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INFRASTRUTTURE | Scali

TOSCANA AEROPORTI IN SCIA ALLA RIPRESA

Pisa e Firenze ripartono con un exploit dei ricavi “non aviation”, restyling dell’offerta e il ritorno degli stranieri. Novità in arrivo entro fine anno

diAdriano Lovera

Il sistema aeroportuale della Toscana si mette in scia alla ripresa. E riparte, forte di un’estate positiva, come traffico e collegamenti, e grazie ad alcuni aggiustamenti interni. Prima e dopo la pandemia, a livello di volumi la proporzione si è spostata di poco: lo scalo Galilei di Pisa, dove transita la maggior parte delle low cost, apporta oltre i due terzi del traffico. Il resto è su Firenze. In entrambi, la componente determinante è composta dagli stranieri, quindi l’incoming è centrale. I dati del bilancio 2019, su 8,3 milioni di passeggeri totali, registravano più di un milione di inglesi, circa 800mila francesi e spagnoli, poi tedeschi, olandesi, solo per citare le provenienze europee. Altri tempi. Il 2021 ha portato 2 milioni di pax a Pisa e circa 800mila a Firenze. Ma già nel primo semestre 2022 è avvenuto un rimbalzo, con 2,8 milioni. Le caratteristiche del traffico restano. Tanti stranieri, tra cui sono tornati gli americani, mentre mancano ancora gli asiatici. Sul fronte Middle East, in estate Flydubai ha ripreso il suo collegamento. Ita Airways ha rimesso la tratta su Roma. Mentre, come collegamenti europei, da Amsterdam ad Atene, da Berlino a Oslo, passando per Gran Canaria (solo per citare alcune novità o riattivazioni pre estive) il network è fitto. Con tantissimi vettori, oltre all’immancabile pigliatutto Ryanair. Tanti stranieri, dunque. Tutti desiderosi, anche in aeroporto, di portarsi a casa un pezzo di Italia, la Toscana. L’offerta è quella tipica degli scali regionali: essenziale, con un misto di ristorazione e retail che strizza l’occhio sia a proposte nazionali/internazionali, sia a formati più legati al territorio. E le dimensioni ideali che favoriscono la spesa, dal momento che i gate sono sempre a portata di mano. Una spesa che è già ripartita, stando almeno ai numeri di bilancio: il 2021 si è chiuso con ricavi “non-aviation” a +6,2% in ambito retail e +12.2% dal food. Mentre il primo semestre 2022 archivia, alla stessa voce, un exploit di +125% (12,4 milioni). E il consuntivo estivo segnerà un nuovo incremento. Ma facendo un passo indietro, come è stata attraversata la bufera Covid? “Come tutti i gestori, abbiamo cercato di attraversare la crisi nell’ottica della collaborazione con i sub concessionari” spiega Linda Stivala, direttore commerciale di Toscana Aeroporti. “I piccoli hanno faticato di più, qualcuno ha chiuso. Mentre i partner maggiori, specialmente duty free e ristorazione, hanno goduto di maggior resilienza. Oggi, comunque, possiamo dire di essere intorno al 90% di occupazione degli spazi. E con alcune novità, previste tra fine anno e l’inizio del 2023, direi che torneremo pienamente a regime”.

Linda Stivala, direttore commerciale di Toscana Aeroporti

Al Galilei c’è tempo per lo shopping

Lo scalo di Pisa, quello più trafficato, ha una struttura particolare. Molto ampia la zona “landside”, cioè alle Partenze prima dei controlli, rispetto a quella airside. “La prima zona, si sa, è quella dove si fatica di più, perché generalmente i passeggeri corrono agli imbarchi e poi pensano a mangiare o acquistare. Ma Pisa ha un passeggero che arriva con largo anticipo per cui ha tutto il tempo per “esplorare” l’offerta comemrciale ” ragiona Stivala. Non sono mancati comunque gli investimenti e le novità. È arrivato 4giveness (beachwear, abbigliamento sportivo e accessori), la Farmacia raddoppierà le superfici inserendo marchi e prodotti legati alla cosmesi. Ci

sono Hudson News, Giunti, i prodotti di cuoio toscano di Machiavelli e Aeronautica Militare. Sul fronte food landside, ci sono sia MyChef sia Chef Express con alcune loro proposte (Briociole, Mokà e Gusto). Ad inizio Summer ha aperto un chiosco esterno, Don Focaccina 5.5, che serve pizza, focaccia, prodotti da forno . “Entro fine anno, arriverà un altro importante partner food, ancora da svelare”. Nella zona dei gate è presente + 39 specialisti di pelletteria e ci saranno altre due novità. È presente Dufrital, a livello duty free, e Colline Toscane Food & Wine. Di recente MyChef ha fatto un restyling del locale proponendo in Briciole anche Stortellini, brand molto apprezzato che sta avanzando nel travel.

