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Borgo Valsugana in cronaca: Castel Telvana

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Che tempo che fa

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Borgo Valsugana in cronaca

di Massimo Dalledonne

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PER CASTEL TELVANA...

...VITA NUOVA e NUOVA ENERGIA

Uno storico accordo. Atteso da oltre un decennio. Una convenzione che prevede la valorizzazione turistica di alcune zone del Castel Telvana, l’antico maniero che da diversi secoli sovrasta il paese di Borgo e la Bassa Valsugana. In calce ci sono due firme: la prima è quella di Enrico Galvan, sindaco di Borgo, la seconda l’ha apposta l’avvocato Ugo Simonetti, proprietario da quasi 59 anni del castello costruito sul monte Ciolino. La convenzione è stata sottoscritta nelle scorse settimane e, poco dopo, Valsugana News, ha incontrato l’avvocato. Una intervista che ci ha concesso nello splendido giardino. Alle spalle Borgo e la Valsugana. Davanti a noi la residenza di questa famiglia veneziana che, come ci confessa Ugo Simonetti, è profondamente innamorato di questo territorio. Ma come si è arrivati alla sottoscrizione di questa convenzione per la valorizzazione turistica di alcune zone di Castel Telvana? “Certamente è un momento importante per la comunità di Borgo, poiché con la sottoscrizione della convenzione molte saranno le opportunità offerte alla cittadinanza sotto il profilo culturale e turistico. Tutto nacque con la campagna elettorale nel 2009. In quell’occasione il sindaco Fabio Dalledonne mi aveva chiesto se potevo promettergli, appena conclusi i lavori di restauro e di messa in sicurezza di Castel Telvana, di aprirlo, almeno in parte, al pubblico dando l’opportunità ai turisti in transito a Borgo di effettuare una sosta, con auspicato beneficio economico quale, per esempio, la riapertura di tutte le attività di ristorazione ed alloggio. L’attuale sindaco Enrico Galvan – ricorda ancora Ugo Simonetti - si prodigò al fine di ottenere il rinnovo della promessa, che non abbiamo ancora potuto mantenere solo perché i lavori di consolidamento sono conclusi, ma non ancora quelli di messa in sicurezza. Dopo oltre 10 anni da quel lontano 2009 ho affidato a mio figlio Simone il compito di dare concretezza all’impegno assunto e così ha ripreso i rapporti con le

Castel Telvana (Borgo)

autorità, ha recuperato i progetti già approntati, consentendo di sottoscrivere, nelle scorse settimane, la tanto attesa convenzione avente ad oggetto proprio la valorizzazione turistica di alcune zone di Castel Telvana, con curati percorsi di accesso”. La convenzione disciplina le modalità per l’utilizzo pubblico di alcune aree esterne ad est del maniero che saranno oggetto, da parte dell’ente pubblico, di interventi di pulizia, sistemazione a verde e messa in sicurezza per ospitare attività a carattere culturale, ricreativo e turistico promosse dal comune o per mezzo di altri soggetti che operano per lo sviluppo turistico del territorio. Da diversi decenni la famiglia Simonetti ha rilevato la proprietà dell’antico maniero di Borgo. Come è nato questo legame, avvocato, e cosa l’ha portata, a suo tempo, ad acquistare uno dei simboli storici della nostra comunità? “Era il 14 agosto 1963 e con Maria De Franceschi, madre dei miei figli Guido e Simone, provenivamo da Venezia ed eravamo diretti ai piedi del Lagorai. Giungemmo così a Castelnuovo di Valsugana, ove avremmo dovuto girare a destra verso il Lagorai. Giunti a Castelnuovo, vedemmo in lontananza il profilo di una costruzione e -sulla destra della stessa- un campanile. Quel campanile ci incuriosì e, anziché girare a destra, proseguimmo verso Borgo Valsugana. A Borgo chiedemmo ove si trovasse la strada che portava a quel campanile -era stato il mastio del castello- che ci aveva particolarmente colpito. Giungemmo così ad un piazzale che, ci dissero, era il “Foro Boario“ dove la strada finiva. Per salire fino al campanile vi era solo un sentiero. Percorremmo quel sentiero a piedi, poco meno di 2 km, e superato un torrione mozzo che veniva chiamato “Torre dei Gasperetti” apparve ad una specie di poggiolo una signora. Costei ci disse, in prima battuta, di

Borgo Valsugana in cronaca

Ugo Simonetti ed Enrico Galvan alla firma della convenzione

andarcene, ché non c’era nulla da vedere, accogliendo poi la nostra richiesta di un bicchiere d’acqua: fu l’occasione per apprendere che la signora cercava un acquirente dei ruderi e col ricavato si poteva far costruire un’abitazione. Il giorno seguente, 15 agosto 1963, notate le grandi potenzialità della struttura ed il desiderio di renderla -almeno in parte- nuovamente abitabile per noi e la nostra famiglia, a soli trent’anni, tornai con Maria a percorrere il non breve sentiero ed il preliminare di compravendita venne sottoscritto”. Castel Telvana, Borgo e la Valsugana. Siamo sul monte Ciolino, un bellissimo osservatorio sulla valle. Un territorio a cui lei e la sua famiglia siete molto legati. Come è cambiata, in questi decenni, la comunità valsuganotta? “Da parte della popolazione di Borgo mi pare di avvertire una maggiore attenzione alle peculiarità della valle. Una volontà di valorizzare al meglio le proprie caratteristiche, una richiesta di tutela sia dell’ambiente che del paesaggio, un’apertura verso l’esterno: Il museo a cielo aperto di “Arte Sella” è certamente una testimonianza che, unita ora all’opportunità di visitare parte del castello, vedrà in Borgo Valsugana un vero e proprio centro di interesse turistico. Auspico davvero in una rinascita territoriale”. Sei gli articoli presenti nella convenzione con gli impegni presi dal comune anche per la sistemazione dei percorsi di accesso. La durata è di cinque anni, rinnovabili per un successivo quinquennio. A sancire lo storico accordo una stretta di mano a tre: Simone e Ugo Simonetti ed Enrico Galvan. Una ultima considerazione dell’avvocato Ugo Simonetti. “Ho sempre considerato il castello di proprietà mia e della Comunità di Borgo Valsugana e per questo, con l’aiuto dei miei figli Guido e Simone, stiamo ultimando i lavori molto impegnativi di messa in sicurezza, con l’attenta collaborazione dei Beni Culturali di Trento. In questo modo abbiamo pensato di ridare nuova vita ed energia a Castel Telvana consentendone la visita in primo luogo alla Comunità di Borgo Valsugana e poi ai turisti ed ai villeggianti. Una vera ondata di energia positiva di cui tutti abbiamo bisogno e che spero potrà essere apprezzata e valorizzata”

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