TRENTINO Boulder
EDIZIONI VERSANTE SUD | COLLANA LUOGHI VERTICALI | BOULDER
iCLIMBING
APP FREE DOWNLOAD
with English version
CRISTIAN DORIGATTI – MORRIS FONTANARI
dalla
valle del Sarca al cuore delle Dolomiti
Prima edizione Ottobre 2022
ISBN 978 88 85470 797
Copyright © 2022 VERSANTE SUD – Milano, via Rosso di San Secondo, 1. Tel. +39 02 7490163 www.versantesud.it
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Copertina Gloria Travaglia, Sottolona, Blocco 2, linea D, 7a, ©Stefania Berlanda
Testi Cristian Dorigatti e Morris Fontanari
Disegni Chiara Benedetto
English translation Silvia Rialdi
Cartine Tommaso Bacciocchi © Mapbox, © Open Street Map
Simbologia Tommaso Bacciocchi
Impaginazione Davide Vagheggi
Stampa Press Grafica S.r.l. - Gravellona Toce (VB), Italia
Km ZERO
Guida fatta da autori che vivono e l’arrampicatasviluppano sul territorio
Cosa significa?
È una guida a KM ZERO!
Che è più sana e ha più sapore, perché fatta da arrampicatori locali.
Come i pomodori a Km 0?
Certo! E la genuinità non è un’opinione.
Gli autori locali fanno bene a chi scala: hanno le notizie più fresche e più aggiornate; non rifilano solo gli spot più commerciali; reinvestono il ricavato in nuove falesie.
Gli autori locali fanno bene al territorio: pubblicano col buonsenso di chi ama il proprio territorio; sono attenti a promuovere tutte le località; sono in rete con la realtà locale.
E infine la cosa più importante: sulle loro rocce, c’è un pezzetto del loro cuore
Nota
L’arrampicata è uno sport potenzialmente pericoloso, chi la pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi scalata.
Km ZERO
Guida fatta da autori che vivono e sviluppano l’arrampicata sul territorio
CRISTIAN DORIGATTI, MORRIS FONTANARI
TRENTINO Boulder
dalla valle del Sarca al cuore delle Dolomiti
EDIZIONI VERSANTE SUD
Sommario
Sottolona
Sergio Monauni
Bassa
Manghen Alta
Sparsi
Mundus
che non c’è
Matthias Basetti
VAL DI FIEMME
Bertha
Labyrinth
Cauriol
VAL DI PEJO
Pejo
VAL DI GENOVA
Genova
Giardino
Morto
Merendina
settori numerati in rosso e con il loghino di iClimbing sono disponibili solo sulla app. Utilizza il codice che trovi a pagina 1, segui
istruzioni, scarica la guida completa su iClimbing e goditi tutti i contenuti digitali.
Il Trentino............................ 6 Introduzione 8 Introduzione tecnica 10 Storia del boulder in Trentino .......... 12 Ringraziamenti 14 Consigli per l’uso 14 Legenda ............................ 17 ARCO 18 01. Prabi 20 02. Gaggiolo 46 03. Placche Zebrate 56 Intervista Alessandro Gandolfo 72 Marocche 74 04. Fiaba 76 05. Bomba Atomica 84 06. Eldorado 102 07. Oroscopo 118 08. Dinosauri 128 09. Drena 138 10. Passo San Giovanni 160 ROVERETO 178 11. Montalbano 180 12. Marco 216 13. Lizzana 276 Intervista Stefano Ghidini 285 14. Calliano 290 TRENTO 300 15. Parco delle Coste 302 16. Gocciadoro 11 17. Tavernaro 11 18. Cimirlo 304 19. Covelo 318 20. Laghi di Lamar 11 21. Cavedago 320 Intervista Christian Giovannini 327 22. Mezzolombardo 11 VAL DI CEMBRA 328 23. Verla 330 24. Piazzo 338 25. Lases .......................... 11 26.
344 Intervista
360 VALSUGANA 374 Manghen 376 27. Manghen
378 28.
388 29. Blocchi
11 Tesino 404 30. Invernale 406 31. Giardino 422 32. Sic
426 33. Malga 432 34. L’isola
438 Intervista
............. 444
446 Sadole 448 35. Forest 450 36. Malga 458 37.
464 38.
472 39.
486
492 40.
494
512 Val
514 41.
516 42. Bosco
530 43. Fiume 550 44.
560 45. Cià 568 I
le
4
Valsugana
Val di Cembra
Trento
Arco Rovereto
Val di Genova
Val di Pejo
Val di Fiemme
TRENTINO
PERCHÉ VENIRE IN TRENTINO?
Il Trentino è una regione del nord Italia che offre paesaggi e scenari unici nel suo genere. Un piccolo paradiso incastonato tra le più belle montagne d’Europa. Il territorio è ricco di acque correnti, ali mentate dai ghiacciai e dalle nevi delle zone più elevate, oltre che innumerevoli bacini idrici, tra cui il prestigioso Lago di Garda: il più grande a livello italiano. In Trentino vi è una grande diversità di scenari mozzafiato: dai prati di fiori variopinti, ai boschi ricchi di piante e specie animali. Il clima è continentale e cambia in base all’altitudine e al luogo in cui ci si trova. La regione ospita ben 4 dei 9 siti inseriti nella lista dei beni naturali del Patrimonio dell’Umani tà: Dolomiti di Brenta, Latemar-Catinaccio, Marmolada e Pale di San Martino. Montagne che offrono scenari unici al mondo con cime che superano i 3500 metri e innumerevoli occasioni per sciatori e alpinisti. Non potranno mancare le cascate, i canyon e le grotte sparse sull’intera superficie oltre che le grandi pareti rocciose, meta di moltissimi arrampicatori da tutto il mondo. Possiamo definire il Trentino la capitale dell’outdoor, dove è possibile praticare qualsiasi attività fisica all’aria aperta, circondati da scenari incantevoli. Sono presenti un parco nazionale e due parchi naturali, istituiti con lo scopo di mantenere intatte e conservare la flora e la fauna. Torbiere, ecosistemi fluviali e forestali ospitano specie rare e preziosi endemismi vegetali che vengono costantemente preservati grazie alla rete di riserve che le tutela.
PERCHÉ VENIRE A SCALARE IN TRENTINO?
Il Trentino offre un’infinita varietà di passaggi su diverse conformazioni rocciose e tipologie di sca lata. Sul territorio è possibile spaziare dalla falesia al bouldering come dalle vie sportive a quelle alpinistiche; per questo motivo è una delle mete preferite per chi ama l’arrampicata. Sarà possibile arrampicare dal granito delle Valli Giudicarie al calcare compatto di Arco, come dalla dolomia di alta montagna alle zone di gneiss e arenaria: una vasta scelta di cui non ci si potrà mai stufare. Grazie all’alta densità di luoghi dedicati alla scalata e la bellezza paesaggistica del posto, il Trentino resta uno dei luoghi più affascinanti per l’arrampicata in tutto il mondo.
WHY COMING TO TRENTINO?
Trentino is a region in northern Italy characterized by unique landscapes, a small paradise located in some of the most beautiful mountains of Europe. Its territory is crossed by many rivers, coming from glaciers and snowfields at high altitude, in addition to several water basins, among which the famous Garda Lake: the largest in Italy. The landscape too is extremely varied: from meadows full of flowers to woods with plants and animals of many different species. The climate is continental, varying by altitude and location. 4 out of the 9 sites of the World Heritage are located in Trentino: Dolomites of Brenta, Latemar-Catinaccio, Marmolada and Pale di San Martino. The landscape of these mountains is fantastic, with peaks of over 3500 metres’ altitude, offering many possibilities for skiers and mountaineers.
Waterfalls, canyons and caves are scattered all over the territory, as well as countless rock walls, which are a favourite des tination for climbers coming from all over the world. We might define Trentino as the capital of outdoor activities, offering the possibility to practice many different sports in a wonderful Alpine setting.
There is also a national park and two natural parks, created for preserving and protecting the local flora and fauna. Many rare endemic species live in boglands, rivers and woods, which are constantly protected through these natural reserves.
WHY CLIMBING IN TRENTINO? The landscapes of Trentino are extremely varied, including different rock formations and climbing styles. Here you can practice sport climbing, bouldering, climb modern or classic multi-pitch routes, for which reason this is a favourite destination for climbing enthusiasts. You can climb on various types of rock, from the granite of the Valli Giudi carie to the solid limestone of Arco, from the dolomitic rock of the highest mountains to the areas of gneiss and sandstone: it’s impossible to get bored! For the countless climbing spots and the beauty of the landscape Trentino is one of the best climbing destinations in the world.
