del mercato globale in quanto serviamo settori strategici (in primis alimentare, militare, petrolchimico) che, anche grazie all’innovazione portata avanti da Isopren, hanno registrato un’espansione a doppia cifra nell’ultimo triennio. I nostri fatturati sono distribuiti su molteplici e diversi settori, in modo da bilanciare il rischio e quindi, in una crescita complessiva dei mercati, noi ci aspettiamo di fare lo stesso con i nostri numeri e saremo pronti a cavalcare la crescita.
3.
La produzione Isopren è caratterizzata dal “continuous improvement“ e da sempre realizziamo prodotti “speciali” su specifiche tecniche dei clienti, distinguendoci per le prestazioni e la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo rafforzato il dipartimento di ingegneria e innovazione per poter far fronte alle richieste crescenti, ma soprattutto per proporre al mercato articoli di nostra concezione anticipando i bisogni dei nostri principali clienti o settori che riteniamo strategici. Vengono utilizzati tutti i polimeri tradizionali sfruttando la conoscenza maturata e arricchitasi negli anni in diversi ambiti, trovando sempre il giusto compromesso per ottemperare alle caratteristiche richieste; tutto questo è possibile grazie al supporto di un laboratorio interno attrezzato sia per la ricerca di nuove mescole sia per il controllo di tutte le mescolanze che entrano in produzione. Per le guarnizioni, così come per gli altri articoli, Isopren 28
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
ascolta e valuta le richieste di ogni cliente, capace di proporre, laddove possibile, alternative o soluzioni personalizzate e migliorative, sia per le geometrie che per il materiale. Grazie infatti all’ottimo rapporto con i fornitori, Isopren testa costantemente nuovi ingredienti che possano migliorare le performance delle mescole e, conseguentemente, quelle degli articoli realizzati.
4.
Durante la pandemia del 2020 abbiamo guardato direttamente ad alcuni mercati esteri, in Europa, Russia e i paesi dell’America latina, creando collaborazioni con partner locali. Prima ancora di sbarcare definitivamente in alcuni paesi stiamo portando avanti un processo interno di managerializzazione dell’azienda e di trasformazione della nostra rete di vendita, ma anche di rafforzamento patrimoniale, per esser pronti alle sfide del mercato globale nel prossimo futuro. Con riferimento alle guarnizioni il nostro core business oggi si sviluppa in Europa, ma le potenzialità maggiori per i nostri prodotti sono legate a quelle aree del mondo nelle quali si prevedono grossi progetti in settori nei quali ormai l’Europa ha invece svolto la maggior parte del proprio sviluppo e nei quali il mercato per noi si limita spesso alle forniture per operazioni di manutenzione periodica e interconnessioni di rete. In altri Paesi, invece, le grandi opere per esempio di acquedottistica e di distribuzione del gas naturale sono ancora in massima parte da sviluppare adeguatamente. La nostra strategia è perciò quella di avere degli Specialist di prodotto che – coinvolti in questi grossi progetti anche per altre tipologie di materiale – siano in grado di tenerci costantemente aggiornati sulle evoluzioni e sulle esigenze del mondo del pipeline per garantirci buone chances di venire coinvolti nei vari progetti e relative gare/ invitations to tender.
5.
In Isopren le tecnologie digitali stanno lentamente permeando il modo di lavorare, i processi produttivi e la gestione della produzione a partire dalla pianificazione fino alla gestione della logistica. La nostra transizione 4.0 è appena iniziata ed è parte di un programma di evoluzione triennale, alla fine del quale ci attendiamo che una serie di macchine e lavorazioni siano perfettamente integrate con i sistemi MES e WMS appena installati. La pandemia da Covid-19 ha accelerato, come per molte aziende, l’introduzione di tecnologia per la “collaboration” e lo “smart working”, e oggi ne facciamo uso sia tra noi che con i fornitori ed i clienti, sono ormai entrati a far parte del nostro modo di lavorare. Per nostra natura facciamo prevalentemente produzioni piccole e non di serie, spesso articoli progettati ad hoc per il cliente, quindi articoli molto diversi tra loro sia nel metodo che nel processo produttivo. La tecnologia ci sta aiutando a ottimizzare i tempi ed i costi, e ha dato una “accelerazione” dei tempi di risposta in tutta la filiera produttiva consentendo una maggiore ed accurata consapevolezza dei costi e delle risorse impegnate. u
TRASFORMAZIONE
“Le produzioni standard restano importanti, ma il co-design e i prodotti formulati su specifica crescono”
Lopigom
Marco Tallarini Senior Key Account
1.
In ordine per incidenza sul fatturato i settori con cui lavoriamo di più sono automotive, elettrodomestico, termoidraulico, gas, alimentare, pneumatica, aerospaziale. L’esportazione conta per il 70%.
2.
I trasporti elettrici, l’alimentare in genere, i sistemi di riscaldamento ibridi sono in crescita significativa. L’opportunità per noi stampatori è la specializzazione del prodotto. La tendenza è quella di avere materiali ultra-performanti che soddisfino più utilizzi, omologati e ricercati.
3.
Il mercato indica delle linee da seguire, ma la differenza la possiamo fare noi stampatori sia in termini geometrici che
Le nostre domande 1. Quali sono per le vostre produzioni i settori di mercato più importanti? e quanto conta l'eventuale esportazione? 2. Il mercato globale sembra ancora in crescita nei prossimi cinque anni, nonostante l’impatto COVID: quali tendenze e opportunità di crescita riscontrate al momento attuale? 3. La ricerca, da parte degli utilizzatori finali, di manufatti realizzati con polimeri speciali e con prestazioni sempre più elevate ha cambiato la tipologia delle vostre produzioni? Vi adeguate alle richieste del mercato o riuscite a formulare vostre proposte su materiali e caratteristiche delle guarnizioni? 4. Avete elaborato una vostra strategia di espansione per affrontare le sfide e le eventuali restrizioni del mercato globale? 5. A livello tecnologico come sta cambiando il vostro settore? In quale misura le tecnologie digitali e la transizione 4.0 stanno modificando la vostra organizzazione?
ANNUARIO 2021 L'INDUSTRIA ITALIANA DELLA GOMMA • 250 pagine • oltre 600 produttori di articoli in gomma • più di 300 fornitori di macchine e materie prime • centinaia di prodotti
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www.industriagomma.it
FOCUS di natura dei materiali. Lopigom fornisce un servizio a 360 gradi, seguendo la fase del progetto sin dalle prime battute. Le produzioni standard sono ancora esistenti, ma in calo, per lasciare spazio a prodotti formulati su specifica cliente. Co-design e ricerca sia di materiali che di trattamenti superficiali sono fondamentali.
4.
Il piano di Lopigom è di già in corso: ad aprile 2020 abbiamo aperto il nuovo sito di stampaggio plastica, mentre ad aprile 2021 apertura hub logistico in Messico. Per settembre 2021 entrerà in funzione il nuovo stabilimento da 5.000 metri quadri per ampliare la nostra produzione in Italia. L’apertura di altri poli logistici e produttivi è in cantiere. Nel frattempo, abbiamo raddoppiato le risorse destinate alla ricerca e sviluppo.
5.
In Lopigom il 100% del processo è tracciato. La maggior parte delle attività, anche operative, sono controllate da remoto. Abbiamo software di visualizzazione dati e di business intelligence che permettono il rapido sviluppo di dashboard completamente personalizzabili. L’ufficio industrializzazione si avvale di simulazioni di processo (Moldflow) e analisi strutturali del prodotto finito (FEM). Da dieci anni siamo molto attenti al “green”: rimozione residui di amianto, nuovi sistemi di riciclo dell’acqua, pannelli fotovoltaici. Infine, con la necessità dello smart working abbiamo adeguato gli strumenti d’ufficio: tutto il personale commerciale, tecnico, qualità, contabile dispone di pc portatile. u
“Stiamo investendo molto sulla digitalizzazione dei processi e dei flussi interni all’azienda”
Mar-Gom
Simeone Marasco Fondatore
1.
Attualmente lavoriamo per più di 60 settori industriali, che spaziano dal settore ferroviario al medicale, dal settore trasporti all’alimentare. Il settore di mercato più importante per le nostre produzioni è l’indotto derivante dall’automotive. Le altre produzioni rilevanti riguardano applicazioni nei settori parzialmente elencati sopra, dove sono necessari componenti a completamento di un assemblato finito (guarnizioni per valvole, guarnizioni motore, tamponi per balestre, e più generale qualsivoglia particolare a disegno su commessa). L’esportazione attualmente ha un valore pari al 5% del fatturato totale, in quanto negli anni abbiamo puntato nell’affermarci prevalentemente sul territorio nazionale. A testimonianza di questo, oggi serviamo ogni regione italiana.
2.
Confermiamo la sensazione di crescita. Le tendenze riscontrate in diverse realtà, tramite il confronto con clienti e fornitori, sono principalmente tre: investire sull’organico aziendale per una crescita professionale che parte dall’interno, diversificare la propria offerta per 30
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
garantire al cliente più soluzioni e allo stesso tempo frammentare il proprio fatturato, e, in ultimo, investire nella digitalizzazione dei processi e flussi interni al contesto aziendale.
3.
L’esigenza di polimeri a prestazioni elevate per applicazioni speciali ha cambiato la tipologia delle produzioni principalmente in termini quantitativi, in quanto in molti di questi casi si tratta di lotti ridotti e non di produzioni dagli alti volumi. Riusciamo ad adeguarci a questa tendenza sia perché internamente abbiamo tecnologie di varia natura (stampaggio ad iniezione per articoli in gomma e plastica e stampaggio a compressione per articoli in gomma, taglio di guarnizioni da semilavorati in gomma e plastica) e versatilità (da 30 a 350 ton per le presse, fino a 50 mm di spessore per gli articoli tagliati a pantografo), sia perché negli anni abbiamo stretto collaborazioni strategiche con fornitori di materie prime e semilavorati che gestiscono polimeri per applicazioni speciali, dove sono richieste conformità a capitolati e vari requisiti, quali auto-estinguenza, idoneità a contatto con alimenti ecc. Infine, la collaborazione con i nostri partner e la fortuna di approcciare applicazioni di svariato genere ci permette di sperimentare e ricercare nuovi materiali utili a soddisfare le esigenze funzionali dei nostri clienti.
