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Attualità: Progetto #Sicurezza Vera
Attualità
di Nicola Maschio
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Progetto #SicurezzaVera:
gli esercizi commerciali al fianco delle donne
Ipubblici esercizi come presìdi di legalità contro la violenza di genere. Il progetto è ambizioso, ma pronto ad entrare nel vivo già in questo mese di maggio. La campagna ha preso il nome di #SicurezzaVera ed è terminato pochi giorni fa il tour in tutta Italia per spiegare le ragioni che hanno condotto alla sua nascita. Quella di metà aprile a Trento è stata la diciottesima tappa (su 20 totali), in cui il protocollo d’intesa siglato ormai il 28 aprile 2021 scorso tra la direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, la Federazione italiana Pubblici esercizi (Fipe-Confcommercio) ed il Gruppo Donne Imprenditrici proprio della Federazione prima citata è stato presentato alle autorità e alla cittadinanza. A Palazzo Geremia non erano infatti presenti solo gli assessori provinciali Roberto Failoni e Stefania Segnana, ma anche il presidente del consiglio della Provincia, Walter Kaswalder, l’onorevole Martina Loss ed il questore di Trento, Alberto Francini. Insieme a loro, ovviamente, anche le rappresentanze delle categorie, degli esercenti e delle attività del nostro territorio, senza dimenticare il comparto scolastico, con le studentesse della classe 4UC (Scienze Umane) del liceo “Antonio Rosmini”, che hanno contribuito all’appuntamento soffermandosi su letture di casi inerenti la violenza di genere. Confcommercio Trentino e Fipe Trentino hanno dunque aderito all’iniziativa, che si presenta come una campagna di prevenzione e di sensibilizzazione, permettendo a bar, discoteche, ristoranti e pubblici esercizi di diventare vere e proprie “sentinelle” del territorio, grazie a momenti formativi e informativi che, in futuro, coinvolgeranno i titolari ed anche il personale delle attività. Sul tavolo, temi come legalità, disuguaglianza, correttezza, rispetto dei rapporti interpersonali e discriminazioni di genere. «I nostri sono luoghi in cui si vivono socialità ed emozioni – ha spiegato Fabia Roman, presidente dei pubblici esercizi trentini. – Abbiamo avuto conferma di questo durante il lockdown. Noi stessi non siamo impermeabili alla violenza di genere». «Le nostre attività devono dimostrare impegno anche nel creare valore sociale e cultura – ha aggiunto Marco Fontanari, rappresentante dei ristoratori. – Presidieremo il centro storico e tutta la città». È poi intervenuto anche il presidente di Confcommercio, Giovanni Bort: «L’iniziativa è importante, ma aiuterà a prevenire altri piccoli disagi che si verificano in città. Il sostegno poi non sarà solo pratico, ma anche morale». Per capire la portata che queste attività hanno rispetto alla loro presenza nazionale, basti pensare che mediamente ogni 250 abitanti esiste un pubblico esercizio, con quelli affiliati a Fipe che, per un totale di 112 mila in Italia, sono gestiti da donne (300 mila in tutto il Paese, oltre il 30%). «Un progetto che nasce dalle esigenze e dagli stimoli delle donne che fanno impresa - ha aggiunto Valentina Picca Bianchi, presidente nazionale della sezione Donne Imprenditrici della Fipe. – Pensiamo alle cameriere, categoria più rappresentata, che spesso vengono palpeggiate durante il loro lavoro. Abbiamo fatto tantissimo: un’idea per una società più civile e attenta alle esigenze delle persone, con l’aiuto di attività che rappresentano un presidio fondamentale sul territorio». Infine, le parole della politica. L’assessore Roberto Failoni ha ricordato come “il lavoro dei pubblici esercizi sarà importante per testimoniare anche all’esterno come il Trentino sia luogo sicuro e attento al tema della sicurezza femminile”, mentre Segnana ha aggiunto che “anche nella nostra realtà si verificano casi importanti, che ogni volta ci costringono a riprendere in mano questa tematica”.