IL
6
OFFICIAL RESOLER
RESOLER
OFFICIAL RESOLER
OFFICIAL RESOLER OFFICIAL
7
INTRODUZIONE
NECESSITÀ DI UNA GUIDA
La prima volta che ho scalato un boulder è stato in Val di Genova dove Dario Filippi (ex compagno di gare) e la sua famiglia mi mostrarono questo stupendo posto. Avevo solo 13 anni e, non avendo mezzi di trasporto né persone che mi accompagnassero a fare boulder, ero sempre stato costretto a dedicarmi alla falesia. Così, 7 anni dopo, patentato e curioso di esplorare il nostro territorio, ammirai quanto potenziale c’era oltre alla già rinomata Val Daone. Non conoscendo le zone boulder vicino a casa, ero sempre alla ricerca di massi da scalare raccogliendo le informazioni dagli arrampicatori del posto.
Una cosa però mi ha sempre tubato: non riuscire a reperire le notizie. Infatti, non solo era difficile trovare i blocchi, ma non conoscevo nemmeno le linee e non sapevo se fossero già state salite o liberate.
Mi sento in dovere di ricambiare, offrendo qualcosa alla nuova generazione di climber. Credo sia un peccato che molte aree boulder, poco frequentate, vadano in rovina o non vengano valorizzate solamente perché non conosciute. Mi dispiace anche che molte delle informazioni, come nomi e gradi, continuino a cambiare creando sempre molta confusione e discussioni tra gli arrampicatori. Nasce così la necessità di realizzare una guida che raccolga la maggior parte delle aree boulder del Trentino valorizzandone il territorio. Una guida alla portata di tutti, intuitiva e di facile lettura. Una guida che unisce storia e testimonianze, offrendo la possibilità a tutti di frequentare aree locali molto belle e spesso poco conosciute.
Proposi al mio amico Morris Fontanari questo “progetto” e fu così che assieme ci lanciammo in questa grande avventura: “la prima Guida Boulder del Trentino”. Un racconto di Cristian Dorigatti
TRASMETTERE UNA PASSIONE
Ho iniziato a scalare tardi rispetto alla maggior parte dei miei conoscenti, ma fin dal primo istante la scalata mi ha trasmesso emozioni e sensazioni tanto forti da diventare in brevissimo tempo il mio passatempo prediletto, una vera e propria passione. Il connubio tra precisione e forza mi ha spinto ad allenarmi e ad affinare tecnica e movimenti, e la combinazione tra relax e adrenalina mi ha in segnato ad esprimermi in un modo del tutto nuovo ed inaspettato. Così, giorno dopo giorno, questa disciplina è diventata la protagonista del mio mondo.
Ad oggi ho anche la fortuna di lavorare in questo settore, impegnandomi quotidianamente nel ruolo di istruttore, allenatore e tracciatore con l’obiettivo di coinvolgere quante più persone possibile per trasmettere tutto ciò che significa per me l’arrampicata e per stimolarle a trovare quale sia il loro percorso.
Ma sentivo di poter dare ancora, volevo lasciare un segno indelebile nel mondo dell’arrampicata, per quanto umile, facendo di più. E sono state questa passione e la voglia di mettersi in gioco che hanno convinto me e Cristian ad investire in questo progetto, dedicando tempo ed energie nella realizzazio ne di una guida, che non vuole essere solo una recensione di linee su sassi, ma un mezzo che per metta a chiunque di vivere bellissime giornate all’insegna della scalata, immerso nelle spettacolari vallate trentine, tra monti, torrenti e viste mozzafiato. Tutti elementi fondamentali che fanno parte della grande fortuna di Trentino Boulder!
Rispettare l’ambiente, spazzolare le prese, cancellare i segni di magnesite dai blocchi e cercare di superare il proprio limite sono i miei dogmi per una giornata d’arrampicata senza intoppi.
Ora che avete tutto il necessario per godervi i boulder del Trentino... Let’s go!
Un racconto di Morris Fontanari
8
THE NEED FOR A GUIDE BOOK
The first time I climbed a piece of rock was in Val di Genova, where Dario Filippi (a mate of mine in climbing competitions) and his family showed me this amazing place. I was only 13 and, not having the possibility of travelling alone nor anybody who could accompany me, I could only practice sport climbing. Seven years later, having now my driving licence and curious of discovering our territory, I was amazed by its potential for bouldering, besides the popular Val Daone. Since I didn’t know any of the boul dering areas nearby, I was constantly in search of boulders and information, asking to local climbers. One thing worried me: the difficulty of getting these information. I struggled to find the boulders and, in addition, I didn’t know the lines and which have already been climbed.
I now feel the responsibility of giving something back to the new generation of climbers. I believe it’s a shame that many boulder ing areas, which are not very popular, simply disappear just because nobody knows them. I am also sorry that the information, such as names and grades, continues to change generating confusion and discussions among climbers. This is why I thought there was the need of a guide book, describing all of the main bouldering areas in Trentino, and promoting its territory. This guide book is accessible to everyone since it’s easy to use and to read. It combines history and accounts, giving to everyone the chance of climbing in beautiful and little known bouldering areas.
I presented this project to my friend Morris Fontanari and we embarked on this great adventure together: the first guide book of bouldering in Trentino.
SHARING THE PASSION
I began to climb later than most of my friends, however, the emotions and feelings that climbing have given me since the begin ning were so strong that it soon became my favourite hobby: a true passion. The combination of precision and strength pushed me to train more and to refine my technique and movements, while the mix of relax and adrenaline taught me to express myself in a new and unexpected way, making climbing increasingly important in my life.
Today I also have the chance to work in this field, engaging myself daily as a climbing instructor, trainer and route setter, with the objective of sharing this passion with as many people as possible and to encourage them to find their own motivation. However, I felt that I could give more, I wanted to leave an indelible - though humble - mark in the world of climbing by doing something more. This passion and the desire of challenge convinced me and Cristian to start this project, investing our time and energies in the creation of a guide book, which is not just a description of problems on some pieces of rock, but a valuable tool allowing everyone to enjoy climbing in the beautiful valleys and mountains of Trentino, with breath-taking views. These aspects will surely contribute to the success of Trentino Boulder!
Respecting the environment, brushing the holds, cleaning the chalk from the boulders and trying to push the limits are my principles to experience a positive day of bouldering.
Now that you have all the tools to enjoy bouldering in Trentino… Let’s go!
9
INTRODUZIONE TECNICA
Arrampicare in Trentino significa poter affrontare qualsiasi tipologia di scalata. Grazie alle svariate stratificazioni rocciose che distinguono le singole valli, è possibile infatti imbattersi in rocce comple tamente diverse tra loro dalle loro origini alle forme vere e proprie, ma tutte ugualmente divertenti da scalare, e rimanendo sempre circondati da paesaggi mozzafiato. Questa regione, oltre all’infinità di falesie e vie sportive per le quali è famosa a livello mondiale, offre anche innumerevoli aree boulder sparse su tutto il territorio. La guida qui presentata conta 27 aree blocchi distribuite dalla Valle del Sarca fino al cuore delle Dolomiti. La tipologia di roccia più diffusa è il calcare, caratteristico del Trentino meridionale come Arco, la Valle del Sarca, la Valle dell’Adige e Vallagarina. Questi blocchi presentano spesso appigli frastagliati e dentini taglienti, accompagnati però anche da piatte e svase. I massi si trovano nel mezzo di sassaie e le loro dimensioni possono essere tra le più disparate. La stagione migliore per arrampicare nelle zone calcaree, trovandosi in aree molto aperte e a basse quote, è quella invernale ma è comunque possibile scalare durante il resto dell’anno anche se si sconsiglia vivamente la stagione estiva.
La Val di Cembra e la turistica Val di Fiemme sono caratterizzate da blocchi di porfido, una roccia molto compatta e porosa dal colore porpora, con una granulosità molto amata dai boulderisti. I massi si trovano per lo più immersi in foreste, questo permette di scalare durante tutto l’anno, nonostante sia meglio evitare la stagione invernale date le possibili nevicate e l’ambiente umido.