4.
Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo sviluppato un portale web dedicato all’articolo tecnico industriale e rivolto alle aziende. Abbiamo intrapreso questa scelta in modo tale da aumentare il livello di servizio nei confronti dei nostri clienti soprattutto in termini di tempestività, esigenza sempre più preponderante nel contesto odierno.
5.
Il concetto di stabilimento industriale sta cambiando perché l’idea di creare una “fabbrica intelligente” comporta l’integrazione e lo scambio di informazioni, in orizzontale e in verticale, tra tutti gli attori del processo produttivo, siano essi macchinari e/o reparti e/o persone. Negli ultimi due anni abbiamo progettato, sviluppato e implementato un motore di intelligenza artificiale, iniziando da un’esigenza/ problema aziendale: l'inbox overload, che consiste nell'avere troppe e-mail alle quali dover rispondere (si tratta prevalentemente di richieste di preventivo per l'esecuzione di lavori). Data la complessità della materia, la risposta ad ogni e-mail richiede un importante impiego di risorse e tempo, e di conseguenza non è possibile rispondere a tutte le richieste in modo tempestivo. Si deve operare quindi una scelta per decidere a quali e-mail rispondere in modo prioritario. Al di là di una esperienza personale di chi "subodora" quali siano le richieste promettenti e le cui risposte genereranno un successo di business, non esisteva in azienda un metodo oggettivo per definire le priorità con le quali rispondere. Il risultato è un sistema di intelligenza artificiale che "scopre" o "prevede" quali saranno le e-mail fortunate e la cui risposta genererà, con la massima probabilità, un successo commerciale. Utilizzando una metafora visiva, il nostro sistema di intelligenza artificiale potrebbe essere paragonato ad un paio di occhiali che permettano di distinguere le e-mail di richiesta più o meno fortunate. Dai primi dati emersi, abbiamo riscontrato la grande utilità del sistema installato e ipotizziamo che l'autoregolazione che avverrà nel tempo lo renderà sempre più affidabile e soprattutto completo, in quanto il sistema verrà ampliato a tutti i reparti aziendali, sia commerciali che produttivi. u
TRASFORMAZIONE Le nostre domande
“Per fronteggiare i rischi del mercato attuale ci stiamo espandendo sia a livello geografico che di settori applicativi”
1. Quali sono per le vostre produzioni i settori di mercato più importanti? e quanto conta l'eventuale esportazione?
Novotema
Antonella Dall’Osto Amministratore Delegato
2. Il mercato globale sembra ancora in crescita nei prossimi cinque anni, nonostante l’impatto COVID: quali tendenze e opportunità di crescita riscontrate al momento attuale?
1.
I nostri mercati di riferimento sono quello del mobile, delle valvole per apparecchi di riscaldamento, e dell’automobile. Tutti i nostri prodotti sono fatti su misura e sviluppati insieme ai clienti. Non abbiamo un catalogo di prodotti standard. Il nostro mercato è per circa il 50% in Italia, e il rimanente è estero, prevalentemente Europa, ma anche Americhe e Far East.
2.
Vediamo in effetti una prospettiva di crescita nel prossimo futuro, sia in termini di crescita organica di prodotti esistenti che di nuovi progetti nei mercati di riferimento.
3.
Novotema ha un approccio sia reattivo che proattivo, cioè reagiamo alle richieste dei clienti ma anche proponiamo nuove mescole
VI-MACH
3. La ricerca, da parte degli utilizzatori finali, di manufatti realizzati con polimeri speciali e con prestazioni sempre più elevate ha cambiato la tipologia delle vostre produzioni? Vi adeguate alle richieste del mercato o riuscite a formulare vostre proposte su materiali e caratteristiche delle guarnizioni? 4. Avete elaborato una vostra strategia di espansione per affrontare le sfide e le eventuali restrizioni del mercato globale? 5. A livello tecnologico come sta cambiando il vostro settore? In quale misura le tecnologie digitali e la transizione 4.0 stanno modificando la vostra organizzazione?
VIGEVANO MACCHINE s.r.l.
RICOSTRUZIONE RIPARAZIONE E COMMERCIO MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DELLA GOMMA ED AFFINI.
REVISIONIAMO
MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DELLA GOMMA E PER LA FABBRICAZIONE E LO STAMPAGGIO DI MATERIALI PLASTICI. INOLTRE ABBIAMO UN REPARTO PER LA PRUDUZIONE DI MESCOLE DI GOMMA
www.vimach.it
FOCUS e nuove geometrie per nuove applicazioni. Ad esempio abbiamo sviluppato in collaborazione, con uno dei nostri fornitori, una mescola per il mercato dell’idrogeno, con alte prestazioni specifiche per questo segmento. Inoltre collaboriamo con l’università per essere sempre aggiornati su nuove metodologie che ci permettono di supportare al meglio le richieste dei nostri clienti.
finali sono sempre maggiormente rivolte al conseguimento di standard applicativi molto elevati. I nostri reparti di R&D formulano nuove proposte su materiali e profili di guarnizioni adeguandosi alle richieste del mercato.
4.
Per Engineering Materials Group la globalizzazione di alcune mescole e la capillare rete distributiva in tutto il mondo fanno parte della strategia per affrontare le sfide globali. Inoltre la continua ricerca di nuovi materiali e tecnologie ci aiutano ad affrontare un mercato sempre più esigente in termine di prestazioni e qualità.
Assolutamente sì, abbiamo messo a punto una strategia di espansione per fronteggiare le problematiche del mercato attuale. Abbiamo in corso sia un’espansione geografica che settoriale, facendo leva su quelle che sono le nostre specificità, ad esempio il supporto tecnico che siamo in grado di dare, sia la nostra capacità di produrre membrane con spessori sottilissimi, fino a 0,06 mm.
5.
Come già detto, bisogna stare al passo con i tempi. I clienti chiedono sempre più supporto in termini di sviluppo, qualità e servizio, e senza adeguati strumenti tecnologici diventa difficile aderire a queste richieste. Novotema si sta digitalizzando, molte parti del processo sono già informatizzate, e entro la prima metà del 2022 dovremmo completare questa transizione verso l’industria 4.0. Il nostro personale ha abbracciato questo cambiamento con grande fiducia nel futuro. u
“Per fronteggiare i rischi del mercato attuale ci stiamo espandendo sia a livello geografico che di settori applicativi”
Parker EMG
4.
5.
Durante la pandemia l’industria 4.0 e le tecnologie ad essa collegate si sono rivelate fondamentali per contrastare la crisi. Da molti anni Parker gioca un ruolo da protagonista nell’Industria 4.0 e sviluppa prodotti standard personalizzati e sistemi in grado di comunicare con i macchinari dei clienti, aiutando anche gli utilizzatori finali ad aggiornare le loro attrezzature esistenti. La digitalizzazione riveste oramai un ruolo fondamentale all’interno di ogni azienda, e anche in questo caso Parker EMG offre un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per le più disparate applicazioni. u
“Il nostro settore è in continuo sviluppo tecnologico. Siamo alla ricerca continua di nuove soluzioni”
Torri Guarnizioni
Gianluca Villa Regional Group Sales Leader EMGE Southern Region
1.
Le guarnizioni che produciamo vengono utilizzate in quasi tutti i settori. I nostri principali clienti operano in vari mercati ed in tutto il mondo. Sicuramente i settori più importanti sono: PowerGen, Oil & Gas, Life Science, Automotive, Electrification, Off-Road Machinery, Food&Beverage, Trucks, Aerospace.
2.
Per i prossimi cinque anni prevediamo una forte crescita ed anche nuove opportunità in diversi settori di mercato. L’elettrificazione e la “green energy” saranno sicuramente fattori che guideranno questa crescita. Engineering Materials Group di Parker con linee di prodotto dedicate è sicuramente all’avanguardia per applicazioni nei due settori emergenti.
3.
Parker da sempre investe tantissimo nella ricerca e sviluppo di mescole speciali per raggiungere prestazioni sempre più elevate. Negli ultimi anni le richieste degli utilizzatori 32
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
Alice Signoroni Sales Manager
1.
Camilla Vecchi Research & Development Dept.
La nostra azienda è da sempre specializzata nella progettazione di soluzioni di tenuta per tubazioni e nello stampaggio di guarnizioni industriali in gomma utilizzate nelle condotte per il trattamento delle acque e al trasporto dei liquidi, a gravità e in pressione. Nello specifico i nostri clienti sono produttori di tubi e raccordi prodotti in materiali plastici (PVC, PE, PP e HDPE) operanti nei settori strettamente legati all’edilizia civile e industriale, alle fognature, all’irrigazione e all’idraulica. Le richieste dei mercati esteri hanno assunto nel corso degli anni un peso sempre maggiore sulle nostre vendite: oltre ad
TRASFORMAZIONE aver consolidato i sodalizi con i clienti stranieri storici, siamo riusciti a stringere nuove collaborazioni con importanti aziende con sedi in tutto il mondo. In questo modo la quota di fatturato estera sul totale è passata dal 32% nel 2010 al 58% nel 2020.
2.
Per quanto ci riguarda, il Covid non ha avuto fortunatamente gli effetti devastanti subiti da altri settori produttivi: abbiamo infatti avuto la fortuna di poter tenere sempre attivi gli impianti e di garantire le forniture ai nostri clienti. Riteniamo che la crescita che stiamo constatando nel corso dell’ultimo semestre sia riconducibile, più che alla pandemia, all’instabilità dei mercati delle materie prime nel modo gomma/plastica, che ha portato molti “prospects” ad approcciarsi per la prima volta alla nostra realtà. Possiamo quindi dire che, nonostante le serie difficoltà che stiamo tuttora affrontando sul fronte degli acquisti delle mescole, siamo stati pronti a cogliere le occasioni che ci si sono presentate. Speriamo inoltre che le misure introdotte dalla Comunità Europea e dallo Stato italiano in materia di edilizia portino alla ripresa del settore delle costruzioni (es. bonus 110% per le ristrutturazioni) e delle opere pubbliche.
