L’ARRAMPICATA IN DOLOMITI DALLE ORIGINI AGLI ANNI SESSANTA I primi pionieri iniziarono a scalare le montagne fin dalla fine del Settecento: si trattava per lo più di cacciatori o pastori, che però si arrestavano ben prima delle vette a causa di un timore reverenziale e superstizioso. Ma dai primi dell’Ottocento iniziò la salita alle cime vere e proprie, spesso da parte di nobili che assumevano qualche locale per farsi accompagnare più in alto possibile. Nel 1857 John Ball raggiunse da solo la cima del Pelmo, poiché la sua guida valligiana non lo seguì nell’ultimo tratto; si trattò della prima conquista di una cima dolomitica, e negli anni che seguirono molte altre si aggiunsero all’elenco. La Cima Grande di Lavaredo fu salita nel 1869 da J.S. Phillimore e A.G. Raynor con Angelo Dimai e G. Colli di Cortina, che allora aveva circa 500 abitanti! Dopo la conquista delle cime dolomitiche più facili iniziarono anche le prime vere vie di arrampicata: nel 1899 Otto Ampferer e Karl Berger salirono la via Normale al Campanil Basso in Brenta. L’arrampicata in Dolomiti dalle origini agli anni Sessanta 11