Val di Genova e Valsugana sono le aree blocchi granitiche recensite nelle guida, sono situate ad altitudini comprese tra i 1000 e i 1800 m, a seconda dei settori. Questo granito in particolare è ca ratterizzato da una grana molto spessa, perfetta per chi ama l’aderenza aggressiva. Anche queste zone sono praticabili durante tutto l’anno, valutando le ridotte temperature e la neve della stagio ne invernale. A completare la guida vi è la magnifica Val di Pejo, con una bellissima area boulder ad un’altitudine di 1200 metri. Quest’area presenta una roccia particolare ma molto compatta, lo gneiss, che ci regala stupendi passaggi su tacche perfette. Non è stata riportata la Val Daone, l’area più turistica per il boulder in Trentino, perché è già descritta in una guida interamente dedicata (Daone Boulder, Versante Sud).
Molte delle aree presenti in questa guida non erano mai state recensite e il loro continuo sviluppo ha richiesto l’esigenza di organizzarle in modo pratico. Siamo partiti dalle aree più grandi, ma abbiamo voluto valorizzare anche quelle più piccole e meno conosciute. La possibilità di far conoscere a tutti i luoghi dove poter praticare boulder, valorizzando il territorio, è stata la nostra filosofia. Il meteo in Trentino può variare molto velocemente ed è quindi sempre consigliato tenersi aggiornati sui canali locali. Anche le temperature possono variare molto con una forte escursione durante la notte e in base al luogo in cui ci si trova. Durante la stagione estiva bisogna prestare molta attenzio ne alle zecche e alla processionaria, è quindi fortemente consigliato indossare abiti lunghi. I blocchi generalmente sono ben proteggibili ma è bene prestare attenzione e portare con sé un numero sufficiente di crash pad.
Trentino Boulder raccoglie aree blocchi sparse su tutto il territorio, da quelle più conosciute come la Valle del Sarca, a quelle meno turistiche come la Val di Cembra, Valsugana e Pejo. Tra le aree da non perdere vi sono la Val di Genova, situata nel parco nazionale Adamello Brenta, la quale oltre ai numerosi passaggi su roccia offre trekking mozzafiato a pochi passi dalle cascate Nardis. È fortemente consigliato alle famiglie visitare le zone calcaree delle Marocche di Dro e i Lavini di Marco, dove, tra un boulder e l’altro, è possibile ammirare le caratteristiche impronte di dinosauro. Diverse di queste zone sorgono in parchi naturali o aree protette. In questi aree è permesso scalare ma deve essere prestato il massimo rispetto nei confronti dell’ambiente, senza arrecare nessun tipo di danno o estirpazione della flora e senza disturbare la fauna locale. In tutte le aree è severamente vietato rimuovere licheni e muschio dai blocchi e raccogliere fiori e/o piante.
10
www.grivel.com TO
EACH THEIR OWN
Angelika Rainer and Silvia Loreggian, Annot (FR) PH Lorenzo Belfrond for Grivel
Consigli per l’uso
TECHNICAL INTRODUCTION. Climbing in Trentino means the possibility to try all the styles of climbing. Thanks to the several rock layers characterizing each valley, you will have the possibility to find different kinds of rock and to enjoy various styles of climbing, always surrounded by a wonderful Alpine setting. This region, alongside the countless crags and multi-pitch routes making it famous at the international level, offers many bouldering areas scattered all over its territory. This guide book presents 27 bouldering areas from the Sarca Valley up to the heart of the Dolomites. Limestone is the most common kind of rock, characterizing the southern part of Trentino: Arco, the Sarca Valley and Vallagarina. The boulders often have jagged holds and sharp crimps, as well as flat holds and slopers. They are located in screes and have the most diverse dimensions. The best season to climb on boulders of limestone, often situated in clearings at low altitudes, is winter. Although it is possible to climb there also in the other periods of the year, summer is not recommended. The Val di Cembra and the touristic Val di Fiemme are characterized by boulders of porphyry, a very solid and porous reddish rock, with a rough grain that is very appre ciated by climbers. The boulders are generally situated inside woods, therefore it is possible to boulder there all year round, even though winter is not recommended due to possible snowfalls and high humidity. The Val di Genova and Valsugana are charac terized by granite rock, their altitude varies by sector, between 1000 and 1800 m. This granite in particularly rough-grained, which is perfect for those who are looking for optimum friction. You can climb there all year round, temperatures and snow permitting. At the end of this guide book you will find the Val di Pejo, with its beautiful bouldering area at 1200 metres’ altitude. This area has a unique and very solid kind of rock, gneiss, with fine problems on crimps. The area of Val Daone, the most famous and touristic bouldering area of Trentino, is not described in this guide book since a dedicated guide book is already available (Daone Boulder, Versante Sud). Many of the areas described in this guide book had never been described before and their con stant development required to organize them in a practical way. We started from the largest areas, but we decided to include also the smaller and less-known spots. Our philosophy aims at giving other people the possibility to enjoy these bouldering ar eas, promoting the territory at the same time. The weather in Trentino can change very quickly, therefore we recommend you to always check the local forecasts. The temperatures can also vary considerably, with a strong temperature range during the night, depending on where you are. During the summer season pay attention to ticks and to the pine processionary: we suggest you to wear long-sleeve cloths. The boulders usually have good landings, but it is always recommended to be careful and to bring enough crash pads with you.Trentino Boulder includes bouldering areas that are scattered all over the territory, from the most famous ones in the Sarca Valley, to the less touristic areas, such as the Val di Cembra, Valsugana and Val di Pejo. The Val di Genova, in the national park of Adamello Brenta, is not be missed: you will find many boulders, as well as many beautiful hikes, starting from the waterfalls of Nardis. We strongly recommend families to visit the limestone areas of Marocche and the Lavini of Marco, where it is possible to admire the characteristic dinosaur footprints. Many of these areas are located in natural parks or reserves. Climbing is allowed, but you should respect the environment, without damaging or disturbing the local flora and fauna. In all these areas it is strictly forbidden to remove lichens from the boulders and to pick up flowers or plants.
STORIA DEL BOULDER IN TRENTINO
Impossibile determinare una data di nascita esatta e puntuale del bouldering, le aree bloc chi più antiche sono frequentate già dai primi decenni del 1900, quando questa attività veniva considerata solamente come forma d’allena mento per potenziare forza ed esplosività pro pedeutiche alle salite in montagna. A partire dagli anni 70 il bouldering, chiamato sassismo, iniziò a essere praticato in Italia come una vera e propria attività a sé stante, con l’obbiettivo di salire passaggi logici e linee sempre più dure, tecniche, esplosive ed estetiche. Anche in Trentino le prime testimonianze di questo nuovo approccio risalgono a quel periodo. Nella prima metà degli anni 80, dopo le pri me esperienze in Francia, Roberto Bassi e un gruppo di ragazzi di Mori tra cui Giuliano Dori gatti, Domenico Tonelli e i fratelli Ermanno e Cesare Dossi, valorizzarono l’area di Montal Loris Manzana 1984
12
bano, chiodando i massi più grandi e libe rando linee di notevole difficoltà per l’epo ca, su quelli di più ridotte dimensioni. Nei primi anni 90 nello scenario trentino su bentra una seconda generazione con Loris Manzana, Maurizio Righi, Stefano Angelini e Carlo Bona che, oltre a ripetere i blocchi di Roberto Bassi a Montalbano, realizzano nuovi passaggi, sfiorando, già allora, il 7c. Ai primi anni 2000 si diede il via alla valo rizzazione della Val Daone grazie al lavoro dell’aquilano Roberto Parisse che insie me al gruppo bresciano della Banda del Pannello liberò linee storiche come il 7c+
Campari Soda o il 7c high ball Janes Hutton. A questo lavoro di scoperta e pulitura presero parte, a distanza di pochi anni, i trentini Massimo Faletti, Matthias Basetti, Alessandro Gandolfo e altri pionieri, realizzando quella che oggi è considerata una delle aree Boulder più belle e ampie d’Italia. Nei due decenni a seguire, dalla Valle del Sarca al cuore delle Dolomiti, il progresso fece passi da gigante. Furono scoperte svariate aree come Prabi e Passo San Giovanni nei pressi di Arco, mentre Stefano Ghidini scopriva e puliva l’area dei Lavini di Marco; in seguito vennero puliti blocchi nelle Valli di Fiemme e Cembra grazie al lavoro di Efrem Giovannella, Ivan Savoi, Nicola Sartori e Sergio Monauni, per arrivare in questi ultimi anni alla valorizzazione di aree boulder di alta quota. Il boulder su roccia crebbe così molto rapidamente, arrivando a stimolare l’organizzazione del primo raduno boulder cittadino della regione, sulle case di un paese in Val di Cembra: il Portek Contest di Lisigna go. Il bouldering trentino vive tuttora un enorme e continuo progresso soprattutto in Val Daone, che al momento è l’area che offre il numero più alto di passaggi sopra l’8a. Su questo blocchi nel 2018 è stata liberata la prima linea di 8b da Lorenzo Puri, L’Avenir Nous Reserve Big Bamboo, e nel 2020 la prima salita di grado 8c, Big Illusion, liberata da Stefano Scarperi.