3.
Nel mercato in cui operiamo il capitolato di riferimento per i materiali è univoco e globalmente riconosciuto. Questo ci ha permesso di definire una gamma di mescole che possiamo offrire come standard ai nostri clienti, solitamente sufficiente a soddisfare tutte le loro necessità. Non mancano, ovviamente, richieste che si discostano da questo capitolato e dai polimeri che per noi sono abituali ma per ora, per la nostra realtà, sono ancora casi eccezionali e non la normalità. Questo ci consente di gestirli ad hoc in base alla specifica richiesta. Tutto ciò, però, non limita la nostra capacità di seguire le esigenze del mercato; le nuove tendenze che si stanno sviluppando richiedono di predisporre adeguate strategie industriali per il medio-lungo periodo.
4.
Le nostre domande 1. Quali sono per le vostre produzioni i settori di mercato più importanti? e quanto conta l'eventuale esportazione? 2. Il mercato globale sembra ancora in crescita nei prossimi cinque anni, nonostante l’impatto COVID: quali tendenze e opportunità di crescita riscontrate al momento attuale? 3. La ricerca, da parte degli utilizzatori finali, di manufatti realizzati con polimeri speciali e con prestazioni sempre più elevate ha cambiato la tipologia delle vostre produzioni? Vi adeguate alle richieste del mercato o riuscite a formulare vostre proposte su materiali e caratteristiche delle guarnizioni? 4. Avete elaborato una vostra strategia di espansione per affrontare le sfide e le eventuali restrizioni del mercato globale? 5. A livello tecnologico come sta cambiando il vostro settore? In quale misura le tecnologie digitali e la transizione 4.0 stanno modificando la vostra organizzazione?
ti e dobbiamo sfruttare lo sviluppo tecnologico per rispondere prontamente alla domanda. I cambiamenti non sono sostanziali, ma tanti piccoli sviluppi e miglioramenti uniti permettono di raggiungere obiettivi sempre più alti. Le tecnologie digitali, d’altra parte, si stanno inserendo sempre di più nella nostra realtà quotidiana; il continuo incremento di tecnologie 4.0 o il semplice utilizzo di un ERP permettono di velocizzare lo scambio di informazioni interne ed esterne. L’obiettivo è sempre duplice: rendere il lavoro in ogni reparto fluido, funzionale ed efficiente, ed essere a disposizione e in costante aggiornamento con il cliente tramite tutte le piattaforme digitali disponibili. u
Siamo sul mercato da quasi cinquant’anni e per noi è essenziale saper cogliere ogni minimo cambiamento, cercando di capire in anticipo non solo le necessità dei nostri clienti diretti ma dell’intera filiera connessa al prodotto. Soltanto osservando attentamente il mondo che ci circonda e confrontandoci senza timore con i maggiori player del settore siamo riusciti nel tempo a migliorare costantemente i processi di trasformazione del prodotto e dei servizi offerti. Non a caso il nostro motto aziendale è “Mettersi in gioco non è mai stato un problema: MADE TO FIT dal 1973”.
5.
Il nostro settore è in continuo sviluppo soprattutto nell’ambito delle tecnologie produttive. Noi per primi siamo alla continua ricerca di nuovi interventi, metodi ed attrezzature che possano migliorare la qualità offerta ma soprattutto la produttività. Le richieste del mercato sono sempre più esigenL’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
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DALLE AZIENDE
di Riccardo Oldani
Stampi, una grande passione BM Stampi, a Sarnico, produce stampi per il settore della gomma da 25 anni. La sua storia non parla soltanto di una produzione ad alto livello e di una continua crescita, ma si intreccia anche con le vicende di un territorio operoso, eppure messo a dura prova dalla pandemia. Luca Bonardi, uno dei due soci fondatori insieme con Gianluigi Mutti, ci racconta come questa realtà sia cresciuta negli anni, non solo dal punto di vista imprenditoriale ma anche nella dimensione umana, ricordando il padre Ernesto, il cui aiuto è stato fondamentale per partire, e la crescita continua del personale, vero patrimonio dell’azienda
La sede di BM Stampi a Sarnico, in un piccolo borgo sulle sponde dell’Oglio.
Q
uando si visita la BM Stampi di Sarnico si ha l’esatta percezione di che cosa sia, per davvero, quell’operosità che ha fatto del Distretto del Sebino, e di tutta l’area di trasformazione della gomma tra Brescia e Bergamo, una delle isole più produttive e floride del 34
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
manifatturiero italiano. Il capannone dell’azienda si trova a poche decine di metri dal fiume Oglio, e dalla diga di sbarramento collocata poche centinaia di metri a valle dello sbocco del Lago d’Iseo. È immerso in una zona verde, vicino a un gruppo di casette con i tetti di tegole e
una chiesetta. Quando arriviamo Luca Bonardi, fondatore dell’azienda insieme con il socio Gianluigi Mutti, sta esaminando con un suo collaboratore il risultato di una stampata. Attaccato alla materozza c’è un grappolo di o-ring al cui interno è inserita una retina metallica. I due
ANNIVERSARI
Foto di gruppo in occasione dei festeggiamenti per i 25 anni di attività dell’azienda. In primo piano i due soci fondatori: Luca Bonardi, a sinistra, e Gianluigi Mutti, a destra.
lo maneggiano e lo osservano, ragionando su come risolvere un problema di stampaggio. Terminato il confronto Bonardi ci saluta, mentre manovra un carrello elevatore a mano per scaricare alcuni stampi da un furgone. Qui gli imprenditori fanno tutto: manager d’azienda ma anche i mulettisti all’occorrenza. Secondo lo spirito che tutte le mansioni sono importanti e che quando una cosa si deve fare, si fa e basta, senza tirarsi indietro. VENTICINQUESIMO ANNIVERSARIO Il 2021 segna un momento importante per BM Stampi, perché coincide con il venticinquesimo anno di attività. «Un grande traguardo per me», dice Bonardi, «un obiettivo che mi sono prefissato fin dal primo giorno in cui abbiamo iniziato l’attività. Era il 15 gennaio 1996 e avevamo tre macchine, tra cui una fresatrice che mi ha regalato mio padre, insieme con i soldi per la mia quo-
ta. Anche il capannone, che è ancora quello in cui ci troviamo ora, era stato acquistato da lui». La fresa è ancora in azienda, una sorta di totem, da cui Bonardi non vuole separarsi. La usa soltanto lui, come avverte un cartello, che indica come la macchina sia ad “uso esclusivo del datore di lavoro”. La sua presenza ha più di un significato. Non dal punto di vista produttivo, perché è una macchina obsoleta, per quanto Bonardi la usi ancora con maestria, ma soprattutto da quello sentimentale. È una sorta di monumento, non statico ma ancora funzionante, alla memoria di Ernesto Bonardi, il padre a cui Luca non nasconde di dovere moltissimo, se non tutto. IN MEMORIA DEL PADRE «È stato una delle prime vittime del covid-19 qui», dice l’imprenditore, «ed è morto da solo, nel suo letto, senza nessuno che lo aiutasse, perché non si trovava un’ambulanza
per venire a soccorrerlo o a portargli l’ossigeno. Lo guardavo dalla finestra, perché per i rischi del contagio nessuno poteva stare con lui, e non avevo modo di fare nulla per aiutarlo, soltanto telefonare al 112 senza ottenere risposta né aiuto». È stato un destino ingiusto, quello di Ernesto Bonardi. «Con la sua attività di imprenditore», ricorda il figlio Luca, «ha creato lavoro per tantissime persone qui nella zona. Era un commerciale abilissimo e anche se la sua attività principale era negli stampi per la gomma, era attivo in vari altri settori. Se avesse avuto la percezione che la nostra sanità si trovava in un tale disastro, sono sicuro che l’ambulanza che non è mai arrivata a soccorrerlo lui l’avrebbe comprata, per sé ma anche per tutti gli abitanti di Sarnico». Cosa che poi Luca Bonardi ha fatto concretamente, acquistandone una, intitolandola a suo padre e donandola a beneficio della comunità. «Eravamo tutti impreparati» comL’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
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DALLE AZIENDE
Bottiglie celebrative del venticinquesimo anniversario. Ogni confezione reca il nome del collaboratore a cui è destinata.
