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Marevivo, cultura, esperienza, visione
Diversificazione delle attività, potenziamento dell’offerta di prodotti trasformati, filiera corta e sostenibilità del territorio e dell’ambiente marino: Vincenzo Ciullo ci racconta il suo Mondo Marevivo di Elena Benedetti
A sinistra: il mare della Baia di Castro, grazie alle sue particolari proprietà idrogeomorfologiche, è la principale risorsa, preziosa e insostituibile di Marevivo Srl. La Baia di Castro si caratterizza per la presenza di ben 34 sorgenti carsiche sottomarine di acqua dolce, i cosiddetti “citri”, che rendono questo specchio d’acqua l’habitat perfetto per la Cozza Castrense, fiore all’occhiello della produzione Marevivo. L’ecosistema marino in cui si inseriscono i vivai offshore dell’azienda salentina per la mitilicoltura della Cozza Castrense offre un ricco nutrimento naturale, grazie all’abbondanza di fitoplancton e sali minerali, che i molluschi filtrano direttamente dalla colonna d’acqua
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Le operazioni di confezionamento de La Castrense sono svolte in conformità con le normative nazionali e comunitarie, attraverso metodologie all’avanguardia, studiate nei laboratori di Ricerca & Sviluppo, per garantire la sicurezza alimentare del prodotto.
In alto: sono principalmente due le opzioni di confezionamento della Cozza Castrense, la rete o biorete, realizzata in fibre naturali a base di mais, e la vaschetta in atmosfera protettiva. Quest’ultimo tipo di confezionamento sfrutta una tecnologia avanzata elaborata nei laboratori tecnici aziendali al fine di prolungare la shelf-life di prodotto fino a 8-10 giorni.
A sinistra: l’ingrediente segreto delle due friggitorie Isola del Sole a Castro è la freschezza della materia prima proveniente, in prevalenza dei pescherecci di Mondo Marevivo. Nei due locali si possono gustare fritture di paranza fresca, di calamari e gamberi dal sapore unico e croccanti al punto giusto, oltre a verdure pastellate, patatine rustiche croccanti, pesce azzurro fritto, arancini o polpette di mare (isoladelsole.eu).
Dici Salento e pensi all’imprenditoria salentina del fare le cose per bene, con l’anima e il buon gusto che caratterizzano questo territorio. Abbiamo incontrato uno dei suoi protagonisti nel comparto ittico, VINCENZO CIULLO, direttore generale di Marevivo Srl di
Castro (LE). L’azienda opera da tre generazioni ed è gestita nell’ottica della diversificazione tra prodotti ittici, ristorazione e gastronomia. Mondo Marevivo è il risultato di un percorso imprenditoriale di diversificazione del business fatto con sapienza, passione ed esperienza nei vari comparti del settore ittico che vanno dalla trasformazione del pescato, all’accoglienza turistica, alla ristorazione. «Proprio dall’esperienza maturata nella gastronomia e ristorazione, negli ultimi anni è stato naturale per noi sviluppare e investire sulla nuova linea dei prodotti trasformati» mi dice Vincenzo Ciullo.
A sinistra: alla base del binomio qualità e convenienza che caratterizza le friggitorie “Parco Isola del Sole” e “Isola del Sole 365” c’è la formula self-service con cucina espressa che Mondo Marevivo ha ribattezzato formula “Take & Stay”: prendi e resti a mangiare nella suggestiva location del parco con affaccio sul mare oppure nell’accogliente sala o terrazze sul mare dell’Isola del Sole 365 (isoladelsole.eu).
Al centro e in basso: l’Hotel Panoramico a Castro Marina, splendido 4 stelle del Salento, permette di godere del mare, della spiaggia e di tutti i servizi dedicati e anche della terrazza dalla quale si ammira il paesaggio a perdita d'occhio. Tra le attività offerta dalla struttura ci sono, oltre al mare, percorsi nella natura, relax, trekking e biking (hotelpanoramico.net).
La gamma di prodotti trasformati è ampia e comprende anche panati (ad esempio la cotoletta di mare, i nuggets, il polpo cotto, gli spiedini di mare, le polpette di polpo, di merluzzo, totano e spinaci).
«Un nostro punto di forza è dato dal fatto che processiamo tutto internamente: non compriamo prodotti semilavorati per completare la lavorazione e sviluppiamo i nuovi prodotti (comprese le ricette alimentari) avvalendoci del nostro reparto di R&S, producendo tutto all’interno del nostro stabilimento produttivo» sottolinea il DG di Marevivo.
«È strategico insistere sul concetto di filiera corta, per noi alla base di tutta la visione aziendale di Mondo Marevivo. Una filiera che si concretizza con due impianti di allevamento della Cozza Castrense nella Baia di Castro e un processo di trasformazione che prosegue con la depurazione, il confezionamento dei mitili, oltre ad uno stabilimento dedicato alla produzione dei trasformati.
