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Blonde d’Aquitaine e SQNZ

Agnello di Sardegna IGP sinonimo di sostenibilità e longevità

La Sardegna, oltre ad essere la terra dei centenari, è anche la prima regione del Mediterraneo in cui si pratica l’allevamento degli animali al pascolo. Aspetto quest’ultimo che caratterizza in modo determinante l’agnello di Sardegna IGP, che si nutre con il solo latte materno. Il 70% della superfi cie isolana è destinata al pascolo. Gli erbivori domestici traggono dalle essenze foraggere spontanee o coltivate oltre l’8% dei loro fabbisogni nutritivi. Questo rende inscindibile il legame dell’elevata qualità delle carni e dei derivati del latte dalle forme paesaggistiche in cui sono ottenuti. È provato scientifi camente che i prodotti derivanti da animali che pascolano hanno effetti positivi sulla salute dell’uomo, perché sono ricchi di sostanze nutraceutiche (cioè forniscono un benefi cio alla salute umana al di là del loro tradizionale ruolo nutritivo). E le pecore sarde, a differenza delle altre, hanno una predisposizione genetica che favorisce questo arricchimento dovuto all’azione di selezione del pastore avvenuta nei millenni per quegli ovini che presentavano una più marcata attitudine al pascolamento. Queste sostanze sono trasferite all’uomo.

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Il Cla (acido linoleico coniugato), contenuto nel latte, è trasferito completamente nella carne e nel formaggio senza perdite. La prova concreta l’abbiamo nell’alto numero di centenari. La Sardegna è, infatti, una delle cinque Blue Zone, area demografi ca e/o geografi ca del mondo in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale. La pastorizia sarda ha effetti diretti sulla salute dell’uomo ma anche indiretti, grazie alla cura e alla gestione di questa vasta area di superfi cie destinata al pascolamento da parte degli oltre 12.000 pastori e delle loro famiglie. La pratica plurimillenaria della pastorizia ha forgiato i tratti salienti del paesaggio della Sardegna. Se scomparissero verrebbe compromesso anche il paesaggio sardo. Si perderebbe la biodiversità e la capacità economica del sistema.

L’allevamenti sardo è una pratica fortemente legate al territorio, in cui gli animali sono allevati all’aperto rispettando il benessere. «L’agnello di Sardegna IGP — afferma BATTISTA CUALBU, presidente del Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna IGP, che conta oltre 5.000 soci — è il simbolo e la sintesi del sistema pastorale sardo. È allevato secondo un Disciplinare che segue la millenaria tradizione, si nutre con il solo latte delle madri allevate al pascolo. Per questo la sua carne ha il sapore della Sardegna e veicola sostanze ad azione benefi ca dovute proprio al pascolamento di essenze erbacee naturali».

La sua carne bianca, molto tenera e magra, è estremamente digeribile e ricca di proteine nobili. Questo la rende particolarmente indicata nelle diete di tutti coloro che hanno bisogno di un alimento leggero ma ad alto valore energetico: ragazzi, sportivi, anziani, convalescenti. Ed è consigliata dai pediatri per lo svezzamento dei bambini. «In Sardegna — spiega

ALESSANDRO MAZZETTE, direttore del Consorzio — si alleva circa il 50% degli ovini italiani, un quinto dei quali sono marchiati IGP. L’agnello di Sardegna IGP rappresenta l’83% degli agnelli italiani IGP (il 66% degli agnelli da latte nazionali) e l’80% degli agnelli sardi (sono circa un milione quelli macellati ogni anno), il 25% dei quali è esportato in Spagna. Il 95% della produzione IGP pesa tra i 5 e gli 8,5 kg».

