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Carne fi nta: consumi in aumento, ma non in Italia

«Negli ultimi mesi si rincorrono notizie sull’aumento di consumo dei prodotti fake meat. Saremmo curiosi di capire come vengono calcolati questi dati visto che in Italia la vendita di quei prodotti va in senso opposto». Se lo domanda Luigi Scordamaglia, consigliere delegato Filiera Italia. Secondo un’indagine COLDIRETTI, infatti, 3 Italiani su 4 dicono no alla fi nta carne. Non è diffi cile capire il perché: «la fake meat è un prodotto che dal punto di vista nutrizionale ha un valore molto inferiore alla carne» dicono da Filiera Italia. Spesso questi alimenti hanno l’acqua come primo ingrediente, oltre a scontare l’assenza degli amminoacidi nobili e delle vitamine presenti nella vera carne naturale. «Un prodotto lontanissimo dalla carne anche per consistenza inadeguata e sapore ricostruito chimicamente» dice ancora Scordamaglia. «Basta provare a mangiarlo al naturale senza condimenti e salse». E a chi dice che rappresentano un’alternativa green Scordamaglia ricorda: «Questi prodotti sono fatti con soia spesso proveniente da altri continenti, con altissimo impatto ambientale, sottoposta a processi chimici di ultra-trasformazione». E proseguono da Filiera Italia: «Insomma viene il dubbio che sia una grande operazione di marketing mossa da chi ha interesse a speculare sopra e ha investito nel prodotto oltre 3,9 miliardi di dollari nel 2020». «Tutto a vantaggio delle poche multinazionali — conclude Scordamaglia — che producono cibo di sintesi e il cui obiettivo è quello di sostituire con grandi marginalità le oltre 4 milioni di famiglie di allevatori operanti a livello europeo».

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L’ultimo studio in materia è quello pubblicato recentemente da Blue Horizon e BCG e prefi gura per il 2035 un mercato delle alternative “veg” alla carne del valore di 290 miliardi di dollari. Blue Horizon è una holding svizzera di investimenti che ha missione di “sostituire le proteine animali con alternative sane per trasformare il futuro del cibo, investendo e costruendo aziende alimentari migliori per il nostro pianeta”. La società ha raccolto sul mercato 650 milioni di dollari e ha sponsorizzato fi nora oltre 50 società attive nell’universo veg (fonte: EFA News – European Food Agency; photo © Pamela McAda).

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