mento, come una riflessione ad alta voce. «Glielo vada a dire a quelli che, come me, hanno perso in quel modo le persone più care», risponde l’imprenditore. Non è risentito per quell’osservazione inopportuna, ma il suo tono lascia intendere tutta la sua disapprovazione e lo sdegno per come l’emergenza della pandemia sia stata gestita in un paese come il nostro, e in una zona, come quella tra Bergamo e Brescia, dove tutti lavorano a testa bassa, producono benessere, pagano le tasse e poi si sono ritrovati abbandonati a se stessi. FAR CRESCERE IL PERSONALE «È stato un duro colpo la morte di mio padre», dice Bonardi, «e mi ha spinto a riflettere anche sull’azienda. Ora ho un duplice obiettivo. La speranza che mio figlio faccia come ho fatto io 25 anni, seguendo le orme di mio padre. E la voglia di dare sempre maggiore responsabilità e autonomia ai miei dipendenti e collaboratori. Sono sempre stato un imprenditore pronto a intervenire in qualsiasi momento e per qualsiasi necessità, ma ora sto cercando di rendere sempre più indipenden36
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te chi lavora con me e ha ruoli di responsabilità». Osservando di sfuggita il lavoro in officina, tutto sembra filare liscio e tutti mostrano di avere un’idea precisa di quello che stanno facendo. «Oggi siamo in 18 persone in azienda, ma qui lavorano ancora i primi che io e Gianluigi Mutti abbiamo assunto quando, avviata l’attività, il lavoro è diventato così tanto che non potevamo più gestirlo da soli. Nessuno se ne è andato via da qui in tutti questi anni. Devo dire che tutti gli operai sono molto in gamba, anche se oggi è molto difficile trovare nuove persone da inserire». UN’OFFICINA BEN ATTREZZATA La fresatrice “totem” al centro dell’azienda è anche un omaggio alla grande passione di Luca Bonardi, quella per le macchine. «Non sono mai stato particolarmente attratto dalla parte commerciale», ricorda. «Fin da ragazzo, alla scuola Arti e Mestieri che ho fatto qui, ero interessato ai macchinari. Li studiavo in ogni dettaglio. Quando mio padre mi ha regalato quella fresatrice ho passato giorni e notti per imparare a usarla». Ora la macchina “capostipite” di BM
Stampi è affiancata da 24 centri di lavoro a controllo numerico, tutti di DMG-Mori, uno dei più prestigiosi produttori al mondo di questo tipo di macchinari per la lavorazione dei metalli, che tra l’altro ha la sua sede italiana a non molti chilometri di distanza. «Ogni anno programmiamo nuovi investimenti in macchinari», dice Luca Bonardi, «sulla base delle nostre disponibilità economiche, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Vediamo quello che ci serve nelle fiere o negli open house e poi, quando siamo pronti, procediamo all’acquisto e paghiamo tutto subito. In questo modo abbiamo acquisito non soltanto i centri di lavoro, come quelli a tavola circolare che siamo stati i primi a introdurre, quando erano una novità assoluta, o come le macchine per la elettroerosione, che ci consentono di effettuare lavorazioni ad altissima precisione. Oggi ne abbiamo tre, di cui una a filo». TECNOLOGIE E MAGAZZINO BM Stampi è stata anche tra le prime aziende, già agli inizi del Duemila, a collegare in rete tutti i suoi
ANNIVERSARI macchinari, in modo da condividere i progetti in 3D degli stampi realizzati dall’ufficio tecnico con i software CAD/CAM di cui l’azienda è dotata, e per facilitare la gestione da parte degli addetti, che controllano simultaneamente più centri di lavoro. Una realizzazione ante-litteram di quella che oggi viene definita “smart factory” o fabbrica digitale. L’organizzazione della produzione si completa con le attività di manutenzione programmata, affidate a un’azienda esterna, per mantenere il parco macchine in perfetta efficienza, e con il controllo costante dell’usura degli utensili. «Facciamo ordinativi importanti, a inizio anno, per tenerli a magazzino», dice Bonardi, «e non trovarci mai scoperti in caso di necessità». L’imprenditore poi ci fa notare un labirinto di tubi che si snoda sul soffitto del capannone e che collega tutti i centri di lavoro. «È il nostro impianto per l’aspirazione e depurazione dei fumi e delle nebbie oleose, una vera
Vista dall’alto di una parte dell’officina. Sullo sfondo al centro, nera e con la scritta Maho, la fresatrice regalata da Ernesto Bonardi al figlio Luca, la prima macchina con cui è partita l’attività di BM Stampi.
chicca tecnologica, di cui andiamo molto fieri». Fuori dal capannone, sul lato opposto a quello d’ingresso, si esce in un parcheggio che guarda sull’Oglio e su un basso casale.
«Quello è il nostro magazzino», dice Bonardi, «dove teniamo un vasto stock di materiali, lastre di acciaio, in particolare, di tutte le dimensioni necessarie alle nostre lavorazioni.
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DALLE AZIENDE
ANNIVERSARI
Gianluigi Mutti mentre imposta una delle tre macchine di elettroerosione di cui è dotata BM Stampi.
Ci assicura un’autonomia di diversi mesi di lavoro, che in questo periodo, in cui le consegne si sono fatte più lente e difficili, è una garanzia sia per noi che per i nostri clienti». Anche in questo si vede l’eredità di Ernesto Bonardi. «È stato lui a insegnarmi l’importanza del magazzino», ricorda il figlio. AL SERVIZIO DEL CLIENTE Quanto alla filosofia su cui è improntata l’attività e alle idee per il futuro Luca Bonardi dimostra di avere idee molto chiare. «Innanzi tutto», spiega, «la nostra è idea è di realizzare tutto in casa. C’è stato un periodo, durante l’incredibile boom dei primi anni del Duemila, in cui abbiamo provato ad affidare alcune lavorazioni all’esterno, ma ci siamo accorti che in questo modo non avevamo più un controllo totale sui tempi di consegna. Questo è un mondo in cui, per come la vedo io, nessun lavoro va rifiutato e ci si deve fare in quattro per rispettare 38
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i tempi di consegna. Ma programmarsi è complesso, perché alle volte un cliente storico ha un’emergenza e ha bisogno di uno stampo subito. Non gli puoi dire di no, ma al tempo stesso devi essere in grado di riprogrammare gli altri lavori rispettando le esigenze e necessità di tutti gli altri clienti. Questo si può fare soltanto se si ha pieno controllo della produzione e, quindi, se si hanno in casa tutte le tecnologie necessarie». PROGETTI FUTURI E per il futuro quali sono gli obiettivi? Ulteriore crescita? Internazionalizzazione? «Non guardiamo molto al mercato estero», confessa Bonardi, «qui siamo al centro di un distretto che ti dà lavoro in abbondanza, dove hai decine di clienti e fornitori a due passi e dove la filiera è ottimizzata. Non ci interessa tanto crescere in dimensioni, quanto piuttosto aumentare le nostre competenze e trasmetterle ai nostri collaboratori.
Cominciamo anche ad avere il problema di tecnici da sostituire nel giro di qualche anno perché andranno in pensione e trovare personale giovane in gamba da inserire è sempre più difficile». Come ovviare al problema? «Noi abbiamo una proficua collaborazione con l’Associazione dei Produttori di Guarnizioni del Sebino», conclude Bonardi, «che ha attivato programmi di formazione a beneficio delle scuole e degli istituti tecnici del territorio. Noi siamo sempre stati aperti ad ospitare studenti in stage qui da noi, di fatto creando contatti che riteniamo importanti per il futuro. Abbiamo già inserito quattro ragazzi seguendo questo percorso». Un’attività che non è solo business, insomma, ma profonda relazione con il territorio e con le persone che lo abitano. È il lascito trasmesso da Ernesto Bonardi che ora BM Stampi cerca di perpetuare attraverso il lavoro del figlio Luca, del socio Gianluigi Mutti e di tutto il personale. u
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NORMATIVE
di Beatrice Garlanda
Esposizione agli agenti chimici: aggiornati i valori limite Con un comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 giugno 2021, il ministero del Lavoro ha annunciato il recepimento della Direttiva Europea (UE) 2019/1831, che definisce un quinto elenco di valori limite di esposizione professionale in attuazione della direttiva 98/24/CE e modifica la direttiva 2000/39/CE. Il decreto in oggetto è pubblicato sul sito del ministero del Lavoro (www.lavoro.gov.it, sezione pubblicità legale) e sostituisce l’allegato XXXVIII del Testo Unico (T.U.) sulla Salute e Sicurezza sul lavoro
no valori soglia di esposizione al di sotto dei quali non sono previsti, in genere, effetti negativi per un determinato agente chimico dopo un’esposizione, di breve durata o giornaliera, nell’arco della vita lavorativa. Essi rappresentano obiettivi dell’UE elaborati per aiutare i datori di lavoro a determinare e valutare i rischi e a mettere in atto misure di prevenzione e protezione in conformità alla direttiva 98/24/CE».