È presente sul 90% delle più importanti insegne nazionali in diversi tagli che ne valorizzano l’intera carcassa e vanno incontro alle nuove esigenze del mercato. «Il consumatore oggi è sempre più consapevole ed attento a ciò che porta a tavola, chiede qualità e origine» afferma il presidente del Consorzio dell’agnello di Sardegna IGP Battista Cualbu. «L’agnello IGP va incontro a queste esigenze ed infatti oggi oltre il 90% degli agnelli richiesti dalla grande distribuzione sono a marchio IGP».

Comunicazione e promozione

«In questi anni abbiamo investito tanto sulla promozione e valorizzazione del nostro prodotto — riferisce il presidente Cualbu — e recentemente ci siamo classifi cati secondi nel bando europeo Agri promotion, su 52 progetti approvati (142 quelli presentati) all’interno della linea Simple (affi ancata alla linea Multi Programs in cui sono stati approvati altri 33 progetti). Un podio a maggioranza italiana poiché al primo posto si è classifi cato il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP: le due eccellenze italiane si sono posizionate davanti alle più importanti fi liere di produzione agroalimentare europee.

Il nostro progetto ha ottenuto punteggi altissimi nella valutazione generale, nella pertinenza del progetto di promozione e nella qualità delle azioni da intraprendere. Ha ottenuto inoltre il massimo punteggio per la valutazione dell’impatto della campagna a livello europeo, “poiché il programma ha una portata signifi cativa — si legge nella griglia di valutazione — e ha il potenziale di accrescere la domanda”.

Si tratta di un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi, poiché per la prima volta il Contas ottiene un riconoscimento importantissimo a livello europeo. L’assegnazione del fi nanziamento non solo permette la realizzazione di azioni che hanno come obiettivo la crescita del settore e del prodotto stesso, ma rappresenta anche una certifi cazione importantissima al settore agropastorale sardo indirettamente riconosciuto come uno dei più sostenibili d’Europa».

«La campagna di promozione che abbiamo pensato e studiato per la partecipazione a questa importante gara è stata ritenuta idonea perché promuove un prodotto in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo» spiega il direttore Mazzette. «La nostra produzione è stata ritenuta dalla Commissione sostenibile e con un ruolo importante per ciò che riguarda il settore agroalimentare, e altrettanto importante per la sostenibilità climatica, ambientale ed economica della nostra Isola».

L’agnello di Sardegna IGP è il simbolo e la sintesi del sistema pastorale sardo. Allevato secondo un Disciplinare che segue la millenaria tradizione regionale, ha una carne col sapore della Sardegna.

Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna IGP

Via Giovanni Maria Angioj 13 08015 Macomer (NU) Telefono/Fax: 0785 70435 E-mail: info@agnellodisardegnaigp.eu info@agnellodisardegnaigp.it Web: agnellodisardegnaigp.eu

Blonde d’Aquitaine e SQNZ

Il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia a garanzia della pregiata razza, di origine francese ma 100% italiana

La Blonde d’Aquitaine si è distinta a livello europeo per le sue numerose peculiarità, tra cui la facilità di allevamento e l’eccellenza della sua carne. Da decenni è allevata con una passione tramandata di generazione in generazione. Le sue qualità, garanzia di sicurezza alimentare e risultato del benessere animale, sono riconosciute non solo dai Label Rouge francesi, ma anche dall’italiano Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ).

SQNZ e MIPAAF a difesa della qualità

Il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ) nasce su volere del Parlamento europeo e del Consiglio. Ai sensi dell’art. 16 del Reg. UE n. 1305, è un regime di qualità volontario. Si tratta, in buona sostanza, di un regime riconosciuto dall’Unione Europea e strutturato secondo le sue linee guida al fi ne di guidare il consumatore nella scelta di prodotti di qualità superiore. Le sue radici

La volontà degli allevatori che aderiscono al Disciplinare del SQNZ è quello di adottare una dieta sana ed equilibrata per i loro animali. Il risultato è una carne di qualità eccellente, che si distingue per il giusto quantitativo di grasso e una tenerezza senza pari (photo © Paolo Ferrante, Altaluce).

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