THE HISTORY OF BOULDERING IN TRENTINO
It is impossible to determine exactly when the practice of bouldering was born, but people have been climbing in the first bouldering areas since the beginning of 1900, when this activity was only considered as a form of training aimed at improving strength and power, in preparation for mountain ascents. However, from the 70s, bouldering – called “sassismo” – became a separate sports discipline, with the aim of climbing logical and increasingly hard, technical, powerful and aesthetic lines. The first accounts of this new approach in Trentino come from that period. In the first half of the 80s, after the first experiences in France, Roberto Bassi and a group of climbers from Mori, among which Giuliano Dorigatti, Domenico Tonelli and the brothers Ermanno and Cesare Dossi, started to explore the area of Mantalbano, bolting new routes on the higher boulders and, on the smaller ones, establishing problems that were already very hard for that period. At the beginning of the 90s, a second gener ation of climbers took over: Loris Manzana, Maurizio Righi, Stefano Angelini and Carlo Bona repeated the lines established by Roberto Bassi at Montalbano and discovered new problems, climbing up to 7c already at that time. At the beginning of the 2000s, the exploration of Val Daone kicked off, thanks to the work carried out by Roberto Parisse, from the city of L’Aquila, together with the group of climbers “La Banda del Pannello” from Brescia. They established iconic lines, such as the 7c+ Campari Soda or the 7c highball Janes Hutton. After a few years, some climbers from Trentino, Massimo Faletti, Matthias Basetti, Alessandro Gandolfo and other pioneers, joined this clearing and discovering activity, taking part in the creation of one of the most beautiful and largest bouldering areas in Italy. For the following two decades, from the Sarca Valley to the heart of the Dolomites, boul dering has made impressive strides. Several new areas have been discovered, such as Prabi and Passo San Giovanni near Arco, while Stefano Ghidini discovered and cleared the area of Lavini of Marco. Later, more boulders have been cleared in the valleys of Fiemme and Cembra, thanks to the work of Efrem Giovannella, Ivan Savoi, Nicola Sartori and Sergio Monauni, and new high altitude areas have been discovered over the last few years. The expansion of this discipline was so quick that the first boulder meeting in Trentino was organized on the house walls of a small village in Val di Cembra: the Portek Contest of Lisignago. Boul dering is still going through an intense and constant development, especially in Val Daone, the area with the higher number of the problems above 8a. Here, in 2018 Lorenzo Puri climbed the first line of 8b, L’Avenir Nous Reserve Big Bamboo, and in 2020 Stefano Scarperi climbed the first 8c, Big Illusion.
13
RINGRAZIAMENTI
Premettendo che le persone da ringraziare sono davvero tante abbiamo voluto comunque provare a citarle tutte. Grazie a Michele Perottoni, Stefano Ghidini, Mario Ruele, Loris Manzana, Giulia Marsilli, France sco Zandonai, Sergio Monauni ed Efren Giovannella. Grazie ai ragazzi di #Notprofessionalclimbers e in particolare a Umberto Santuari; grazie ai ragazzi di GAS, Federico Barnaba e Lorenzo Moretto. Grazie a Marco Viale, Giulio Abrate, Lorenzo Puri, Andrea Cattarossi, Alberto Raho, Cristian Grava, Francesco Carta. Un grande grazie a Benjamin Kopfler, Enrico Cavada e compagni per averci permesso di utilizzare foto e contenuti della guida di Sadole da loro realizzata in collaborazione con Onsightdesign; grazie a Gianluca Bosetti per aver realizzato la prima guida del Manghen e mostrato a noi alcune rifiniture. Grazie a Serena Andreolli, Gloria Travaglia, Camilla Pizzini, Gabriele Randi, Silvano Grazioli, Stefano Girardi, Benedetta Andreolli, i ragazzi di Overchalked e in particolare Thomas Petri per le foto in azione. Grazie Matteo Giacomoni per la compagnia. Grazie Grivel e Berry di Arco Resoling di credere nel proget to. E ancora grazie a Gloria Travaglia per l’enorme lavoro nella sistemazione dei dati.
AKNOWLEDGMENTS
There are many people we would like to thank and we tried to mention them all. Thanks to Michele Perottoni, Stefano Ghidini, Mario Ruele, Loris Manzana, Giulia Marsilli, Francesco Zandonai, Sergio Monauni and Efren Giovannella
Thanks to the guys of #Notprofessionalclimbers and Umberto Santuari in particular; thanks to the guys of GAS, Federico Barnaba and Lorenzo Moretto. Thanks to Marco Viale, Giulio Abrate, Lorenzo Puri, Andrea Cattarossi, Alberto Raho, Cristian Grava and Francesco Carta. Many thanks to Benjamin Kopfler, Enrico Cavada and their mates for allowing us to use photo graphs and contents of their guide book of Sadole, realized in collaboration with Onsightdesign; thanks to Gianluca Bosetti for showing us the first guide book of Manghen.
Thanks to Serena Andreolli, Gloria Travaglia, Camilla Pizzini, Gabriele Randi, Silvano Grazioli, Stefano Girardi, Benedetta Andreolli, the guys of Overchalked, and Thomas Petri in particular, for the action photographs.
Thank you Matteo Giacomoni for your company. Thanks to Grivel and Berry of Arco Resoling for believing in this project. Thanks again to Gloria Travaglia for her incredible work of data organization.
Consigli per l’uso
NOTE PER VIVERE TUTTI E VIVERE MEGLIO. Il bouldering è una disciplina in cui dominano libertà e fantasia, caratteristiche che la rendono unica in arrampicata. Possiamo fare boulder da soli o in grandi gruppi, possiamo salire come più ci aggrada in cima a un masso, inventarci linee, trovare le nostre soluzioni o i nostri passaggi senza essere obbligati a seguire linee di spit predisposti da altri. Ogni climber può avere una sua personale visione di un masso o di una linea, da chi ama sdraiarsi a terra per liberare un blocco alto due metri, a chi viaggia su highball al confine con il free-solo. In questa guida non è stata effettuata nessuna selezione sulla base del grado e si è dato spazio a blocchi di ogni livello, da quelli per principianti al di sotto del 6, a quelli di 8a e oltre per climber di alto livello. Nel rispetto dei salitori/sviluppatori anche qui si è cercato dove possibile di indicare i nomi originali, sia dei blocchi che dei passaggi. Come tutte le discipline degli sport outdoor, e più in specifico dell’arrampicata, anche il bouldering sta vivendo un momento di forte sviluppo. Ciò è ovviamente un aspetto positivo, porta beneficio sia ai praticanti che trovano migliori prodotti e infrastrutture, sia ai territori nei quali si pratica questa disciplina che vedono nell’arrampicata una nuova forma di turismo sostenibile. Perché però il bouldering si possa considerare veramente “green” nonostante l’elevato numero di praticanti, è indispensabile che questi sappiano tenere un comportamento corretto sia nei confronti dell’ambiente che delle popolazioni locali. Diamo qui di seguito alcune linee guida per una corretta frequen tazione delle aree boulder.
ADVICE FOR BOULDERING NOTES FOR A PEACEFUL AND BETTER COEXISTENCE. Bouldering is a dis cipline characterized by freedom and imagination, making it an absolutely unique sport. It is possible to boulder alone or in large groups, we can reach the boulder’s top as we prefer, invent new lines, find our betas and moves without having to follow a bolted line set by someone else. Each boulderer has his/her personal tastes, you can find those who love to lie down and climb a two-metres high rock and others who prefer highballs, almost free-soloing. We didn’t make any selection based on grades, including boulders for any level of climbing, from those suitable for beginners below 6a, up to 8a for stronger climbers. In re spect of the first climbers/developers, we tried to mention, when it was possible, the boulders and lines’ original names. As for all the outdoor sports, and climbing in particular, bouldering is becoming increasingly popular and widespread. This is a positive thing for sure, both for climbers who get better gear and infrastructures, and for the territory that benefits from a new kind of sustainable tourism. However, in order to consider bouldering as a truly “green” activity, despite the high number of boulderers, it is absolutely necessary to behave in a respectful way towards the environment and the local people. Below, you will find our recommendations to enjoy bouldering in a respectful way.
