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A Levico Terme da 60 anni si parla l’Amicizia
Levico Terme in cronaca
di Francesco Zadra
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A LEVICO, DA 60 ANNI, SI PARLA L’AMICIZIA
Si è potuta finalmente celebrare la festa per il 60° anniversario del gemellaggio tra le Città di Levico Terme e Hausham, dopo un biennio di restrizioni sanitarie che lo hanno per forza di cose rinviato. «60 anni pieni di eventi – ha detto Sandra Andreatta, presidente onoraria dell’associazione Amici di Hausham e “socio fondatore” del gemellaggio, in un accalorato discorso che rimarrà negli annali della storia levicense, e non solo – e di momenti di comunanza che hanno fatto la storia delle nostre comunità e le hanno fatte crescere in amicizia e solidarietà, com’era nello spirito di coloro che nel lontano 1959 diedero vita a questo gemellaggio e nel ricordo di tanti di loro che oggi non ci sono più». Una festa dell’amicizia senza confini, con tanti convenuti da Hausham, le autorità locali, i sindaci Jens Zangenfeind e Gianni Beretta, l’associazione gemella “Freunde Levico”, gremita di simpatizzanti, amici, e sostenitori, accomunati nel piacere della memoria e dal fervore di un incontro. Sono stati ricordati da Sandra Andreatta, i momenti salienti degli oltre 60 anni di gemellaggio, assieme alle persone che per prime hanno gettato il seme del patto di amicizia tra le due comunità; la grande pianta del «gemellaggio oggi ha messo radici profonde». «Di quel gruppo di persone – ha detto ancora Andreatta – romantiche ed entusiaste che aspirava a un mondo senza frontiere, a un’Europa finalmente affratellata dopo gli anni terribili della guerra, è rimasta solo chi vi parla… memoria storica di quegli anni formidabili nei quali, passata la buriana, il futuro appariva più roseo e pieno di sole». Tutto ebbe inizio con Rudy Siebeneicher, divenuto cittadino onorario di Levico, quando nel primo dopoguerra fu ospite a Santa Giuliana nella casa di Adamo Lorenzini. Quell’incontro generò molti altri rapporti tra tanti di Levico che condividevano gli stessi interessi, soprattutto la passione per la musica e il canto, e la spinta per il primo scambio con la sua città d’origine – Hausham – si concretizzò in una prima reciproca trasferta dei cori parrocchiali, il S. Pio X di Levico con il direttore Luigi Raimondi e il suo “pilastro”, Emilio Perina, e il coro della parrocchia San’Anton Kirche di Hausham. «Era il 1959», ricorda commossa la presidente onoraria che segue il
Sandra Andreatta
Levico Terme in cronaca
gemellaggio fin dal principio, quando aveva 25 anni. «Già nel 1960 – prosegue Andreatta –, come raccontano i carteggi scrupolosamente redatti e conservati dal maestro Luciano Decarli, furono 96 i visitatori di Levico che si recarono ad Hausham il 13 maggio per suggellare il primo contatto fra le popolazioni delle due città. Visita ricambiata nel mese di ottobre dello stesso anno da una delegazione di cittadini di Hausham che furono ospitati nelle case dei levicensi promotori dello scambio. Tra questi, oltre alla sottoscritta, anime dell’iniziativa furono mio marito Franco Pohl, il maestro Livio Bosco, Danilo Orsi, Armando Avancini, Silvio Bosco, Remo Goio, e tanti altri amici, oggi scomparsi, che hanno sostenuto e creduto in questo progetto con l’unica volontà di promuovere l’amicizia e la fraternità tra le nostre comunità, portandolo avanti senza indugi, con l’unica risorsa della loro personale passione e fiducia, fino al coronamento dell’importante traguardo di oggi. Grazie al loro impegno e al loro coraggio e caparbietà, a quel primo contatto sono seguite altre innumerevoli occasioni di incontro e di scambio di esperienze tra le due comunità. Numerose le trasferte del Coro Angeli Bianchi, delle varie Associazioni culturali e sportive, delle Bande, dei Pompieri, dei Cori Valsella e Cima Vezzena, e altri eventi che hanno contribuito a rinsaldare sempre più i vincoli di vicinanza e amicizia». Un primo frutto maturo di questa bella esperienza si colse nel 1980, quando per iniziativa del sindaco Anton Weileier, accolta con favore dal sindaco Luciano De Carli, si diede avvio alle “vacanze estive” degli alunni dei rispettivi poli scolastici. «Fu un’avventura incredibile per quei tempi – ricorda ancora Andreatta –, mandare i propri figli minori all’estero da soli non era un’esperienza usuale in quegli anni, ma grazie a mamme e ragazzi coraggiosi e all’impegno gratuito di molti si riuscì subito a partire. Ricordo che con il maestro Livio Bosco andammo per un primo sopralluogo alla Ferien Haus all’Huberspitz e in seguito grazie alla preziosa collaborazione della cuoca Valeria Vergot e della maestra Sandra Avancini, si diede il via al primo gruppo vacanze». Dopo la sospensione per il Covid, si riparte dunque con rinnovato entusiasmo e un invito della presidente onoraria ad avvicinare di più «i giovani, anche attraverso i social capaci di rimuovere le distanze, perché loro stessi si facciano promotori di nuove opportunità».
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