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Silvio Cattani, un astratto con qualche ricordo
Pagina sull’arte contemporanea
di Waimer Perinelli
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SILVIO CATTANI
Incontrare Silvio Cattani non è facile, eppure lo puoi trovare in cento posti, ma non è mai fermo. Settantacinque anni, è nato a Rovereto nel 1947, è artista, manager e amministratore. Come artista si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha svolto intensa attività con mostre personali in Italia, a Venezia, Faenza con la ceramica, e all’estero, Amsterdam, San Francisco, Atene, Berlino....recentemente anche in Cina. Nell’ambito del Festival Internazionale Oriente Occidente ha realizzato, presso il Mart, l’impianto scenico-pittorico della performance Sign art our con la Australiana Contemporary Dance Project. E’ stato docente di discipline pittoriche e poi dirigente dal 1984 al 2012 dell’Istituto delle Arti di Trento e Rovereto. E’ attualmente vicepresidente del Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, alla cui presidenza siede Vittorio Sgarbi. Dicevo più che incontrarlo bisogna fermarlo. Mezz’ora a Trento mentre transita diretto a Rovereto. Un caffè e parliamo di Fortunato Depero, grande interprete del movimento Futurista, ricordato con la Casa D’arte realizzata con le opere donate dall’artista alla sua città. Silvio Cattani è stato tra i promotori della mostra Depero a Rovereto. “ E’ vero, quest’artista, che ha segnato il 900 non solo italiano, rappresenta più di qualsiasi altro l’immagine attuale dell’arte multimediale. I suoi Balli plastici, i filmati, le sculture lignee, le tarsie in panno, la produzione pubblicitaria ed editoriale”.
Attuale e attrattivo
“Si in particolare per i giovani, non solo quelli che frequentato l’Istituto d’Arte a lui intitolato, ma molti altri attirati dal linguaggio moderno, dalla fantasia e creatività. Giovani in aumento anche fra i visitatori del Mart” del quale La Casa D’arte DePero è componente, ed effettivamente malgrado la pandemia il Museo ha avuto lo scorso anno centomila visitatori e fra questi moltissimi giovani. Senza le restrizioni dovute al Covid probabilmente avremmo avuto almeno 30 mila visitatori in più. Ne sono molto contento perché un Museo non può essere una sala espositiva bensì deve essere il luogo dove ci si innamora dell’arte, dove scatta la scintilla di questo innamoramento destinato a durare tutta la vita”.
Avere come presidente Vittorio Sgarbi è un vantaggio?
“Sgarbi è un fulmine si muove rapidamente pensa ed agisce con la massima correttezza, sia nei miei
Pagina sull’arte contemporanea
Silvio Cattani - Totem 1 novembre 2021 tecnica mista su carta a mano cm 54x73
riguardi sia con tutto il Consiglio di Amministrazione. Sgarbi non è solo un critico d’arte, collezionista di grande esperienza, è un manager che ha saputo creare all’interno della struttura il giusto spirito collaborativo. Ha rilanciato il Mart a livello internazionale e a ciascuno dei collaboratori ha assegnato compiti precisi rivalutando le diverse professionalità.”
Silvio Cattani dirigente della scuola d’Arte: che cosa spinge i giovani a frequentare questo indirizzo scolastico.
“Sicuramente l’aspirazione artistica legata ad una maggiore conoscenza di se stessi. Ci sono però molti equivoci da sfatare. Alcuni credono che sia trasgressiva o facile: nulla di più falso. E’ una scuola impegnativa che aiuta a scoprire e rafforzare la propria creatività la cui realizzazione richiede studio, sperimentazione e disciplina”.
Quella che ogni artista deve
avere. “Si, quello dell’artista è un lavoro impegnativo che richiede doti naturali affinate, ripeto dalla costanza e dalla ricerca.”
Silvio Cattani - Totem 2 Novembr 2021 tecnica mista su carta a mano cm 54x37
La ricerca è forse la più impegnativa delle doti di un artista. Silvio Cattani in oltre mezzo secolo di attività ha sperimentato moltissimi materiali e tecniche partecipando a mostre e generi artistici. Di lui scrive Franco Fadda in occasione della mostra Steps to Dream”: “Silvio Cattani libera e produce le pulsioni di un sentiero divenuto processo volontario di attivazione interiore...Estrosamente libero nella tecnica ma fedele all’ispirazione dell’attimo, che è il suo combustibile,si nutre di linee, corrispondenze e colori delicati”. Recentemente nella mostra intitolata “Nomade Urbano” Cattani ha esposto una serie di opere dal forte impatto visivo e fra queste una serie di dipinti eseguiti con tecnica mista su lastre di metallo e rilievi a motivo geometrico, in cui sono mescolate tracce di antiche scritture e segni del linguaggio contemporaneo. Una specie di Graffiti che ci rimandano alle incisioni rupestri che, racconta Cattani, “mi sono trovato a sperimentare lavorando su piastre ceramiche maiolicate ed anche disegnando su strati di colore stesi su formelle colorate di vetro. Tecniche semplici ma ricche di suggestioni.... vari strati colorati di sabbie colorate sono materia vivente, pulsano e invitano ad un rapporto quasi fisico,diretto,fortemente espressivo. Io controllo la punta che elabora segni ,che scava dolcemente o duramente e rimette in luce,come in un gioco infantile alla scoperta di un tesoro, superfici nascente, forme che accadono, materie che si illuminano.” Presente e passato s’incontrano e si descrivono nell’arte di cui l’artista è interprete e realizzatore. “Io, dice Cattani, sono un astratto con qualche ricordo”
POESIA E PITTURA
Spesso le muse delle Arti collaborano e così è stato per la pittura di Silvio Cattani e la poesia di Renzo Francescotti unite con la pubblicazione di: Omaggio a Po Chu-I. Questo signore è un cinese, nato nello Shan-si nel 772 dopo Cristo, ed è considerato uno dei più grandi poeti della sua terra. Francescotti lo ricorda per il coraggio e l’intelligenza e cita in particolare una poesia : I fiori rossi pendono come una fitta nube/ i bianchi scintillano come nevicata/ le api non riescono a staccarsene/ teneri volatili vi si posano/perenne davanti scorre un ruscello. Il nostro poeta contemporaneo chiosa con la frase: A chi violenta la natura sia trapiantato il cervello. Silvio Cattani aggiunge ai versi un’opera grafica multicolore dove viene descritta la natura in vari modi. L’opera da collezione, è stata stampata in soli 36 numeri.