14
CHIPPING E DISGAGGI - CHIPPING AND CLEARING
• La conformazione dei passaggi deve rimanere come la si è trovata. È assolutamente vietato, scavare o modificare con qualsiasi attrezzo i blocchi: sia quelli già puliti e saliti, sia quelli appena scoperti. Nell’apertura di una nuova linea si considera lecito solo rimuovere le croste superficiali instabi li e precarie, che si staccano con le mani o con una spazzola. • Se in apertura di nuovi blocchi sono presenti prese instabi li di dimensione tale da necessitare interventi più consisten ti, è bene valutare l’opportunità di abbandonare il progetto.
SPAZZOLA METALLICA - WIRE BRUSH
• La spazzola metallica va utilizzata solo per la prima pu-lizia del masso dal muschio, dalla polvere e dalle cro ste superficiali, mentre una scopa può essere utilizzata per ripulire le uscite da foglie e polvere. Una volta ripulita la roccia e reso praticabile il masso, utilizzare solo spaz zole a setola morbide.
PULIZIA DEL BLOCCO - CLEANING THE BOULDER
• In fase di perlustrazione usare la magnesite ed evitare di toccare le prese con le mani umide/unte. Se necessario ripulire le tracce.
• Durante la normale giornata di scalata, spazzolare le prese durante e dopo l’uso.
• Spazzolare in profondità ma con attenzione: non esagera re, considerare il tipo di roccia e la sua fragilità ed evitare in tutti i casi spazzole metalliche. Un’ottima e meno invasiva pulizia consiste nel lavare le prese con il getto di uno spruz zino ad acqua, lasciando poi asciugare completamente.
• Cancellare accuratamente con lo spazzolino tutte le righe e i segni che vengono fatti con la magnesite per indicare le prese da utilizzare. Fatelo sia che siano i vostri, sia che siano stati fatti da altri che non si sono preoccupati di cancellarli.
• Assicurarsi che le scarpette siano ben pulite prima di usarle sulla roccia, rimuovendo qualunque residuo di ter ra, fango, sabbia con le mani, con uno straccetto o un tap petino. Se capita di sporcare di terra un appoggio, pu-lirlo immediatamente.
USO DELLA MAGNESITE - CHALK USE
• Utilizzare la magnesite ma farlo con parsimonia.
• Chiudere bene il sacchetto dopo l’utilizzo, e usare por tamagnesite appositi per il boulder a base larga: quelli da falesia si rovesciano facilmente.
• Il pof (resina utilizzata sull’arenaria di Fontainebleau) è assolutamente bandito! La miscela di resina e magnesio occlude molto velocemente la porosità della roccia.
UMIDITÀ - HUMIDITY
• Non arrampicare in condizioni di umidità è un’attenzione fondamentale su rocce tenere come l’arenaria, ma necessa ria su qualunque tipo di roccia: la roccia umida è più fragile.
• Non usare fiamme per asciugare le prese, la roccia si rovi na. Se i passaggi sono bagnati è possibile cambiare blocco o fare un giro di perlustrazione attendendo che asciughi.
• Fon e ventole a batteria: è così necessario? L’impatto degli accumulatori sull’ambiente è conosciuto.
SPAZZATURA - RUBBISH
• Portarsi a casa la spazzatura e raccogliere anche quella in cui ci s’imbatte durante la giornata. Partire con un sac chetto vuoto da riempire è una buona abitudine.
• Lines must remain as you found them. It is forbidden to chip or to modify boulders in any way, either boulders that have already been cleaned and climbed and those that have just been discovered. When cleaning a new line, it is only allowed to remove the superficial, unstable and insecure rock layers, that can be taken off using only your hands or a brush.
• If you are cleaning a new line on a boulder with large un stable rocks requiring a heavy intervention, consider the possibility of giving up the project.
• The wire brush should only be used to clean moss, dust and superficial rock layers from new boulders, while a com mon broom can be used to remove leaves and dust from boul-ders’ tops. Once you have cleaned the rock and it is climba-ble, only use soft brushes.
• While exploring and checking out the boulders use chalk and avoid touching the holds with damp and dirty hands. If necessary clean the marks.
• Throughout the normal climbing day, brush the holds du ring and after their use.
• Brush well but with care: do not exaggerate, consider the type of rock and its fragility and avoid metal brushes in all cases. An excellent way to clean the rock which is not as invasive is washing the holds using the jet of a water spray, leaving the rock to completely dry off.
• Using a brush accurately clean all the marks and lines that are made using chalk when indicating the holds to use. Do it on your chalk marks, but also on other marks made by others who never bothered to get rid of the white marks.
• Make sure your climbing shoes are properly clean before using them on rock, getting rid of any excess dirt, mud, sand with a rag or a little carpet. If you dirty a foot hold with dirt, clean it immediately.
• Use chalk but do so frugally.
• Close the chalk bag properly after using it, and use chalk bags specifically made for bouldering with a wide base: crag chalk bags easily tip over.
• A pof (resin used on Fontainebleau’s sandstone) is absolu tely forbidden! The mix of resin and chalk quickly occludes the rock’s porosity.
• It is important to avoid climbing on fragile types of rock, such as sandstone for example, in humid conditions, and on any kind of rock in general: wet rock is fragile.
• Do not use flames to dry holds, the rock gets ruined. If the holds are wet it is possible to change boulder or go check out other boulders while waiting for the problem to dry.
• Battery powered hairdryers and fans: are they necessary? The impact of storage batteries on the environment is well known.
• Bring all your rubbish back home and also pick up rubbish you find along the way. Bringing an empty bag to fill up du ring the day is a great habit to adopt.
15
DISBOSCO E GIARDINAGGIO - DEFORESTATION AND GARDENING
• Se state scalando una linea nuova o abbandonata da mol to tempo, potreste dover affrontare una eccessiva vegeta zione alla base del masso. Essa può essere rimossa a patto che sia costituita da rovi, cespugli o arbusti di dimensione limitata. Se è necessario attrezzarsi di motosega per libe rare un masso, vale la pena fare una riflessione sia sull’im patto ambientale di tale azione, sia sulle possibili proble matiche relative alla proprietà dei terreni in cui ci si trova.
RUMORE - NOISE
• Limitare i rumori e gli schiamazzi.
• Non accendere la musica sotto i blocchi: non tutti hanno gli stessi gusti musicali, e alcuni amano il silenzio. In par ticolare gli animali ne subiscono i danni maggiori.
TERRENO - TERRAIN
• Seguire i sentieri segnati, non camminare ovunque sia più facile o più comodo per raggiungere i massi.
• Non trascinare a terra i crash-pad ma sollevarli nel trasferimento da un blocco all’altro, in modo da evitare ulteriore erosione del terreno.
FECI - FAECES
• Seppellire i rifiuti corporei: esistono economiche palette da giardinaggio per fare un buco nel terreno o kit completi per gestire nel miglior modo possibile le proprie feci.
• Portare a casa la carta igienica utilizzata, soprattutto se si tratta di salviette umidificate: anche quelle biodegra dabili si decompongono in tempi molto lunghi e possono danneggiare gli animali.
SCALATA IN NOTTURNA - NIGHT TIME CLIMBING
• Le night session con fari che illuminano a giorno i mas si saranno pure divertenti e fotogeniche, e permettono di trovare condizioni ottime, ma così facendo si disturbano i ritmi fisiologici della natura e della fauna. Alzarsi prima alla mattina è una valida alternativa per trovare il fresco.
FUOCO - FIRE
Nelle giornate fredde d’inverno un bel fuoco aiuta a godersi la giornata. È bene, però, avere alcune attenzioni:
• Fare un cerchio di sassi per contenere la dimensione del fuoco ed eventuali fughe aumenta la sicurezza.
• Se vi sono già tracce di fuochi ben fatti, è bene riaccen dere il fuoco in quel cerchio di sassi.
• Accendere su un sentiero, in prossimità di un blocco o in un’area utilizzata anche per altri scopi, è poco rispettoso.