P
rima di entrare nel merito del nuovo decreto di recepimento, crediamo sia opportuno ricercare la “ratio” della direttiva (UE) 2019/1831. Essa trova la sua base nella direttiva 98/24/CE che, per “valore limite di esposizione professionale” intende, se non diversamente specificato, il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno di una zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento specificato Nei “considerando” della direttiva del 2019 si legge che «i valori limite indicativi di esposizione professionale sono “fondati su criteri di natura sanitaria a partire dai dati scientifici più recenti disponibili e sono adottati dalla Commissione tenendo conto della disponibilità di tecniche di misurazione. Essi costituisco-
40
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
TEMPI DI ESPOSIZIONE Va anche osservato che, in base alle raccomandazioni dello SCOEL (Comitato scientifico per i limiti di esposizione professionale), i valori limite sono stabiliti in funzione di un periodo di riferimento di otto ore (TLV-TWA, acronimo di Threshold Limit Value - Time Weigthed Average), come media ponderata nel tempo (valori limite di esposizione di lunga durata). Per alcuni agenti chimici viene considerato un periodo di riferimento più breve, in genere non più di 15 minuti (TLV-STEL, Threshold Limit Value- Short Term Exposure Limit), come media ponderata nel tempo (valori limite di esposizione di breve durata), per tenere conto degli effetti derivanti dall’esposizione di breve durata. Infine ricordiamo che, per alcuni agenti, è anche necessario considerare la capacità di penetrazione cutanea. IL QUINTO ELENCO Segnaliamo che il quinto elenco di valori limite di esposizione agli agenti chimici, riportato dalla direttiva (UE) 2019/1831, differisce dal quarto per l’aggiunta delle seguenti sostanze con relativi limiti: • 2-fenilpropano • 4-amminotoluene • Acetato di isobutile • Acetato di n-butile • Acetato di sec-butile • Alcool isoamilico • Anilina • Clorometano
SOSTANZE
• Tricloruro di fosforile • Trimetilammina. Si fa presente che per 2-fenilpropano, 4-amminotoluene e anilina devono essere considerati sia i valori limite di esposzione sia la possibilità di assorbimento cutaneo. Per completezza ricordiamo che i precedenti quattro elenchi di valori limite di esposizione agli agenti chimici sono stati adottati dalle seguneti direttive: 1° elenco - Direttiva 2000/39/CE 2° elenco - Direttiva 2006/15/CE 3° elenco - Direttiva 2009/161/UE 4° elenco - Direttiva (UE) 2017/164 IL DECRETO DI RECEPIMENTO Si premette che il decreto 18 maggio 2021 fa riferimento all’articolo 232 del T.U. che prevede: • al comma 1 l’istituzione di un Comitato consultivo per la determinazione e l’aggiornamento dei valori limite di esposizione professionale e dei valori limite biologici relativi agli agenti chimici • al comma 2 l’attività di recepimento . In particolare si legge: «Con uno o più decreti del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, sentiti il Ministro dello sviluppo economico, il Comitato di cui al comma 1 e le parti sociali, sono recepiti i valori di esposizione professionali e biologici obbligatori predisposti dalla Com-
missione europea, sono altresì stabiliti i valori limite nazionali anche tenuto conto dei valori limite indicativi predisposti dalla Commissione medesima e sono aggiornati gli allegati XXXVIII, XXXIX, XL e XLI in funzione del progresso tecnico, dell’evoluzione di normative e specifiche comunitarie o internazionali e delle conoscenze nel settore degli agenti chimici pericolosi». Nel merito, va evidenziato che il decreto contiene l’elenco aggiornato degli agenti chimici per i quali sono previsti limiti di esposizione professionale, nonché i limiti stessi. Sono compresi, quindi, anche gli agenti aggiunti dalla direttiva 2019/1831/UE. L’elenco completo è allegato al presente articolo e costituisce la nuova versione dell’allegato XXXVIII del T.U. S’informa, infine, che le disposizioni sulla protezione da agenti chimici sono contenute nel Capo I del titolo IX del T.U. In questo contesto si inseriscono gli articoli 222 e 223 esplicitamente richiamati dall’allegato XXXVIII. LE DEFINIZIONI L’art. 222 dispone che, ai fini del Capo 1 sopra citato, si intende per: a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no sul mercato; b) agenti chimici pericolosi:
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• agenti chimici che soddisfano i criteri di classificazione come pericolosi in una delle classi di pericolo fisico o di pericolo per la salute di cui al regolamento (CE) n.1272/2008, indipendentemente dl fatto chetali agenti chimici siano classificati nell’ambito di tale regolamento • agenti chimici che, pur non essendo classificati come pericolosi ai sensi del precedente trattino, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale di cui all’allegato XXXVIII c) attività che comporta la presenza di agenti chimici: ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici, o se ne prevede l’utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l’immagazzinamento, il trasporto o l’eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultano da tale attività lavorativa Sono anche definiti i termini di “valore limite di esposizione professionale”, “valore limite biologico”, “sorveglianza sanitaria”, “pericolo” e “rischio”. Ricordiamo che la definizione di “valore limite di esposizione professionale” ricopia quella prevista dalla direttiva 98/24/CE, sopra riportata. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ai sensi dell’articolo 223, nella valutazione dei rischi, il datore di lavoro determina preliminarmente l’eventuale presenza di agenti chimici sul luogo di lavoro e valuta anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo in considerazione : a) le loro proprietà pericolose b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal fornitore attraverso la relativa scheda di sicurezza, predisposta ai sensi del regolamento REACH c) il livello, il modo e la durata dell’esposizione d) le circostanze in cui è svolto il lavoro in presenza di tali agenti tenuto conto della quantità delle sostanze e delle miscele che li contengono o li possono generare e) i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici, i cui elenchi sono riportati dagli allegati XXXVIII e XXXIX f) gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o d adottare g) se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese Nella valutazione dei rischi il datore di lavoro deve indicare quali misure generali sono state adottate per eliminare o ridurre al minimo il rischio stesso (art.224) e , se del caso, quali misure specifiche di protezione e prevenzione sono state utilizzate (art.225). Nella valutazione del rischio devono essere incluse le attività, comprese la manutenzione e la pulizia, per le quali è possibile una notevole esposizione o che, per altri motivi, possono provocare effetti nocivi per la salute la sicurezza anche dopo l’adozione di tutte le misure tecniche. Se l’attività lavorativa comporta l’esposizione a più agenti chimici pericolosi, i rischi devono essere valutati in base al rischio che comporta la combinazione di tutti gli agenti chimici in que42
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
stione. Va, infine, sottolineato che in caso di un’attività nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi, la valutazione de rischi che presenta e l’attuazione delle misure di prevenzione devono essere predisposte preventivamente. La nuova attività può iniziare solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e all’attuazione delle misure di prevenzione. LE SANZIONI L’art. 262 del T.U. disciplina le sanzioni da comminare in caso di inadempimento alle disposizioni dallo stesso previste. Per quanto riguarda gli articoli sopra citati, è da evidenziare che la violazione dell’art.223 è così punita: -per il datore di lavooro inadempiente sono previsti l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da €3071,27 a €7862,44 (violazione art.223, commi 1, 2 e 3) -arresto fino a sei mesi o ammenda da €2457,02 a € 4917,03 (violazione art.223, comma 6- nuove attività) La violazione dell’art.225 è, invece, così punita: -il datore di lavoro e il dirigente inadempienti sono puniti con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da €3071,27 a €7862,44 -il preposto, ovvero la persona che sovraintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, in caso di inadempimento è punito con l’arresto fino a due mesi o l’ammenda da €491,40 a €1961,61 u
