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Autogrill: oltre 4 miliardi di ricavi nel 2022, Roverato è il nuovo AD

Autogrill ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi a 4,1 miliardi di euro, in crescita del 50% sul 2021. Al netto delle cessioni e a cambi costanti, il recupero rispetto al 2019 è dell’88%. A guidare la performance sono state le attività negli aeroporti (2,7 miliardi di euro), seguite da quelle in autostrada (1,06 miliardi) mentre gli altri canali sono a 294 milioni. Circa metà dei ricavi arriva dal Nord America. L’Europa vale 1,49 miliardi di euro (+34%) mentre il mercato genericamente definito internazionale è a 502 milioni di euro (+163% sul 2021). I nuovi contratti aggiudicati durante l’esercizio hanno portato un valore di circa 1,3 miliardi di euro, e includono gli aeroporti di Roma Fiumicino, Salt Lake City, Bangalore e Doha. Quelli rinnovati, invece hanno raggiunto circa 2,2 miliardi di euro. Inoltre, a seguito del passaggio della quota di Edizione a Dufry, Autogrill ha presentato il suo nuovo Cda: Paolo Roverato (nella foto) è stato nominato nuovo Amministratore Delegato, Bruno Chiomento è il Presidente.

Sushisamba, debutto a Milano nel 2024 al 18 piano della Torre Velasca

Sushisamba, ristorante newyorkese che coniuga cucina giapponese, brasiliana e peruviana, aprirà nel 2024 il suo primo locale italiano al 18° piano della Torre Velasca, a Milano. Sushisamba, che è nel portafoglio di Sunset Hospitality, ha già ristoranti a Doha, Dubai, Las Vegas e Londra. La Torre Velasca, oggetto di un’opera di riqualificazione sviluppata da Hines, è di proprietà di Hines European Value Fund (Hevf) attraverso Hevf Milan 1, un fondo gestito da Prelios, con Hines Italy in qualità di development manager. “Questo primo accordo di locazione rappresenta un’importante pietra miliare per il nuovo progetto della Torre Velasca, evidenziando sia la sua capacità di attrarre brand internazionali, non ancora presenti in Italia, sia di creare esperienze uniche valorizzando edifici storici e proiettandoli in una dimensione contemporanea”, si legge in una nota. Advisor dell’operazione sono Cbre, Colliers e Dils, che si stanno occupando della commercializzazione degli spazi.

Johnny Rockets, capoluoghi nel mirino per accrescere la rete

Johnny Rockets, catena di fast food della famiglia bresciana Groppetti, punta a espandere la rete in franchising nel corso dell’anno. Dopo due aperture recenti nel milanese, a Rozzano (centro commerciale Fiordaliso) e Carugate (centro commerciale Carosello), la catena arrivata in Italia nel 2016 è alla ricerca di nuovi partner in affiliazione, per mettere a segno almeno tre aperture all’anno. Le città in rampa di lancio dovrebbero essere ancora Milano, seguita da Bologna, Verona, Firenze, Napoli e Torino. Johnny Rockets conta nel mondo circa 350 ristoranti. Dal punto di vista dei locali, prevede due format principali. Il primo è quello “express”, adatto a centri commerciali, che fruisce dei tavoli in condivisione e prevede una superficie minima di 70 mq. La seconda opzione è quella del formato tradizionale, con tavoli di proprietà e almeno 200 metri quadrati.

Secondo i dati preliminari dell’Istat, l’inflazione a gennaio si attesta al 10,1% su base annua. Un livello ancora molto alto, che non si registrava da settembre 1984, ma in deciso attenuazione rispetto all’11,6% del mese precedente. “Le rilevazioni Istat sull’inflazione di gennaio mostrano un quadro in leggero miglioramento, che rispecchia i dati del Pil registrati nel 2022, entrambi in controtendenza rispetto alle previsioni pessimistiche degli ultimi mesi” ha commentato Mario Resca, presidente di Confimprese. “Si tratta di un segno positivo che mostra la buona tenuta dell’economia italiana, in parte dovuta alla stabilizzazione dei prezzi energetici regolamentati. Auspichiamo che i segnali positivi continuino e si rafforzino, nonostante l’incertezza del quadro internazionale”. Il calo si deve essenzialmente al “freno” arrivato sui prezzi dei Beni energetici regolamentati, con le tariffe a -10,9%, e al rallentamento di quelli degli Energetici non regolamentati, passati da +63,3% a +59,6%. In leggero calo anche gli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%).

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