• È bene ricordarsi che il fuoco della legna brucia CO2, quindi alimentarlo il necessario senza fare inutili enormi falò, fa bene all’ambiente.
UMILTÀ - HUMILITY
Accettare con onestà le proprie capacità. Tirare come bestie, mettersi in gioco e cercare di spingere sempre più in là i propri limiti: questa è l’arrampicata!
Volere a tutti costi il risultato, anche se non siamo (anco ra) in grado di raggiungerlo, porta a rabbia, frustrazioni e a vivere male l’arrampicata, e la vita in genere. Usare martelli e spazzole, ma anche fari, fon, ventole, resine e altri trucchi per raggiungere ciò che non si è guadagnato con gocce di sudore al pannello, sono tentazioni che de vono far riflettere.
• If you are climbing a new line or one that has been aban doned for a long time, you might have to deal with excessive vegetation at the base of the boulder. This can be removed on the condition that it is made up of brambles, bushes which are limited in size. If there is the need to use a chainsaw to free a boulder, it is worth thinking about the environmental impact of such an action, and on the problems linked to the ownership of the land we are standing on.
• Restrict noise and shouting.
• Do not turn on the music: not everybody has the same mu sical tastes and some people prefer the silence. In any case, animals suffer the worst effects of loud music.
• Follow the marked and evident paths, do not walk where it is easier to reach the boulders.
• Do not drag crash pads along the ground, lift them when moving from one boulder to another, so as to avoid extra ero sion on the terrain.
• Bury your bodily waste: there are cheap gardening trowels which can be used to dig a hole in the ground, or even a com plete kit to best deal with one’s faeces.
• Bring back home any used toilet paper, especially wet wi pes: even the biodegradable ones decompose only after a very long time and can be harmful to animals.
• Night sessions with strong lights are fun, great for taking pictures and allow the best conditions for climbing, but they have a negative impact on the rhythms of nature and wildlife. Climbing early in the morning is a good alternative to find cool temperatures
On cold winter days a nice fire helps you enjoy the day. Even here though it is best to take care of a few details:
• Make a circle out of stones to contain the size of the fire and eventual fire break outs increasing safety.
• If there are some traces of old fire remains it is best to start a fire in that same circle of stones.
• Starting a fire on a path, near a boulder or in an area used for other things is not very respectful.
• It is good to remember that fire from wood burns CO2, the refore make sure you don’t turn it into an enormous bonfire, while protecting the environment.
Honestly accepting one’s abilities. Grabbing holds, pushing one’s limits: this is what climbing is all about!
To want a result at all costs, even if we are (still) not able to reach it, brings to anger, frustration and no enjoyment from climbing, and life in general. Using hammers and brushes, but even head lamps, hair dryers, fans, resin and other tricks to reach what has not been earned through hard work, sweat and tears on a campus board, are temptations which should help make you think carefully.
16
LEGENDA - KEY
periodo / best period
totale passaggi / total number of problems
qrcode punto / pointqrcode video
altitudine / altitude
passaggio pericoloso / dangerous problem
giorni per asciugare / drying days
per famiglie / for families
passaggio coniglio / not scary “for rabbits”
segnale / signal
passaggio che merita / worthwhile problem
parcheggio / parking
ÙÙÙÙ
ottimo / very good ÙÙÙÙ buono / good ÙÙÙÙ discreto / ok ÙÙÙÙ difficile / difficult
passaggio mortale / you could kill yourself
bellezza / beauty
ÙÙÙÙ
splendido / wonderful ÙÙÙÙ molto bello / very nice ÙÙÙÙ bello / nice ÙÙÙÙ così così / nothing special
altezza media dei blocchi / average height of boulders / bassi / low (<3m) medi / medium(3-5m) alti / high (>5m)
icone / symbols
blocco da pulire / line needs cleaning
prese di partenza / starting holds passaggio evidente / obvious line presa eliminante / eliminate hold
linea eliminante / eliminate line
OCCORRE SOCCORSO WE NEED HELP
Segnali terra-aria Land-air signs
Razzo o luce rossa Red flare or light
ÙÙÙÙ
molto comodo / very comfy
comodità base / comfort at the base ÙÙÙÙ comoda / comfy ÙÙÙ sconnessa / rough ÙÙÙ scomoda / uncomfortable
top 2 m
SEGNALI INTERNAZIONALI DI SOCCORSO TERRA-ARIA RIVOLTI A ELICOTTERI E AEREI INTERNATIONAL LAND-AIR RESCUE SIGNS FOR HELICOPTERS AND PLANES
NON OCCORRE SOCCORSO WE DON’T NEED HELP
Segnali terra-aria Land-air signs
No – NoSì - Yes
Tessuto rosso quadrato teso Quadrato rosso di 100x100cm. Cerchio centrale rosso di 60cm di diametro. Corona bianca di 15cm Red material / red flag Square shape 100x100cm. Red central circle (60cm diameter). White ring 15cm.
17
ARCO
Le aree blocchi che sorgono nei pressi di Arco sono Prabi, Gaggiolo, Placche zebrate, Maroc che, Drena e Passo San Giovanni. In queste zone la roccia è completamente calcarea ma co munque compatta e piacevole da scalare. I massi di Prabi sono sicuramente la meta più popo lata essendo a pochi passi dal centro di Arco, anche se aree boulder come Marocche e Passo San Giovanni si stanno sviluppando sempre più. I periodi migliori per frequentarle sono l’inver no e le mezze stagioni e si sconsiglia fortemente l’estate per il caldo intenso. Durante il perio do estivo, si alza l’Ora del Garda, vento generato da una differenza di pressione atmosferi ca nei pressi del lago, che rinfrescherà Arco e la Valle del Sarca, nel pomeriggio fino a sera.
The bouldering areas around Arco are the following ones: Prabi, Gaggiolo, Placche Zebrate, Marocche, Drena and Passo San Giovanni. Even though the rock here is limestone, it is always solid and pleasant to climb on. The boulders of Prabi are the most popular, since they are within walking distance from the centre of Arco, but also the areas of Marocche and Passo San Giovanni are increasingly popular. The best period to climb here is winter and the mid-season, while summer is not recom mended since it’s too hot. During the summer the wind called “Ora del Garda” blows, as a consequence of the difference in the atmospheric pressure around the lake, cooling Arco and the Sarca Valley, from the afternoon to the evening.
AREA:
01. Prabi 02. Gaggiolo
Placche Zebrate 04-08. Marocche
Drena
Passo San Giovanni
03.
09.
10.
Cristian Dorigatti, Prabi, blocco 35, linea D (© Serena Andreolli)
18
01 SS45bis 09 02 03 10 SS45bis SS40dir SR249 Via ferrata Rio Sallagoni Start 04-08 19
bellezza totale passaggi
parcheggio passaggio coniglio
giorni per asciugare
Sicuramente una delle aree blocchi più storiche e tuttora frequen tate del Trentino. L’area si trova nella località Prabi, nelle immediate vicinanze del Climbing Stadium di Arco, conosciuto anche per il fa moso Rock Master, dove ogni anno, i climber più famosi al mondo vengono chiamati per sfidarsi tra di loro. L’accesso è comodo e dista solamente 15 minuti a piedi dal centro storico di Arco. L’area presen ta moltissime linee di tutte le difficoltà, dalle più facili fino all’8a. I blocchi sono distribuiti lungo il sentiero, che dalla strada principale porta alla ferrata del Colodri. Gran parte dei massi si trova nella zona bassa ed intermedia della salita, mentre i blocchi nella parte più alta sono raggiungibili in 5-10 minuti a piedi proseguendo sul sentiero. Gli atterraggi sono spesso comodi e pianeggianti e non presentano particolari condizioni di pericolo. L’area è sempre molto frequentata, cosa che nel tempo ha reso la roccia particolarmente scivolosa.
INDICAZIONI STRADALI
Da Trento prendere la SS45bis per Riva del Garda. Arrivati al paese di Arco, passato il primo ponte sul fiume Sarca svoltare a destra. Conti nuare per 500 metri e lasciare la macchina al parcheggio gratuito alla piscina comunale di Arco in località Prabi.