(1) N. CE: numero CE (Comunità Europea) -identficatore numerico delle sostanze all’interno dell’Unione europea (2) CAS: Chemical Abstract Service Regiatry Number (numero del registro del Chemical Abstract Service) (3) La notazione che riporta il termine “cute” per un valore limite di esposizione professionale indica la possibilità di un assorbimento significativo attraverso la cute (4) Misurato o calcolato in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore, come media ponderata nel tempo (TWA) (5) Limite di esposizione a breve termine (STEL). Valore limite che non deve essere superato. Il periodo di riferimento è di 15 minuti, se non altrimenti specificato (6) mg/m3: milligrammi per metro cubo d’aria. Per le sostanze chimiche in fase gassosa o di vapore il valore limite è espresso a 20°C e 101,3kPa (7) ppm: parti per milione per volume di aria (ml/m3) (8) Il metodo di rilevazione deve rilevare contemporaneamente polvere e vapore (9) Durante il monitoraggio dell’esposizione al mercurio e ai suoi composti divalenti inorganici, occorre tenere presente le relative tecniche di monitoraggio biologico che completano i valori limite dell’esposizione professionale (10) Nel selezionare un metodo adeguato di monitoraggio dell’esposizione, occorre tener conto delle limitazioni e delle interferenze potenziali che possono risultare a seguito della presenza di altri composti del fosforo (11) La nebulizzazione è definita come frazione toracica (12) Frazione inalabile (13) Frazione respirabile (14) Valori limite di esposizione a breve termine in relazione a un periodo di riferimento di 1 minuto (15) Durante il monitoraggio dell’esposizione è opportuno tenere presente i pertinenti valori del monitoraggio biologico, come suggerito dal Comitato Scientifico per i limiti dell’esposizione professionale agli agenti chimici (SCOEL) (16) Secondo quanto previsto dall’articolo 3 della direttiva 2019/1831/UE il riferimento al cumene è soppresso con effetto dal 20 maggio 2021
SOSTANZE
Valori limite di esposizione professionale Allegato XXXVIII Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
N.CE (1)
CAS (2)
NOME DELL’AGENTE CHIMICO
VALORI LIMITE 8 ore mg/m3 (6)
252-104-2
34590-94-8 1-(3-methoxypropoxy)propan-1-ol
(4)
Notazione (3)
Breve termine (5)
ppm (7)
mg/m (6)
3
ppm (7)
308
50
-
-
Cute
208-394-8
526-73-8
1,2,3-Trimetilbenzene
100
20
-
-
-
204-428-0
120-82-1
1,2,4- Triclorobenzene
15,1
2
37,8
5
Cute
202-436-9
95-63-6
1,2,4- Trimetilbenzene
100
20
-
-
-
204-661-8
123-91-1
1,4- Diossano
73
20
-
-
Cute
203-400-5
106-46-7
1,4-Diclorobenzene, p-Diclorobenzene
12
2
60
10
Cute
203-961-6
112-34-5
2-(2-Butossietossi)etanolo
67,5
10
101,2
15
-
203-906-6
111-77-3
2-(2-Metossietossi)etanolo
50,1
10
-
-
Cute
205-483-3
141-43-5
2-Amminoetanolo
2,5
1
7,6
3
Cute
203-933-3
112-07-2
2-Butossietilacetato
133
20
333
50
Cute
203-234-3
104-76-7
2-etilesan-1-olo
5,4
1
-
-
-
203-804-1
110-80-5
2-Etossi etanolo
8
2
-
-
Cute
203-839-2
111-15-9
2-Etossietil acetato
11
2
-
-
Cute
202-704-5
98-82-8
2-fenilpropano (Cumene)
(15)
50
10
250
50
Cute
203-603-9
108-65-6
2-Metossi-1-metiletilacetato
275
50
550
100
Cute
203-713-7
109-86-4
2-Metossietanolo
-
0,5
-
-
Cute
203-772-9
110-49-6
2- Metossietil acetato
-
0,5
-
-
Cute
203-403-1
106-49-0
4-Amminotoluene
4,46
1
8,92
2
Cute
208-793-7
541-85-5
5- Metileptano-3-one
53
10
107
20
-
203-737-8
110-12-3
5-metilesan-2-one
95
20
-
-
-
210-946-8
626-38-0
Acetato di 1-metilbutile
270
50
540
100
-
620-11-1
Acetato di 3-amile
270
50
540
100
-
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
43
NORMATIVE
44
N.CE (1)
CAS (2)
205-500-4
141-78-6
Acetato di etile
734
200
1468
400
-
204-662-3
123-92-2
Acetato di isoamile
270
50
540
100
-
203-745-1
110-19-0
Acetato di isobutile
241
50
723
150
-
204-658-1
123-86-4
Acetato di n-butile
241
50
723
150
-
211-047-3
628-63-7
Acetato di pentile
270
50
540
100
-
625-16-1
Acetato di terz-amile
270
50
540
100
-
203-300-1
105-46-4
Acetato di sec-butile
241
50
540
100
-
203-545-4
108-05-4
Acetato di vinile
17,6
5
35,2
10
-
200-662-2
67-64-1
Acetone
1210
500
-
-
-
200-835-2
75-05-8
Acetonitrile
35
20
-
-
Cute
200-580-7
64-19-7
Acido acetico
25
10
50
20
-
201-177-9
79-10-7
Acido acrilico, Acido prop-2-enoico
29
10
(14)
20 (14)
Cute
NOME DELL’AGENTE CHIMICO
VALORI LIMITE
Notazione (3)
59
233-113-0
10035-10-6 Acido bromidrico
-
-
6,7
2
-
231-595-7
7647-01-0
Acido cloridrico
8
5
15
10
-
231-634-8
7664-39-3
Acido fluoridrico
1,5
1,8
2,5
3
-
200-579-1
64-18-6
Acido formico
9
5
-
-
-
231-714-2
7697-37-2
Acido nitrico
-
-
2,6
1
-
231-633-2
7664-38-2
Acido ortofosforico
1
-
2
-
-
205-634-3
144-62-7
Acido ossalico
1
-
-
-
-
201-176-3
79-09-4
Acido propionico
31
10
62
20
-
231-977-3
7783-06-4
Acido solfidrico
7
5
14
10
-
231-639-5
7664-93-9
Acido solforico/(nebulizzazione)
0,05
-
-
-
-
205-480-7
141-32-2
Acrilato di n-butile
11
2
53
10
-
203-453-4
107-02-8
Acroleina, Acrilaldeide, Prop-2-enale
0,05
0,02
0,12
0,05
-
203-470-7
107-18-6
Alcole allilico
4,8
2
12,1
5
Cute
204-633-5
123-51-3
Alcool isoamilico
18
5
37
10
-
200-521-5
61-82-5
Amitrolo
0,2
-
-
-
-
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
(10) (11)
SOSTANZE
N.CE (1)
CAS (2)
231-635-3
7664-41-7
Ammoniaca anidra
14
20
36
50
-
204-696-9
124-38-9
Anidride carbonica
9000
5000
-
-
-
231-195-2
7446-09-5
Anidride solforosa
1,3
0,5
2,7
1
-
200-539-3
62-53-3
Anilina (15)
7,74
2
19,35
5
Cute
Argento (composti solubili coma Ag)
0,01
-
-
-
-
0,1
-
-
-
-
0,1
-
0,3
-
Cute
0,5
-
-
-
-
0,96
0,5
1,91
1
-
(12)
-
-
-
Cute
231-131-3
NOME DELL’AGENTE CHIMICO
231-131-3
7440-22-4
Argento metallico
247-852-1
26628-22-8 Azotro di sodio Bario (composti solubili come Ba)
233-272-6
10102-44-0 Biossido di azoto Bisfenolo A, 4,4’-isopropilidenedifenolo
VALORI LIMITE
Notazione (3)
201-245-8
80-05-7
231-778-1
7726-95-6
Bromo
0,7
0,1
-
-
-
203-788-6
110-65-6
But-2-in-1,4-diolo
0,5
-
-
-
-
201-159-0
78-93-3
Butanone
600
200
900
300
-
203-905-0
111-76-2
Butossietanolo-2
98
20
246
50
Cute
206-992-3
420-04-2
Cianammide
1
-
-
-
Cute
200-821-6
74-90-8
Cianuro di idrogeno (espresso come cianuro)
1
0,9
5
4,5
Cute
205-792-3
151-50-8
Cianuro di potassio (espresso come cianuro)
1
-
5
-
Cute
205-599-4
143-33-9
Cianuro di sodio (espresso come cianuro)
1
-
5
-
Cute
203-806-2
110-82-7
Cicloesano
350
100
-
-
-
203-631-1
108-94-1
Cicloesanone
40,8
10
81,6
20
Cute
231-959-5
7782-50-5
Cloro
-
-
1,5
0,5
-
200-871-9
75-45-6
Clorodifluorometano
3600
1000
-
-
-
200-830-5
75-00-3
Cloroetano
268
100
-
-
-
200-663-8
67-66-3
Cloroformio
10
2
-
-
Cute
200-817-4
74-87-3
Clorometano
42
20
-
-
-
200-838-9
75-09-2
175
50
353
100
Cute
200-864-0
75-35-4
8
2
20
5
-
Cloruro di metilene, Diclorometano Cloruro di vinilidene, 1,1-Dicloroetilene
2
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
45
NORMATIVE
N.CE (1)
46
CAS (2)
NOME DELL’AGENTE CHIMICO
VALORI LIMITE
Notazione (3)
Cromo metallico, composti di cromo inorganico (II) e composti di cromo inorganico (III) (non solubili)
0,5
-
-
-
-
202-704-5
98-82-8
Cumene (16)
100
20
250
50
Cute
207-069-8
431-03-8
Diacetile, Butanedione
0,07
0,02
0,36
0,1
-
202-425-9
95-50-1
Diclorobenzene, 1,2-
122
20
306
50
Cute
200-863-5
75-34-3
Dicloroetano, 1,1-
412
100
-
-
Cute
203-716-3
109-89-7
Dietilammina
15
5
30
10
-
200-467-2
60-29-7
Dietiletere
308
100
616
200
-
202-981-2
101-84-8
Difeniletere
7
1
14
2
-
215-137-3
1305-62-0
Diidrossido di calcio
(13)
-
4(13)
-
-
204-697-4
124-40-3
Dimetilammina
3,8
2
9,4
5
-
200-843-6
75-15-0
Disolfuro di carbonio
3
1
-
-
Cute
203-313-2
105-60-2
ε-Caprolattame (polveri e vapori)
10
-
40
-
-
203-388-1
106-35-4
Eptan-3-one
95
20
-
-
-
205-563-8
142-82-5
Eptano, n-
2085
500
-
-
-
203-767-1
110-43-0
Eptano-2-one
238
50
475
100
Cute
204-065-8
115-10-6
Etere dimetilico
1920
1000
-
-
-
205-438-8
140-88-5
Etilacrilato
21
5
42
10
-
200-834-7
75-04-7
Etilammina
9,4
5
-
-
-
202-849-4
100-41-4
Etilbenzene
442
100
884
200
Cute
203-473-3
107-21-1
Etilen glicol
52
20
104
40
Cute
202-705-0
98-83-9
Fenilpropene, 2-
246
50
492
100
-
203-632-7
108-95-2
Fenolo
8
2
16
4
Cute
231-945-8
7782-41-4
Fluoro
1,58
1
3,16
2
-
Fluoruri inorganici (espressi come F)
2,5
-
-
-
-
1
(8)
203-481-7
107-31-3
Formiato di metile
125
50
250
100
Cute
232-260-8
7803-51-2
Fosfina
0,14
0,1
0,28
0,2
-
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
SOSTANZE
N.CE (1)
CAS (2)
200-870-3
75-44-5
231-484-3
7580-67-8
Idruro di litio
-
- 0,02
210-868-3
624-83-9
Isocianato di metile
-
201-142-8
78-78-4
Isopentano
NOME DELL’AGENTE CHIMICO Fosgene
VALORI LIMITE 0,4
0,1
-
(12)
-
-
-
-
0,02
Cute
2000
667
-
-
-
0,2(12) 0,05(13)
-
-
-
-
Mercurio e composti inorganici divalenti del mercurio compresi ossidomercurico e cloru(9) ro di mercurio (misurati come mercurio)
0,02
-
-
-
Cute
100
20
-
-
-
-
50
-
100
-
260
200
-
-
Cute
7
2
36
10
Cute
Manganese e composti inorganici del manganese (espresso come manganese)
0,08
0,02
Notazione (3)
203-604-4
108-67-8
Mesitilene (1,3,5-trimteilbenzene)
201-297-1
80-62-6
Metacrilato di metile
200-659-6
67-56-1
Metanolo
202-500-6
96-33-3
Metilacrilato
203-550-1
108-10-1
Metilpentan-2-one,4-
83
20
208
50
-
203-539-1
107-98-2
Metossipropanolo-2,1-
375
100
568
150
Cute
203-628-5
108-90-7
Monoclorobenzene
23
5
70
15
-
10102-43-9 Monossido di azoto
2,5
2
-
-
-
233-271-0 211-128-3
630-08-0
Monossido di carbonio
23
20
117
100
-
203-815-1
110-91-8
Morfolina
36
10
72
20
Cute
203-576-3
108-38-3
m-Xilene
221
50
442
100
Cute
200-679-5
68-12-2
N,N-Dimetilformamide
15
5
30
10
Cute
204-826-4
127-19-5
N,N-Dimetilacettammide
36
10
72
20
Cute
207-343-7
463-82-1
Neopentano
3000
1000
-
-
-
203-777-6
110-54-3
n-Esano
72
20
-
-
-
200-193-3
54-11-5
Nicotina
0,5
-
-
-
Cute
202-716-0
98-95.-3
Nitrobenzene
1
0,2
-
-
Cute
201-188-9
79-24-3
Nitroetano
62
20
312
100
Cute
212-828-1
872-50-4
n-metil-2-pirrolidone
40
10
80
20
Cute
201-083-8
78-10-4
Ortosilicato di tetraetile
44
5
-
-
-
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
47
SOSTANZE
NORMATIVE
N.CE (1)
CAS (2)
215-138-9
1305-78-8
Ossido di calcio
216-653-1
1634-04-4
Ossido di terz-butile e metile
202-422-2
95-47-6
233-060-3
NOME DELL’AGENTE CHIMICO
o-Xilene
10026-13-8 Pentacloruro di fosforo
Notazione (3)
(13)
-
4 (13)
-
-
183,5
50