Gli allevamenti sono collocati ad 1 chilometro dalla costa e dal porto di Castro e l’impianto di lavorazione dista solo 700 metri» aggiunge Ciullo, rimarcando la realtà della filiera corta!
Progetti futuri? «Sicuramente il potenziamento della trasformazione, investendo sulla profondità della gamma prodotto» risponde. «L’obiettivo è ampliare e diversificare l’offerta con servizi a valore aggiunto di elevata e certificata qualità, oggi già riconosciuta dalla GDO, come attesta, fra l’altro, la produzione per filiere di qualità nazionali».
Un mondo, quello di Marevivo, che orienta i suoi valori sulla sostenibilità del territorio, dell’ambiente marino e dei suoi abitanti. Un nuovo orizzonte che punta ad una migliore qualità della vita, dell’alimentazione e del benessere della persona.
Elena Benedetti
Marevivo Srl
Prov.le Vignacastrisi-Castro 10/12
Zona P.I.P. – 73030 Castro (LE)
Telefono: 0836 1955986
E-mail: info@mondomarevivo.com
Web: www.mondomarevivo.com/ castrense www.facebook.com/mondomarevivo
Canale Marevivo su YouTube
I Fasolari certificati Friend of the Sea®: dal Mare Adriatico alla tavola nel segno della sostenibilità
Con sede a Chioggia e circa 90 pescherecci, l’Organizzazione Produttori I Fasolari rappresenta il 100% delle imprese in Italia dedite alla pesca del fasolaro, mollusco bivalve il cui nome scientifico è Callista chione. Da anni l’OP lavora per cercare l’equilibrio tra la sostenibilità ambientale e la sostenibilità socio-economica dei suoi pescatori e oggi l’impegno dell’azienda e i suoi lavoratori è stato riconosciuto anche da Friend of the Sea®. I Fasolari ha infatti superato le varie fasi dell’audit indipendente ed ottenuto la certificazione di sostenibilità Friend of the Sea® per quel che riguarda il prodotto Callista chione
Fondata nel 2008 da Paolo Bray, la certificazione internazionale Friend of the Sea® è il principale standard globale per i prodotti (alimentari e non) e i servizi che rispettano e proteggono l’oceano e le sue risorse. Lasciando i compartimenti di Chioggia, Venezia o Monfalcone, i pescatori escono in mare prima dell’alba: il metodo di pesca del fasolaro prevede l’utilizzo di una gabbia metallica detta draga idraulica, la quale trascinata sulla superficie sabbiosa, grazie all’aiuto di getti d’acqua, che fanno alzare i fasolari, raccoglie i molluschi. Il fasolaro, pescato nell’Adriatico a profondità fino a 25 metri, arriva a dimensioni anche di 9 cm. Subito dopo la pesca, il prodotto viene sottoposto ad un processo di cernita e lavaggio, quindi confezionato e messo in retine sigillate con un’etichetta a garanzia della tracciabilità del prodotto fresco. «Negli ultimi anni il tema della sostenibilità ambientale sta avendo un ruolo fondamentale e centrale nella vita di tutti i giorni, nelle scelte politiche e nelle scelte dei consumatori, sempre più attenti a questi aspetti», ha dichiarato Paolo Tiozzo, presidente della OP I Fasolari. Dalla sua istituzione, nel 2003, l’Organizzazione di Produttori ha intrapreso una serie di azioni per il benessere della specie e contro il sovrasfruttamento. Sono stati istituiti, ad esempio, periodi di riposo biologico ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge, per garantire il ripopolamento della specie evitando qualsiasi tipo di rischio sull’esaurimento della risorsa. E l’organizzazione si impegna tutt’oggi, attraverso degli studi, a trasferire tutte le conoscenze che possono aiutare nell’ambito della pesca e del mantenimento della risorsa. L’azienda, inoltre, ha istituito un sistema di gestione definito “Pesca su ordinazione”: il giorno precedente alla pesca vengono raccolti gli ordini da parte dei clienti e, in funzione di questi, sono avvisati i pescherecci che dovranno uscire. Questo per ridurre al minimo gli sprechi. Attualmente lo sforzo di pesca della filiera dei fasolari è di circa il 20% rispetto al consentito dalle normative nazionali. «Come Organizzazione di Produttori avevamo bisogno che i nostri sforzi fossero riconosciuti e attestati, per questo motivo più di un anno fa abbiamo deciso di intraprendere l’iter di certificazione Friend of the Sea®, utile ai consumatori a riconoscere un prodotto e una filiera lodevole dal punto di vista ambientale e sociale»- conclude Tiozzo (fonte: Friend of the Sea; photo © facebook.com/fasolarichioggia).