ACCESSO
Usciti dal parcheggio, dirigersi verso ovest, in direzione delle gran di pareti, per imboccare una stradina di ciottoli bianchi, che inizia in corrispondenza di una stanga e in pochi metri porterà ai primi blocchi del settore.
pericoloso
mortale
che merita
This is surely one of the oldest and most popular bouldering areas of Tren tino. It is situated near Prabi, close to the Climbing Stadium of Arco, which is famous for the Rock Master Festival, gathering all of the world’s best climbers once a year. The access is easy, a 15 minutes’ walk from the centre of Arco. The area offers many prob lems of all grades, from easy up to 8a. Boulders are scattered along the path which starts from the main road and leads to the via-ferrata of Colodri. Most of the boulders are situated in the lower and middle section of the path, while the boulders situated in the upper part of the hillside can be reached with a further 5-10 minutes’ walk along the path. Landings are comfortable and flat, not presenting any particular danger. The area is usually crowded, therefore the rock is fairly polished.
DIRECTIONS. From Trento, take the SS45bis to Riva del Garda. Once you have reached Arco, cross the first bridge over the river Sarca and turn right. Continue for 500 metres and leave the car at the free car park of Arco’s public swimming pool, at Prabi.
ACCESS. Leave the car park heading west, towards the high rock walls, turn into a white stony path with a green road barrier at the beginning, taking you to the first boulders after a few metres.
20 Arco01 1 6 3 15 100m ÙÙÙÙ 1 121 ÙÙÙÙ ÙÙÙÙ PRABI 1 20 12 22 20 12 7 3 1 23 <5 5 6a 6b 6c 7a 7b 7c >8a <Prog altitudine
passaggio
passaggio
passaggio
segnale per famiglie Sì - No Sì - No periodo Ott-Mar medi (4m) altezza media dei blocchi comodità
21
PISCINA COMUNALE ARCO
ARCO CENIGA PROPRIETÀ PRIVATA VIA DEI LEGIONARI CECOSLOVACCHI0604 05 03 01 02 07 08 09 54 53 51 52 10 11 12 1813 29 20 24 23 22 21 47 48 50 49 19 1714 30 15 32 46 41 43 45 44 42 31 40 39 35 33 28 27 26 37 36 25 34 38 16
BLOCCO 1
A – 6a
B - IGOR 7a+ partenza su linea C, traversa a sinistra per chiudere su linea A
C - 6a+ buone prese
D - 6b partenza in comune con linea C, bello su buone prese
E - 6c bel bordo, traversa a sinistra
F - 6a traverso su buchi
G - IRONIC 6c+ sit start, breve e intenso boulder
H - 5c sit start su prese buone
h g f d
e
c
a b 01
Arco
Prabi
22
BLOCCO 3
MENTOLO
prestare attenzione
highball, prestare attenzione, uscita
BLOCCO 4
WORLD
a b a b b a BLOCCO 2
A – 6b+
B - 5c
A - ALCE
7b highball,
B- MADE
7c
alta
A – 6b sit start, boulder corto su piatte, uscita tecnica
B - Progetto 23
44 a a b a a 01 Arco Prabi BLOCCO 52
A – 6a BLOCCO 54
A – 5c placca appoggiata
B – 5a BLOCCO 51
A – SPEEDO 6b+ BLOCCO 53
A – 6c segue la colata grigia su gocce
Gaggiolo
Ott-Mar
Piccola area blocchi situata nella Valle dei Laghi nelle vicinanze del paese di Pietramurata. Comoda e di facile accesso, si presta a chiunque ed è perfetta anche per le famiglie. Massi grandi e molto vicini tra loro con linee di tut te le difficoltà fino all’8a. L’area è molto conosciuta per arrampicare anche con la corda nelle sezioni più alte dei massi, i cui gradi sono disponibili sulla bacheca vicino alla strada, oppure sulla nuova guida di “Arco Falesie”
La zona è frequentabile durante tutto l’anno, anche se si sconsiglia la stagione estiva, per via del caldo intenso durante il giorno. È vietato utilizzare spazzole in ferro ed è vivamente raccomandato mantenere pulita l’area e spazzolare frequentemente le prese. L’area si trova nei pressi di Arco Resoling, risuolatore d’eccellenza a cui potrete lasciare le vostre scarpette per una perfetta risuolatura.
INDICAZIONI STRADALI
Da Trento imboccare la SS45bis per Riva del Garda. Arrivare al paese di Pietramurata e proseguire dritto sulla principale per altri 5 minuti fino a superare una grande pescicoltura sulla sinistra. Continuare sulla principale, oltrepassare il bar Parete Zebrata e l’Arco Resoling sulla sinistra e proseguire per altri 300 metri. Posteggiare la macchi na in uno spiazzo sulla destra a bordo strada di fronte allo “Scultore”. Dal parcheggio tornare indietro 50 metri costeggiando la strada prin cipale delle macchine, fino a intravedere i blocchi in direzione della montagna.
Small bouldering area situated in the Valle dei Laghi, near the village of Pietramurata. Comfortable and easy to access, it is suitable for everybody and ideal for families. The boulders are high and close to each other, presenting lines of all grades up to 8a. The area is also well known for sport climbing on the upper section of the boul ders. The grades are available on the board next to the road, or in the new guide book Arco Rock (Versante Sud). It is possible to climb here all year round, apart from the summer months when it’s too hot. It is forbidden to use wire brushes and it is strongly recommended to keep the area clean and to brush the holds. The area is close to Arco Resoling, a great specialized cobbler for climbing shoes. You can give them your climb ing shoes for a perfect resoling.
DIRECTIONS. From Trento follow the SS45bis to Riva del Garda. Once you have reached the village of Pietramurata, continue straight on the main road for another 5 minutes until you pass by a large fish farming on your left. Keep driving on the main road, go past the bar Parete Zebrata and Arco Resoling on your left and continue 300 metres further on. Park the car in the lay-by on your right, next to the road and in front of the “Scultore”. From the car park, come back for 50 metres walking along the main road until you see the boulders in the direction of the mountain.
46 02 Arco
0 5 0 7 215m ÙÙÙÙ 1 67 ÙÙÙÙ ÙÙÙÙ 4 27 10 9 6 6 1 3 1 <5 5 6a 6b 6c 7a 7b 7c >8a <Prog segnale
altitudine bellezza totale passaggi giorni per asciugare parcheggio passaggio coniglio passaggio pericoloso passaggio mortale passaggio che merita per famiglie Sì - No Sì - No periodo
medi (6m) altezza media dei blocchi comodità
Stefano Ghidini e Andrea Maranelli (biker), Massi di Gaggiolo, blocco
11, linea A (©
Graziano Galvagni
) PIETRAMURATA ARCO/RIVA DEL GARDA SCULTORE SS 45 BIS ATTERRAGGIO PARACADUTISTI 12 091011 05 03 02 04 01 06 07 08 47
Cristian Dorigatti, Marocche, settore Bomba Atomica, blocco 6, linea B (© Gloria Travaglia)
88
89
90 ab a ab 05
Arco
> Marocche Bomba Atomica BLOCCO 9
A – 4b placchetta bassa
B – 4b placchetta BLOCCO 10
A – 6b+ sit start bassa, fisico BLOCCO 11
A – 6a+ parte come B, esce a sinistra
B – 6a+ sit start
91 c b a b c d a BLOCCO 13
A – 6a+
B – 6a
C – 5c BLOCCO 12
A – 7b/+ traverso lungo di resistenza su piatte e tacche
B – 7b/+ partenza cattiva su microtacche, due movimenti
C – SCLEROSI 6b/+ partenza su rovesci, spigolo su tacche svase
D – SANDROLO 6a sit start su presone
Marco
Ott-Apr
I Lavini di Marco, chiamata anche Ruina Dantesca, sono una delle più grandi aree blocchi di tutto il Trentino per il numero di massi riportati in guida e l’enorme potenziale che può ancora offrire. L’intera area si compone di 35 ettari di rocce, staccatesi dal monte soprastante, lo Zugna, e precipitate a valle. Qui è possibile ammirare anche le orme lasciate dai dinosauri, appositamente segnalate e salvaguardate nel sito storico.
I Lavini offrono linee molto varie e di tutte le difficoltà fino all’8a. L’a rea permette di essere accessibile a tutti ed è perfetta per una gior nata all’insegna del bouldering. La roccia è calcarea e molto compat ta con appigli e conformazioni di tutti i generi.
