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VENDITA PESCE FRESCO
Giò Mare è un’azienda con sede a Rimini e Cesenatico specializzata nella vendita di pesce e in particolare nella vendita di pesce fresco. La rapidità nelle consegne, la grande professionalità degli addetti Giò Mare e ovviamente l’altissima qualità del prodotto, hanno reso la nostra attività di vendita pesce un vero punto di riferimento per tutti coloro che cercano proveniente dai migliori mercati ittici.
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Sostenibilità ed economia circolare nei processi di trasformazione dei prodotti ittici: un workshop ad Ancona e un sondaggio a cui partecipare
Il 12 maggio scorso si è tenuto ad Ancona e da remoto, presso la sede CNR, il workshop “Sostenibilità ed economia circolare nei processi di trasformazione dei prodotti ittici”, organizzato dall’Università Politecnica delle Marche in collaborazione con CO.PE. MO. (Cooperativa Pescatori Molluschicoltori), in cui si è discusso di sostenibilità ambientale ed economia circolare applicata all’acquacoltura, di scenari regionali e internazionali, prospettive ed aspettative di supporto alla policy ed è stato introdotto il progetto Horizon 2020 “Sea2Land”. CO.PE.MO. è una società cooperativa fondata da pescatori di vongole e cozze. Si tratta di un centro spedizione e depurazione molluschi, pertanto si occupa di stoccaggio, lavorazione e commercializzazione di frutti di mare. Presso la struttura è installato un impianto per il riuso interno delle acque necessarie alla depurazione e lavaggio dei molluschi ottimizzando e minimizzando, quindi, il prelievo della preziosa risorsa idrica. CO.PE.MO. commercializza annualmente circa 10.000 tonnellate di frutti di mare (anno 2020), con una parallela produzione di circa 500 tonnellate di scarto (5%) da smaltire secondo il Regolamento europeo 1069/2009. Soluzioni alternative per lo smaltimento di questi sottoprodotti, così come quelli derivanti dalla lavorazione del pescato sono sperimentate dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Università degli Studi di Milano nel progetto Sea2Land, che mira a fornire soluzioni per superare le sfide legate alla produzione alimentare, al cambiamento climatico e al riutilizzo dei rifiuti. Sea2Land affronta questa sfida adattando e migliorando tecnologie che recuperino preziosi nutrienti, in forma di fertilizzanti, a partire dagli scarti della lavorazione del pesce e dai sottoprodotti dell’acquacoltura. Il progetto promuove così la diffusione di modelli di economia circolare trasformando i sottoprodotti del mondo ittico in sostanze nutritive per le colture contribuendo, allo stesso tempo, a rendere indipendente e più sicura la fornitura di fertilizzanti per l’agricoltura europea. Sei aree rappresentative del settore della pesca (Nord, Baltico, Atlantico, Cantabrico, Mediterraneo, Adriatico) ospitano progetti piloti dimostrativi. Le tecnologie proposte spaziano da processi ben noti (compostaggio, ecc…) che possono essere una soluzione in alcune aree grazie al loro basso costo e semplicità ad altri più sofisticati che vanno dal frazionamento termomeccanico all’idrolisi enzimatica. Le tecnologie saranno applicate a diversi sottoprodotti (tipici di ogni area di implementazione), e produrranno diversi BBF adatti alle colture e condizioni locali, e altri per l’esportazione (con alto valore ed efficacia per garantire un basso impatto). Inoltre, saranno studiati gli effetti sulla biodiversità del suolo, la sostenibilità ambientale e gli impatti socio-economici. Durante il workshop i ricercatori del progetto Sea2Land dell’Università Politecnica delle Marche hanno chiesto alle aziende ittiche presenti di partecipare ad un’indagine sui sottoprodotti della lavorazione del pesce e dell’acquacoltura per fornire soluzioni e superare insieme — attraverso la conoscenza dei bisogni del comparto — le sfide legate alla sostenibilità per produrre fertilizzanti biologici.
Anche ai lettori de IL PESCE MAGAZINE è possibile partecipare al sondaggio inquadrando il QR-Code qui sotto. I dati raccolti saranno anonimi e utilizzati al solo fine di contribuire al lavoro dei ricercatori del progetto.
dare vita anche a idrolizzati proteici da impiegare come biostimolanti o fertilizzanti organici e ad ammendante compostato arricchito con biochar per aumentarne le proprietà agronomiche e ridurre gli impatti ambientali derivanti dalla sua produzione.
Per tutti gli schemi di valorizzazione degli scarti sono in corso valutazioni di impatto economico, ambientale e sociale. Mentre sui vari fertilizzanti prodotti è stata analizzata la conformità con la legislazione corrente, sono stati condotti primi test in vaso e sono ora in corso i primi test in campo per valutarne le potenzialità agronomiche.
>> Link: sea2landproject.eu