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Retail Innovation
Caso tratto dalla ricerca internazionale Retail Innovations 16
Infarm
Berlino, Germania
Un progetto di successo che distribuisce serre verticali di ultima generazione a supermercati e ristoranti, per coltivare al chiuso ortaggi durante tutto l’anno, rivoluzionando il concetto di produzione alimentare nel pieno rispetto dell’ambiente.

Area chiave: Sustainable Experience
Info chiave
• Serre verticali • 2013: lancio • 1.220 installazioni • 55 mln $: finanziamenti raccolti
Infarm è un progetto nato a Berlino nel 2013 da un’idea di tre fratelli israeliani che sta rivoluzionando la produzione alimentare, offrendo serre verticali che consentono la produzione al chiuso all’interno di aree di acquisto e di consumo come supermercati e ristoranti, garantendo la massima freschezza dei prodotti, un sapore migliore e un quasi totale abbattimento dell’impatto ambientale.
Sustainable experience
Il metodo di coltivazione verticale nei punti vendita consente di risparmiare il 90% del trasporto, il 95% di acqua e il 99% dello spazio rispetto ai tradizionali metodi di coltivazione, rendendo il progetto di Infarm una vera e propria risorsa a vantaggio dell’ambiente. Fino ad oggi l’azienda, grazie al suo metodo di produzione sostenibile, è riuscita a far risparmiare 35 milioni di litri d’acqua, 3,1 milioni di km di trasporto e 49.000 mq di terra. Il co-fondatore Erez Galonska ha descritto così il progetto: «Invece di chiederci come risolvere i problemi e le mancanze dell’attuale sistema di distribuzione, abbiamo pensato di ridisegnare l’intera filiera dall’inizio alla fine». Le potenzialità dell’idea ha consentito a Infarm di raccogliere nel 2018 finanziamenti per 35 milioni di dollari, che si aggiungono ai 20 milioni ottenuti grazie al programma dell’Unione Europea Horizon 2020. Ogni installazione riesce a far crescere circa 1.200 piante al mese, rendendo autosufficienti negozianti e ristoratori. Inoltre, è possibile raccogliere e trasmettere informazioni sicure sulla produzione, grazie a un sistema scalabile basato sul cloud, permettendo così migliorare costantemente la qualità dei prodotti e modificare quelle condizioni che aiutano le piante a crescere meglio (per esempio la luce, la temperatura, il ph dei nutrimenti, ecc.).
Commento finale Kiki Lab
La tendenza al Km0 sta continuando a crescere. Il progetto di questa start-up rappresenta una rivoluzione nel settore food e nel mondo della coltivazione di prodotti alimentari. L’approccio sostenibile non solo ripaga in termini di freschezza, gusto dei prodotti e impatto ambientale, ma gioca fortemente a vantaggio di retailer e ristoratori, i quali riescono ad essere autosufficienti nella produzione di questi prodotti e ad aumentare il valore percepito della propria offerta e dell’immagine del brand agli occhi dei clienti. Da Berlino l’azienda si è sviluppata con successo, superando le 1.200 istallazioni in vari Paesi europei, in Giappone e in Canada. Sfida: mantenere alto il livello della qualità del servizio, seguendo i clienti nella gestione delle serre.
Autore: Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab – Gruppo Promotica