(3m)
L’intera zona rimane molto esposta e soleggiata durante tutto il gior no; il periodo maggiormente consigliato è quello autunno-invernale e si sconsiglia di frequentarla in estate per via del caldo intenso duran te il giorno. Evitare inoltre di frequentare la zona con i cani nei mesi di aprile e maggio, per la presenza di processionaria. Non calpestare i bruchi per evitare irritazioni della pelle.
I ringraziamenti per questa area blocchi vanno a tutti coloro che negli anni hanno dedicato tempo alla pulizia e alla libera delle linee, ed in particolare a S. Ghidini e M. Ruele che negli anni sono stati tra i protagonisti della zona.
INDICAZIONI STRADALI
Da Trento prendere la SS12 in direzione Verona. In alternativa pren dere l’autostrada A22 in direzione Modena e uscire a Rovereto Sud.
Arrivati a Rovereto continuare sulla SS12, superare il paese di Lizza na e continuare per altri 2 km fino a raggiungere il paese di Marco. Alla rotonda entrare nel paese di Marco e seguire le indicazioni per “Boulder Park”.
ACCESSO
Dal parcheggio prendere la stradina sterrata nei pressi della bache ca, con una vecchia cartina del boulder park, che sale verso la mon tagna. Seguire le indicazioni di legno “Boulder Park” fino ad arrivare ai primi blocchi in meno di 5 minuti. Per la parte più alta dell’area e quella sinistra (vedi mappa) continuare sul sentiero per circa 15 minuti.
The sector Lavini of Marco, also called Ruina Dantesca, is one of the largest bouldering areas of Trentino described in this guide book, and still has a huge potential for expansion. The whole area includes 35 hectares of rocks, fallen from the mount Zug na above. Here it is also possible to see the ancient dinosaur footprints, well signposted and protected by the historic site. The sector of Lavini offers several problems of all grades, up to 8a. The area is suitable for everybody and it is ideal for an all-day boulder ing session. The rock is solid limestone, with holds and features of all kinds. The whole area is very exposed to the sun: the best periods to climb here are autumn and winter, while we do not recommend summer, since it’s too hot. Avoid to bring dogs in April and
216 12 Rovereto
2 4 0 47 220m ÙÙÙÙ 1 318 ÙÙÙÙ ÙÙÙÙ 1 22 36 79 67 22 44 36 10 1 <5 5 6a 6b 6c 7a 7b 7c >8a <Prog
altitudine bellezza totale passaggi giorni per asciugare parcheggio passaggio coniglio passaggio pericoloso passaggio mortale passaggio che merita segnale per famiglie Sì - No Sì - No periodo
medi
altezza media dei blocchi comodità
May due to the presence of the pine processionary. Do not walk in caterpillars to avoid skin irritations. We would like to thank all the people who have devoted their time cleaning and climbing these boulders, S. Ghidini and M. Ruele in particular, the protag onists of this area.
DIRECTIONS. From Trento take the SS12 towards Verona. As an alternative, take the motorway A22 to Modena and take the exit to Rovereto Sud. Once you have reached Rovereto, continue on the SS12, go past the village of Lizzana and continue for 2 km until you get to the village of Marco. At the roundabout, enter the village of Marco and follow the directions to “Boulder Park”. ACCESS. From the car park, follow the uphill dirt road passing by a board with an old map of the boulder park. Follow the wooden signs “Boulder Park” until you reach the first boulders, in less than 5 minutes. To get to the upper and the left parts of the sector (see map), keep walking along the path for about 15 minutes.
Giulia Marsilli, Marco, blocco 37, linea B (© Camilla Pizzini)
217
TRENTO SS12 12 Rovereto Marco 93 92 91 94 95 9796 98 85 81 82 80 79 78 76 77 58 60 57 56 55 54 53 65 64 62 63 6647 48 46 44 45 27 43 28 414029 39 36 37 38 42 67 69 72 73 68 7170 61 52 51 50 49 35 33 34 32 747559 86 84 83 87 100 101 107 106 103 102 104 105 99 90 89 88 30M 218
FALESIA
ROVERETO SS12
108 109 111 110 112 113 117 116 115 114 126 125 119 123 124 122 121 120 118 31 30 16 15 03 02 01 1314 12 11 17 10 09 08 07 04 05 06 18 19 2220 21 23 272524 28 26 219
BLOCCO 8
BLOCCO 10
BLOCCO 9
23 Val di Cembra Verla a b a a b
A - ROSA DEL DESERTO 5b roccia particolare e apparentemente marcia, prestare comunque attenzione
B - L’APPARENZA INGANNA 5b prestare attenzione
A - DISTANTI MA UNITI 6b+ uscita su svase
B - TANA DEL TASSO 6c bel traverso su svase
A - PICCOLO MA CARATTERISTICO 6c+ sasso basso con pochi ma bei movimenti 336
Cristian Dorigatti, Verla, blocco 2, linea B (© Overchalked)
337
Bertha
altitudine
periodo
Il settore Bertha offre meno blocchi, ma in compenso potrete trovare alcuni tra i passaggi più belli ed impegnativi. Blocchi esposti su tutte le direzioni. Bel settore nei pressi di un grande pascolo con cavalli e vacche nella stagione estiva, ottimo per famiglie. Sul masso “Bertha” si trova il primo 8a di Cauriol aperto da A. Ondra in occasione di uno shooting.
ACCESSO
bellezza totale passaggi
Apr-Ott medi (4m) altezza media dei blocchi comodità
giorni per asciugare
Dalle malghe seguire la strada forestale per circa 10 minuti fino ad una zona pianeggiante. Attraversare un ponte di legno e camminare un’altra decina di minuti lungo il confine tra il grande prato e il bosco sulla sinistra, fino alla fine del prato. Da lì si scorge l’evidente masso “Bertha”.
The sector Bertha has less boulders, but some of the finest and most de manding problems. The boulders are exposed to all directions, they are located near a large pasture with horses and cows in the summer and it is ideal for families. On the boulder “Bertha” you will find the first 8a of Cauriol, first climbed by A. Ondra during a photo shooting.
ACCESS. From the mountain huts, follow the forest road for about 10 minutes until you reach a flat area. Cross a wooden bridge and walk for a further 10 minutes along the border between the large meadow and the wood to the right, until you get to the end of the meadow. From this point you can see the boulder “Bertha”.
per famiglie Sì - No Sì - No
parcheggio passaggio coniglio passaggio pericoloso passaggio mortale passaggio che merita segnale
SETTORE LABYRINTH
SETTORE MALGA FOREST
464 37 Val di Fiemme > Sadole
0 1 0 7 1700m ÙÙÙÙ 1-2 30 ÙÙÙÙ ÙÙÙÙ 14 6 5 3 33 3 1 1 <5 5 6a 6b 6c 7a 7b 7c >8a <Prog
SETTORE CAURIOL
0304 06 05 02 01
465 b a c b a a BLOCCO 1
A – 6b partenza con rovescio, prosegue a destra verso lo spigolo ed esce lungo il bordo BLOCCO 3
A – MISSION CONTROL 6a sit start da fessura
B – MISSION IMPROBABLE 7b sit start a sinistra con lista, si sposta a destra con lista al bordo. Variante con partenza leggermente più a sinistra con tacche 7b+ BLOCCO 2
A – SCIVOLETTO 4c
B – PIEDE IN BOCCA 5b+ sit start
C – MUSCHIODANCE 6a sit start
Enrico Cavada, Sadole, blocco 6, linea B (© Benjamin Kofler)
466
467
17 “RAZZINGER“
42
Val di Genova Bosco Morto
h g ef b d c a BLOCCO
A - ABEMUS PAPA 6c+ sit start infossata, dura uscita a sinistra
B - 7b lungo traverso su bordo svaso
C - 6c microtacche più uscita
D - 6a+ sit start più ristabilimento
E - 6b dalla pruetta andare al bordo affilato, rimonta dura in cima
F - 7a sit start sotto la prua
G - LEONCINO 68 - 6c+ sit start più rimonta su svasi
H - 7b sit start su tacche, duro tetto 540
a a b c a b c d BLOCCO 20 “LA PERA”
A – 6c traverso su bordo BLOCCO 19 “OVETTO“
A – 6b sit start, prua fisica
B – 6b linea di equilibrio
C – 6b sit start, highball BLOCCO 18 “PLACCA BIANCA“
A – 6a placca di piedi
B – 5c placca facile
C – 6a spigolo
D – Progetto progetto alto, mortale 541
Morris Fontanari e Cristian Dorigatti, ascent day of Dunkirk, 8a, Manghen
576