367
100
-
221
50
442
100
Cute
1
-
-
-
-
2000
667
-
-
-
1
203-692-4
109-66-0
Pentano
215-236-1
1314-56-3
Pentaossido di fosforo
1
-
-
-
-
215-242-4
1314-80-3
Pentasolfuro di difosforo
1
-
-
-
-
0,15
-
-
-
-
0,1
-
0,3
-
-
1
-
-
-
-
221
50
442
100
Cute
45
10
-
-
-
0,07
0,02
0,17
0,05
-
0,1
-
-
-
Cute
19
2
48
5
-
Piombo inorganico e suoi composti 203-808-3
(8)
110-85-0
Piperazina (polvere e vapore)
8003-34-7
Piretro (depurato dai lattoni sensibilizzanti)
203-396-5
106-42-3
p-Xilene
203-585-2
108-46-3
Resorcinolo
231-978-9
7782-41-4
Seleniuro di idrogeno
222-995-2
3689-24-5
Sulfotep
262-967-7
61788-32-7 Terfenile idrogenato
204-825-9
127-18-4
Tetracloroetilene
138
20
275
40
Cute
200-262-8
56-23-5
Tetracloruro di carbonio, tetraclorometano
6,4
1
32
5
Cute
203-726-8
109-99-9
Tetraidrofurano
150
50
-
-
Cute
203-625-9
108-88-3
Toluene
192
50
-
-
Cute
200-756-3
71-55-6
Tricloroetano, 1,1,1-
555
100
1110
200
-
10025-87-3 Tricloruro di fosforile
0,064
0,01
0,12
0,02
-
233-046-7
48
VALORI LIMITE
204-469-4
121-44-8
Trietilammina
8,4
2
12,6
3
Cute
200-875-0
75-50-3
Trimetilammina
4,9
2
12,5
5
-
200-240-8
55-63-0
Trinitrato di glicerolo
0,095
0,01
0,19
0,02
Cute
215-535-7
1330-20-7
221
50
442
100
Cute
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2020
Xilene, isomeri misti, puro
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NEWS
Macchine per gomma e plastica: un accordo per favorire le attività all'estero dei produttori
A
cimac, Amaplast e Ucima rafforzano i servizi e le opportunità per le aziende associate grazie ad un accordo con Sace, con lo scopo di supportare concretamente i processi di crescita delle imprese nel mercato domestico e internazionale. L’intesa vuole fornire con maggiore dinamismo alle aziende costruttrici di macchinari rappresentate dalle tre associazioni servizi di assistenza per l’identificazione e lo sviluppo delle attività a sostegno degli investimenti all’estero e delle esportazioni. L’accordo vuole infatti facilitare l’accesso all’ampia gamma di servizi e soluzioni di Sace a supporto della competitività delle aziende. Acimac, Amaplast e Ucima rappresentano oltre 1.100 aziende dislocate su tutto il territorio nazionale che generano un fatturato complessivo di 15 miliardi di euro, realizzato per l’80% all’estero. Si tratta di tre settori industriali leader 50
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2021
mondiali che attraverso gli strumenti messi a disposizione da SACE potranno ulteriormente rafforzare e accrescere la loro penetrazione internazionale. In particolare, l’intesa si propone di sviluppare una collaborazione che si articola lungo tre direttrici: percorsi di promozione per far conoscere alle aziende l’ampia gamma di soluzioni e servizi offerti da Sace; assistenza alle aziende per l’accesso ai prodotti Sace attraverso il supporto dell’ufficio finanza delle Associazioni; organizzazione di eventi di filiera e di business matching. Un’ulteriore valorizzazione dei contenuti della collaborazione sarà infatti offerta mediante l’organizzazione di eventi di filiera e di business matching nei quali Acimac, Amaplast e Ucima forniranno il proprio supporto e la propria assistenza alle imprese coinvolte negli incontri B2B, organizzati nell’ambito della operatività Push Strategy di Sace, il programma attraverso il quale vengono messe a dispo-
sizione di grandi buyer esteri importanti linee di credito con l’obiettivo di migliorare il posizionamento delle aziende italiane nelle catene di fornitura globale. Inoltre, nell’ambito dell’accordo i partner si impegnano a partecipare a meeting incoming, webinar, workshop tecnici, convegni ed eventi preparatori a fiere di settore in Italia e all’estero, al fine di favorire attraverso un canale diretto la conoscenza dei prodotti Sace, come ad esempio le garanzie a copertura dei rischi commerciali, i servizi di factoring, di recupero crediti e di accesso al mercato creditizio. In considerazione della difficile congiuntura economica attuale, questa sinergia vuole diventare punto di riferimento per le aziende che esportano nel mondo e che vogliono crescere nei mercati esteri. A settembre un webinar presenterà nel dettaglio i servizi presenti nell’accordo. u
TACCUINO
NEWS
Pneumatici di sostituzione: le vendite del secondo trimestre a livelli pre-Covid
E
trma, l’associazione europea dei produttori di pneumatici e di articoli in gomma, ha reso noti i dati relativi alle vendite degli pneumatici di sostituzione in Europa nel secondo trimestre di quest’anno. Si tratta di numeri che fanno ben sperare, perché non soltanto confermano le cifre positive già registrate nel primo trimestre, che attestano la piena ripresa di questo settore industriale, ma anche il ritorno ai valori di mercato precedenti la pandemia. Rispetto al secondo trimestre 2019, infatti, le vendite di questi prodotti hanno fatto segnare un calo di appena il -1%. Tutti i segmenti considerati dalle statistiche (vedi la tabella qui sotto) hanno fatto registrare un’evoluzione positiva rispetto al secondo trimestre 2020. Il mercato degli pneumatici consumer
sta trainando il settore, con una crescita del 44%, seguita dalle coperture per il settore truck (+42%) e da quello per moto e scooter (+41%). Soltanto il comparto agricolo è più stazionario, ma è anche quello che aveva risentito di meno della crisi pandemica. Fazilet Cinaralp, segretario generale
di Etrma, ha commentato così: «I risultati positivi del secondo trimestre 2021 in tutti i segmenti sono molto promettenti in relazione alla ripresa dell’industria degli pneumatici e per la società. Siamo sollevati e abbiamo fiducia che, anche grazie alla campagna vaccinale, il mondo stia riprendendo a muoversi di nuovo». Anche rispetto ai dati del 2019, quelli del 2021 sono positivi su tutti i fronti, sempre con il comparto auto a trainare il mercato. u
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NEWS
Nel 2022 arriva Greenplast, la nuova fiera milanese per una filiera ecosostenibile della plastica e della gomma
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accontare e promuovere la sostenibilità di un materiale versatile e centrale nei consumi quotidiani: la plastica. Nasce con questo intento Greenplast, la nuova mostra-convegno che risponde alla necessità di raccontare la plastica (e la gomma) anche dal punto di vista delle best practice a favore dell’ambiente. Dal 3 al 6 maggio 2022, a Rho-Pero, Fiera Milano ospiterà l’intera filiera delle materie plastiche e della gomma per una manifestazione dedicata alle soluzioni innovative elaborate dalle aziende in merito alla sostenibilità ambientale, all’efficientamento energetico, al Reduce -Reuse -Recycle e all’economia circolare. Macroaree sulle quali da anni le2 imprese stanno investendo, 01-3.pdf 20/04/21 6:14 PM dimostrando ancora una volta dina-
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mismo e competitività. Greenplast, organizzata da Promaplast srl, consentirà quindi agli operatori italiani e stranieri di apprezzare l’offerta tecnologica del settore, anche in chiave Industria 4.0, con particolare riferimento al Made in Italy che, fin dall’affermarsi (ormai molti anni orsono) della coscienza ambientale soprattutto nei Paesi più sviluppati, spicca in tutto il mondo per il proprio profilo hi-tech. Nei padiglioni troveranno spazio le principali aziende italiane e straniere della filiera in grado di proporre le soluzioni più avanzate a favore della sostenibilità ambientale: materie prime vergini a basso impatto e con limitato carbon footprint, materie prime-seconde, biopolimeri, additivi semilavorati e prodotti finiti otte-
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nuti con materiali innovativi, riciclati e a base bio macchine, attrezzature, impianti a basso consumo energetico e performanti, progettate per svolgere processi produttivi efficienti, anche con l’uso di materiali riciclati, innovativi, bio-based impianti e macchinari per la selezione, il trattamento e il riciclo di materie plastiche e gomma, in linea e post-consumo servizi e consulenze per il settore della trasformazione nel suo complesso (con riferimento a tutti i processi produttivi: dallo stampaggio a iniezione all’estrusione, dal soffiaggio corpi cavi alla termoformatura ecc.), il recupero e riciclo delle materie plastiche e della gomma enti, consorzi e organizzazioni varie operanti in particolare nel seg-
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mento del riciclo delle materie plastiche e della gomma. Nell’ambito di Greenplast verrà ospitato anche un convegno internazionale, con la presenza di relatori di fama mondiale, dedicato alle tematiche della vetrina fieristica, con particolare declinazione sul comparto degli imballaggi e dei prodotti in plastica. La nuova manifestazione si svolgerà in contemporanea con Ipack-Ima, mostra internazionale per l’industria dell’imballaggio e confezionamento, e la concomitanza dei due eventi non è casuale: l’affinità tra i due settori è confermata dal fatto che circa il 50% degli imballaggi è realizzato proprio in plastica (contenitori, bottiglie, film, ecc.) e dal mondo del packaging – o meglio dai suoi consumatori – proviene una crescente domanda di prodotti sostenibili. La contemporaneità consentirà quindi di mettere in mostra differenti mondi produttivi uniti da una forte complementarità.
