Personaggi e arte di Waimer Perinelli
AUGUSTO MURER HA SCOLPITO IL MONDO
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ento anni fa, il 21 maggio del 1922, nasceva a Falcade, nelle Dolomiti bellunesi, Augusto Murer, l'artista che ha conquistato Mosca. Scultore, pittore, partigiano, Murer è l’unico artista bellunese di cui siano conservate opere nel prestigioso Ermitage di San Pietroburgo. Del resto, tracce della sua opera artistica si trovano sparse non solo nei musei, ma anche in numerose vie e piazze d’Italia, e in diversi palazzi, monumenti e opere civili. Nato in un comune che in ladino si chiama Falciade, posto all'estremità della parte occidentale della valle del Biois sul confine con il Trentino, Augusto Murer è stato un orgoglioso figlio della montagna bellunese e delle Dolomiti, ma si è nutrito artisticamente della grande cultura veneziana. Tuttavia dedicatosi fin dall’infanzia al disegno e allo “scavo” del legno delle sue montagne, egli ha frequentato inizialmente la Scuola d'Arte di Ortisei, l'alti-
piano ladino sud tirolese per eccellenza, sotto la direzione del Maestro Li Rosi. Ma la vera germinazione di quella che sarà la sua poetica Murer la colse dalla frequentazione di Arturo Martini (Treviso, 11 agosto 1889 – Milano, 22 marzo 1947). Fu un rapporto breve, racchiuso nel volgere dell'autunno 1943, fino a quando il maestro e l'allievo dovettero abbandonare Venezia per seguire strade indicate da opposte ideologie. Martini era diventato scultore ufficiale della cultura mussoliniana, mentre Murer aveva aderito all'ideologia decisamente opposta. Ma per il bellunese quella parentesi fu fondamentale per lo sviluppo del proprio linguaggio e per l'affinamento di una visione estetica fino ad allora eccezionale ma spontanea. Più tardi dirà che Martini gli tolse le "cateratte dagli occhi" e gli fece capire la differenza fra il bello e il brutto.
Una separazione inevitabile e furono quelli gli anni dell’impegno civile: Murer partecipò alla Resistenza, fu partigiano nelle file della Brigata Fratelli Fenti. E dopo la fine della guerra fu impegnato con grande passione artistica nella fase di rinnovamento che segnò la nascita della storia repubblicana e democratica del Paese. Nel dopoguerra Murer seguì la strada tracciata dal maestro senza subire quelle sbandate artistiche che Martini, scultore orafo e ceramista, aveva percorso passando attraverso i principali movimenti del 55