Il negozio Briciole-MyChef, allo scalo di Pisa, con il corner Stortellini

Firenze coccola il top spender

Al Vespucci di Firenze, sul fronte cibo, i partner sono MyChef (Briciole), Lagardere (Beer Code), il brand locale Buoni e Belli. Nello shopping, Hudson News, in landside, presidia il segmento convenience store, mentre Dufrital, in airside, ha una doppia proposta. Il classico duty free, che comprende, oltre alle fragranze e al confectionery, marchi di fascia alta come Ferragamo, Montblanc, Max Mara ed Etro, che rispondono alla forte presenza di turisti con una buona capacità di spesa. “E poi, è presente con il negozio Emozioni, dedicato al meglio della gastronomia e dei vini italiani e toscani” aggiunge Stivala. Sul fronte shopping, è presente anche a Firenze +39 e approdano nuove insegne legate al territorio, come il concept Opera art in flight, che propone un mix di prodotti editoriali, oggettistica e artigianato legato al territorio e all’offerta museale, e le essenze uniche di Acqua dell’Elba. “In sintesi, a livello retail resta solo uno spazio da valorizzare. E anche qui, entro l’anno, apriremo un nuovo punto ristoro” segnala Linda Stivala.

Lo store 4giveness, tra le novità di Pisa

Scontrino più elevato

Con la ripresa del traffico, anche nel sistema aeroportuale toscano si è registrato un aumento dello scontrino medio. A riprova del fatto che i viaggiatori, appena hanno potuto muoversi, erano anche desiderosi di spendere. Ma com’è cambiata l’attitudine al consumo del passeggero? In pandemia, gli addetti ai lavori (giornalisti compresi) hanno speso ore a organizzare webinar e immaginare i vari futuri possibili, conditi da termini che sono diventati veri e propri tormentoni, come “multicanalità” e “phigital”. “Certo, ci sono elementi che riguardano lo shopping e la ristorazione nel suo complesso, ormai assodati. Come l’uso del digitale o l’attenzione verso il bio, la tracciabilità della filiera, la sostenibilità” ragiona Linda Stivala. “Eppure l’aeroporto è uno spazio legato al viaggio, che per sua natura resta ancorato ad alcune caratteristiche. In primo luogo, si compra il superfluo e l’acquisto è sempre d’impulso: vedo, tocco e prendo. Lo abbiamo visto ai duty Finalmente è stata posata simbolicamente la prima pietra per il nuovo Terminal dello scalo di Pisa. A marzo scorso è avvenuto il taglio del nastro sui primi lavori propedeutici, che comportano un investimento di circa 8 milioni. Ma guardando al progetto più generale, si tratta di quasi 90 milioni di euro. Entro il 2024 avverrà la riconfigurazione degli spazi attuali del terminal, delle aree air-side e del piazzale aeromobili, per un investimento totale di 48,2 milioni. Nel periodo 2025-2035, invece, si concluderà la realizzazione del nuovo distaccamento dei Vigili del Fuoco e l’implementazione delle successive fasi di ampliamento del Terminal, che sarà pronto ad ospitare oltre 7 milioni di passeggeri.

free. Appena si è tornati a poter spruzzare e provare i profumi, sono risalite le vendite. Il cosiddetto “click&collect” negli scali, a meno di parlare di grandissimi hub internazionali, mi pare solo una suggestione. Secondo aspetto, vero specialmente in Italia, la ristorazione è sempre dominante. Nell’attesa del volo, le persone mangiano. Non per forza entrano in negozio, ma senz’altro si godno almeno un panino e il caffè. Lo sanno anche gli operatori, tanto è vero che riceviamo decine di richieste. Ma a breve, portati a termine gli ultimi ingressi, la nostra offerta può dirsi completa”.

L’originale Opera in Art Flight, al Vespucci di Firenze

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