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NEWS Il progetto è pensato proprio per favorire le occasioni di contatto e di sviluppo, mettendo a disposizione dei visitatori un’offerta completa, grazie alla trasversalità di Greenplast e di Ipack-Ima e all’esperienza dei rispettivi organizzatori, che hanno alle spalle le Associazioni di categoria dei due macro-settori rappresentati: Amaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio). Inoltre, nello stesso periodo, il quartiere fieristico ospiterà anche Print4All (dedicata al mondo della stampa commerciale e industriale), Intralogistica Italia (soluzioni e sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking) e, per la prima volta a Milano, Pharmintech (specializzata per farmaceutica, nutraceutica, cosmeceutica e biotecnologie), eventi caratterizzati da una logica di filiera e che vanno anche in parte a ricostituire il progetto “The Innovation Alliance”. Ulteriori informazioni riguardo le modalità di partecipazione a Greenplast verranno comunicate dalla segreteria organizzativa nelle prossime settimane. Nel 2023 il dialogo con la filiera della plastica riprenderà con la fiera triennale internazionale Plast, definitivamente riprogrammata dal 5 all’8 settembre 2023. Sono già 30mila i metri quadrati riconfermati dagli espositori che, sin da ora, intendono assicurare la propria partecipazione. Plast era stato inizialmente riprogrammato agli inizi di maggio 2021 poi ne era stato annunciato il rinvio a data da destinarsi, con tanto di sito internet in aggiornamento. Ora Promaplast, la società organizzatrice emanazione dell'associazione Amaplast, ha dato quasi in contemporanea i due annunci, della nuova calendarizzazione al 2023 della fiera "madre", appuntamento storico triennale per il settore gomma plastica, e del nuovo format di Greenplast. L'augurio è che ora il Covid consenta il normale svolgimento di queste manifestazioni. u 56
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Novità ai vertici per Solvay
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olvay ha annunciato che Carmelo Lo Faro, già presidente della Business Unit Composite Materials, è stato promosso al nuovo ruolo di Presidente del settore Materials del Gruppo, con effetto immediato. Il settore Materials comprende sia le attività Specialty Polymers sia Composite Materials, ed è stato identificato come la divisione principale per quanto riguarda la crescita e gli investimenti, nel quadro della strategia G.R.O.W. di Solvay, lanciata nel 2019. Nel suo nuovo ruolo, avrà la supervisione commerciale e operativa di entrambe le attività. «Sono molto felice che Carmelo vada a guidare il nostro settore Materials», ha dichiarato Ilham Kadri, CEO di Solvay. «Porta con sé più di 20 anni di esperienza nella ricerca e nell'innovazione, nella strategia, nello sviluppo del business e nella direzione aziendale generale per quanto riguarda i materiali avanzati, un contributo inestimabile nell'aiutarci a realizzare una crescita
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Unicredit sostiene la crescita verso l'estero di Comerio Ercole
e fornisce soluzioni avanzate a numerosi mercati. I prodotti Solvay rendono più leggeri e più efficienti nel consumo di carburante le automobili e gli aeroplani, più leggeri e durevoli i gruppi di batterie agli ioni di litio e contribuiscono alla sicurezza dei dispositivi medici e impiantabili. «È un onore assumere questo nuovo ruolo», ha detto Lo Faro. «Sono orgoglioso che il nostro settore Materials stia trasformando molti mercati e consenta all'industria di creare un futuro sostenibile. Non vedo l'ora di lavorare con i nostri validi collaboratori per soddisfare le esigenze dei nostri clienti e crescere insieme». Carmelo Lo Faro è approdato nel GrupniCredit haCompounds sottoscritto un da UniCredit è di tipo full amortising, Tecno po nel contesto della acquisizione del prestito obbligazionario (micon rate trimestrali e una durata quin2015 di Cytec Industries, che ha raffornibond) di 5 milioni di euro, quennale e ha lo scopo di supportare zato le basi per il settore Composite con garanzia SACE, emesso da Comelo sviluppo aziendale e delle attività Tecno Compounds a suitable solution for every challenge Materials di Solvay, oggi leader monrio Ercole, azienda specializzata nella connesse al processo di internazionaTecno Compounds diale. Assume la responsabilità della produzione di macchine per la lavolizzazione di Comerio Ercole Spa. GBU Specialty Polymers di Solvay da razione delle materie plastiche, della «Questa operazione ci permette di Michael Finelli, che ha intrapreso un gomma e dei tessuti non-tessuti (nelspingere ulteriormente sullo svilupala suitable solution for every a suitable solution challenge nuovo ruolo alla guida delle piattaforfoto la sedefor di every Busto Arsizio, Varese).challenge po di nuove soluzioni tecnologiche me di crescita strategica di Solvay. u Il prestito obbligazionario sottoscritto Industria 4.0 sulle quali puntiamo già da anni con l’obiettivo strategico di un Parker Hannifin Italy s.r.l. miglior posizionamento internazioTecno Compounds nale su tutti i principali mercati esteParker Hannifin Italy s.r.l. ri (principalmente area Asia, Europa e Tecno Compounds nord America) e con una nuova innovativa connotazione su cui stiamo ina suitable solution for every challenge vestendo a livello di sostenibilità ESG a suitable solution for every challenge di processo e di prodotto. “Qualità e Tecnologia” è il nostro motto aziendale che ci ispira fin dal lontano 1885: essere costantemente innovativi è la “chiave di accesso” per garantire alla nostra clientela di essere guidati e supportati dal team Comerio Ercole, quale “solution provider a 360 gradi”, in ogni fase di sviluppo ed attuazione dei loro progetti di sviluppo industriale», ha commentato Riccardo Comerio, CEO di Comerio Ercole. «Comerio Ercole, è una delle imprese più innovative e con forte vocazione all’esportazione, che il territorio esprime», ha commentato Marco Bortoletti, Sales: Plant: Regional Manager Lombardia di UniSales: Plant: Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Credit. «Nel corso degli anni, investenParker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 do costantemente in ricerca ed inno20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) 45+39 19 0382 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 vazione tecnologica, ha saputo conTel. +39 02 45 19 24 46 Tel. +39 02Tel 67 82 266 36+39 26 0382 96 1967 82 222 Fax +39 0382 67 82 222 Fax +39 02 36 26 96 19 Fax +39 02Fax quistare una posizione di leadership www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds nel suo particolare segmento di merSales: Plant: cato. Questa operazione conferma l'ataerospace electromechanical fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Sales: climate control aerospace Plant:filtration climate control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Srl tenzione di UniCredit allo sviluppo e
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Eni ed Ecopneus insieme per ricavare prodotti chimici dagli pneumatici PFU
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ni ha siglato un accordo con Ecopneus, società consortile senza scopo di lucro per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) in Italia, al fine di valutare le tecnologie idonee a valorizzare i PFU per l’ottenimento di prodotti chimici ed energetici sostenibili, con l’obiettivo di attuare un’economia circolare rigenerativa. L’accordo rafforza la collaborazione tra Eni ed Ecopneus, che hanno già realizzato un progetto a Massafra (Taranto) per la posa di un asfalto modificato con polimeri e polverino di gomma da PFU. Il progetto è stato realizzato grazie a un accordo con il Comune di Massafra nel giugno 2020: Eni ha messo a disposizione il bitume prodotto nella Raffineria di Taranto, Ecopneus il proprio know how tecnico acquisito in oltre dieci anni di promozione e supporto alla diffusione degli asfalti modificati in Italia e Irigom, azienda partner di Ecopneus, che ha fornito a “Km 0” il polverino di
gomma da pneumatici esausti. «Con questo accordo – dichiara Michele Viglianisi, responsabile Economia circolare e bioraffinerie di Eni – ampliamo le sinergie per l’offerta di prodotti decarbonizzati e circolari, sia per la realizzazione di infrastrutture stradali sostenibili, sia per la produzione di carburanti a base di scarti, come l’olio da pirolisi generato dal trattamento degli pneumatici a fine vita». «Da anni siamo impegnati in attività per il recupero e riciclo dei PFU – dichiara Federico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus – come precursori di un approccio circolare finalizzato a individuare le migliori modalità di valorizzazione insieme a partner qualificati nei diversi settori dove la gomma riciclata può essere impiegata: asfalti, ma anche superfici per lo sport, isolanti acustici, arredo urbano e molto altro ancora. Non potevamo trovare in Eni partner migliore». u
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NEWS
Continental punta sempre più al mercato delle auto elettriche
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ontinental cresce nel mercato degli pneumatici per veicoli completamente elettrici: nel 2020, sei delle dieci principali case automobilistiche al mondo si sono affidate al brand, scegliendolo come fornitore di primo equipaggiamento per i loro veicoli elettrici. Tra queste: Tesla con le sue Model 3 e Model S, Volkswagen con l'ID.3, e alcune aziende asiatiche, come BYD, uno dei maggiori produttori di auto cinesi. Questa espansione delinea chiaramente la strategia di Continental nel mondo della mobilità elettrica. «I modelli completamente elettrici sono disponibili ormai per quasi tutti i segmenti di auto, dai cabin scooter alle auto di piccole e medie dimensioni, ai SUV, alle auto sportive ad alte prestazioni. È necessario configurare e adattare lo pneumatico ad ogni tipo di veicolo», afferma Andreas Schlenke, sviluppatore pneumatici di Continental. «Ciò significa che non esiste un solo pneumatico per tutti i mezzi full electric. Per questo motivo, è da oltre die-
avorando srl SB, azienda di Ospitaletto (BS - www.lavorando.com), ha attivato nel catalogo di formazione continua Regione Lombardia 5 corsi progettati per le aziende del settore gomma e strutturati in due fasi: teorica e pratica dove i discenti hanno l’opportunità di applicare sul campo la teoria attraverso il sistema Fabbrica Simulata. La scelta di progettare una proposta sartoriale deriva dalla lettura dei bisogni delle aziende del distretto della gomma del Sebino. Il programma di Formazione Continua di Regione Lombardia è un’agevolazione economica finalizzata a promuovere e migliorare la formazione dei lavoratori e degli imprenditori. I corsi nel catalogo regionale sono: Corso di attrezzaggio pressa e stampaggio (16h); Progettazione, pre-serie, collaudi e documentazione per l’industrializzazione di prodotto (30h); Coordinamento e gestione del reparto produttivo (30h); Gestione del processo di produzione (40h); Messa a punto e regolazione di macchine e impianti meccanici (55h). Possibili anche corsi ad hoc. u
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ci anni che lavoriamo allo sviluppo del nostro portfolio, per far sì che i nostri prodotti possano soddisfare i requisiti dei veicoli elettrici e, allo stesso tempo, siano in grado di ridurre le emissioni dei mezzi a combustione. Ad oggi, la nostra gamma di pneumatici è ottimizzata per quasi tutti i tipi di guida e la maggior parte dei nostri prodotti è montata sui veicoli elettrici». Continental offre pneumatici estivi, invernali e all season adatti a quasi tutti i modelli elettrici, anche per quei veicoli che non montano in primo equipaggiamento prodotti del gruppo tedesco. Che, con una sua indagine, ha appurato che il 20% della resistenza totale affrontata da un veicolo in movimento è data proprio dagli pneumatici. Di conseguenza, le coperture con resistenza al rotolamento ottimizzata aiutano gli utenti ad aumentare l'autonomia del proprio mezzo. La bassa resistenza al rotolamento è quindi una prerogativa per la guida efficiente delle auto elettriche. u
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