Feltrino News n. 7/2022 Luglio

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Protagonisti del nostro mondo di Waimer Perinelli

IL MONDO VISTO CON GLI OCCHIALI DI DEL VECCHIO

L

a comunità di Agordo ha donato due pezzi della sua terra a Leonardo Del Vecchio. Sul primo, molto ampio, l'imprenditore ha costruito le fondamenta dell'impero Luxottica; sul secondo, più piccolo, ha voluto fosse onorata la sua salma. Leonardo De Vecchio è morto il 27 giugno scorso all'età di 87 anni lasciando al mondo intero un'eredità miliardaria ma e soprattutto un modello imprenditoriale. Era nato a Milano nel 1935 da genitori emigrati dalla Puglia, ultimo di quattro figli. Il padre muore poco prima della sua nascita e la madre lo affida all' orfanatrofio Martinitt, la struttura per orfani o bimbi abbandonati, fondata nel XVI secolo dal nobile veneziano san Girolamo Emiliani. Era consuetudine in quegli anni incontrare per la vie milanesi i ragazzini, in fila per due, con i capelli rasati, il berrettino con la visiera rigida

e la mantellina grigia. Leonardo rimane nell'orfanatrofio fino al termine delle scuole medie. A 14 anni trova lavoro come garzone alla Johnson dove si incidono coppe e medaglie e la sera studia arte e incisione a Brera. Aveva 26 anni quando la comunità di Agordo offre un terreno a chiunque s'impegni ad avviare un'azienda. Inizia così l'avventura della Luxottica Group la fabbrica mondiale produttrice di montature, occhiali finiti, proprietaria come EssilorLuxottica dei più prestigiosi marchi internazionali. Una produzione globale che inizia nel 1961 nel fazzoletto di terra bellunese e si espande grazie all'ingegno e alla creatività di Del Vecchio. Produceva soprattutto parti per conto terzi ma un giorno assieme al collaboratore ed amico Luigi Francavilla decise di partecipare al Mido, la grande fiera di Milano. "Con una decina di modelli ideati da me e da Luigi, amava raccontare, ci

siamo presentati alla fiera. Eravamo timorosi di non riuscire a vendere nulla, invece fu un successo. Il nostro futuro era cambiato per sempre". Creativo, pratico, rispettoso dei suoi collaboratori, dipendenti, queste le qualità principali di Leonardo De Vecchio. Investire in negozi di proprietà e acquistare marchi importanti e fra questi i mitici Ray-Ban, quelli per intenderci indossati di Blues Brothers, da Johnny Depp, dalle Iene di Quentin Tarantino, sono le scelte manageriali che hanno segnato la crescita del suo impero che oggi conta 9mila negozi in tutto il mondo e 80 mila dipendenti, almeno 5 mila negli stabilimenti del bellunese e 600 circa a Rovereto. Del Vecchio acquisisce nel tempo potere ed esperienza anche in gruppi bancari ma di lui è bene ricordare la disponibilità verso gli altri. Nei suoi stabilimenti introduce e rispetta l'orario flessibile, il nido per le lavoratrici madri e incentiva la partecipazione azionaria dei dipendenti al gruppo industriale. Di sè diceva:«Sono cresciuto senza padre e in istituto. Crescere senza famiglia è qualcosa che non si può spiegare. Ti segna» Per essere uno senza famiglia è stato capace di formarne una con 80 mila persone che nel giorno del suo funerale, in tutto il mondo si sono fermate in segno di affetto e stima.

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